XFL 2020: presentazione della stagione

Terminata la NFL con il Super Bowl LIV andato ai Kansas City Chiefs dopo una partita bella e piena di emozioni, ci troviamo nuovamente a cercare di tenere desto l’interesse dell’appassionato di football che, solitamente, a questo punto dell’anno vede davanti a sé un baratro profondo sette mesi, con il breve intervallo del draft ed il brodino caldo della preseason, comunque lontana.

A soccorrerci, anche quest’anno ci pensa l’ennesima lega primaverile, la XFL, il cui intento è proprio di catturare l’appassionato di football che deve passare questi lunghi mesi in attesa che qualcosa si muova nel mondo dello sferoide prolato americano.

Della XFL abbiamo già parlato in precedenza su queste pagine, sia della sua genesi che delle interessanti nuove regole che verranno introdotte per cercare di innovare il gioco e lo spettacolo riducendo, allo stesso tempo, la durata dell’intera partita ed i tempi morti.

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Le nuove regole della XFL

Poiché la XFL farà il suo debutto proprio questo sabato con la partita tra i Seattle Dragons ed i DC Defenders, andiamo a fare una velocissima carrellata sulle otto squadre che compongono la lega e sui loro personaggi (coach o giocatori) di spicco.

DALLAS RENEGADES

Dallas è, sulla carta, la franchigia da battere. Questo onore (o onere…) deriva dall’accoppiata di coach che è stata assegnata alla franchigia: Bob Stoops come HC e Hal Mumme come OC.
Per Bob Stoops parlano gli anni ad Oklahoma dove, in diciotto stagioni, ha portato a casa 12 titoli della Big 12 ed un titolo Nazionale. Hal Mumme, invece, è uno degkli inventori del sistema offensivo denominato AIR RAID, fortemente orientato sui passaggi, che può a buon diritto essere considerato la base di partenza di molti sistemi offensivi moderni anche nella stessa NFL.
A comandare l’attacco vedremo Landry Jones, ex quarterback dei Sooners che Stoops conosce molto bene, mentre a portare palla ci sarnno Lance Dunbar, con un passato tra Cowboys e Rams nella NFL, e Cameron Artis-Payne, ex RB dei Carolina Panthers.

DC DEFENDERS

Agli ordini di coach Pep Hamilton (grande esperienza offensiva sia in NCAA che in NFL), sarà Cardale Jone a dirigere le operazioni di attacco a Washington. Jones ha un passato collegiale eccellente, soprattutto se si pensa alla stagione 2014 quando, partendo dalla posizione di terzo quarterback, portò Ohio State al titolo nazionale. Come running back a Washington si sono affidati a Donnel Pumphrey, terzo miglior runner della storia NCAA con San Diego State, dove guadagnò 6405 yard in carriera.
In difesa spicca il nome del defensive back Rahim Moore che, anche se a Denver lo ricordano con poco entusiasmo per quel passaggio da 70 yard preso in faccia da Jacoby Jones con cui i Ravens pareggiarono la partita che poi vinsero in doppio overtime ai playoff 2012, è garanzia di solidità nel backfield difensivo assieme alla safety Matt Elam.

HOUSTON ROUGHNECKS

Al timone di Houston troviamo quella vecchia volpe di June Jones, un coach con vasta esperienza sia in NCAA (Hawaii e SMU) che in NFL (Atlanta Falcons) e CFL (Hamilton Tiger-Cats), e sotto la sua guida Connor Cook sarà chiamato a sfatare il mito che vuole i quarterback di Michigan State avere delle grosse difficoltà ad affermarsi una volta lasciata la NCAA.
Con Kony Ealy, ed il suo bagaglio di 15 sack tra Panthers, Jets e Raiders, la difesa farà della pass rush il suo punto forte, ma occhio anche a Marqueston Huff che, nel ruolo di safety, promette di rebndere dura la vita ai ricevitori avversari.

LOS ANGELES WILDCATS

La particolarità di Winston Moss, head coach di Los Angeles, è quella di essere l’unico allenatore con spiccate tendenze difensive dell’intera lega, dove abbondano, invece, le menti offensive. Possiamo quindi presumere che i Wildcats avranno una difesa piuttosto aggressiva, ma Moss ha riempito il proprio roster di talento da ambo i lati della palla.
Il quarterback sarà Josh Johnson, che ha il non invidiabile primato di essere stato al prima scelta della AAF lo scorso anno, oltre ad aver girato circa la metà delle squadre NFL, e tra i runningback spicca Larry Rose III, che un paio di anni fa fece vincere a New Mexico State il suo primo Bowl da oltre 50 anni.
A ricevere i palloni di Johnson ci saranno Tre McBride e KD Cannon.
Da notare la particolare qualità del reparto calciatori, dove i Wildcats possono contare sul Punter Colton Schmidt ed il kicker Nick Novak, entrambi con diverse stagioni NFL sulle spalle.

XFL 2020 Schedule

NEW YORK GUARDIANS

Per guidare i Guardians, Oliver Luck è riuscito a convincere a tornare sul campo nientepopodimeno che Kevin Gillbride, che si stava godendo la meritata pensione dopo quasi quarant’anni di onorata carriera e qualche Super Bowl vinto. Ad aiutarlo ci sarà Luis Perez, l’ex trecentista seriale a bowling acquisito in una trade un paio di setimane fa, in cabina di regia, mentre in difesa la linea sarà ancorata da George Johnson, vecchia conoscenza dei Detroit Lions.
In realtà sulla carta New York sembra la franchigia messa peggio, ma sarà come sempre il campo a stabilire se le impressioni del training camp sono corrette o meno.

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SEATTLE DRAGONS

Chi se non Jim Zorn, leggendario primo quarterback dei Seahawks dal 1976 al 1984, poteva sedere sulla panchina dei Battlehawks? Zorn proporrà la West Coast Offense che ha praticato a lungo come assistente prima di Dennis Erickson, poi di Mike Holmgren e Bobby Ross e, per far ciò, cercherà dio tirar fuori qualcosa di buono da Brandon Silver (riserva di Mettenberger e Manziel nei Memphis Express della AAF lo scorso anno) e B.J.Daniels, che in NFL non ha fatto altro che cercare di convertirsi in RB, WR e Kick returner. Al contrario Keenan Reynolds, rushing quarterback a Navy dal 2012 al 2015, si riconvertirà a ricevitore.
Prospettive poco allettanti, quindi, per i Dragons, che potranno però contare su una difesa piuttosto performante con il DT Will Sutton e la safety Sterling Moore un gradino sopra gli altri.

ST. LOUIS BATTLEHAWKS

Il ritorno del football pro a St,Louis dopo la dipartita dei Rams è targato Jonathan Hayes, uno dei discepoli di Marvin Lewis, e già questo dovrebbe dare da pensare molto sulle aspettative di questa franchigia. Il quarterback sarà Brogan Roback, nessuna esperienza in NFL ma un ruolo di primissimo piano nella serie tv Hard Knocks. A ricevere i suoi palloni ci sarà il WR con più esperienza NFL di tutta la lega: Terrance Williams. Sei stagioni con i Dallas Cowboys, 232 ricezioni per 3377 yard e 20 TD sono il suo biglietto da visita. Assieme alla sospensione per violazione del regolamento sulle sostanze proibite che pose fine alla sua carriera NFL, ovviamente.
Nel backfield St,Louis annovera forse la coppia migliore di runningback in  Christine Michael e Matt Jones. Tutto fa pensare che a St.Louis vedremo delle grandi corse, e la palla volerà in aria poco o niente.

TAMPA BAY VIPERS

Marc Trestman (non grossi ricordi per lui a Chicago e Baltimore in NFL), per i suoi Vipers ha letteralmente saccheggiato i college della Florida, notoriamente tra i più prolifici produttori di talento della nazione. Così Trestman potrà schierare Aaron Murray in cabina di regia, Quinton Flowers a portare palla e Antonio Callaway a ricevere. Un terzetto di tutto rispetto, a cui si aggiunge la conoscenza italiana Reece Horn (ex giocatore dei Seamen Milano).
I Bookmakers danno i Vipers favoriti per la finale assieme a Dallas: staremo a vedere.

Il flop della AAF della scorsa stagione è ancora fresco nei ricordi degli appassionati di football che decisero di seguire la lega per vedere ancora un po’ di football in primavera, per cui la XFL dovrà fare uno sforzo doppio per mantenere il proprio pubblico. Le basi della lega sembrano più solide e tutto lascia pensare che questa volta non avremo sorprese, ma il dubbio rimane sempre.

Per seguire le partite della XFL sarà sufficiente fare l’abbonamento a ESPN Player, che offre un servizio mensile che permette di abbonarsi solamente per il periodo necessario (febbraio-aprile). Oppure potrete seguire i resoconti settimanali che Huddle Magazine pubblicherà puntualmente tra il martedì ed il mercoledì.

Buona stagione XFL a tutti!!!

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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Un Commento

  1. L’anno scorso ho seguito, la AAF, e l’ho trovata piacevole, anche se non al livello della NFL. Mi è molto dispiaciuto che non sia riuscita a sfondare. Spero che alla XFL vada meglio. Ho già attivato la settimana di prova su ESPN Network e spero di divertirmi. Le regole sono molto interessanti, e mi sembra che l’organizzazione sia più curata. L’unica cosa che mi rende perplesso è la scelta di franchiie in città già coperte dalla NFL, cosa che può essere rischiosa. Nel Texas sarei andato a San Antonio, che ha già dimostrato grande interesse, poi anche Birmimgham poteva essere una buona location in uno stato, l’Alabama, con grandi tradizioni. L’anno scorso nella AAF il flop più clamoroso, almeno rispetto alle aspettative, fu Salt Lake. Auguro alla nuova lega, e a noi appassionati, lunga vita e magari una crescita che la porti a 12 teams. Sarà importante non ripetere gli errori della compianta USFL, probabilmente la migliore alternativa alla NFL, che si spostò in autunno e forse aumentò troppo velocemente il numero di squadre.

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