Super Bowl LIV: Dalla panchina dei Kansas City Chiefs

AFC Championship Game – 20 Gennaio 2019, è in questa data che inizia la stagione della consacrazione dei Kansas City Chiefs, che dopo aver dominato la Regular Season si presentano al Championship game in casa, con i favori del pronostico, e con un MVP in squadra, dato che Patrick Mahomes vincerà il premio alla sua prima stagione da titolare da lì a due settimane; la squadra allenata da Andy Reid, come spesso accaduto all’allenatore di KC non riesce però nel momento più importante della stagione a confermarsi, facendosi buttare fuori dalla corsa al Super Bowl n°53 dai New England Patriots di Brady & Belichick, che vinceranno dopo due settimane il loro 6° anello, consacrandosi come una delle dinastie, se non la dinastia, più forte di sempre.

Week 7, 17 Ottobre 2019, i Kansas City Chiefs sono avanti 10-6 in trasferta contro i Denver Broncos, con un record di 4 vittorie e 2 sconfitte; 4°&1 sulle 4 yard difensive dei Broncos e Mahomes che conquista la yard mancante grazie ad una QB sneak, come spesso ha fatto in carriera; ci si rende conto subito che qualcosa non va, con il QB originario del Texas che non riesce ad alzarsi ed i medici che corrono subito in campo per aiutarlo: il referto è di quelli che ammazza le speranze dei tifosi, con Mahomes che sembra costretto a perdere gran parte della stagione a causa della lussazione della rotula del ginocchio. Invece dopo solo due giornate Patrick Mahomes tornerà in campo..

Divisional Game, 12 Gennaio 2020, i Chiefs di un Mahomes tornato in ottima forma dall’infortunio, e con il seed #2 della AFC, si ritrovano sotto 24-0 contro gli Houston Texans, e sembrano incapaci di reagire allo stradominio Texans. Finiranno la partita con la vittoria per 51-31

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AFC Championship Game, 19 Gennaio 2020, a tre minuti dalla fine del 2° quarto, i Kansas City Chiefs sono sotto 17-7 contro i Tennesssee Titans, che dopo aver eliminato i Patriots alle wild card ed i Baltimore Ravens nel divisional sono pronti ad un altro scalpo eccellente, per arrivare al Super Bowl. I Chiefs segneranno 21 punti consecutivi, finendo per vincere la partita con il punteggio di 35-24

Super Bowl LIV, 02 Febbraio 2020i Chiefs si giocano a Miami, nell’Hard Rock Stadium, la possibilità di riportare in Missouri il Lombardi Trophy, che manca da 50 anni.
La partita inizia nel migliore dei modi per i Chiefs, che dopo aver costretto i 49ers al field goal, con un’ottima difesa che impedisce la chiusura del down, trovano il TD con una corsa di Mahomes direttamente in endzone da 1 yard. “Chicca” del drive è il gioco chiamato da Andy Reid, ripreso direttamente dal Rose Bowl del 1949, con i quattro giocatori nel backfield che all’unisono fanno uno spin verso destra, che porta Williams a ricevere direttamente il pallone dallo snap, arrivando alla chiusura di un 4°&1 cruciale, con la difesa dei Niners che si fa cogliere impreparata dal trick play messo in atto dal coaching staff di KC.

E’ la difesa poi a trovare il big play, intercettando il pass sul profondo di Garoppolo per Samuel, uscito a ricevere fuori dal backfield. Breeland intercetta il QB dei Niners, che lancia un pallone molto brutto, forse per evitare il sack che stava arrivando, con la difesa dei Chiefs che era riuscita a penetrare bene oltre la linea offensiva di SF; Mahomes non perde tempo ed arriva nuovamente in redzone, salvo poi doversi accontentare del field goal, con Andy Reid che non ci pensa su e manda in campo lo special team, per tre punti che in una partita come il Super Bowl si possono dimostrare fondamentali alla fine del match. La scelta del coaching staff non viene però ripagata: la difesa di KC non sembra riuscire a fermare Samuel, come accaduto settimana scorsa ai Packers, e San Francisco trova il TD con la persona che non ti aspetti: Juszczyk elude la marcatura e riceve il pass da Garoppolo, che il fullback di San Francisco porta direttamente in endzone per il 10-10.

Mahomes e Reid hanno però la possibilità di segnare punti prima dell’halftime, con ancora quattro minuti sul cronometro, ma la difesa di San Francisco non lascia spazi, e manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 10-10.
Dopo lo spettacolo di Shakira e JLo, i 49ers che scendono in campo sembrano una squadra completamente diversa: grazie alle corse del solito Sanders, ed anche stavolta all’apporto di Garoppolo, riscossosi dall’intercetto del primo tempo, San Francisco trova il secondo field goal di giornata, che porta il punteggio sul 13-10. Quello che più impressiona è però la difesa di San Francisco, che dopo la fase di studio del primo tempo, riesce sempre più spesso a portare i suoi temibili defensive lineman a mettere pressione a Mahomes, costretto quasi sempre al dropback per evitare il sack; il coaching staff non riesce a trovare una soluzione, ed il QB dei Kansas City Chiefs cede alla pressione, facendosi intercettare da Warner, che cattura il passaggio lanciato verso Hill. Garoppolo non spreca l’occasione, ed in poco più di due minuti i 49ers trovano il secondo TD di giornata, grazie soprattutto al primo big play offensivo del QB cresciuto alla corte di Brady e Belichick, che connette con Bourne per 26 yard e vede poi segnare da Mostert il TD da 1 yard, per il 20-10 SF

Nel momento di maggiore necessità, Mahomes invece “tradisce” di nuovo Andy Reid, che alla sua 22esima stagione da HC sembra invece condannato nuovamente a stare dalla parte dei perdenti: l’offensive line è ormai in balia di Nick Bosa e soci, che trovano anche il sack su Mahomes che perde nove yard, lanciando poi il suo secondo INT di giornata, questa volta nelle mani di Moore, restituendo quindi la palla nelle mani di Garoppolo, con dodici minuti da giocare nel 4° quarto, e sotto di dieci punti.
La difesa di SF, sulle ali dell’entusiasmo del secondo intercetto si fa anche scattare una foto ricordo, che probabilmente rimarrà negli annali, ma per il motivo sbagliato.

È in questo momento infatti che la difesa di Kansas City decide di scendere in campo: i 49ers non riusciranno più a segnare un singolo punto da qui alla fine della partita; dopo il punt la palla torna nelle mani di Mahomes che è costretto a segnare il TD per mantenere vive le speranze dei suoi tifosi, e grazie anche alle chiamate del coaching staff mette in piedi un drive magistrale, in cui a farla da padrone è proprio lui, sia con i suoi passaggi, primo fra tutti quello per Hill, per 44 yard; ad aiutare i Chiefs sono anche gli stessi Niners, che si vedono fischiare contro una pass interferenze su Travis Kelce, che porta a 20 yard di penalità e permette ai Chiefs di trovare il TD grazie al pss di Mahomes per lo stesso Kelce nel gioco successivo.

williams chiefs 49ers

Il drive dopo vede nuovamente la difesa dei Kansas City Chiefs in assoluto dominio, e porta al primo 3&out della partita per Garoppolo e soci, sopra di tre punti quando mancano cinque minuti alla fine della partita. È questo il momento decisivo invece per Mahomes, che deve dimostrare ancora una volta il suo talento, e deve far vedere di essere in grado di saper gestire la pressione derivante dalla necessità di un winning drive al Super Bowl: il QB texano impiega esattamente tre lanci per togliersi di dosso ogni pressione, lanciando per Sammy Watkins sul profondo, che riceve il pass da 38 yard, lasciando sul posto Richard Sherman, reo di esserselo perso, ed arriva in redzone, dando così la possibilità all’attacco dei Chiefs di ritornare in vantaggio per la prima volta dal secondo quarto; è Williams a segnare il TD del sorpasso, che viene convalidato solo dopo una review, con gli arbitri che decidono di convalidare il TD del 24-20. Nel momento più importante per i Niners sono invece Shananan e Garoppolo a fallire, con San Francisco che non riesce ad andare oltre un turnover on downs che sa molto di resa, e si vede anche segnare il TD del definitivo 31-20 da un Williams on fire, che corre per 38 yard direttamente in endzone, regalando così il successo a Mahomes, e, finalmente, ad Andy Reid.

Ebbene sì, dopo ventidue anni come head coach Andy Reid trova finalmente il suo primo anello (in realtà è il secondo, avendo partecipato come assistente allenatore della OL e dei TE, alla conquista del titolo dei Green Bay Packers del 1996), vincendo una partita che secondo le statistiche, fino a metà ultimo quarto vedeva il 96% di possibilità che la vittoria andasse a San Francisco; la chiave di svolta è sicuramente da ritrovare in Patrick Mahomes, che corona così il sogno di andare a Disney World come MVP del Super Bowl e Daniel Williams, autori di un ultimo quarto da favola, ma anche in Andy Reid, che ci ha creduto fino all’ultimo, non dando adito alle voci che lo vedevano come un allenatore che nel momento decisivo della stagione si “scioglieva” non riuscendo mai ad ottenere la vittoria; ad annientare questa tesi ci sono le tre partite giocate in post season da Kansas City: mai nessuno nella storia della NFL aveva rimontato tre partite in cui si trovava sotto dieci punti o più.

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Luca Belli

Nonostante la giovane età, tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers. Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta. Aspetta con ansia il secondo anello personale. Go Packs Go!

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2 Commenti

  1. Da Fan dei Kansas City Chiefs ( 10 anni ) posso solo essere contento di essere stato presente alla vittoria del Super Bowl 54, a 50 anni esatti dall’ ultimo successo & nella ricorrenza del Centenario della NFL.
    Sicuramente è il Super Bowl più ambito.

  2. Io seguo i Chiefs dagli anni novanta quando il nostro QB era tale J. Montana e Marcus Allen era il nostro RB. Per me estasi pura e credo che in Missouri non sarà l’ultima volta che vedranno il V.Lombardi Trophy da vicino. Let’s go Chiefs Kingdome!!!!

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