XFL, il riassunto della prima giornata

Ottimo esordio per la XFL di Vince McMahon che, alla fine delle quattro partite della prima giornata, ha convinto anche gli scettici che questa volta le cose sono state fatte per bene, e la lega ha tutte le intenzioni di durare ben più di una stagione.

Tanto pubblico sugli spalti (17mila presenze in tutte e quattro le partite, così per non fare torno a nessuno), buoni risultati dagli ascolti TV, con un rating di 3.3 che non è niente male, e soprattutto tanto entusiasmo sui quattro campi, dove si è visto anche del bel football.

La prima cosa che tutti, dagli addetti ai lavori, ai media ai tifosi, hanno fatto, è il confronto con l’esordio della AAF lo scorso anno, e chi siamo noi per tirarci fuori da questo trend?

Pubblicità

Il confronto vede vittoriosa la XFL senza ombra di dubbio. Sì, è vero che le 17mila presenze allo stadio sono meno di quelle della AAF dello scorso anno, quando alla prima giornata si presentarono in 20mila ad Orlando, 27mila a San Antonio, 17mila a Birmingham e solo 11mila a Phoenix, ma un conteggio più veritiero andrà fatto quando tutte le franchigie avranno ospitato una partita in casa. In ogni caso sul fronte televisivo non c’è paragone, 3.3 milioni di spettatori per la gara di esordio, con una punta di 4 milioni nelle battute finali della partita tra Seattle Dragons e DC Defenders, sono nettamente meglio dei 2.9 milioni di picco per la partita di esordio della AAF dello scorso anno. Ora si tratterà di vedere come questi numeri cambieranno o resteranno stabili per le prossime partite e giornate (la AAF, ad esempio, si stabilizzò intorno ai 2 milioni di spettatori durante la stagione).

Pollice alto anche per tutte, o quasi, le innovazioni introdotte dalla XFL, sia sul campo che fuori. La nuova regola del kickoff ha impressionato positivamente la quasi totalità degli spettatori, così come il nuovo sistema di trasformazioni, mentre altre variazioni non hanno ancora avuto occasione di palesarsi (nessun doppio passaggio in avanti, ad esempio).

kickoff xfl

Molto gradito l’arbitro con il cappellino rosso, il “Ball Placement Official”, che ha il preciso compito di posizionare il pallone per il gioco non appena l’azione è finita senza dover aspettare che qualcuno dia un pallone all’umpire.

Accolta molto positivamente dai telespettatori la possibilità di ascoltare in diretta sia le chiamate dell’head coach che le discussioni all’interno della crew arbitrale, mentre le interviste a bordo campo a partita in corso sono risultate a volte fastidiose, anche se la “cattiveria” delle domande rendeva interessante il momento per vedere la reazione dei giocatori o dei coach.

Questa estrema interattività in campo ha anche avuto un momento esilarante a Dallas, quando il quarterback di St. Louis, nel tentativo di recuperare uno snap errato con palla vagante venti yard dietro la linea di scrimmage, ha dovuto evitare prima il referee (che era nella sua posizione naturale dietro al QB) e poi il cameraman che stava letteralmente in mezzo al campo dietro al QB per riprendere l’attacco da dietro. Forse bisognerà rivedere il posizionamento dei tecnici TV…

Infine, grande curiosità per il fantomatico Team 9, che entrerà in gioco da dopo la prossima giornata. Il Team 9 è a tutti gli effetti una squadra che si allena a Dallas afli ordini di Bart Andrus, una vecchia conoscenza della NFL Europe, condividendo le facilities dei Renegades, e che servirà da serbatoio per le otto franchigie della XFL per la sostituzione di giocatori infortunati o tagliati. Per le prime due giornate le squadre potranno ancora servirsi dei loro tagli dal training camp o altri free agents, ma da week 3 in poi le sostituzioni saranno obbligatoriamente fatte pescando dal Team 9.

Vediamo brevemente come sono andate le partite della prima giornata.

SEATTLE DRAGONS – DC DEFENDERS = 19-31

Secondo i bookmakers i Seattle Dragons avrebbero dovuto essere la vittima sacrificale di questa prima giornata, con i Defenders grossi favoriti. Alla fine Washington ha vinto, come da pronostico, ma ha dovuto sudare parecchio. È stata una vittoria corale, quella dei Defenders, che sono andati a segno con attacco, difesa e special team (punt bloccato), ma Brandon Silver, quarterback di Seattle, si è dimostrato una vera spina nel fianco della secondaria capitolina, mandando a segno Austin Prohel due volte e Williams. Peccato per il secondo intercetto, ritornato in touchdown da Sylve per 69 yard che ha di fatto chiuso la partita proprio mentre Seattle cercava la rimonta sotto di soli sei punti.
Ottimo l’esordio di Cardale Jones, autore di un ottimo 16/26 per 291 yd e 2 TDs, che ha diretto alla perfezione un attacco che ha mostrato una potenza di fuoco non indifferente.

Pubblicità

LOS ANGELES WILDCATS – HOUSTON ROUGHNECKS = 17-37

Nella seconda partita del sabato i Los Angeles WIldcats reggono un tempo contro gli Hpouston Roughnecke, che sfruttano i quattro turnover concessi dai WIldcats nella seconda frazione di gioco per segnare 19 punti senza subirne alcuno.
Nel primo tempo i Wildcats sono sembrati la squadra nettamente più forte, frenati solo dai tanti errori di esecuzione sia in attacco che in difesa. Kanoff termina la partita con un buon 21/40 per 212 yd, 1 TD e 1 intercetto, ma il vero protagonista della giornata è il quarterback di Houston PJ Walker, che ha sparato bomboni a manetta per tutta la partita, ad iniziare dal touchdown di apertura, un passaggio da 50 yard per Cam Phillips. Walker chiuderà con un pregevole 23/39 per 272 yard ben 4 TD e 1 int.
Per i WIldcats, l’ex Rams Nelson Spruce è il primo ricevitore della rinata XFL con più di 100 yard in una partita, totalizzando 11 ricezioni per 103 yd.
Per Houston, tuttavia, c’è la necessità di registrare il gioco di corsa. Il solo Butler, tra i running back, ha infatti avuto un total rushing positivo e di sole 30 yard. Certo che fino a quando PJ Walker lancerà così non ci si dovrà preoccupare troppo del gioco di corsa, ma prima o poi potrebbe venire buono, quindi meglio. pensarci ora. Nelle ore successive alla partita abbiamo il primo esonero della stagione XFL, Pepper Johnson Defensive Coordinator dei Los Angeles Wildcats è stato licenziato.

TAMPA BAY VIPERS – NEW YORK GUARDIANS = 3-23

Le partite della domenica sono decisamente meno spettacolari di quelle del sabato. Molte più corse e meno gioco aereo, ma comunque bei momenti di football, con le difese, soprattutto quella dei New York Guardians, a fare le partite.
New York era considerata una squadra da fondo classifica, ed in effetti non è che abbia fatto vedere chissà cosa in attacco. Ma la difesa, signori, che spettacolo!!!
I Guardians hanno tenuto a zero l’attacco dei Vipers, lasciandogli solamente un field goal, con una prestazione maiuscola impreziosita da due stop in red zone negli ultimi cinque minuti di partita, che hanno letteralmente spezzato le gambe a Tampa Bay.
In attesa di vedere dietro il centro Luis Perez, acquisito dai LA Wildcats in settimana, l’attacco dei Guardians è sembrato un po’ in difficoltà, soprattutto nel secondo tempo, mentre nel primo si è retto grazie a due big play a dire il vero piuttosto estemporanei, ma che sono valsi, direttamente o indirettamente, due touchdown. Il sigillo al match lo mette però la difesa quando Jamar Summers recupera un fumble di Nick Truesdale e lo riporta in end zone.
Da segnalare, per i Vipers, la buona prestazione dell’”italiano” Reece Horn. L’ex Seamen ha ricevuto 3 palloni sui 5 lanciatigli per un guadagno totale di 42 yard.
Alla fine della partita il total offense dice 394 yd per i VIpers e 226 per i Guardians, ma quello che conta è il tabellone, e lì c’è scritto 23-3 per New York.

ST. LOUIS BATTLEHAWKS – DALLAS RENEGADES = 15-9

L’upset della prima giornata XFL arriva da Dallas, dove i padroni di casa cedono 15-9 in una partita bruttina ma piena di intensità. Orfani di Landry Jones, infortunato, in cabina di regia, i Battlehawks si sono presentati in casa della favoritissima Dallas Jordan Ta’amu a dirigere l’attacco, e sono tornati a casa con una vittoria più che meritata proprio grazie alle eccellenti giocate di Ta’amu (20/27 per 209 yd 1 TD ma soprattutto 77 yard su corsa). La coppia di runningback Christine Michael e Matt Jones, di gran lunga il miglior backfield della lega, sono andati a corrente alternata, con Michael molto sottotono ed il solo Jones capace di guadagnare qualcosa via terra, ma anche se azzoppato, il running game è bastato per tenere il temibile attacco aereo di Dallas fuori dal campo.
Grazie alla grossa pressione della difesa, comunque, St.Louis è riuscita a tenere a bada l’Air Raid dei Renegades, che non solo sono riusciti a segnare solamente 9 punti con tre field goal di McGinnis, ma sono andati in netta difficoltà, Con Philip Nelson spesso costretto ad affrettare i lanci che risultavano così molto imprecisi.
Le due Safety dei Battlehawks, Kenny Robinson e Will Hill hanno fatto buona guardia sul profondo, e Hill è anche riuscito a mettere le mani su un passaggio di Nelson nel finale di partita salvando il risultato ed impedendo la rimonta di Dallas. Certamente l’assenza di Landry Jones, che dovrebbe rientrare già la prossima settimana per la partita contro i WIldcats, ha un po’ scombussolato i piani di Hal Mumme, e si è visto come Nelson non fosse del tutto pronto a giocare una partita intera da titolare.

Il programma della prossima settimana della XFL vede i Defenders ospitare i Guardians nella prima partita del sabato, seguiti a ruota da Dragons – Vipers a Seattle.
Domenica si comincia con l’esordio dei WIldcats in casa contro i Renegades per finire con i Battlehawks che vanno a rendere visita agli Houston Roughnecks.

Merchandising Merchandising

Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

Articoli collegati

2 Commenti

  1. Bell’ articolo molto completo, interessante le introduzioni innovative, ho visto il match St. Louis – Dallas ed è stato comico l intralcio del tecnico televisivo…ma c’è una cosa che non riesco a capire e non riesco a spiegarmi, il senso di questa lega? cioè capisco la voglia di novità ecc ecc ma combattere un colosso come la NFL per me non ha senso, qual’è lo scopo?

  2. Lo scopo della Lega non e’ combattere la NFL, come nel caso della prima XFL o della USFL, lo scopo della lega e’ colmare il vuoto importante che va dal Superbowl al draft.
    Considera poi che dal prossimo anno molti giocatori usciti dal college ed undrafted in NFL potranno essere draftati in XFL e di qui fare il salto in NFL.
    Inoltre nel draft XFL si potranno anche scegliere giocatori di high school, in questo senso la XFL potrebbe fare concorrenza alla NCAA, anche se non penso sia possibile, perche’ a mio parere la NCAA e’ un colosso ancora piu’ grande della NFL.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.