Super Bowl LIV: Kansas City Chiefs

Il Super Bowl LIV di Miami vedrà scendere in campo i Kansas City Chiefs in una finale per il titolo per la prima volta dal 1969. Quell’anno i Chiefs vincevano il loro primo ed unico Super Bowl, l’ultimo giocato prima della fusione AFL/NFL. A 50 anni di distanza, i ragazzi di Coach Reid (alla seconda apparizione dopo il Super Bowl perso nel 2004) hanno spezzato la maledizione cavalcando il talento del proprio attacco ed il percorso più facile del previsto nei playoff della AFC.

Eppure la stagione non era iniziata sotto i migliori auspici: dopo un mese e mezzo la franchigia del Missouri aveva un record di quattro vittorie e due sconfitte e doveva fare i conti con l’infortunio al ginocchio del franchise QB Patrick Mahomes. L’attacco stava giocando sui livelli della passata stagione, ma la difesa non sembrava aver ottenuto quei miglioramenti sperati, nonostante una offseason fortemente improntata al suo rinforzo. Gli arrivi di Tyrann Mathieu e Frank Clark, conditi con la maturazione di Chris Jones e l’arrivo di Coach Spagnuolo per coordinare la unit dovevano rendere la difesa un punto di forza della squadra, ma dopo le prime sei partite e le due sconfitte con Colts e Texans le prospettive non erano incoraggianti.

I Chiefs sembravano essere assolutamente incapaci di opporsi al gioco di corsa avendo concesso in due settimane 372 yard su corsa (180 con i Colts, 192 contro i Texans). Dopo una prima, lunga fase di rodaggio, però, gli schemi di Steve Spagnuolo e la crescita delle prestazioni individuali hanno permesso alla difesa di risollevarsi fino a chiudere la stagione come settima forza del campionato per punti subiti a partita ed a metà classifica per yard concesse. Protagonista assoluto di questa rinascita è sicuramente “The Honey Badger” (Tyrann Mathieu), che sta giocando il miglior football della sua già illustre carriera ed ha preso in mano la leadership – lasciata vacante da Eric Berry – di una unit che è passata da priva di vita ad ispirata nel giro di una settimana, dopo la sconfitta con i Texans.

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Il vero punto di forza dei Chiefs resta comunque l’attacco guidato da Patrick Mahomes; da quando il sophomore QB è tornato dall’infortunio alla rotula in week 10, nonostante la sconfitta contro i Titans, l’attacco è risultato uno dei migliori della lega con una capacità imparagonabile di produrre big play e punti veloci. Fondato sulla velocità dei ricevitori e la potenza del braccio di Mahomes, lo schema offensivo di Andy Reid è in grado di scardinare qualsiasi difesa. Tyreek Hill è attualmente il ricevitore più esplosivo della NFL; nonostante abbia dovuto saltare 6 partite per gli infortuni alla spalla e al bicipite femorale, il ricevitore prodotto di Oklahoma State e West Alabama ha accumulato 860 yard su 58 ricezioni all’impressionante media di quasi 15 yard a ricezione e si è guadagnato la chiamata al suo quarto Pro Bowl. La sua velocità consente di aprire il campo per la consistenza di Travis Kelce, giunto al quinto Pro Bowl grazie ad una stagione da 1229 yard su 97 ricezioni, che si gioca il titolo di miglior TE in circolazione con George Kittle.

L’aggiunta di Mecole Hardman, scelto al secondo round dello scorso draft, ha affiancato ad Hill un’altra freccia per la profondità e liberato gli spazi sulle tracce medio-lunghe di Sammy Watkins. Il reparto RB è stato caratterizzato dalle continue sliding doors che hanno visto partire come titolari Damien Williams, LeSean McCoy e persino il redivivo Spencer Ware dopo l’emergenza dovuta agli infortuni di Damien e Darrell Williams e alla scarsa produttività di McCoy. Ma il gioco di corsa serve solo a mantenere una parvenza di equilibrio nel gioco improntato all’attacco aereo dei Chiefs, che risultano immarcabili nonostante la loro, de facto, monodimensionalità.

Darrel Williams kansas City Chiefs Chargers

Dalla sconfitta di cui sopra contro i Titans, Kansas City non ha più perso, ottenendo scalpi importanti come quelli dei Patriots a Foxborough. E proprio i New England Patriots sono una delle ragioni principali per cui il percorso ai playoff di Mahomes e compagni sia stato più facile del previsto. Il suicidio sportivo in week 17 contro i Miami Dolphins, infatti, ha permesso ai Chiefs di agguantare il seed #2 nella AFC ottenendo la bye week e la possibilità di giocare la prima partita di post season ad Arrowhead. Nel Divisional Round Kansas City ha dunque affrontato gli Houston Texans potendosi vendicare della sconfitta rimediata in week 6. Dopo i primi venti minuti di shock, in cui i Texans si erano portati sul 24-0, la squadra di Andy Reid ha reagito in maniera esemplare segnando 7 touchdown su 7 possessi consecutivi, anche grazie alla scintilla fornita da Sorensen con il placcaggio che ha evitato la conversione di fake punt dei Texans, e portando a casa la partita con il punteggio finale di 51-31.

Anche il Championship è stato poi giocato ad Arrowhead grazie alla vittoria a sorpresa dei Tennessee Titans sul seed #1, i Baltimore Ravens. Ai Kansas City Chiefs è stata data dunque la possibilità di vendicare una seconda sconfitta subita in regular season. Anche nella finale di conference Kansas City è partita con il freno a mano tirato lasciando scappare sul 10-0 gli ospiti prima di reagire con tre touchdown consecutivi e non voltarsi più indietro fino alla vittoria per 35-24 che li ha proiettati al Super Bowl di Miami. La sensazione è che i Chiefs non possano permettersi un’altra partenza falsa se vogliono sperare di sconfiggere i 49ers e la loro impressionante difesa. Appuntamento dunque per Lunedì 03 Febbraio alle 00:30 italiane per la sfida che deciderà il cinquantaquattresimo vincitore del Super Bowl e per vedere se i Kansas City Chiefs riusciranno a portare a casa il loro primo titolo post-merger.

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