La pagella delle finali di Conference

Messe alle spalle le due finali di Conference è tempo di pagella.

10

La giornata della vita di Raheem Mostert. Scartato e riscartato prima di approdare nella baia, Kyle Shanahan ne enfatizza divinamente i pregi. Iradiddio che si scaglia sulla difesa Packers. Duecentoventi yard e quattro touchdown… lo riscriviamo per esserne certi. Pazzesco!

9

Aggettivi per Patrick Mahomes se ne sprecano a volontà da due anni a questa parte. Meritati fino all’ultimo. È una benedizione per gli appassionati di NFL. Una definizione ci è sempre piaciuta particolarmente: il Michael Jordan del football americano, per l’impatto che ha avuto e la capacità di interpretare in modo del tutto originale il gioco. L’ha dimostrato anche nel Championship.

Pubblicità

8

Kyle Shanahan mette in riga il vecchio compagno di banco Matt Le Fleur, coetaneo con cui ha condiviso la sideline a Houston, Washington e Atlanta. Non gli lascia scampo per la seconda volta quest’anno, duplicando la scoppola della regular season. E così come nel Divisional è il gioco di corsa la chiave del successo dei suoi 49ers.

7

Andy Reid torna al Super Bowl dopo 15 anni. Erano spettacolari e spumeggianti i suoi Philadelphia Eagles. Sono spettacolari e spumeggianti i suoi Kansas City Chiefs. Parte lento pure contro i Tennessee Titans, come era stato contro gli Houston Texans, prima di mettere le marce alte e non far più voltare indietro i suoi. Il 2 febbraio una partenza lenta potrebbe essere fatale, ma i Chiefs sono roventi in questo 2020.

6

Alle linee offensive dei Kansas City Chiefs e dei San Francisco 49ers. Il compito dei primi è agevolato dalla stanchezza della difesa dei Titans (ci sarà un motivo se dal 2013 chi parte dalle wild card non arriva a giocarsi il Super Bowl), ma sono superbi nel concedere tempo e spazi a Mahomes. I Niners dal canto loro aprono voragini in cui Mostert si tuffa a mille all’ora per diventare imprendibile dai linebacker dei Packers.

5

A Ryan Tannehill era chiesto uno sforzo in più, per riuscire a garantire spazi ad Henry. Non c’è riuscito. Ora sarà free agent. Merita di tornare a guidare i Titans. E farebbe bene a farlo.

4

Il coaching staff dei Tennessee Titans stavolta stecca. La partenza è buona, ma non basta e il crollo successivo è evidente, tratteggiato dal secondo quarto in poi dall’incapacità di estrarre un qualsivoglia coniglio dal cilindro. Inesperienza? Limiti? Lo scopriremo l’anno prossimo. La stagione va in archivio in modo iper positivo, ma nel Championship il voto non può che essere da bocciatura.

3

Alla difesa sulle corse dei Green Bay Packers. Vale sia per i coach che per i giocatori. Una settimana dopo aver visto i rivali divisionali Vikings sorpresi dal gioco di terra dei 49ers farsi schiacciare così è ancora più doloroso.

2

Alla regola che per proteggere il quarterback fa diventare il tentativo di placcarlo in campo aperto un gioco mentale per i difensori. Scivolerà adesso? Cosa fa ora? Prendete il touchdown di corsa fantastico di Mahomes. Ci sono chiari errori dei difensori, ma nessuno mi toglie dalla testa che tra questi ci sia il timore di commettere una penalità qualora il quarterback avesse deciso di scivolare. La regola va aggiustata. Possibilità di scivolare fino al raggiungimento del primo down? Entro le dieci successive? Così com’è ora ci perde lo spettacolo, alla stessa stregua della stanchezza che emerge per chi gioca le wild card e riesce ad arrivare al Championship: va bene premiare chi vince la regular season, ma ormai sembra essere diventata iper penalizzante quella gara in più.

1

A Darrelle Revis. Perché Richard Sherman può anche inciampare in qualche caduta di stile nel rispondere a chi lo accusa (Revis) di nascondersi dietro la zona. Ma francamente la stagione di Sherman è stata ottima, anche se può aver perso qualche centesimo di secondo nella copertura a uomo. Andare a rompergli le scatole su Twitter vale uno.

0

A chi, se c’è e non è emotivamente incavolato per la sconfitta nel Championship, non apprezza un Super Bowl che vedrà affrontarsi un grandissimo attacco e una grandissima difesa, con quantità di talento enormi. Noi non vediamo l’ora.

Pubblicità
Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.