Duello di incornate (Buffalo Bills vs Houston Texans 19-22)

Quella tra Buffalo Bills e Houston Texans è stata una delle partite più strane viste negli ultimi anni di playoff. Bills in vantaggio all’intervallo, recupero dei Texans e partita poi risolta al supplementare da una magia di Deshaun Watson.

Cronaca

Buffalo inizia con la palla tra le mani e mostra con un drive lampo come abbia vinto 6 partite in trasferta nella appena conclusa regular season. Al quarto snap McKenzie passa davanti al suo quarterback Josh Allen, tenendo all’erta la difesa dei Texans per un eventuale consegna al ricevitore su uno sweep, lo schema però è una corsa disegnata per il quarterback ex Wyoming, che sfrutta gli eccellenti blocchi sul lato destro, con gli uomini di linea offensiva che riescono a mettere le mani sulla secondaria di Houston (matchup sempre favorevole) e Allen che usa a dovere il suo atletismo prendendo 42 yds. In red zone i Bills non fanno fatica a prendere i primi 6 punti della disputa: schema simile a quello giocato dai Lions l’ultima settimana contro i Packers, end around per John Brown che si è avvicinato alla zona sotto il centro, Allen si allarga sulla sideline sinistra, riceve e nonostante prenda un duro colpo alle gambe da Addae fa toccare allo sferoide lo spazio immaginario della end zone. 7-0

I Texans, a parte un su uno schema di draw per Johnson da 19 yds, non combinano un granché, andando al punt. Allen riesce a convertire un 3rd & 5 con una connessione da 7 yds con Duke Williams, ex ricevitore della Canadian Football League, marcato stretto da Roby, ma il passaggio del quarterback è perfetto e le mani del ricevitore sicure. Tre azioni dopo lo stesso Allen rischia di fare un pasticcio, lanciando frettolosamente per il tight end Knox, fermatosi su una curl route (quando il ricevitore corre in verticale per poi fermarsi e girarsi verso il quarterback), il cornerbcak Roby però l’aveva letta ed era saltato sulla traiettoria non riuscendo per questione di centimetri a eseguire l’intercetto, che avrebbe sicuramente convertito in un pick-6. Punt dei Bills.
Il possesso dei Texans non frutta loro nulla, ancora una volta fermato da un sack della linea difensiva dei Bills, questa volta l’autore è Trent Murphy, che si ritrova Watson in zona, scappato dal lato opposto vedendosi arrivare addosso Jerry Hughes, che aveva battuto Tunsil.
Buffalo questa volta riesce a capitalizzare sulla sterilità dell’attacco dei Texans (e sulla poca efficacia della difesa), Singletary è il principale trattore della offense, ma Allen trova anche il suo ricevitore numero uno, John Brown, per il primo guadagno consistente, 28 yds, la linea offensiva gli dà tutto il tempo del mondo e Brown trova con facilità una zona cieca nello schema difensivo di Houston. Due incompleti e una corsa per nessun guadagno costringerà Buffalo ad accontentarsi dei tre punti. 10-0

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Il secondo quarto inizia con un copia incolla dei possessi di Houston in questo primo tempo, chiusura al massimo di un down e sack di Buffalo (in questo caso due), che fermano la trama offensiva della squadra di O’Brien, costretta al punt.
A 5 minuti e 45 secondi dalla fine della prima metà, invece, Buffalo, mantiene la sua costanza e meticolosità nel guadagnare posizioni. Allen trova dei buoni completi, 15 yds per Williams, 21 per Beasley e 12 per il rookie Singletary, che tramuta una ricezione da 3 yds in 12 scivolando ai tentativi di tackle da parte di Conley e Cunningham. Alle porte della red zone i Bills provano dei tentativi velleitari per la end zone, avrebbero potuto gestire con maggiore efficacia questa situazione, fatto sta che ancora una volta allungano il proprio vantaggio di 3 punti. Si va negli spogliatoi con il punteggio che reca la scritta 13-0, ma ciò che si è visto sul campo dà l’idea di un dominio molto più accentuato, allungando le ombre del turno di Wild Card dell’anno scorso, quando i Texans all’intervallo addirittura perdevano 20-0, trovando solo verso la fine il touchdown della bandiera.

Il secondo tempo inizia con una controversia, ricevendo il kickoff nella propria end zone, il ritornatore dei Texans, Carter, aveva allargato le braccia a decretare morta la possibilità di un ritorno, gesto al quale segue di solito il rimbalzo della palla in end zone, che fa ripartire la squadra dalle 25; al contrario, in questo caso, il ricevitore dopo il gesto sopra enunciato riceve la palla, e senza inginocchiarsi la consegna all’arbitro, che molto ligio alle regole la lascia cadere decretandola viva, e di fatto recuperata dai Bills in end zone, cui dunque viene assegnato un touchdown. Dopo una riunione della crew arbitrale, si prende, a mio modo di vedere, una decisione di buon senso, non assegnando il touchdown a Buffalo, con Watson e compagni che riprenderanno dalle 25.
Questo avvenimento non fa scattare la scintilla ai Texans, che ancora una volta vanno al punt, ancora una volta sancito da un sack del giovanissimo ma già affermato linebacker Tremaine Edmunds. Anche i Bills, nonostante partano bene, con una corsa da 19 yds di Allen, verranno fermati prima del segno di primo down.

Josh Allen Bills Texans

Watson trova per la prima volta in serata il suo ricevitore uno, DeAndre Hopkins, su una out route, tenuto a secco fino a quel momento da Tre’Davious White, il giocatore ex Clemson però è troppo volenteroso nel recuperare il tempo perduto nel primo tempo, tenendo con una mano lontana dal corpo la palla e con l’altra cercando di spingere via i difensori che sono volati su di lui, risultato di ciò è la fumble causata da White e recuperata dall’onnipresente Edmunds.
I Bills riprendono già in raggio da field goal, le 38 avversarie, riescono a marciare fino alle 12 da dove su 3rd & 8 fa l’ingresso in scena JJ Watt, che ha affrettato i tempi del recupero dallo strappo al pettorale per essere presente a questa cruciale partita di playoff, il futuro Hall of Famer batte in velocità all’esterno il rookie right tackle Cody Ford, impattando in maniera pulita su Josh Allen, e mettendo la firma su questo stop da parte della difesa texana. 16-0

Probabilmente è questa la scintilla di cui aveva bisogno la squadra della H-Town, che in 9 azioni percorre il campo, sostenuta dalle corse di Hyde e Johnson e le prime ricezioni a raffica di D-Hop, il quale ha preso le misure al cornerback All-Pro Tre’Davious White. Su primo down dalle 20 Watson sulla option tiene la palla accelerando sul lato destro, il fullback Gillaspia esegue un blocco chiave prima sul defensive end Murphy e poi sulla safety Hyde, con Watson che ci mette del suo trascinando due difensori con sé, fino a toccare al limite la end zone con la palla. I Texans vanno per la conversione da 2 punti, per essere eventualmente sotto di un solo possesso, Watson si sposta verso destra cercando soluzioni per un passaggio, decidendo ultimamente di andare con le proprie gambe, riesce ad allungarsi con il braccio sinistro che tiene l’ovale, quanto basta per fargli toccare lo spazio all’angolo basso destro. 16-8
Su 3rd & 8 dalle 47, Allen esce centralmente dalla tasca per cercare un passaggio in movimento o correre lui stesso, il pass rusher Whitney Mercilus, però è lucido e immediatamente cambia direzione, eseguendo su di lui uno strip sack (sack con fumble forzata), la palla viene recuperata alle 50 da Martin.
I Texans giungono alle porte della red zone, dove su 3rd & 3 la difesa dei Bills trova un altro cruciale sack, Watson si vede arrivare addosso, non bloccato, Trent Murphy, lo evita scappando dalla tasca sul lato destro, ma viene inseguito da Hughes che lo placca prima della linea di scrimmage, Houston accorcia con un field goal. 16-11

Buffalo va 3 & Out, riconsegnando il possesso a un attacco di Houston, ma più in generale la squadra e l’ambiente, rinato. Esempifica questo momento la splendida azione da 41 yds Watson-Hopkins, il quarterback tiene palla fino all’ultimo lanciando un campanile perfetto per il ricevitore di cui condivide l’Alma Mater, Clemson, che con uno splendido rilascio all’esterno ha preso quel mezzo metro di separazione da White che basta per la presa. Arrivati alla 1 di Buffalo, Watson riceve lo snap e dà alla difesa l’interrogativo: correrà lui stesso o la passerà a un compagno? La risposta è la seconda, con uno shovel pass, dà la palla all’indietro per Hyde, che vedendo tutto quello spazio libero davanti a sé fino alla end zone, probabilmente stava già pensando a come esultare, fatto sta che fa cadere la palla, che essendo stata lanciata all’indietro è una fumble recuperabile, Hyde la tira su da terra ma viene spinto fuori dal campo alle 5, facendo perdere ai suoi 4 yds. Sullo schema successivo di play action, lo stesso Hyde si libera sulla flat dal lato opposto, Watson gli dà ancora fiducia e questa volta il runningback esegue la presa entrando in end zone, sorpasso Texans. I quali vanno per i 2 punti, visto che essere avanti di uno o due non sposta gli equilibri. Watson passa veloce su uno slant per Hopkins, che ancora una volta ha battuto White. 16-19

I Bills rispondono con una prima azione a tono, Allen si sposta sulla destra, attirando uomini di linea difensiva e linebacker su di sé, per poi lanciarla sulla sinistra per Singletary, che sfrutta i blocchi dello screen per sfrecciare 38 yds sulla sideline. Su 4th & 27 dalle 42 di Houston i Bills vanno per la conversione non fidandosi di Hauschka per un calcio da circa 59 yds, Allen si vede piombare addosso immediatamente la pressione dei pass rusher avversari e ingenuamente corre all’indietro per prendere tempo e evitarli, venendo preso alle proprie 39 e di fatto regalando agli avversari un’ancora più favorevole posizione di campo.
I Texans vanno per così dire “4 & Out”, su 4th & 1 alle 30 avversarie tentano la conversione con una sneak di Watson ma il massiccio defensive tackle Star Lotulelei elude i blocchi e muovendosi in diagonale stoppa, aiutato dai compagni, il quarterback prima del segnale di primo down.
Su primo down, a 1 e 16 dalla fine, con entrambe le squadre dotate di tutti e tre i timeout, Allen prende un primo down e più con una corsa, ma con una decisione ancora una volta avventata, la passa all’indietro verso un compagno, imprecisamente, quando sta per essere trascinato a terra, fortunatamente per lui il compagno in questione, Knox, è abbastanza lucido da non rischiare di perdere la palla tentando di recuperarla buttandosi su di essa, ma la spinge direttamente fuori dal campo. Dopo quest’azione i Bills provano consecutivamente 9 lanci, dei quali solo 2 a segno (14 yds per Brown e 10 per Beasley), tentando a 10 secondi dalla fine un calcio da 47 yds di Hauschka che va a segno e di fatto sancisce l’overtime. 19-19

Grazie alla vittoria nel lancio della monetina i Texans ottengono il primo possesso dei supplementari, andando però 3 & out.
Ai Bills basterebbe un field goal per vincere, Allen converte dei terzi down chiave, prima un 3rd & 12 con un lancio da 14 yds per Knox e un 3rd & 9 con un lancio sempre da 14 yds, per Singletary, di notevole precisione essendo eseguito con il braccio che passa attraverso il corpo, il quarterback ex Wyoming era in movimento verso destra e il lancio era indirizzato a sinistra. Su 3rd & 9 Allen non trova soluzioni ed esce dal campo per sole 4 yds, ma a mettere la lapide su questo possesso è la penalità molto fiscale da 15 yds contro Cody Ford per un blocco dal lato cieco del difensore, i Bills vanno al punt.

I Texans ripartono per il terzo possesso in over time dalle proprie 17. Il primo lancio è valido 10 yds per Hopkins, che ormai ha inserito a pieno le marce alte; su 3rd & 18, causato da un sack del defensive back Neal da meno 9 yds, la difesa di Buffalo lascia liberissima la zona tra la linea di scrimmage e quella di chiusura del down, cosicché Duke Johnson che riceve palla da Watson fuori dal backfield, può prendere l’inerzia necessaria per spingere fino al primo down, arrivandoci al pelo, la posizione del pallone verrà rivista al replay, ma ultimamente assegnando un nuovo set di down a Houston. I Texans avanzano di altre 19 yds grazie a due corse e un lancio, prima di trovare la giocata che mette la parola fine alla contesa. Nel backfield penetrano indisturbati due pass rusher, Watson, che con lo scarso gioco di linea offensiva che si è ritrovato in questi anni, ha dovuto inventarsi trucchi alla Houdini per scappare, venendo chiuso da due lati opposti contemporaneamente è come se annullasse la spinta del primo difensore che piomba su di lui da sinistra, con quella del difensore che arriva da destra, restando magicamente in piedi e lanciando sulla flat per Jones che praticamente indisturbato corre 34 yds. Da qui Houston si prepara per un facile calcio da 28 yds, non c’è bisogno di tergiversare visto che qualsiasi segnatura porrebbe la parola fine alla partita, Fairbairn realizza precisamente, regalando a O’Brien la seconda vittoria ai playoff da allenatore, mentre a Watson, artefice principale, la sua prima.

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deshaun watson texans

Considerazioni

I Bills sembravano la squadra maggiormente da playoff, meglio allenata, difesa granitica e maggiore costanza nelle prestazioni, con 6 vittorie in trasferta in regular season (record di franchigia), dunque non ci si aspettava sarebbe stata toccata dal viaggio al NRG Stadium. Difatti nel primo tempo si è visto questo, la difesa ha annullato totalmente DeShaun Watson e l’attacco dei Texans con ben 4 sack nel primo tempo (saranno 7 a fine partita), e DeAndre Hopkins tenuto da Tre’Davious White a un foglio statistico pieno di zeri. L’attacco dei Bills non è esplosivo, non lo è stato per tutta la stagione, tant’è che il dominio concreto sul campo è stato tramutato in un vantaggio di “soli” 16 punti a metà terzo quarto, con solo un touchdown e tre field goal.

I Texans, invece, dopo la doccia fredda del fumble di Hopkins, tramutato in 3 punti per il massimo vantaggio dei Bills di 16 punti, si sono risvegliati, trascinati dai suoi due maggiori playmaker offensivi: DeShaun Watson e DeAndre Hopkins. Non va sottovalutato l’impatto caratteriale e agonistico di JJ Watt, probabilmente è rintracciabile proprio nel suo sack da meno 8 yds che ha costretto i Bills al calcio, la scintilla che ha fatto esplodere (in senso positivo) i Texans, la cui difesa ha sostenuto a dovere la rincorsa dell’attacco, non concedendo altri punti a Buffalo, rendendo la vita impossibile a Josh Allen con i suoi pass rusher e rendendo qualsiasi presa contestata per i ricevitori dei Bills, non tra i più brillanti né imponenti della lega. Watson ottiene la sua prima vittoria ai playoff, confermandosi in questa rimonta uno dei top 5 quarterback della NFL, soprattutto per la capacità di condurre i suoi compagni alla vittoria dopo due quarti e mezzo di nulla da difesa e attacco, superando deficienze come quelle in protezione della linea offensiva (anche se nel primo tempo alcuni sack sono stati causati dagli stessi movimenti di Watson) e l’assenza di pezzi chiave quale Will Fuller V. Ora i Texans si avviano ad affrontare i Chiefs al Divisional Round all’Arrowhead Stadium, già incontrati in regular season in week 6, battuti 31-24; i Chiefs però hanno avuto una settimana in più per riposare e preparare la partita, e non sono gli stessi affrontati ad ottobre, avendo recentemente scoperto una difesa adeguata all’attacco di Mahomes, Kelce e Hill.

I Bills, dopo aver annusato la prima vittoria ai playoff dal 1995, escono sconfitti e delusi da Houston, ma possono guardare con ottimismo al futuro, con le incognite di New England, Miami che dovrà azzeccare il draft e i Jets nel consueto caos, pur con la materia prima per tornare protagonisti.

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