NCAA Bowl Preview 2019: Music City Bowl
Ci sono quaranta Bowl in programma dal 20 dicembre fino alla finale nazionale del 13 gennaio e ve li presenteremo tutti, uno ad uno, nei giorni precedenti la partita. A fine stagione raccoglieremo tutte le preview, aggiungeremo i risultati finali e vi regaleremo un ebook da conservare. Oggi vi presentiamo il Music City Bowl tra Mississippi State Bulldogs e Louisville Cardinals.
INFO
Data: 30 dicembre
Luogo: Nashville, Tennessee
Stadio: Nissan Stadium
Dal: 1998
Conference Coinvolte: SEC VS ACC/Big10
STORIA
Il primo Music City Bowl si giocò al Vanderbilt Stadium, ma a partire già dall’anno seguente si spostò in quella che è tutt’ora la sua casa: il Nissan Stadium, arena dei Tennessee Titans, inaugurata proprio in quell’anno.
Inizialmente a questa partita prendevano parte una squadra della SEC ed una della ormai sepolta BigEast, sostituita nel 2002 dalla Big10. A sfidare la squadra proveniente dalla SEC, dal 2014, c’è o un ateneo della ACC o uno della Big10 di pari livello: uno dei due viene invitato al Music City Bowl, l’altro al Gator Bowl di Jacksonville. Nel 2014, infatti, questi due bowl hanno firmato un accordo di “condivisione delle scelte”, accordo che, per ora, mantiene la sua validità.
30 Dicembre 2016 > Tennessee vs Nebraska 38-24 / 68’496 spettatori
29 Dicembre 2017 > Northwestern vs Kentucky 24-23 / 48’675 spettatori
28 Dicembre 2018 > Auburn vs Purdue 63-14 / 59’024 spettatori
CURIOSITÀ
Il Music City Bowl deve il suo nome al soprannome che porta la città che lo ospita. Nashville, infatti, oltre ad essere biecamente celebre per la fervente attività del KuKlux Klan, è anche conosciuta per la sua secolare cultura musicale. Se si parla di musica e si parla di Tennessee, è logico che ci riferisca principalmente al genere country, che, fino dalla seconda metà dell’Ottocento, veniva suonato – oltre che per le vie della città – al Ryman Auditorium, teatro conosciuto anche come “The Mother Church of Country Music”.
Il Music City Bowl è celebre per la sua storia di upset: delle 20 partite giocate finora, infatti, il record degli underdog è 10-10, ossia nel 50% dei casi sono state ribaltate le previsioni della vigilia, statistica senz’altro particolare.
Tra i vari upset che si sono susseguiti nella storia di questo match, da ricordare è il più inatteso di essi: quando nel 2006 i Kentucky Wildcats sconfissero 28-20 i Clemson Tigers, i quali, per quella partita, erano dati favoriti di 10 punti. Kentucky dominò la gara fin dall’inizio, portandosi, a 7 minuti dal termine della gara, addirittura sul 28-6. Poi, complice un rilassamento degli Wildcats, uscì la Clemson che tutti, erroneamente, si aspettavano, ma la rimonta si fermò, dopo due rapidi touchdown, sull’onside kick ricoperto dai ‘Cats.
La partita più emozionante, però, fu quella giocata nel 2010 tra North Carolina e Tennessee, partita che, tra l’altro, detiene anche il record di spettatori della storia di questo bowl, con 69’143. Il match non fu memorabile, ma ebbe un finale che fece discutere parecchio. Sotto 20-17 a 31 secondi dalla fine, con palla in mano, i Tar Heels riuscirono con due lanci del quarterback T.J. Yates (e una penalità per violenza non necessaria inferta ai Vols) a portarsi all’interno del field goal range. A 16 secondi dal termine, senza time-out rimasti, UNC decide di correre, per un guadagno di 5 o 6 yard. La sideline di UNC va in confusione e sul terreno di gioco entra parte dello special team per il field goal, ma il cronometro non era stato fermato e probabilmente non ci sarebbe stato abbastanza tempo per riuscire a calciare in tempo. Nell’incomprensione più totale il quarterback esegue lo spike apparentemente a tempo scaduto, tanto che gli arbitri dichiarano chiusa la gara, con consueta invasione di campo da parte dell’intera sideline di Tennessee, di reporter e fotografi, ma, dopo la revisione, decidono di invertire il fischio: lo spike era avvenuto con un secondo ancora sul cronometro, ma con “più di 11 giocatori in campo” (ce n’erano, infatti, ben 17!): 5 yard di penalità, ma possibilità di field goal (da 39 yard) per l’overtime. E overtime fu, e, infine, furono proprio i biancazzurri a trionfare per 30-27. Il finale di questa partita (che trovate, volendo, su youtube) portò l’NCAA ad istituire una nuova regola che prevedeva (e prevede tutt’ora) una penalità di 10 secondi (oltre alla penalità in yard) ogni volta che l’attacco commette un’infrazione che causa uno stop del cronometro negli ultimi 2 minuti.
Edizione 2019
La 22esima edizione del Music City Bowl vedrà coinvolti i Mississippi State Bulldogs e i Louisville Cardinals. Louisville dopo alcune stagioni faticose, sembra aver nuovamente trovato la retta via, sotto la guida del nuovo head coach Scott Satterfield. Mississippi State arriva da una stagione tra luci ed ombre, ma arriva anche dalla straordinaria, seppur sudatissima, vittoria dell’Egg Bowl con Ole Miss. L’arma migliore dei Cardinals è il dual-threat quarterback Micale Cunningham, che, però, per certi versi è molto simile a Rhys Plumlee, il quarterback di Ole Miss che i Bulldogs sono riusciti ad annullare nell’suddetto Egg Bowl. Mississippi State, inoltre, è una squadra molto fisica e in stagione i Cardinals hanno sempre sofferto questo tipo di squadre (per esempio Notre Dame o Kentucky), e resta pur sempre una squadra della SEC. Sommato tutto, quindi, il favore del pronostico parrebbe pendere dalla parte dei Bulldogs, ma, essendo questa storicamente la partita degli upset, sempre all’erta.