NCAA Bowl Preview 2019: Liberty Bowl

Ci sono quaranta Bowl in programma dal 20 dicembre fino alla finale nazionale del 13 gennaio e ve li presenteremo tutti, uno ad uno, nei giorni precedenti la partita. A fine stagione raccoglieremo tutte le preview, aggiungeremo i risultati finali e vi regaleremo un ebook da conservare. Oggi vi presentiamo il Liberty Bowl tra i Navy Midshipmen e i Kansas State Wildcats.

INFO

Data: 31 dicembre
Luogo: Memphis, Tennessee
Stadio: Liberty Bowl Memorial Stadium
Dal: 1959
Conference Coinvolte: BigXII VS SEC (AAC se la SEC non ha abbastanza squadre eleggibili)

STORIA

Il Liberty Bowl fu creato nel 1959 su idea di A.F. “Bud” Dudley, ex athletic director dell’Università di Villanova. Ovviamente la partita doveva giocarsi a Philadelphia (al Municipal Stadium), e anche il nome dato alla partita è un chiaro rimando alla Liberty Bell (la campana orgogliosamente custodita a due passi dalla Indipendence Hall), celeberrimo simbolo della Città dell’Amore Fraterno che, tra l’altro, campeggia tutt’ora in primo piano nello stemma dell’evento. A quel tempo, il Liberty era l’unico bowl game giocato in uno stato dal clima freddo e, per questo, nei primi anni fu vittima di una scarsa affluenza (il picco furono i 38’000 che assistettero al 7-0 di Penn State su Alabama della gara inaugurale). Nel ’64 a Dudley furono offerti 25’000 dollari per spostare la gara ad Atlantic City, nell’ Historic Convention Hall, arena coperta sì di grandi dimensioni, ma non abbastanza lunga da ospitare l’intero gridiron, a cui furono tagliate un paio di yard in ciascuna endzone. Dall’anno seguente Dudley decise di spostare il match a Memphis, mantenendone il nome e il richiamo alla sua Philly.

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30 Dicembre 2016 > Georgia vs TCU 31-23 / 51’087 spettatori
30 Dicembre 2017 > Iowa State vs Memphis 21-20 / 57’266 spettatori
31 Dicembre 2018 > Oklahoma State vs Missouri 38-33 / 51’587 spettatori

CURIOSITÀ

Le partite del ’59 e dell’82 sono per certi versi collegate: non sono state memorabili (in particolare la prima, vinta da Penn State 7-0 su Alabama) ma hanno segnato l’inizio e la fine dei 24 bowl consecutivi raggiunti dai Crimson Tide del leggendario coach Paul William Bryant, per tutti “Bear”, soprannome che deve ad una lotta fatta da ragazzino contro un orso ammaestrato, durante una festa di carnevale. Il Liberty Bowl del 1982 fu l’ultima partita in assoluto guidata da coach Bryant dalla sideline, una partita dal solito retrogusto amaro che accompagna ogni addio, e che, a distanza di un mese, quando il debole cuore del coach cedette definitivamente, assunse un colore ancor più tetro e un significato ben più importante. Bryant se ne andò vincendo (come è giusta, a volte, la vita) 21-15 contro Illinois, davanti a 54’123 persone.
Nel 2009, in occasione del cinquantesimo compleanno di questo evento, per la prima volta si giocò a gennaio, e la partita non deluse affatto, in quanto vide Kentucky battere East Carolina 25-19, dopo aver recuperato lo svantaggio di 13 punti con il quale gli Wildcats avevano chiuso il primo tempo.

Tra gli MVP premiati negli ultimi anni ci sono: Latavius Murray (ora ai New Orleans Saints) che nel 2010 aiutò UCF a raggiungere la prima vittoria ad un bowl nella storia del programma e Dak Prescott (ora ai Dallas Cowboys) che vinse nel 2013 con Mississippi State su Rice.
Tra i vari eventi che anticipano il match, i più amati sono il Rodeo e la Parata, che si tiene per le vie principali di Memphis, in cui si esibiscono le marching band delle varie high school della zona e non solo. 

Edizione 2019

La 61esima edizione del Liberty Bowl vedrà coinvolti i Navy Midshipmen e i Kansas State Wildcats. Navy arriva da un’ottima stagione chiusa 10-2 (e alla #23 del ranking) dopo la vittoria nell’ American Game su Army, cui è mancato solo il titolo di conference. La stagione di K-State è stata invece a corrente alternata: ottime (alcune davvero ottime) prestazioni, intervallate da immotivati cali di concentrazione. Il talento è tutto dalla parte degli Wildcats, soprattutto per quanto riguarda l’attacco, guidato dal junior Skylar Thompson; ma la solidità, mentale prima che fisica, è tutta, invece, da quella dei Midshipmen, che, pur giocando una triple option che ricorda molto il passato (anche piuttosto remoto), sono riusciti a registrare discrete cifre offensive in questa stagione. Se seguirete la partita sarà impossibile non seguire il quarterback/runningback di Navy Malcolm Perry, in quanto porterà palla almeno in due azioni ogni tre. L’altro playmaker di Navy è il linebacker Diego Fagot, selezionato quest’anno nel First-Team All-AAC.

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