NCAA Bowl Preview 2019: Holiday Bowl

Ci sono quaranta Bowl in programma dal 20 dicembre fino alla finale nazionale del 13 gennaio e ve li presenteremo tutti, uno ad uno, nei giorni precedenti la partita. A fine stagione raccoglieremo tutte le preview, aggiungeremo i risultati finali e vi regaleremo un ebook da conservare. Oggi vi presentiamo l’Holiday Bowl tra University of Iowa e University of Southern California.

INFO

Data: 27 dicembre
Luogo: San Diego, California
Stadio: SDCCU Stadium
Dal: 1978
Conference Coinvolte: BigTen VS Pac-12

STORIA

L’Holiday Bowl fu inizialmente creato per dare un posto automatico ad un bowl ad una squadra della Western Athletic Conference (conference ormai, almeno per quanto riguarda lo sferoide prolato, defunta), dopo che il Fiesta Bowl aveva sciolto il suo legame con la suddetta conference in seguito alle uscite dalla WAC di Arizona e Arizona State, dirette nella Pacific-8 (ora Pac-12). Nei primi anni la vincente della WAC (per le prime 7 edizioni fu sempre BYU) sfidava una squadra scelta at-large, ossia senza restrizioni, tra quelle bowl-elegible. Negli anni si sono susseguiti diversi cambiamenti nel criterio di scelta delle squadre: dapprima fu inserita la BigTen al posto della at-large, e fu poi cambiata con la BigXII; nel 1997 terminò anche il legame tra Holiday Bowl e WAC, che fu sostituita con la Pac-12 (allora ancora solo Pac-10) fino al 2014, anno in cui entro in vigore l’attuale ordinamento, che prevede che a scontarsi siano la terza squadra della Pac-12 con la quarta della BigTen.

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27 Dicembre 2016 > Minnesota vs Washington State 17-12 / 48’704 spettatori
28 Dicembre 2017 > Michigan State vs Washington State 42-17 / 47’092 spettatori
31 Dicembre 2018 > Northwestern vs Utah 31-20 / 47’007 spettatori

CURIOSITÀ

Occorre fare un salto indietro di qualche anno per trovare alcune partite che, a loro modo, hanno scritto una pagina di storia del college football. La prima, la più celebre di esse, è quella passata alla storia col nome di “The Miracle Bowl”. 19 dicembre 1980, a giocarsela sono gli SMU Mustangs e i BYU Cougars (tra l’altro protagonisti anche delle altre partite che menzioneremo). BYU è al quinto bowl della sua storia, record 0-4, e, per i primi 56 minuti di gara, sembra destinata alla quinta sconfitta consecutiva. A 4 minuti dal termine della gara, infatti, i Mustangs segnano il touchdown del 45-25, e parecchi tifosi Cougars iniziano ad abbandonare le gradinate del Jack Murphy Stadium, ma il quarterback mormone, McMahon urla loro che la partita ancora non è finita, ma quelli ci credono relativamente. Immediatamente il QB lancia Matt Braga in endzone, a cui segue il recupero dell’onside kick. Il drive seguente è solido, e termina con la corsa di una yard di Scott Phillips, 45-39. Eroica la difesa dei Cougars a costringere i Mustangs ad un three-and-out molto rapido, che però, dopo il punt, avrebbe comunque lasciato speranze alquanto flebili a McMahon di trovare l’endzone. Invece, l’ennesimo eroe di giornata Bill Schoepflin blocca il punter Eric Kaifes sulla linea delle 41 con 13 secondi ancora sul cronometro. Due incompleti e poi l’hail mary direttamente in endzone, che, letteralmente “in qualche modo” trova le mani del tight end Clay Brown che emerge da 4 maglie bianche con la palla in mano. Touchdown. 46-45.

Tra le altre partite vi sono senz’altro anche quella del 1983, vinta anch’essa in modo miracoloso da BYU su Missouri 21-17 con un touchdown a 23 secondi dal termine e quella dell’anno seguente nella quale la BYU del leggendario LaVell Edwards vinse il titolo nazionale sui Michigan Wolverines di Bo Schemblecher. In tempi più recenti vanno ricordate la partita del 2000, vinta dagli Oregon Ducks di Mike Bellotti sui Texas Longhorns di Mack Brown (ora HC di North Carolina) per 35-30, partita in cui Texas era riuscita a ribaltare il 14-0 inziale grazie a tre touchdown non risposti, facendosi poi nuovamente mettere sotto dal rushing game dei Ducks; e quella del 2014 vinta da USC su Nebraska con un rocambolesco 45-42 con 1040 yard totali guadagnate dai due attacchi e 10 touchdown.

L’Holiday Bowl prevede, come consuetudine per i bowl game, una serie di eventi più o meno importanti, che accompagnano appassionati e non nelle ore che precedono i match. Il primo evento, previsto per la mattinata di Santo Stefano, è l’Holiday Bowl Kickoff Lucheon, ossia un vero e proprio pranzo (solitamente ci sono più di mille partecipanti) accompagnato sonoramente dalle due bande delle scuole impegnate, durante il quale i partecipanti hanno l’occasione di interagire con i giocatori e gli staff delle due squadre. Al “pranzone” segue la suggestiva 5km di corsa (anche se l’agonismo certo non abbonda) che porta dall’angolo tra Harbor Drive e Ash Street fino al Ruocco Park, dove, all’arrivo, gli atleti si possono gustare la parata di gonfiabili più grande d’America, evento clou dei due giorni. Ovviamente il giorno della partita non manca mai il Tailgate Party, vero emblema della concezione a stelle e strisce degli eventi sportivi.

Nella lista degli MVP premiati all’Holiday Bowl figura anche un certo Barry Sanders, che nel 1988 guidò i suoi Oklahoma State Cowboys ad una vittoria schiacciante 62-14 su degli altri Cowboys, quelli di Wyoming, con 222 yard corse e 5 touchdown.

Edizione 2019

La 42esima edizione dell’Holiday Bowl vedrà di fronte gli Iowa Hawkeys e gli USC Trojans. Sicuramente sarà uno dei bowl più interessanti tra i “non-New Year’s Six”, coinvolgendo due squadre che hanno terminato la loro stagione rispettivamente alla #16 e alla #22 del ranking. Iowa quest’anno “ha fatto il suo”: una stagione più o meno come ce la si aspettava, con qualche acuto e alcune sconfitte attese, che però, merito della solida difesa, non sono mai state perentorie. Per USC era una stagione di transizione, con Clay Helton che pareva dover essere alla sua ultima stagione sulla panchina dei Trojans e che, invece, è stato clamorosamente riconfermato, viste le ottime prestazioni della sua squadra e vista, probabilmente, la penuria di alternative. Da una parte (USC) un attacco esplosivo, guidato dal freshman quarterback Kedon Slovis e dai suoi ricevitori, in particolare Michael Pittman, Amon-Ra St. Brown e Tyler Vaughns. Dall’altra la gran difesa degli Hawkeyes, il cui giocatore più interessante è il DE A.J. Epenesa.

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