It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 16

Dopo una settimana di assenza torna “It’s QB time” che vede Daniel Jones, quarterback dei Giants, autore di una prestazione da cinque touchdown, occupare il gradino più alto del podio. E’ stata una settimana molto positiva anche per Lamar Jackson e Patrick Mahomes. Crolla invece Winston, mentre per Grier è stato un esordio da dimenticare.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Daniel Jones, New York Giants (28-42, 352 yds, 5 TD, 0 INT)

Nel match divisionale tra Giants e Redskins, Jones ha messo in mostra ancora una volta il suo potenziale, lasciando buone speranze ai i tifosi newyorkesi in vista del 2020. Le due compagini della “East Coast” giocavano una partita apparentemente insignificante, ma il perdente, in questo caso i Redskins, avrà con ogni probabilità la chance di prendere il defensive end Chase Young al prossimo Draft, pedina che in quel di New York sarebbe stata importantissima. L’attacco dei Giants è stato estremamente fluido per tutto il corso del match, grazie anche ad un Saquon Barkley che sembra aver ritrovato la forma migliore (279 yards e due touchdown). Jones è stato in grado di rispondere drive dopo drive ad Haskins e Keenum, prima di realizzare la giocata decisiva all’overtime che ha portato i suoi alla vittoria. Le cinque mete del quarterback ex Duke sono state indirizzate a Sterling Shepard, Cody Latimer, Saquon Barkley e Kaden Smith (per due volte). Questo match ha evidenziato molti punti focali da analizzare in vista del 2020 in casa Giants. L’attacco al suo completo ha un grande potenziale e se Jones maturasse ancora e limitasse il numero di turnover, potrebbe diventare il franchise quarterback che l’organizzazione cercava per sostituire Eli Manning. Il pacchetto ricevitori è stato martoriato dagli infortuni, ma Golden Tate, Sterling Shepard, Evan Engram e Darius Slayton compongono un gruppo di tutto rispetto. La franchigia dovrà però impegnarsi a sistemare la difesa in sostanzialmente la maggior parte dei reparti ed inoltre necessita di qualche aggiustamento anche l’offensive line. Tuttavia, il futuro dei Giants ha tutte le carte in regola per essere roseo, nel frattempo i “Big Blue” chiuderanno la stagione 2019 tra le mura amiche contro gli Eagles.

Pubblicità

Lamar Jackson, Baltimore Ravens (20-31, 238 yds, 3 TD, 0 INT, 17 carries, 103 yds, 1 fum)

Con questa prestazione e la vittoria sui Cleveland Browns, i Ravens si sono assicurati il primo seed della AFC, mentre Jackson con ogni probabilità ha messo una pietra sopra la corsa all’MVP. Baltimore è riuscita ad ottenere la vittoria senza nemmeno imporre ritmi particolarmente alti, vista la confusione che vige a Cleveland, con la squadra che sembra totalmente spaccata e che ha ampiamente deluso le aspettative dell’anno. Lamar Jackson ha fatto affidamento come sempre sul suo target preferito, ovvero il tight end Mark Andrews, il quale ha concluso con 93 yards e due touchdown, mentre la terza meta di giornata del quarterback è stata indirizzata a Mark Ingram, che è stato in seguito forzato ad uscire a causa di un infortunio. Infatti con la stagione regolare ormai archiviata, i Ravens faranno riposare i loro giocatori più forti nel match contro Pittsburgh della week 17, come ad esempio lo stesso Jackson, Ingram, Andrews, Peters e via dicendo. Dunque l’ex quarterback di Louisville ha terminato la sua stagione regolare con 3127 yards, 36 touchdown e 6 touchdown, oltre alle 1206 yards ottenute sulle corse ed altre 7 mete. Per Lamar Jackson è stata una stagione storica sotto ogni punto di vista, riuscendo a vincere e convincere con uno stile di gioco mai visto prima, ora l’unico obbiettivo del probabile futuro MVP sarà arrivare al Super Bowl, in un percorso che potrebbe vederlo impegnato contro quarterback del calibro di Tom Brady e Patrick Mahomes.

Drew Brees, New Orleans Saints (27-38, 279 yds, 3 TD, 0 INT)

Nonostante uno svantaggio di 14 punti accumulato nel primo quarto del match, Brees è rimasto lucido ed ancora una volta ha messo a segno una prestazione impeccabile. E’ un periodo molto caldo per il veterano, in quanto nelle sue ultime sei partite ha messo a referto un bilancio di 20 touchdown ed un solo intercetto. A sostenere l’attacco di New Orleans ci ha pensato anche un ritrovato Alvin Kamara, running back che ha dovuto combattere numerosi problemi fisici nel corso della stagione, ma che ora sembra aver trovato la forma migliore in vista dei playoff. L’ex running back di Tennessee ha appunto contribuito con 110 yards e due mete con soltanto 17 touches. Nonostante la grande prestazione di Brees, la vera stella di giornata è stata Michael Thomas, ricevitore che è riuscito a conquistare un difficilissimo record che resisteva addirittura dal 2002. Infatti, con la sua 144esima ricezione, ha stabilito il record di catch in una stagione, battendo un record appartenuto a Marvin Harrison, il quale poteva vantare un ottima connessione con Peyton Manning. In seguito il wide receiver dei Saints ha potuto festeggiare sigillando anche la 145esima ricezione con un touchdown. Con questa stagione regolare ormai nei libri di storia, si può ammettere senza problemi che Michael Thomas sia il miglior ricevitore della lega, nonostante sia stato selezionato come sesto wide receiver della sua classe, l’ex Ohio State ha lavorato durissimo ed offre l’eccellenza più totale settimana dopo settimana con un pacchetto che racchiude delle mani impeccabili ed una precisione clamorosa nel route running. Inoltre è necessario far notare che dopo Michael Thomas, il ricevitore con più catch ha un gap di addirittura 38 ricezioni. Oltre a Thomas, ha potuto mettere a referto una prestazione solida anche il tight end Jared Cook, autore di due touchdown con soltanto tre ricezioni. Ora i Saints affronteranno l’ultima settimana di regular season contro i Panthers con la mente già ai playoff.

Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (23-33, 251 yds, 2 TD, 0 INT, 2 carries, 14 yds, 1 TD)

Non si ferma nemmeno la corsa dei Chiefs, che nella week 16 hanno schiacciato in trasferta i Bears con il pesante punteggio di 26-3. Mahomes per la prima volta in questa stagione non ha completato un passaggio da più di 20 yards, ma questo probabilmente faceva parte di un game plan orientato su passaggi corti e veloci per disorientare la solida pass rush di Chicago. Tuttavia Mahomes ha guidato i Chiefs realizzando tutti i touchdown della partita, il quarterback infatti ha sfornato due mete per Travis Kelce e Damien Williams prima di segnarne anche una di corsa. Con i playoff alle porte, Kansas City può contare su un organico relativamente sano e probabilmente inferiore soltanto a quello dei Ravens nella AFC, inoltre, la squadra di Andy Reid può contare probabilmente su uno dei migliori tre attacchi dell’intera lega. Nonostante il posto ai playoff conquistato già da tempo, i Chiefs dovrebbero scendere in campo con i titolari anche nella week 17, perché battere i Chargers è fondamentale per sperare nella settimana di riposo al primo turno dei playoff (con l’aiuto dei Dolphins ovviamente).

Ryan Fitzpatrick, Miami Dolphins (31-52, 419 yds, 4 TD, 1 INT)

Nonostante delle pedine offensive di livello molto basso, “Fitzmagic” è riuscito a totalizzare oltre 400 yards e 4 touchdown nel match vinto dai suoi Dolphins contro dei derelitti Bengals. Le difese certamente non sono state protagoniste di giornata in quanto la coppia Fitzpatrick-Dalton ha messo a referto oltre 800 yards e 8 touchdown, ma il livello delle due squadre generalmente è stato molto basso. Fitzpatrick ha fatto ripetutamente affidamento sui due punti cardine del passing game, ovvero DaVante Parker (111 yards ed un touchdown) ed il tight end Mike Gesicki (82 yards e due mete). Con questa sconfitta Cincinnati si ritrova con un bilancio di 1-14 e la prima scelta al prossimo Draft, Miami invece con un modesto 4-11 dovrebbe selezionare con la scelta numero 5, ma non è da dimenticare che i Dolphins avranno tre scelte al primo giro il prossimo anno viste le trade di Minkah Fitzpatrick e Laremy Tunsil, scelte che potrebbero andare a formare la nuova spina dorsale della franchigia della Florida per il futuro. Questo 2019 è stato molto positivo per Ryan Fitzpatrick, in quanto nonostante sia considerato uno degli “idoli” del web, si è fatto onore portando una squadra totalmente allo sbaraglio a vincere quattro partite, riuscendo a fare ciò che avrebbe dovuto fare il povero Josh Rosen. Dunque “Fitzmagic” riuscirà con ogni probabilità ad ottenere un contratto anche il prossimo anno, principalmente per fare da backup o da “mentore” a qualche giovane.

I PEGGIORI CINQUE

Il peggior quarterback della settimana
Jameis Winston, Tampa Bay Buccaneers (25-48, 335 yds, 1 TD, 4 INT)

Pubblicità

Continua la stagione di alti e bassi per Jameis Winston, il quale con una sola partita al termine della stagione annovera una linea statistica molto particolare da 31 touchdown e 28 intercetti. Seppur senza le due stelle Mike Evans e Chris Godwin, il quarterback è riuscito a tenere a galla i suoi nella sconfitta per 23-20 rimediata contro i Texans. I quattro intercetti hanno però tagliato le gambe alle speranze dei Buccaneers, i quali hanno visto gli avversari cominciare realizzando una pick-six nel primo drive ed un altro intercetto nel secondo. Tuttavia Winston è riuscito a pescare Justin Watson nella end zone nel secondo quarto e con l’aiuto di un’altra meta arrivata da Ronald Jones si erano rimessi in carreggiata, ma ciò non è bastato. Winston ha messo a referto una stagione molto controversa, nonostante i molti punti realizzati e la costante produzione offensiva, l’alto numero di turnover non ha comunque permesso a Tampa Bay di poter competere per un posto ai playoff, ma tra le problematiche del caso c’è certamente da citare una secondaria di basso livello. Nonostante tutto, l’ex quarterback di Florida State sembra essersi guadagnato la fiducia di Bruce Arians e dell’organizzazione per un altro anno, in quanto è trapelata la notizia che i Buccaneers siano intenzionati ad applicare la “franchise tag” sul suo contratto. Con qualche aggiustamento al Draft e nella free agency, Tampa Bay potrebbe risultare una delle compagini più sorprendenti del prossimo anno. Nel frattempo la franchigia della Florida chiuderà il suo 2019 in un match casalingo contro i modesti Falcons.

Devlin Hodges, Pittsburgh Steelers (11-17, 84 yds, 0 TD, 2 INT)

In un match che per gli Steelers era fondamentale, Hodges ha deluso le aspettative ancora una volta subendo due intercetti. La sua pessima prestazione aveva portato Pittsburgh a decidere di optare per Mason Rudolph a partita in corso ed il quarterback era riuscito a realizzare l’unico touchdown di giornata prima di infortunarsi e lasciare ancora spazio ad Hodges. In una stagione sfortunatissima che ha visto cadere per infortunio prima Ben Roethlisberger e poi Mason Rudolph, gli Steelers hanno dovuto convivere con un’inefficienza offensiva che nella “Steel City” non si vedeva da parecchio tempo. Pittsburgh ora nutre poche speranze in vista dei playoff, ma per sperare in un miracolo sarà necessario ottenere una vittoria contro dei Ravens che terranno a riposo una buona fetta della squadra titolare. In compenso però gli Steelers dovranno fare affidamento su un quarterback che ha messo a referto una linea statistica da 5 touchdown e 8 intercetti in poco più di sei partite. La situazione quarterback in quel di Pittsburgh sembra non essere chiara nemmeno per il prossimo anno, con Roethlisberger che non si è ancora espresso sulla sua prossima stagione. In caso di ritiro del veterano e futuro Hall of Famer, la franchigia dovrà cercare di fare un investimento in free agency o spendere una buona scelta al Draft per accaparrarsi un nuovo quarterback, perché né Rudolph, né Hodges sembrano essere giocatori affidabili per il futuro.

Will Grier, Carolina Panthers (27-44, 224 yds, 0 TD, 3 INT)

E’ stato un esordio difficile per Will Grier, rookie al quale i Panthers hanno dato fiducia in vista della ultime due partite di stagione insignificanti a livello di classifica. Nel match contro i Colts, Grier e compagni sono stati obbligati ad inseguire per tutta la partita, come testimonia il 38-6 finale e la pressione di dover recuperare ha certamente giocato contro l’esordiente. A complicare le cose è arrivato l’infortunio di D.J. Moore, il miglior ricevitore di Carolina, dunque Grier ha fatto affidamento ripetutamente sulla stella Christian McCaffrey, il quale ha totalizzato 173 yards con 28 touches ed ha stabilito un nuovo record di ricezioni realizzate in una stagione da un running back, battendo il suo primato dello scorso anno. L’annata di McCaffrey è indubbiamente da libri di storia, in quanto l’ex Stanford è al momento il secondo giocatore della lega per numero di catch realizzate ed occupa il ruolo di running back, inoltre settimana prossima avrà la possibilità di diventare il terzo giocatore della storia, dunque insieme a Roger Craig e Marshall Faulk, a realizzare 1000 yards di corsa e 1000 yards di ricezione in una stagione, saranno necessarie altre 67 yards per il probabile futuro Offensive Player of the Year a fine di ottenere il primato. I Panthers chiuderanno la loro stagione contro i Saints.

Philip Rivers, Los Angeles Chargers (27-39, 279 yds, 0 TD, 0 INT)

Prosegue l’annata deludente di Rivers, il quale non ha realizzato touchdown nella sconfitta dei suoi contro i Raiders. Il veterano possiede al momento probabilmente la sua peggior linea statistica in carriera visti i 21 touchdown ed i 18 intercetti, ma come detto in un’intervista nella giornata di lunedi, si sente sicuro al 100% di voler scendere in campo anche nella stagione 2020. Nel frattempo i Chargers si muoveranno indubbiamente nella offseason nel tentativo di cercare una buona alternativa per il futuro, dunque tra Draft e free agency la franchigia di Los Angeles sarà una delle più attive sul mercato dei quarterback. Nel corso della partita di domenica Rivers ha anche subito un infortunio al pollice, lasciando spazio in campo anche a Tyrod Taylor, l’infortunio però non si è rivelato particolarmente invadente, dunque il quarterback dovrebbe essere regolarmente in campo per l’ultima partita della stagione che i Chargers giocheranno contro dei Chiefs vogliosi di conquistare la settimana di bye ai playoff.

Kirk Cousins, Minnesota Vikings (16-31, 122 yds, 1 TD, 1 INT)

L’assenza di Dalvin Cook si è fatta sentire molto ed allo stesso tempo Cousins non è riuscito ad annullare la maledizione del Monday Night Football, cadendo ad un bilancio di 0-9 nelle partite giocate appunto il lunedi notte. Le uniche giocate degne di nota sono state il suo touchdown da 21 yards indirizzato a Stefon Diggs ed un altro touchdown, questa volta da 53 yards, per Bisi Johnson annullato da un holding. Per il resto Minnesota non ha creato dal punto di vista offensivo ed è stata punita da uno spettacolare Aaron Jones, capace di provocare mal di testa alla difesa di Minnesota per tutta la sera, prima di realizzare il touchdown decisivo. Per Cousins e compagni sarà obbligatorio vincere nell’ultima partita in vista dei playoff e di un buon seed contro i Bears.

Pubblicità
Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.