It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 13

Con una sontuosa prestazione realizzata contro i Patriots, il quarterback Deshaun Watson si è aggiudicato il gradino più alto del podio. La week 13 è stata molto positiva anche per Aaron Rodgers e Josh Allen. Bilancio molto negativo invece per Nick Foles, il quale ha perso il posto da titolare.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Deshaun Watson, Houston Texans (18-25, 234 yds, 3 TD, 0 INT, 1 rec, 6 yds, 1 TD)

Con l’incredibile prova realizzata ai danni di una delle migliori difese della lega, Deshaun Watson è diventato il secondo quarterback in stagione a battere i Patriots, andando a fare compagnia al mostruoso Lamar Jackson. In quel di Houston il quarterback non ha avuto problemi a mettere in ginocchio una compagine solitamente tanto solida in difesa quanto povera in attacco. Nel match disputatosi in Texas la granitica difesa di Bill Belichick è caduta sotto i colpi del giovane quarterback ex Clemson, inoltre la pesante inefficacia delle manovre offensive è costata cara a Tom Brady e compagni. L’ultimo quarterback a realizzare quattro touchdown, di cui uno su ricezione, contro i Patriots fu Nick Foles, in un contesto ben noto a tutti che portò a Philadelphia il primo anello della propria storia. Watson ha messo a referto una prestazione ugualmente grandiosa con tre touchdown indirizzati a Kenny Stills, Darren Fells e Duke Johnson, prima di ricevere a sua volta un pitch di DeAndre Hopkins nella endzone che è valso come prima ricezione in carriera per il quarterback. New England si è fatta viva solo nel “garbage time” con i touchdown di Julian Edelman e James White entrambi scaturiti da un “assist” di Tom Brady. Seppur con una linea offensiva ampiamente sotto la media, Watson è riuscito a dare un segnale molto forte alla lega, mettendo alle corde una difesa che era caduta soltanto contro le numerose corse di Lamar Jackson e Mark Ingram, caso particolare vista l’estrema propensione dei Ravens alle corse, trasformando dunque tutto ciò quasi in un’eccezione. Waston e Houston sono invece riusciti ad ottenere questa vittoria attaccando ripetutamente con i lanci, cosa che non era riuscita sostanzialmente a nessuno in questo 2019 visto il livello della secondaria dei Patriots. I Texans sembrano dunque aver scoperto un altro piccolo punto debole in una difesa quasi perfetta, ma a farci sapere se ciò è stato un caso oppure un’effettiva debolezza c’è Patrick Mahomes, il quale nella week 14 volerà insieme ai suoi Chiefs a Foxborough con l’intento di ottenere una rivincita dell’AFC Championship Game dello scorso anno. Nel frattempo Watson sarà impegnato tra le mura amiche contro i nuovi Broncos del rookie Drew Lock.

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Aaron Rodgers, Green Bay Packers (21-33, 243 yds, 4 TD, 0 INT)

Nell’incessante neve che si è abbattuta sul MetLife Stadium, Aaron Rodgers ha interrotto la sua striscia di prestazioni negative con un ottima prova da quattro touchdown. I Giants non hanno avuto soluzioni per il pesante attacco aereo dei Packers, i quali hanno colpito due volte con Davante Adams, oltre che con Allen Lazard e Marcedes Lewis. Dall’altra parte Daniel Jones ha messo in difficoltà i suoi con tre turnover, e l’attacco della franchigia di New York ha concluso con soltanto un touchdown e due field goal. Nonostante un campo più favorevole al running game e dunque al duo Aaron Jones-Jamaal Williams, il coach Matt LaFleur ha incentrato le sue manovre offensive su Aaron Rodgers ed il risultato è stato un largo vantaggio gestito senza troppi problemi. L’attacco di Green Bay è stato decisamente altalenante sotto la guida del nuovo coach e tutt’ora non sembra aver trovato una formula precisa, ma questo potrebbe essere un ottimo punto di partenza in vista della fine della stagione regolare e l’imminente inizio dei playoff. Dopo la bellezza di dodici partite Rodgers si trova a sole quattro lunghezze dal leader in touchdown realizzati su lancio, ed inoltre resta uno dei quarterback meno propensi ai turnover. I Packers, che ora vantano un bilancio di 9-3, affronteranno dei mediocri Redskins nella week 14 con l’intento di gareggiare per ottenere il più alto seed possibile.

Josh Allen, Buffalo Bills (19-24, 231 yds, 1 TD, 0 INT, 10 carries, 43 yds, 1 TD)

Josh Allen è stato la stella indiscussa del Giorno del Ringraziamento. Il quarterback ha guidato i suoi Bills ad una notevole vittoria a Dallas grazie ad un’altra importante prova priva di turnover. Nelle ultime sette partite disputate infatti, l’ex stella di Wyoming ha messo a referto 16 touchdown e soli 2 intercetti, numeri che spiegano perfettamente l’ottimo momento che sta vivendo Buffalo. Nel match di giovedi la solida difesa dei Bills ha tenuto sotto controllo Dak Prescott (nonostante le 355 yards lanciate) ed Ezekiel Elliott, dando cosi ad Allen la possibilità di gestire la partita con tranquillità, fattore che lo ha infatti portato a realizzare un season high in percentuale di realizzazione e yards per tentativo. Il touchdown su lancio sfornato dal quarterback è terminato tra le mani dell’ex Cole Beasley, mentre si improvvisava quarterback anche il ricevitore John Brown, capace di lanciare un touchdown da 28 yards per il rookie Devin Singletary. Allen ha inoltre condito la sua prestazione con una meta su corsa, la sua ottava in stagione. La stagione da sophomore sta portando Josh Allen a giocare un football sempre molto dinamico, ma allo stesso tempo molto più maturo ed intelligente. Nel frattempo per il giovane quarterback c’è all’orizzonte probabilmente la sfida più ostica della sua stagione regolare, ovvero un confronto casalingo contro il front runner per il premio di MVP, Lamar Jackson.

Ryan Fitzpatrick, Miami Dolphins (27-39, 356 yds, 3 TD, 1 INT)

“Fitzmagic” ha trascinato i suoi Miami Dolphins alla terza vittoria in poco più di un mese, ma questa volta lo ha fatto realizzando un clamoroso upset ai danni dei Philadelphia Eagles. Gli Eagles sembravano particolarmente intenzionati a vincere, essendo a conoscenza del risultato di Dallas nella partita del Thanksgiving, ma Wentz e compagni sono caduti contro l’efficace tandem composto da Fitzpatrick e Parker. L’ex quarterback di Tampa Bay aveva cominciato con il piede sbagliato subendo un intercetto al suo primo lancio, ma ha in seguito recuperato sfornando due touchdown per DeVante Parker ed uno per Mike Gesicki. Il rocambolesco 37-31 finale ha visto anche un insolito touchdown lanciato dal punter Matt Haack per il kicker Jason Sanders, giocata geniale sfoderata nel corso del secondo quarto. Il resto della partita è stato un vero e proprio “shootout” tra Carson Wentz e Ryan Fitzpatrick, con il primo che è stato molto efficiente nonostante un corpo ricevitori falcidiato dagli infortuni, mentre il secondo ha confermato un’intesa con Parker che sta migliorando di partita in partita. Le speranze di Philadelphia si sono interrotte soltanto con l’ultima giocata del match, ovvero un “hail mary” di Wentz terminato tra le mani di Chris Lammons, autore dell’intercetto che ha di fatto chiuso la partita. Ora Fitzpatrick ed i Dolphins cercheranno di ottenere un’altra vittoria contro dei Jets reduci dalla sconfitta contro i Bengals, franchigia non più a secco di vittorie.

Lamar Jackson, Baltimore Ravens (14-23, 105 yds, 1 TD, 0 INT, 16 carries, 101 yds, 1 TD, 1 fumble)

La prestazione di Jackson contro i 49ers ha infiammato nuovamente i “puristi” del gioco, i quali sono tornati a catalogarlo come running back. Probabilmente è difficile accettare il successo di un quarterback che è agli antipodi rispetto ai vari Patrick Mahomes o Aaron Rodgers, ma è ugualmente efficace. Lamar Jackson infatti grazie ad un’altra sensazionale prestazione ha messo al tappeto anche la solidissima difesa di San Francisco, andando cosi ad aggiudicarsi l’ottava vittoria consecutiva. Le 105 yards lanciate sono il numero più basso realizzato da Jackson in questo 2019, ma vista la pioggia torrenziale, l’ex stella di Louisville ha fatto affidamento per ben 16 volte sulle sue gambe, mandando in tilt ripetutamente la difesa dei 49ers e mettendo cosi i Ravens in un’ottima posizione per la vittoria finale. Il 20-17 finale è arrivato dal field goal realizzato alla scadere da Justin Tucker, ma in quello che è stato solo un antipasto di quello a cui potremmo assistere ad un eventuale Super Bowl, Jackson si è confermato ancora una volta candidato numero uno all’MVP. L’unico touchdown su lancio realizzato da Lamar Jackson è terminato tra le mani del fidato tight end Mark Andrews ed inoltre le sue 101 yards su corsa lo hanno portato a soltanto 33 lunghezze dal diventare il secondo quarterback di sempre a correre per 1000 yards in una stagione, il record di Michael Vick è dunque sempre più vicino. L’unica macchia della sua partita è stato un fumble perso, il quale ha rappresentato il suo primo turnover subito dalla week 5. I Ravens, che ora vantano un prezioso bilancio di 10-2, voleranno a Buffalo per affrontare degli ostici Bills.

HONORABLE MENTIONS: Jared Goff, Los Angeles Rams (32-43, 424 yds, 2 TD, 0 INT). Concluso un disastroso mese di Novembre, Goff ha aperto un nuovo capitolo con un’ottima prestazione realizzata contro i Cardinals. Nel 34-7 finale, il quarterback ha messo la firma sui touchdown di Cooper Kupp e Tyler Higbee. Mitchell Trubisky, Chicago Bears (29-38, 338 yds, 3 TD, 1 INT). Nel Giorno del Ringraziamento l’ex terza scelta ha vissuto una giornata estremamente produttiva dal punto di vista offensivo. Nonostante le insidie create dai Lions, i Bears sono riusciti ad avere la meglio grazie alle tre mete lanciate da Trubisky per Robinson, Montgomery e Horsted.

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Nick Foles, Jacksonville Jaguars (7-14, 93 yds, 0 TD, 1 INT, 2 fumble)

La prestazione di Nick Foles nel match di domenica contro Tampa Bay si è interrotta a metà partita, con i Buccaneers in vantaggio con il punteggio di 25-0. In seguito alla sua prova da tre turnover, il coach Doug Marrone ha optato per il rookie Gardner Minshew, il quale ha concluso la partita con una meta ed un intercetto, numeri che gli sono valsi il posto da titolare per la week 14. Con Minshew titolare durante l’assenza di Foles, i Jaguars avevano collezionato un bilancio di 4-4 con 11 touchdown e nove turnover per il quarterback. Il ritorno da Foles dall’infortunio non ha giovato a Jacksonville, che è affondata con un misero 0-3 nelle ultime tre partite principalmente a causa dei due touchdown e quattro turnover dell’ex MVP del Super Bowl. La situazione in casa Jaguars non è per niente facile, nessuno dei due quarterback si è rivelato particolarmente efficace, in quanto Minshew come ogni rookie è propenso ai turnover ed ha avuto difficoltà a bilanciare il passing game ed il gioco di corse, Foles invece è sembrato totalmente fuori luogo dal suo ritorno, tanto da perdere il posto da titolare. L’organizzazione dovrà fare serie valutazioni al termine della stagione per cercare di capire in che direzione si sta incanalando la franchigia. L’addio di un giocatore del calibro di Jalen Ramsey, nonostante la sua perenne assenza con i Jaguars in questa stagione, ha avuto un peso significativo, dunque per tornare in corsa per un posto ai playoff, la franchigia dovrà fare numerosi investimenti sia per quanto riguardo la difesa, che l’attacco.

Jacoby Brissett, Indianapolis Colts (25-40, 305 yds, 1 TD, 2 INT)

L’avvio di partita di Brissett era stato sensazionale, in quanto il quarterback ex Patriots aveva sfornato una meta per Jack Doyle con un ottimo 10-14 al lancio. Nella seconda metà di partita però Brissett ha subito due intercetti che sono pesati sul risultato finale, in quanto Tennessee ha potuto approfittare della situazione passando in vantaggio e gestendo il match grazie all’efficiente Derrick Henry. Le assenze di Marlon Mack e T.Y.Hilton hanno rappresentato due pesanti downgrade per un attacco che ha vissuto momenti molto positivi nella prima metà di stagione, ma la prestazione di domenica è stata comunque sotto le aspettative. Il pesante posto buco lasciato da Andrew Luck non ha soffocato Brissett, il quale è stato molto lucido e preparato nel gestire le manovre offensive. Il quarterback sta però affrontando un momento difficile, in quanto ha realizzato soltanto quattro touchdown (e tre intercetti) nelle ultime cinque partite, numeri che hanno portato i Colts sempre più lontani dai playoff a causa di tre sconfitte. Indianapolis cercherà ora un “bounce back” nel match in trasferta contro Tampa Bay, squadra che sta vivendo un insolito momento positivo dal punto di vista difensivo.

Derek Carr, Oakland Raiders (20-30, 222 yds, 1 TD, 2 INT)

Dopo una serie di prestazioni positive, Derek Carr è crollato nelle ultime due partite mettendo a referto un touchdown e tre intercetti. Nel match di domenica i Chiefs si sono imposti sin da dubito grazie ad un Mahomes ritrovato e le difficoltà offensive di Oakland, fattori che hanno permesso ai padroni di casa di far registrare un pesante 40-9. L’assenza del ricevitore Hunter Renfrow ha permesso al tight end Darren Waller di far male con un numero più alto di target (7 ricezioni e 100 yards per lui), e con un largo svantaggio da colmare il quarterback è stato schiacciato dalla pressione. L’unico touchdown realizzato da Carr è stato indirizzato a Derek Carrier, ma tutto ciò è stato inutile se consideriamo la pick-six realizzata da Juan Thornhill dopo aver intercettato un lancio del californiano, dunque Carr ha prodotto per la sua squadra lo stesso numero di punti che ha prodotto per quella avversaria. Le due sconfitte consecutive hanno allontanato i Raiders dalla zona playoff nella quale di trovavano prima, dunque per la franchigia della baia il prossimo match contro i Titans è assolutamente da vincere. Sotto la guida di Gruden in questo 2019 i Raiders hanno fatto vedere ottime cose nonostante l’inesperienza del gruppo, la franchigia ha già un’impronta ben decisa e all’organizzazione servirà fare qualche investimento in difesa e nel corpo ricevitori per trasformare questo organico in quello di una contender. Nel frattempo per il match contro Tennessee sarà fondamentale per Oakland restare in partita e gestire il match tramite il running game, Josh Jacobs nel match di domenica è diventato il primo rookie nella storia dei Raiders a raggiungere quota 1000 yards su corsa.

Sam Darnold, New York Jets (28-48, 239 yds, 0 TD, 0 INT)

Anche Darnold era reduce da una striscia decisamente positiva, ma nel match di domenica contro Cincinnati, i Jets sono finiti alle corde, regalando cosi ai Bengals la loro prima vittoria stagionale. Darnold è stato colpito duro per tutto il corso della partita, ha subito quattro sack e nove quarterback hit, provocandogli acciacchi al ginocchio e alle costole a fine partita. L’attacco dei Jets ha fatto fatica ad ingranare nel corso di tutta la partita, Darnold è stato tradito da numerosi errori dei suoi ricevitori, tra i quali uno di Robby Anderson nella endzone. La prestazione del quarterback ex USC non è stata disastrosa, ma le aspettative per un match contro una delle difese più fragili della lega erano decisamente diverse. New York cercherà ora di rialzarsi contro dei Dolphins galvanizzati dall’upset realizzato contro gli Eagles.

Baker Mayfield, Cleveland Browns (18-32. 189 yds, 1 TD, 1 INT, 1 fumble)

Il quarterback di Cleveland ha subito un infortunio alla mano nel corso del secondo quarto ed una volta rientrato in campo è sembrato limitato dal problema fisico. Tuttavia i Browns sono usciti sconfitti dal match contro degli Steelers che schieravano Devlin Hodges nel ruolo di quarterback titolare. L’unico touchdown realizzato da Mayfield è terminato tra le mani di Kareem Hunt, per il resto le manovre offensive di Cleveland sono state decisamente povere. Nick Chubb non ha ricevuto il solito numero di portate a causa dello svantaggio, Odell Beckham invece ha concluso la sua prestazione con tre ricezioni e 29 yards. L’ex quarterback di Oklahoma ha fatto miglioramenti esponenziali rispetto al pessimo avvio, ma la sua discontinuità non ha aiutato i Browns a rimontare per cercare di ottenere un posto ai playoff. Nel corso della prossima offseason lo staff farà sicuramente di tutto per migliorare la chimica tra il quarterback e le due stelle Beckham e Landry. Nel frattempo l’infortunio non dovrebbe tenere Mayfield fuori dal campo per il match di domenica contro i Bengals, reduci dalla loro prima vittoria in stagione.

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