I Browns provano a restare in gioco (Cincinnati Bengals vs Cleveland Browns 19-27)

Dopo il crollo di Pittsburgh arriva la vittoria casalinga contro il team che possiamo considerare più debole del campionato. I  Cincinnati Bengals di Andy Dalton (22/38 262 Yard, 0 TD, 1 Int e 2 sack subiti) non sono un avversario che può mettere paura, nemmeno a questi altalenanti Browns che possono permettersi di vincere nonostante il il QB titolare registri una delle prestazioni peggiori di sempre: per Baker Mayfield un prova da 11/24 con 192 yard, 0 TD, 2 Int e 1 sack che contro una difesa di burro come quella del team rivale dell’Ohio è a dir poco ingiustificabile, anche se il numero #6 prova a salvare la faccia con una touchdown su corsa.

Il lavoro importante lo fa come sempre Nick Chubb che corre per 106 yard in 15 portate, qualità e 7.1 yard di media per corsa; il lavoro sporco invece lo fa il solito Jarvis Landry che agguanta 4 ricezioni (una da 36 yard) per un totale di 76 yard sul campo. Hunt e Beckham Jr. sono ormai attori non protagonisti, numeri che non meritano nemmeno la menzione per loro.

Cincinnati si aggrappa a Joe Mixon che combatte da solo contro il mondo: il runningback spinge per 146 yard, segna l’unico touchdown di giornata ed è la sola cosa “positiva” della domenica a sfondo tigrato. Tyler Boyd prova a dargli supporto con 75 yard in ricezione ed il suo nome è tra i pochi che meritano la sufficienza tra le file Bengals.

Pubblicità

Randy Bullock prova a mantenere i nervi saldi nel calciare e ci riesce molto bene visto il 4 su 4 al field goal che produce 12 punti per gli ospiti: il prodotto di Texas A&M ha dalla sua dei numeri interessanti, tra i migliori nel reparto kicker NFL con 21 su 25 FG e 100% di realizzazione sugli extra point con 19 calci tutti buoni.

Per i Bengals non c’è ragione di giocare a questo punto, la vittoria della bandiera contro gli incomprensibili New York Jets ha evitato di chiudere il campionato a zero punti sulla colonnina verde, ed ora il record dice 1-12, che tradotto in italiano vuol dire Joe Burrow!

Il fenomeno da LSU sarà con ogni probabilità il pick di Cincinnati, anche perchè dubitiamo del fatto che l’altra papabile ossia New York Giants (2-11 con ancora 3 partite da giocare), possa selezionare nuovamente un QB dopo l’arrivo di Daniel Jones lo scorso anno. Più probabile l’opzione Chase Young per i Big Blue che potranno così assicurarsi i servizi dello straordinario difensore made in Ohio State.

Chiusa la parentesi Bengals che mi porta solo a parlare in prospettiva draft 2020, viene difficile riaprire quella Browns dal momento che il record di 8-5 degli Steelers parla chiaro: la wild card è praticamente assicurata con una vittoria dei ragazzi di Mike Tomlin che oltre ogni avversità riuscirà a garantirsi l’ennesima post season per la sua città.

Sembra che il progetto di Freddie Kitchens non si sia sviluppato a dovere e che ogni speranza abbia lasciato lo spogliatoio di Cleveland. Da chiarire se il capo allenatore farà la stessa fine delle speranze di cui si parlava, o se la dirigenza gli concederà un’ultima possibilità.

Il tempo di “sperare ai miracoli” è tornato in città.

Merchandising Merchandising

Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.