Vittoria e tacchino! (Chicago Bears vs Detroit Lions 24-20)

NFC North protagonista della sfida di apertura nel giovedì del Ringraziamento. A contendersi il tacchino ci sono i Bears di Nagy e le loro tenui speranze di raggiungere la wild card, e i Detroit Lions di Matt Patricia che invece hanno abbandonato la nave da un pezzo.

Patterson apre la tradizionale sfida di Detroit con un ritorno da 57 yard buono per il primo dei 3 TD pass di Trubisky; Allen Robinson II risponde presente e firma l’ennesima prestazione stellare de suo 2019 e finirà con 86 yard a referto.
Per i leoni del Michigan la partita non ha aspettative o pretese, Matthew Stafford e il suo vice Jeff Driskel sono out, David Blough però esordisce in grande stile convertendo il suo primo lancio completo in una big play da 75 yard che Golladay porta in end-zone per il pareggio. Era dal 1992 che non si assisteva a ad un lancio simile dalle parti della Motor City.
Il QB Lions prodotto di Purdue sfrutta le esitazioni di Trubisky e porta avanti i suoi con un altro touchdown lanciato per Marvin Jones.
Patricia sfida lo special team di Chicago ed ha la meglio anche su un insolito onside kick. Prater calcia e allunga a 10 punti il vantaggio sui Bears, che però rientrano in partita dopo lo show con più determinazione.
Trubisky connette bene con Anthony Miller che dopo essere partito scarburato, mette la 5a e vola per 140 yard totali in partita permettendo ai Bears di ingranare e reagire col catch di Horsted misto mani-elmo che pareggia il match.

Prater rimette il naso avanti col secondo field goal di giornata, ma dopo una lunga manovra, Mitch smette di traballare e colpisce i Lions al cuore. Montgomery riceve sul corto raggio e Chicago rimonta passando in vantaggio. Come nella prima sfida, Detroit coinvolge T. J. Hockenson quando è troppo tardi, e considerando l’importanza del TE nella NFL contemporanea, Patricia dimostra di non essere esattamente sul pezzo. Gli ultimi assalti dei Lions si infrangono sul petto di un mastodontico Roquan Smith (15 tackle e 2 sack), e tra le mani di Eddie Jackson che intercetta Blough chiudendo la partita.

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Chicago vince 3 delle ultime 4 e per la prima volta in stagione Mitchell Trubisky mostra i muscoli rimontando una partita difficile. Per lui 29/38 con 338 yard e 3 touchdown. Il solito intercetto e un sack subito diventano marginali nel complesso anche se al momento delle azioni fanno disperare le fazioni Bears.
La difesa di Chicago convince anche se l’avversario non è tra i più temibili, sul running game osserviamo un leggero miglioramento nel vedere che David Montgomery trova spesso spazio per entrare verticalmente. Cohen invece è quasi del tutto irrilevante col suo ossessivo movimento laterale che guadagna meno yard delle dita che conta sulle mani. Bene Wims con 56 yard preziose.
Trubisky vince e la giornata è per lui, finalmente ricompare il sorriso e la carica in sideline. Le chiamate di Nagy rimangono discutibili, tuttavia il record torna in equilibrio: 6-6 che lascia viva qualche speranza, anche se tecnicamente i Bears non sono più padroni del proprio destino perché senza almeno 3 sconfitte dei Minnesota Vikings nelle prossime giornate non si va da nessuna parte.

Giovedi prossimo si torna in campo contro i derelitti Dallas Cowboys sconfitti malamente da Buffalo nella seconda sfida del Thanksgiving. La partita contro “the America’s team” potrebbe rilanciare i destini Bears perché la squadra del vulcanico Jerry Jones si sta sgretolando velocemente e Jason Garrett conta i giorni rimasti prima di ricevere il licenziamento a fine stagione.

Per il secondo anno consecutivo Chicago celebra il Thanksgiving in tutti i sensi passando sul campo di Detroit. Vittoria importante e Club Dub con brindisi e tacchino.

#BearDown

Alex-Cavatton

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