Bears, qualcosa si muove (Detroit Lions vs Chicago Bears 13-20)

Domenica divisional nella Windy City con l’arrivo dei Lions.

Matthew Stafford non c’è per via di una frattura all’anca; al suo posto Jeff Driskel che dopo le 9 partite dello scorso anno a Cincinnati, si appresta a scendere in campo per la prima volta in maglia Lions.

Il drive di apertura costa un timeout a Detroit che riesce a mettere il naso avanti grazie al calcio di Matt Prater.

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A Chicago li chiamano “Boo Birds”, e da qualche settimana stanno appollaiati un pò ovunque sugli spalti del Soldier Field; al primo 3 and out di Trubisky non esitano nel far sentire il loro disappunto dal suono cupo. Giusto così, il biglietto lo pagano caro e hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero.

Poi però ci sono quelli che non mollano mai, quelli del Chicago Bears Tailgating Club con Tim Shanley, che dalle gelide 7:00 di mattina sono parcheggiati al 2200 di South Wabash a grigliare caricando l’atmosfera (insieme a molti fan arrivati dal Michigan), e questo gruppo è il vero cuore pulsante della Windy City del football. Loro ci sono sempre e incarnano il vero spirito di questo sport, non importa il risultato. Amicizia e condivisione vengono sempre prima, e durante la partita il supporto alla squadra non mancherà mai! (nemmeno dopo 4 sconfitte consecutive).

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La partita è poco combattuta e nella prima frazione non ci sono momenti esaltanti, la linea offensiva dei Bears entra molle e Trubisky subisce il sack in modo troppo semplice. Bobby Massie perde troppo spesso l’uomo oppure perde yard sulla penalità; la OLine di casa è in evidente difficoltà da ormai inizio stagione.

I Lions però non sono irresistibili anche se Jeff Driskel non sembra essere andato a Chicago in viaggio di piacere. Il backup QB da LA Tech alla fine combinerà un 27/46 con 269 Yds, 1 TD e 1 Intercetto subendo solo un paio di sack. Mentre Trubisky cerca di ritrovare il feeling col gridiron, la manovra di Driskel produce altri 3 punti dopo che i Bears rifiutano una penalità che avrebbe spinto Detroit fuori dal raggio di field goal. Decisione discutibile di Nagy.

Mitchell trova l’energia per reagire e connette in maniera fluida con Allen Robinson II, senza ombra di dubbio il miglior Bear del 2019, il quale con 3 catch in sequenza spinge i padroni di casa in red-zone. Burton, Shaheen, soldi e scelte al draft, e invece ecco spuntare la presa volante di Ben Braunecker col touchdown allo scadere che risolleva le sorti di Chicago. 7-6 e squadre negli spogliatoi.

Si riparte e ancora Allen Robinson vola, incontenibile: il ricevitore trascina i Bears, Trubisky trova ritmo e fiducia risorgendo come l’araba fenice, e insieme ad esse ritrova il sorriso che mancava da un mese abbondante sulla sua faccia. Passaggio laterale per Tarik Cohen che perfora la difesa Lions per il secondo touchdown di giornata. Pineiro sbaglia l’extra point, e per questo errore Chicago si troverà ancora in difficoltà dopo che il kicker aveva fallito clamorosamente il kick sanguinario contro i Chargers.

Nel corso della sfida il veterano LB Danny Trevathan ha subito un brutto infortunio al gomito sinistro e lascia il centro della difesa che Chuck Pagano affida a Nick Kwiatkoski: la riserva non delude, anzi, sale in cattedra con un intercetto pesantissimo, il primo in carriera, che permette a Trubisky di segnare ancora con Taylor Turbo Gabriel. Inoltre il difensore domina con 10 tackle e 1 sack. Domenica da incorniciare, ma sul 20-6 l’attacco di Nagy ha un calo e permette generosamente ai Lions rientrare in partita grazie al touchdown di Kenny Golladay (57 yard in 3 ricezioni) unico vero pericolo del team guidato da Matt Patricia perchè Marvin Jones Jr. è poco incisivo, mentre il rookie T.J. Hockenson riceve il suo primo lancio a pochi minuti dalla fine. Amendola non pervenuto.

Nonostante l’assalto finale di Detroit, il muro di Chicago regge e torna a vincere dopo un digiuno logorante.

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Durante la stagione i Lions hanno perso molte partite solo sul finale, e se pur il loro talento sia discutibile nel complesso, la voglia di giocarsela non manca. Probabilmente Stafford avrebbe gestito meglio la partita di Chicago, ma al suo sostituto non si può negare la sufficienza.

Di contro i Bears hanno rivisto il lato migliore di Mitchell Trubisky, anche se il ragazzo ha impiegato ancora troppo tempo a mettere la testa sul campo. Resta il dubbio sulla sua continuità che dovrà essere sciolto definitivamente nel Sunday Night Football di Los Angeles contro dei Rams che non se la passano nemmeno troppo bene dopo la sconfitta contro gli Steelers. La vittoria di domenica potrebbe essere rinvigorente, i playoffs sembrano irraggiungibili, ma la matematica non lo conferma. Per un turnaround in chiave Wild Card non sono più ammessi errori.

Alex-Cavatton

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2 Commenti

  1. Sbaglio o questa è la prima partita dei Lions senza Stafford come starter da molti molti anni?

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