“Laces” (Indianapolis Colts e Pittsburgh Steelers 24-26)

Indianapolis Colts e Pittsburgh Steelers stanno vivendo una stagione dalle diverse motivazioni. Nella AFC South il titolo divisionale è ancora ampiamente in contesa a metà campionato, con Texans e Colts che sembrano destinate a giocarsi l’accesso ai playoff fino all’ultima giornata. La AFC North, invece, pare essere più a senso unico, con i Baltimore Ravens già in fuga e gli Steelers ridimensionati dall’infortunio di Roethlisberger in Week 2. E’ però l’opportunità per Mason Rudolph, QB al secondo anno prodotto di Oklahoma State, di crescere e dimostrare di essere uno starter a livello NFL. Finora il giovane Rudolph ha mostrato segni di brillantezza accostati a scelte sbagliate, ma la sensazione è che stia crescendo di settimana in settimana nonostante il brutto colpo ricevuto contro i Ravens che l’ha costretto a saltare praticamente due partite. Per Indianapolis la sfida inizia con la notizia della vittoria dei Texans in terra londinese ed il conseguente obbligo a vincere per rimanere in testa alla division. L’infortunio di T.Y. Hilton che lo terrà fuori dai campi per un mese complica di molto il lavoro di Brisset e compagni ma l’attacco bilanciato dei Colts è in grado di sopperire a questa pesante assenza.

Il terreno della sfida è l’Heinz Field di Pittsburgh e il calcio d’inizio di Rigoberto Sanchez da il via alla contesa. Il primo tempo è caratterizzato dall’infortunio al ginocchio occorso a Brissett sulla seconda serie offensiva ospite, con i Colts che si vedono costretti a ricorrere al back-up Brian Hoyer giunto dai Patriots a fine preseason dopo la notizia del ritiro di Andrew Luck. La partita era iniziata molto bene per gli ospiti con l’intercetto di Moore ai danni di Rudolph sul primo drive e il field goal realizzato da Vinatieri sul conseguente possesso. Il momentaneo pareggio di Boswell non impensierisce la macchina offensiva di Indianapolis che si riporta immediatamente nella red zone avversaria. Dopo l’infortunio sopra citato di Brissett, Hoyer conclude il drive con il primo touchdown di giornata lanciando in end zone verso Jack Doyle.

 La partita prosegue su binari dell’equilibrio. Le due difese cominciano a prendere in mano le redini dell’incontro: prima è quella ospite a fermare un tentativo di conversione di quarto down degli Steelers, poi quella di casa opera una giocata da inversione d’inerzia. Dopo che i Colts erano tornati ad affacciarsi in red zone, l’acquisizione via trade Minkah Fitzpatrick intercetta Hoyer per il suo turnover numero cinque in sei partite con Pittsburgh e riporta l’ovale fino alla end zone per la “pick-6” del pareggio. Il colpo non sembra scuotere le sicurezze di Brian Hoyer, che da buon veterano si rimette subito a marciare lungo il campo. In assenza di Hilton, il parco ricevitori viene chiamato agli straordinari con Pascal e Campbell sugli scudi. E’ proprio Zach Pascal a ricevere il touchdown del nuovo sorpasso su un lancio da 14 yard di Hoyer. L’extra-point di Vinatieri viene bloccato dallo special team di casa che fissa il punteggio sul 16-10. Il match adesso è acceso, con i padroni di casa che rispondono colpo su colpo agli ospiti e viceversa. Nonostante il poco tempo a disposizione prima della fine del quarto, Rudolph riesce a guidare i suoi in raggio da field goal e Boswell allo scadere centra i pali per il 16-13 con cui si va all’intervallo.

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Al rientro dagli spogliatoi il ritmo continua ad essere molto alto, nonostante la volontà di entrambe le squadre di affidarsi maggiormente al gioco di corsa. Il buon drive dei Colts si arena sul fumble di Hoyer che perde l’ovale sul sack di Dupree. Gli Steelers non perdono tempo e trasformano immediatamente in punti il turnover con il touchdown del TE Vance McDonald ben servito da Rudolph. La differenza in questa fase di match la fanno le due linee difensive. Da una parte Dupree e T.J. Watt annichiliscono una delle migliori linee offensive della lega, dall’altra è l’eterno Justin Houston a mettere in seria difficoltà i tackle di Pittsburgh. E’ proprio Justin Houston l’autore di un’altra giocata da “momentum”. Dopo un bellissimo punt di Sanchez ricoperto dallo special team ospite ad una yard dalla end zone dei padroni di casa, Houston batte Villanueva e opera lo strip sack ai danni di Rudolph in end zone. I Colts non riescono a recuperare l’ovale ma si vedono comunque assegnare due punti per la safety. Ma nessuna delle due squadre, evidentemente, vuole prendere una volta per tutte il controllo della partita in mano. Sul free kick conseguente alla safety, infatti, Rogers si lascia sfuggire l’ovale per l’ennesimo fumble del match e consegna il possesso ai padroni di casa già nella red zone. Gli Steelers non riescono ad andare oltre al field goal che comunque permette loro di allungare fino al 23-18.

Steelers Colts

Justin Houston continua a provocare gravi danni all’attacco di casa anche ad inizio quarto periodo: Samuels perde l’ovale per il quarto fumble combinato di giornata sul placcaggio di Tell e Houston riesce a strapparlo alle grinfie della linea offensiva, restituendo al proprio attacco il pallone sulle 30 yard avversarie. Rogers si fa perdonare del fumble sul free kick con la ricezione da touchdown del sorpasso. I Colts tentano anche la conversione da due punti per portare ad un field goal di distanza il vantaggio ma il lancio di Hoyer verso Doyle cade incompleto. La reazione degli Steelers è immediata: Boswell realizza dalle 26 yard il field goal del nuovo controsorpasso (il quarto del match) portando il risultato sul 26-24. La partita sembra destinata a decidersi in base a chi avrà l’ultimo possesso e infatti i Colts si riportano subito in raggio da field goal, sull’asse Hoyer – Pascal. Ad appena un minuto dalla fine Vinatieri ha la possibilità di segnare il suo secondo game winning field goal consecutivo dalle 43 yard. Lo snap è ottimo ma l’holder commette l’ingenuità di posizionare male il pallone costringendo Vinatieri a calciare i “laces” dell’ovale. Risultato calcio fuori di molto e victory formation per gli Steelers.

Finisce dunque 26-24 una partita che ridimensiona le ambizioni dei Colts che si vedono staccare dai Texans e perdono per infortunio il proprio QB titolare. Resta la sensazione che una pretendente al titolo divisionale partite come queste debba trovare un modo di vincerle. Per gli Steelers grossa iniezione di fiducia in una stagione che sembrava già compromessa in Week 2 e che invece sta riservando piacevoli sorprese come l’efficacia in pass rush di Watt e Dupree, l’azzeccata aggiunta di Fitzpatrick e, soprattuto, la costante crescita di Mason Rudolph. Inoltre JuJu Smith-Schuster continua l’ascesa verso la superstardom diventando il più giovane di sempre a raggiungere le 200 ricezioni in carriera.

Mason Rudolph chiude la sua performance lanciando per 191 yard, 1 TD e 1 intercetto. Buona la prova di Edmunds (12 portate per 73 yard, più di 6 yard a portata) in sostituzione a Conner nel backfield. Dall’altra parte Hoyer gioca un’ottima partita da subentrato e lancia per 168 yard, 3 TD e 1 intercetto. Non basta l’ottima prova del solito “workhorse” Marlon Mack che accumula 89 yard su 21 portate.

La prossima settimana i Colts riceveranno i derelitti Dolphins in una must win situation, mentre gli Steelers rimarranno a Pittsburgh ad attendere i Los Angeles Rams.

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