It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 9

In week 9 tra i quarterback prestazioni sontuose per Lamar Jackson e Russell Wilson, molto efficiente anche Garoppolo nella vittoria sui Cardinals. Minshew e Darnold invece guidano la classifica dei peggiori.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Lamar Jackson, Baltimore Ravens (17-23, 163 yds, 1 TD, 0 INT, 16 carries, 61 yds, 2 TD)

Lamar Jackson ed i suoi Ravens ce l’hanno fatta, hanno messo alle corde i Patriots portandoli alla prima sconfitta stagionale. La sensazionale prestazione del quarterback ha sicuramente cambiato le carte nella corsa al premio di MVP. Nonostante la sua giornata non sia stata particolarmente ricca a livello statistico, all’ex prodotto di Louisville sono bastate la sua capacità di eludere i difensori e di prolungare i drive per mettere in ginocchio i Patriots. Il match disputato da Jackson ha però rivelato come il QB non abbia fatto il definitivo salto di qualità nel passing game, infatti si può notare come nelle partite contro squadre sotto la media Jackson si sia affidato ripetutamente ai passaggi, ma nelle partite aperte e contro le squadre più solide, il giocatore dei Ravens si trova visibilmente più a suo agio con lo stile di gioco che lo ha contraddistinto al college. Questo stile lo porta sicuramente ad essere più propenso agli infortuni (con riferimento d’obbligo a Cam Newton), ma allo stesso rende Jackson decisamente meno prevedibile, nella partita di domenica infatti per la prima volta in stagione la difesa dei Patriots è stata a tratti completamente spiazzata, il quarterback grazie alla sua rapidità ha tenuto in vita drive che sembravano morti e si è affidato a molti lanci brevi e veloci dando più aggressività ed efficienza al suo gioco. L’unico touchdown lanciato da Lamar Jackson è terminato tra le mani del tight end Nick Boyle, ma è da segnalare anche il ritorno positivo del rookie “Hollywood” Brown. Nel running game invece il quarterback è stato ripetutamente supportato da un ottimo Mark Ingram, il quale ha concluso con 15 portate e 115 yards. Con la settimana no di Rodgers e la prestazione dominante di Wilson, i favoriti principali per il premio di MVP sembrano essere appunto Russell Wilson, Lamar Jackson e Deshaun Watson, ma a questo punto non è da sottovalutare Christian McCaffrey, autore di un’altra prestazione da tre touchdown. Con un bilancio positivo di 6-2, la week 10 potrebbe rivelarsi per i Ravens una pura formalità, la franchigia di Baltimore infatti volerà a Cincinnati per affrontare l’unica squadra che è ancora a secco di vittorie in questa stagione.

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Russell Wilson, Seattle Seahawks (29-43, 378 yds, 5 TD, 0 INT)

La pessima prestazione difensiva dei Seahawks ha obbligato Wilson a lanciare ben 43 volte per forzare l’overtime ed in seguito vincere, il risultato finale è stato a dir poco strabiliante. Wilson ha annichilito la difesa di Tampa Bay con una prestazione da cinque touchdown e zero turnover, dunque dopo nove partite la stella di Seattle può contare su una linea statistica da 25 mete totali e soltanto due turnover, di gran lunga la stagione più produttiva della sua carriera. Conoscendo le difficoltà dei Buccaneers contro gli slot receiver, Wilson ha regalato la bellezza di 18 target a Tyler Lockett, il quale ha trasformato queste opportunità in 13 ricezioni, 152 yards e 2 touchdown. L’altro grande beneficiario è stato il rookie D.K. Metcalf, ricevitore che si è inserito con il passare delle partite sempre meglio nel sistema offensivo di Pete Carroll. L’ex wide receiver di Ole Miss ha concluso il match con 123 yards ed una meta, mente le altre due sono terminate tra le mani del tight end Jacob Hollister. Dall’altra parte Jameis Winston è stato molto bravo a tenere in vita i Buccaneers e dopo una serie di prestazioni disastrose è tornato in carreggiata con una buona prova in trasferta. I Seahawks sembrano più forti che mai ma lo scarso numero di pressioni effettuate ai danni di Winston hanno permesso a Tampa Bay di realizzare 34 punti ed andare vicino all’upset. Per Russell Wilson invece continua una stagione che potrebbe rivelarsi storica, l’ex stella di Wisconsin è stata sostanzialmente perfetta nelle prime nove partite ed il sistema offensivo funziona in ogni suo ingranaggio. Dopo aver superato i test medici nella giornata di lunedi, Josh Gordon è ora parte integrante del gruppo e potrebbe rivelarsi un ulteriore upgrade per il passing game. Nella week 10 Seattle volerà a San Francisco per affrontare dei 49ers che sono ancora imbattuti, sarà un match molto interessante al fine di stabilire le gerarchie della division.

Jimmy Garoppolo, San Francisco 49ers (28-37, 317 yds, 4 TD, 0 INT)

In una partita nella quale ha fatto fatica ad ingranare il running game dei 49ers, Jimmy Garoppolo è salito in cattedra con una prestazione da quattro touchdown che ha aiutato i suoi a mantenere l’imbattibilità in un match insidioso. I Cardinals infatti si sono rivelati più ostici del previsto grazie ad un Kyler Murray in giornata di grazia e ad una buona prova del neo-arrivato Kenyan Drake. In casa 49ers però il passing game ha preso il volo con l’aggiunta di Emmanuel Sanders, il ricevitore ex Broncos è stato il giocatore più produttivo sul campo con una linea statistica caratterizzata da 7 ricezioni, 112 yards ed un touchdown. Molto positiva è stata anche la prova di George Kittle, tight end che ha provocato uno spauracchio a causa di un colpo subito alla caviglia, prima di rientrare e segnare una meta. Gli altri due touchdown lanciati da Garoppolo sono stati indirizzati invece a Dante Pettis e Kendrick Bourne. Per Garoppolo questa è stata una prova di forza da non sottovalutare, ad ora San Francisco è stata la franchigia che ha fatto più affidamento sulle corse e le prestazioni di Garoppolo spesso ne hanno risentito, in questo caso però, nel quale era necessaria una prova solida, il quarterback ha dimostrato il suo vero valore ed ha concluso la sua seconda partita stagionale senza subire turnover. I 49ers sono ora l’unica squadra ancora imbattuta ed all’orizzonte ci sono i Seahawks, San Francisco avrà dunque bisogno di una sontuosa prova sotto ogni punto di vista per puntare al bilancio di 9-0.

Deshaun Watson, Houston Texans (22-28, 201 yds, 2 TD, 0 INT)

Nonostante un occhio malconcio e la coppia Tunsil-Fuller fuori per infortunio, Watson è riuscito a dominare i Jaguars in quel di Londra. Il candidato al premio di MVP a differenza delle scorse partite ha potuto controllare il cronometro con tranquillità grazie al largo vantaggio che i Texans hanno mantenuto su Jacksonville per il corso dell’intera gara, ma l’ex quarterback di Clemson ha come al solito dato spettacolo con meravigliosi scramble per evitare i difensori avversari. I due touchdown di giornata sono entrambi arrivati nella Red Zone e sono terminati tra le mani di Darren Fells e DeAndre Hopkins. Il primo con la meta realizzata nella partita di domenica è diventato il tight end con più touchdown realizzati in questa stagione, Hopkins invece viste le assenze di Fuller e Coutee, sta dominando di gran lunga nel target share. La vittoria londinese ha portato la franchigia del Texas ad un solido bilancio di 6-3 e prima di affrontare gli scatenati Ravens, Watson e compagni potranno godersi una settimana di riposo, dunque il quarterback potrebbe avere a disposizione tutte le sue armi per la sfida testa a testa contro Lamar Jackson. Dopo nove partite, Deshaun Watson ha messo a referto una linea da 23 touchdown totali e sette turnover, numeri importanti che lo portano ad essere leggermente sotto Russell Wilson nella corsa al premio di MVP.

Brandon Allen, Denver Broncos (12-20, 193 yds, 2 TD, 0 INT)

L’esordio del quarterback 27enne che è andato a sostituire il veterano Joe Flacco è stato molto positivo. I Broncos sono riusciti a mettere alle corde i Browns in quel di Denver ed Allen ha realizzato due touchdown senza subire turnover. Nonostante ciò, i numeri di Allen sono sicuramente gonfiati dalle prodezze realizzate da Noah Fant e Courtland Sutton sulle due azioni da touchdown. L’atletico tight end al primo anno ha infatti trasformato una ricezione da primo down in una meta da 75 yards grazie allo slalom compiuto tra i difensori di Cleveland, Sutton invece si è reso protagonista di una ricezione strepitosa che precedentemente aveva aperto le marcature. Dall’altra parte i Browns hanno avuto i soliti problemi offensivi e questo fattore sommato alla solidità mostrata da Allen hanno fatto il resto. Ora il quarterback avrà una settimana di riposo per prepararsi al meglio in vista dell’ostica trasferta contro i Vikings della week 11, nel frattempo non è ancora nota la data di rientro di Drew Lock, rookie che dovrebbe andare ad occupare la posizione di quarterback titolare una volta tornato dall’infortunio.

HONORABLE MENTIONS: Matthew Stafford, Detroit Lions (26-41, 403 yds, 3 TD, 1 INT, 1 fumble). Nonostante la sconfitta subita in California contro i Raiders, Stafford ha fatto proseguire il suo momento di forma con una prestazione da tre touchdown, in totale dunque fanno dieci mete nelle ultime tre partite per il QB dei Lions. I maggiori beneficiari della sua ricca prestazione a livello statistico sono stati Kenny Golladay, Marvin Jones e JD McKissic. Stafford cercherà di restare caldo nella difficile trasferta di Chicago della week 10. Kyler Murray, Arizona Cardinals (17-24, 241 yds, 2 TD, 0 INT). L’ottima prestazione di Murray non è bastata ai Cardinals per mettere fine all’imbattibilità dei 49ers, ma l’ex quarterback di Oklahoma sta confermando settimana dopo settimana le grandi aspettative che c’erano intorno al suo nome ad inizio stagione. Murray ha una grande visione di gioco ed è molto abile nel coinvolgere il più possibile tutte le armi a sua disposizione e l’utilizzo di Kenyan Drake è certamente una prova. Considerando la prova che Wilson ha appena sfoderato contro Tampa Bay, per Murray la prossima partita potrebbe essere estremamente produttiva.

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Gardner Minshew, Jacksonville Jaguars (27-47, 309 yds, 0 TD, 2 INT, 2 fumble)

Per Minshew questa doveva essere la prova decisiva per il mantenimento del posto da titolare, visto l’imminente ritorno di Nick Foles, ma il rookie ha messo a segno una disastrosa prestazione da quattro turnover facendo crescere molti dubbi in casa Jaguars. Il quarterback di Jacksonville era arrivato alla partita di Londra con soltanto sei turnover subiti nelle prime otto partite della stagione, ma successivamente è imploso contro una difesa sotto la media alla quale mancava anche J.J. Watt. I Jaguars non sono mai stati in partita e Minshew non è stato in grado di dare continuità alle manovre offensive, per certi versi anche l’assenza di Dede Westbrook, uno dei ricevitori più affidabili a sua disposizione, potrebbe aver complicato le cose. Tutti i turnover subiti da Minshew sono arrivati nella seconda parte della partita ed i Texans ne hanno prontamente approfittato per aumentare il distacco e mettere una pietra tombale sul match. L’epilogo per il rookie potrebbe non essere dei migliori, infatti dopo essersi rivelato una delle più belle sorprese di inizio stagione, Minshew molto probabilmente cederà il posto di titolare a Nick Foles, il quale farà molto probabilmente ritorno dopo la settimana di bye, ovvero nella week 11. La decisione finale però arriverà soltanto nella settimana della partita, Doug Marrone infatti ha affermato che si prenderà la settimana di bye per effettuare la scelta. Da una parte c’è un quarterback rookie che ha messo in mostra un ottimo potenziale nonostante l’ultima partita disputata, ma dall’altra c’è un quarterback neo-arrivato e con un ingente contratto, la situazione il quel Jacksonville non è facile.

Sam Darnold, New York Jets (27-39, 260 yds, 1 TD, 1 INT)

I New York Jets hanno regalato ai Dolphins la loro prima vittoria stagionale, i problemi per Darnold e compagni sono continuati anche in questa week 9, in quanto nelle ultime quattro partite disputate, Darnold non ha mai concluso senza un turnover subito. Il quarterback ex USC ha cominciato la partita in modo perfetto, concludendo il suo drive con un touchdown lanciato a Jamison Crowder, ma dal primo drive in poi i Jets sono stati sostanzialmente nulli dal punto di vista offensivo. I problemi principali della squadra riguardano la Red Zone, infatti la “Gang Green” possiede delle pessime percentuali nelle venti yards avversarie e probabilmente questi problemi sono scaturiti anche da un errato utilizzo di Le’Veon Bell. Un altro grande problema è però la linea offensiva, e ciò solleva Darnold da qualche responsabilità, il quarterback infatti risulta essere uno dei più colpiti della lega e ciò aumenta drasticamente il rischio di turnover. La situazione in casa Jets è pessima, con del malcontento generale provocato dalla trade deadline e le pessime prestazioni che continuano a susseguirsi. Per New York questa stagione ha ormai pochissimo da dire, ma nella week 10 saranno impegnati nel derby contro i Giants, match nel quale entrambe le franchigie metteranno in prima fila l’orgoglio.

Mitchell Trubisky, Chicago Bears (10-21, 125 yds, 0 TD, 0 INT)

La stagione di Mitchell Trubisky continua ad essere un completo disastro, cosi come tutto il reparto offensivo dei Bears. Il quarterback di Chicago dopo sette partite ha realizzato cinque touchdown e quattro turnover, numeri che sarebbero valsi la panchina se non fosse per il fatto che i Bears hanno selezionato Trubisky con la seconda scelta assoluta al Draft. Chicago è caduta ancora, questa volta contro gli Eagles, ed il match sarebbe risultato in un completo blowout se non fosse intervenuto l’ottimo rookie David Montgomery con due touchdown su corsa. I Bears hanno confermato la volontà di continuare con Trubisky e non lasciare spazio al veterano Chase Daniel, ma con ogni probabilità l’organizzazione a fine stagione terrà in considerazione l’ipotesi di cercare un nuovo quarterback per la stagione 2020. C’è veramente pochissimo da aggiungere ad un epilogo veramente brutto per quello che sarebbe dovuto essere una delle promesse migliori della lega. Chicago ospiterà Detroit nella week 10, Stafford e compagni sono decisamente in forma nonostante una difesa mediocre, per arginare i Lions servirà una super prestazione da parte del reparto difensivo dei Bears.

Baker Mayfield, Cleveland Browns (27-42, 273 yds, 1 TD, 0 INT)

Mayfield è riuscito a concludere la sua prima partita stagionale senza subire un turnover, ma ciò non è bastato ai Browns per battere i Broncos. Cleveland come nelle partite precedenti non è riuscita a dare continuità alle manovre offensive ed ha utilizzato malamente anche Nick Chubb, ovvero il miglior giocatore dell’attacco di gran lunga in questa stagione. Stesso discorso vale per Odell Beckham Jr, il quale ha sfogato la sua frustrazione a bordocampo in seguito alla sconfitta. Oltre a dei miglioramenti nella linea offensiva, i Browns necessitano sicuramente una gestione migliore dell’attacco, principalmente perché a differenza dei Bears, Cleveland ha giocatori di prim’ordine del calibro del già citato Chubb, Beckham e Landry. La franchigia dell’Ohio nella week 10 troverà anche Kareem Hunt, al ritorno dalla lunga squalifica. La sfida contro i Bills non sarà certamente facile, ma i Browns hanno bisogno di un atto di orgoglio per dare una scossa ad una stagione che sembra già persa.

Per concludere, penso che non ci siano stati altri quarterback meritevoli di occupare il quinto posto della classifica. Certamente non è stata brillante la prestazione di Dwyane Haskins, ma è necessario tenere a mente il fatto che la partita contro i Bills ha rappresentato il suo esordio da titolare, in trasferta, contro una delle migliori difese della NFL. Anche Mason Rudolph degli Steelers (1TD, 1 INT) è stato mediocre, ma è comunque riuscito a limitare i danni ed aggiudicarsi la vittoria finale.

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