I dubbi sul challenge sulla pass interference

Quello che segue è un ragionamento che voglio fare pubblicamente insieme a voi sul challenge in occasioni di una presunta pass interference.

Torniamo indietro nel tempo, alla finale della NFC tra New Orleans Saints e Los Angeles Rams con tutte le polemiche che ci furono per la mancata pass interference contro Robey-Coleman.
Dopo un mese di proteste e discussioni di ogni tipo il meeting dei proprietari NFL di metà marzo decide di consentire il challenge sulle presunte pass interference viste dagli Head Coach e non rilevate dalla crew arbitrale, solo per il 2019 ed in via sperimentale.

Questa modifica al regolamento ha prodotto altre discussioni, tra le quali se permettere il challenge anche negli ultimi due minuti o su come regolamentare un Hail Mary pass.

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Sembrava che la NFL avesse trovato la panacea di tutti i mali, la soluzione di ogni possibile problema, la fine delle ingiustizie ecc ecc ecc

Durante la off season ne parlammo anche in una puntata di Scusate il Disturbo nella quale qualche dubbio che la modifica fosse solo di facciata era sopravvenuto.

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi

Chi mi conosce sa benissimo che non ritengo gli arbitri NFL corrotti e/o sottoposti a chissà quale interferenza esterna e se lo fossi semplicemente non seguirei più le vicende della Lega. Quando sbagliano gli arbitri vanno criticati partendo dal presupposto che il loro errore magari non verrà reso pubblico, ma sarà certamente presente nella scheda di valutazione della partita, valutazione che a fine stagione regolare deciderà se l’arbitro continuerà nei playoff o addirittura rischiare il taglio (il contratto con la NFL dura solo la stagione).
Per cercare di essere il più possibile aggiornato consulto spesso NFL Football Operations, leggo i tweet dei guru dell’arbitraggio come Mike Pereira o del mio idolo Gene Steratore (Blandino lo leggo un po’ meno) senza dimenticare Football Zebras

Chiuso il preambolo posso affermare, dopo 11 giornate di regular season, che la possibilità di chiedere il challenge sulle azioni di pass interference così come è stata formulata si è dimostrata una colossale presa in giro, in primis degli Head Coach e a cascata un po’ di tutti.

The standard to overturn the on-field ruling: Clear and obvious visual evidence that the on-field ruling was incorrect.

La chiara ed evidente evidenza del fallo, oltre ad essere ovviamente qualcosa di soggettivo, concede ad Al Riveron (Vice Presidente NFL con delega agli arbitri) e al Control Center di New York tutta la discrezionalità che gli permette di confermare la chiamata arbitrale, qualunque essa sia stata.

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Questa azione di ieri è solo un esempio di come la soggettività nel giudicare la chiara evidenza del fallo renda praticamente “inutile” il challenge tirato da Bill O’Brien, Head Coach degli Houston Texans.

L’introduzione del challenge è stata solo fumo negli occhi, ce lo dicono sia l’esempio qui sopra che i numeri: nelle prime nove giornate su 53 challenge richiesti solo 5 sono stati confermati (9,4%) contro il 45,8% dei challenge vinti relativi ad altro.

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La NFL ha cercato di smorzare le polemiche della scorsa stagione offrendo una soluzione che da subito sembrava poco realizzabile, presa più sulla spinta mediatica del momento che non su un ragionamento a bocce ferme ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Visto che alla fine chi comunque ha l’ultima parola è sempre Al Riveron dal Control Center bastava molto più semplicemente modificare il regolamento dando il potere a New York di poter bloccare il gioco quando ritenevano che gli arbitri non avessero visto una pass interference o ne avessero vista una che non era tale.

Le polemiche, più o meno giustificate, ci sarebbero comunque state come ci sono adesso, ma in questo modo si sarebbero evitate altre situazioni paradossali come quella nella finale della NFC e si sarebbe tolto agli Head Coach di dover scegliere tra chiamare (e perdere nella maggior parte dei casi) il challenge o tenere un timeout che può sempre essere utile nel corso della partita.

La Defensive Pass Interference spiegata bene

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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