Equilibrio (quasi) perfetto (Minnesota Vikings vs Kansas City Chiefs 23-26)

All’Arrowhead Stadium di Kansas City si sfidano due delle squadre più quotate in ottica playoff della AFC e NFC: i 6-2 Vikings e i 5-3 Chiefs, che da 3 settimane sono guidati da Matt Moore dopo che Mahomes si è infortunato al ginocchio nel primo tempo del match contro i Broncos; i Chiefs, stranamente, delle tre sconfitte patite finora, due le hanno subite nel loro fortino (contro Colts e Texans), l’Arrowhead Stadium, l’impianto più rumoroso al mondo dopo che qualche anno fa ha registrato un acuto di decibel pari a 142,2.

I Vikings sono una delle squadre più complete in ogni reparto, paradossalmente hanno avuto difficoltà alla posizione di quarterback, dove hanno Kirk Cousins, strapagato in free agency un anno fa, chiamato in causa pubblicamente dal compagno ricevitore Adam Thielen dopo la sconfitta in casa contro i rivali divisionali Bears, nella quale aveva registrato solo 6 yds ricevute, nel post partita aveva detto che per vincere le partite non si può solo correre, bisogna essere in grado di lanciare la palla. Anche l’altra star del parco ricevitori, Stefon Diggs, aveva fatto trasparire pubblicamente la propria insoddisfazione, non smentendo le voci di un suo possibile trasferimento. Da questa presa d’atto necessaria, però, il gioco aereo dei Vikings e con esso il quarterback Cousins (nominato giocatore del mese della NFC non a caso) è migliorato notevolmente, con Diggs che in tre partite consecutive precedenti quella che mi accingo a commentare ha avuto più di 100 yds ricevute ogni match e Thielen decisamente più coinvolto, fermato, per sua sfortuna, da un infortunio al tendine del ginocchio, che gli ha fatto perdere le ultime due gare.

Cronaca

Nella partita in cui si sfidano due fratelli punter, Britton Colquitt per i Vikings, Dustin Colquitt per i Chiefs, a loro volta figli di un ex punter, Craig Colquitt, vincitore di 2 Super Bowl con gli Steelers, non si potrebbe iniziare altrimenti che con tre punt consecutivi.

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Il punteggio viene sbloccato grazie al giocatore più elettrico dell’attacco dei Chiefs, Tyreek Hill, il quale aggira all’interno il cornerback Waynes in copertura a uomo su di lui e poi tira fuori dal nulla uno scatto bruciante che lo porta all’esterno dove riceve palla alle 2 per poi lanciarsi nella end zone. Nella circostanza Harrison Smith avrebbe dovuto dare sostegno a Waynes, visto che Tyreek Hill batterebbe qualsiasi cornerback in 1 contro 1, ma la safety convocata a più pro bowl si è mossa eccessivamente verso il centro del campo, forse pensando a una ricezione di Kelce. 0-7

I Vikings rispondono immediatamente, Cousins ha una tasca eccellente e ha il tempo di scansionare il campo trovando Treadwell sulla sinistra per 26 yds; su 3rd & goal dalle 4 poi lancia una saetta per Johnson posizionatosi sul retro della end zone. 7-7

I Chiefs iniziano il secondo quarto con un drive biblico di 17 giocate per 85 yds in 8 minuti e 56 secondi che li porterà a un field goal. Da evidenziare di questo possesso la ricezione “one-handed” (con una sola mano) di Watkins, che afferra la palla con la destra assicurandola poi con la sinistra; i Chiefs saranno poi fermati dalla difesa nella red zone, in particolare su 3rd & goal Moore forza il passaggio per Kelce nell’area da 6 punti, senza neanche guardare alla sua sinistra dove Hill era liberissimo, probabilmente si trattava di un azione disegnata prettamente per il tight end; dovendosi, come anticipato sopra, accontentare di un field goal dalle 6 di Minnesota. 7-10

I Vikings hanno occasione di replicare prima dell’intervallo di metà gara e così fanno, da evidenziare una ricezione del rookie ibrido tight end/ricevitore Irv Smith Jr nel centro del campo per 21 yds dopo un eccellente lancio di Cousins; Minnesota rischia di perdere le 19 yds prese da Treadwell per una delle numerose penalità cervellotiche di interferenza al passaggio, in questo caso a carico dell’attaccante, ma poiché ogni azione viene rivista automaticamente negli ultimi 2 minuti di ogni tempo, dopo aver analizzato ancora la dinamica, gli arbitri, giustamente, ritirano la penalità e convalidano il guadagno. Il percorso offensivo dei Vikings viene però interrotto da tre passaggi incompleti consecutivi di Cousins, che li porta alla realizzazione di un field goal da 29 yds da parte di Bailey che riporta in pareggio la disputa. 10-10

A inizio secondo tempo Cousins & Co ricevono un bel regalo dal proprio special team, che sul ritorno di Hardman causa una fumble, recuperata da Hill di Minnesota, l’offense dei Vikings riprende il campo dalle 38 dei Chiefs.

Su 3rd & 4 dalle 16, Abdullah, runningback ex Lions abile soprattutto nel ricevere, si smarca sulla flat alla destra del suo quarterback, completamente libero viene trovato da Cousins e corre indisturbato nella end zone. Dan Bailey poi, sbaglia l’extra point dando ai suoi un vantaggio di soli 6 punti. 16-10

Dopo un 3 & out dei Chiefs i Vikings tengono il possesso per soli 5 snap, dei quali l’unica azione rilevante è uno screen verso sinistra per il fullback Ham, la defensive line di Kansas City cade nel tranello degli o-linemen che si spostano e i defensive back lasciano il lato sinistro del campo aperto visto che i ricevitori si spostano verso destra, così che il fullback può correre per 32 yds. A parte questo lampo il drive si conclude con un punt, sfruttato a dovere da Britton Colquitt che fa cadere la sfera alle 3 dei Chiefs.

I quali Chiefs con Moore, prima guadagnano un po’ d’agio con una ricezione da parte di Watkins per 6 yds e poi vincono il jackpot con una corsa da 91 yds di Damien Williams, che pareggia la più lunga nella storia della franchigia ed è la più estesa della stagione NFL corrente. La offensive line dei Chiefs, pur difettando del left tackle Fisher e della guardia destra Duvernay-Tardif, apre una linea di corsa spettacolare, in particolare con il tackle di destra Schwartz che con i compagni spinge la defensive line e i linebacker dei Vikings verso sinistra, Williams è bravo a tagliare dietro al sopracitato Schwartz, bruciare in velocità Harrison Smith e scartare la safety Harris, avendo poi i campi aperti per il touchdown. 16-17

Kansas City riesce ad allungare con un field goal, guadagnato soprattutto grazie a un “big play” del solito Tyreek Hill, che dopo aver corso circa 10 yds inganna il cornerback Waynes ancora una volta, fingendo di fermarsi per poi ripartire scattando su per il campo, difficilmente recuperabile, visto che il difensore è caduto nella trappola; da parte sua Moore esegue un eccellente passaggio in corsa verso la destra della sua tasca; questa azione li porta alle 25 dei Vikings, andranno poi a calciare dopo essersi fermati alle 27, andando avanti di 4. 16-20

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I Vikings rispondono con un possesso solido e prepotente caratterizzato da una corsa di Diggs su un jet sweep per 12 yds e 22yds prese da Cooks su l’ennesimo screen ben eseguito dall’attacco di Minnesota. Arrivati in red zone su 3rd & goal Cousins scocca una freccia perfetta per le mani del suo tight end Rudolph, nella finestra lasciata da linebacker e defensive back in copertura sul numero 82 di Minnesota. 23-20

La frequenza della partita ancora una volta viene mandata a mille da Tyreek Hill, Moore con la pressione letteralmente in faccia, lancia profondo sulla destra per Cheetah (Ghepardo in inglese, come Hill si chiama sui social, mai ci fu soprannome più azzeccato), che pur non avendo una statura elevata esegue un salto felino e arpiona la sfera, battendo per l’ennesima volta Waynes, guadagnando in questa occasione 40 yds. I Chiefs rischiano di perdere anche il field goal quando Harrison Smith su un blitz passa indisturbato, mette a terra Moore il quale perde la palla, per sua fortuna recuperata dal compagno Williams; Kansas City si preparerà per un calcio da 54 yds di Butker, non scontato, ma che il giovane e talentuoso kicker realizza. 23-23

I Vikings a 2 minuti e 30 dalla fine vanno all’ennesimo 3 & out, causato da un sack dell’eccezionale Chris Jones su 3rd & 17, con la differenza che questa volta il punter Dustin Colquitt, forse non considerando adeguatamente il vento del Missouri, sbaglia completamente il punt facendo uscire la palla addirittura nella propria metà campo alle 45: i Chiefs praticamente hanno un field goal garantito.

Pur partendo da una zona di campo favorevole, le cose si complicano immediatamente per Moore perché quest’ultimo oltre a subire un sack che fa perdere 11 yds, esegue ancora un fumble, anche questo per sua grazia recuperato dal runningback Williams: i Chiefs mantengono il possesso. Due completi consecutivi, il primo da 17 yds per Kelce, il secondo da 13 yds per Hill li riportano in field goal range, Butker deve eseguire un calcio da 44 yds, 10 meno di quello appena realizzato, ma a 3 secondi dalla fine e con l’incognita vento sempre presente, il kicker ex Georgia Tech esegue perfettamente in mezzo ai pali, i Chiefs vincono 23-26, raggiungendo i Vikings a un record di 6-3.

johnson vikings chiefs

Considerazioni

Partendo dai padroni di casa e vincitori, ieri sul corso della partita ha inciso principalmente la difesa sulle corse, concedendo a un attacco che di media macinava 160 yds, solo 96, tra l’altro avendo indisponibile una defensive end elite quale Frank Clark.

La secondaria si è comportata bene, pur non avendo a disposizione forse l’individualità migliore nella posizione di cornerback quale Kendall Fuller, lasciando poca separazione agli attaccanti avversari: già il fatto che il ricevitore con più yard per Minnesota sia stato Traedwell con 58yds, esplica il corso della gara.

Gli attacchi ieri si sono snaturati, quello dei Chiefs in senso positivo nel senso che ha corso la palla con molta più efficacia del solito, con 147 yds totali contro le 83 di media; al contrario quello dei Vikings che ha il suo punto forte nel “rushing attack” ieri è stato annullato in questo fondamentale.

Matt Moore chiaramente non è Patrick Mahomes, ma inserito nello schema di una delle migliori menti offensive del football quale Andy Reid, e con l’aiuto di 4 ricevitori ottimi: Hill, Watkins, Robinson, Hardman e il tight end Kelce, ha il lavoro agevolato, fatto salvo che per essere qualcuno che si era ritirato un anno fa ed era ad allenare in high school i risultati sono impressionanti, con lanci di ottima fattura. Grande lavoro della offensive line, soprattutto nelle corse, il left tackle di riserva ha sofferto le partenze dai blocchi perfette di Everson Griffen, ma non ha causato danni irreparabili.

Dal lato dei Vikings, è stata sfortunata l’uscita di Thielen, forse troppo affrettato il rientro, Diggs è stato nullo, così come praticamente Cooks.

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Il tight end rookie Irv Smith Jr è un bel progetto di giocatore, draftato come tight end ma usato anche sull’esterno o all’interno come slot receiver, molto efficace sugli screen grazie alla sua agilità e rapidità.

La difesa ieri ha deluso, la defensive line ha portato la pressione dovuta a un backup quarterback con due sostituti in linea, ad aver peccato è la secondaria, Waynes è stato battuto regolarmente da Hill, Rhodes non appare il cornerback numero 1 di un paio di stagioni fa; l’unica garanzia è Harrison “Hitman” Smith, a parte la leggerezza sul primo touchdown di Hill piomba sul portatore di palla come un rapace, causando anche un fumble con un sack verso fine partita.

Cousins ha fatto alcuni bei lanci, soprattutto tesi nel centro del campo, come nel caso dei due touchdown o della ricezione da 21 yds di Smith; è apparso poco costante in lanci semplici sulle flat e ha sbagliato potenziali lanci su traiettorie profonde che potrebbero essere risultati in un touchdown, chiedere a Diggs, lanci che ci si aspetta da un quarterback pagato cotanti soldi.

In ottica playoff i Chiefs quasi sicuramente vinceranno la loro division, la AFC West, dove i secondi sono i Raiders con un record di 4-4; devono però prestare attenzione ai Baltimore Ravens, che con la vittoria sui Patriots si sono fatti strada prepotentemente nella contesa per le prime due posizioni della conference AFC.

Dal lato Vikings, con la preoccupante sconfitta dei Packers a Los Angeles contro i Chargers, il discorso per la NFC North è più aperto che mai, ma in una conference con Saints e 49ers mi sembra difficile possano ottenere il vantaggio di giocare in casa nei playoff posizionandosi in uno dei primi due spot in regular season, tantomeno raggiungere la finale di conference o il Super Bowl. Il football NFL è bello perché incerto, un’eventuale smentita sarebbe inattesa ma per questo spettacolare.

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