Tutta week 8 in un solo articolo

La Week 8 riconsegna le solite due squadre imbattute: in AFC dominano i Patriots, ormai lontani da Bills, Colts e Ravens, mentre in NFC ci sono Packers e Saints a inseguire da vicino gli scatenati Niners. Cowboys e Ravens a riposo, 15 sfide da non perdere: partiamo!

Week 8 si apre con una vittoria più sofferta del previsto per i Minnesota Vikings, che superano 19-9 i Washington Redskins. Soprattutto in apertura, la partita si è rivelata inaspettatamente combattuta, al punto che i Redskins sono arrivati ad un passo dal chiudere il primo tempo sul 6-6. A meno di un minuto dalla fine del secondo quarto, però, Dalvin Cook ha scaldato i motori, mangiandosi 35 yard su uno screen pass di Cousins per poi chiudere la pratica con la corsa centrale del 13-6.
A proposito di Running Back, giornata da ricordare per Adrian Peterson, che grazie alle 76 yard su corsa raggiunge proprio davanti al suo ex pubblico il sesto posto nella classifica all time per rushing yards.
Le notizie positive per Washington finiscono qui, perché il rookie Dwayne Haskins, lanciato nella mischia a fine primo tempo dopo la concussion subita da Case Keenum, conferma di non essere ancora pronto per la NFL. Haskins infatti è sembrato costantemente smarrito e nel picco di confusione ha lanciato un intercetto imperdonabile, che ha permesso ai Vikings di mettere in cassaforte la partita. Notte fonda per i Redksins, Vikings che grazie alla quarta vittoria consecutiva si portano sul 6-2 e continuano a restare nei piani alti della NFC.

Browns a mezzo servizio, i Patriots ne approfittano e restano imbattuti. Fin dal primo quarto è New England a dominare la sfida. Mike Nugent centra i pali da 20 yard, poi la pazzesca difesa orchestra un nuovo touchdown, con Dont’a Hightower a riportare un fumble dell’altalenante Nick Chubb (20 portate per 131 yard e 2 fumble) per 26 yard fino alla end zone avversaria. Ci pensa Tom Brady (20/36 per 259 yard e 2 TD pass) a siglare i punti del 17-0 con il touchdown pass per 8 yard per Julian Edelman. A cavallo dell’intervallo è però Cleveland a rifarsi sotto, con l’unica gioia di giornata di un rivedibile Baker Mayfield (20/31 per 194 yard con 1 TD pass e 1 INT), per 21 yard per Demetrius Harris, e con il field goal dal 38 yard di Austin Seibert. Brady, però, ha pronto il bis di touchdown pass per Edelman, a segno per 14 yard, prima di un altro calcio di Nugent da 29 yard. La partita è in cassaforte e il field goal da 47 yard di Seibert serve soltanto a fissare il punteggio finale sul 27-13 con cui i Patriots (8-0) hanno ragione dei Browns (2-5).

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I Saints sono in forma smagliante e spazzano via i Cardinals. Arizona produce buone occasioni grazie all’estro – in ombra in giornata – di Kyler Murray (19/33 per 220 yard e 1 fumble), ma non mette a tabellone altro che field goal, con Zane Gonzalez a segno da 31, 31 e 50 yard. Non può bastare contro un attacco in forma come quello di New Orleans, che ritrova anche un fantastico Drew Brees (34/43 per 373 yard con 3 TD pass e 1 INT). Con lui il grande protagonista è un pazzesco Latavius Murray, che alterna 102 yard in 21 portate, con un rushing touchdown da 8 yard, ad altre 55 extra in 9 ricezioni, cui aggiunge un secondo viaggio in end zone su ricezione per 15 yard. E Brees non si ferma lì: nel quarto periodo arriva il tris, in collaborazione con Taysom Hill, per 5 yard, e con l’ottimo Michael Thomas (11 ricezioni per 112 yard e 1 TD), per 9 yard. I Cardinals (3-4-1) non possono competere e vengono sconfitti per 31-9 dai Saints (7-1).

Terzo appuntamento con le International Series a Londra e Rams che stendono i mai vincenti Bengals. Nonostante l’evidente differenza tra le due squadre, Cincinnati risponde colpo su colpo nel primo quarto abbondante. Greg Zuerlein centra i pali da 23 yard e Randy Bullock fa lo stesso da 28, prima che al touchdown pass per 31 yard di un grande Jared Goff (17/31 per 372 yard e 2 TD pass) segua quello per 1 yard di un buon Andy Dalton (32/52 per 329 yard e 1 TD pass) per Joe Mixon. Da lì in avanti, però, c’è soltanto Los Angeles in campo. Aaron Donald (3 tackle, 1 sack, 3 tackle for loss) e compagni tengono a bada Dalton, mentre un delirante Cooper Kupp (7 ricezioni per 220 yard e 1 TD) li punisce, anche e soprattutto con il touchdown per 65 yard. Todd Gurley aggiunge la corsa vincente da 3 yard e il gioco è fatto: i Rams (5-3) piegano i Bengals (0-8) per 24-10.

It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 8

I Colts vincono a tempo scaduto contro i deludenti Broncos. Indianapolis rincorre per tutta la partita, delusa da un Jacoby Brissett col freno a mano tirato (15/25 per 202 yard e 1 fumble) e dagli errori di Adam Vinatieri, che fallisce un field goal e un extra point, centrando però i pali da 55 e 45 yard nel primo tempo. Brandon McManus risponde da 21 e 29 yard, prima del rushing touchdown da 4 yard di Royce Freeman, a supporto di un Joe Flacco mai decisivo (20/32 per 174 yard e 1 fumble). Marlon Mack replica con la corsa vincente da 10 yard, ma Denver resta avanti 13-12. Quando la partita sembra finita, però, Brissett esce dalla morsa di un pazzesco Von Miller (6 tackle, 1.5 sack, 3 tackle for loss) e compagni e orchestra un drive eccezionale, dando a Vinatieri l’occasione della rivalsa. Il kicker è glaciale, centra i pali da 51 yard e i Colts (5-2) vincono per 15-13 sui Broncos (2-6).

I Chargers sorprendono i Bears tra le mura del Soldier Field. Eddy Pineiro tiene in piedi Chicago nel primo tempo, con i suoi field goal da 22, 25 e 19 yard, con un negativo Mitchell Trubisky (23/35 per 253 yard con 1 INT e 1 fumble) a sprecare numerose occasioni utili. Melvin Gordon approfitta di quel poco che concede la difesa avversaria e trova la end zone con la corsa da 19 yard. I padroni di casa rispondono presente dopo l’intervallo grazie allo scatenato David Montgomery (27 portate per 131 yard e 1 TD), che festeggia il rushing touchdown da 4 yard. Los Angeles, però, si riscatta e, mentre un fantastico Joey Bosa (7 tackle, 2 sack e 4 tackle for loss) tiene a bada Trubisky, Chase McLaughin centra i pali da 20 yard, seguito dal touchdown pass di un discreto Philip Rivers (19/29 per 201 yard con 1 TD pass e 1 INT) per 11 yard per Austin Ekeler. I Chargers (3-5) prendono il controllo, ma Trubisky orchestra un drive importante per dare a Pineiro l’occasione di vincere la partita. Il kicker manca i pali da 41 yard e i Bears (3-4) escono sconfitti per 16-17 tra i fischi del pubblico di casa.

Partita combattuta quella che i Texans vincono contro i Raiders. Se si fosse trattato di una battaglia a suon di touchdown pass tra i fenomenali Derek Carr (18/30 per 285 yard e 3 TD pass) e Deshaun Watson (27/39 per 279 yard e 3 TD pass) la sfida si sarebbe conclusa in perfetta parità: il quarterback di Oakland lancia nell’ordine Hunter Renfrow per 65 yard, Darren Waller per 8 e Tyrell Williams per 46, mentre Watson replica trovando in end zone Duke Johnson per 12 yard e Darren Fells per 4 e 9 yard. A punire gli ospiti è il solo field goal da 44 yard di Daniel Carlson, mentre Ka’imi Fairbairn non sbaglia da 33 e 40 yard. Carr ha una sola occasione prima che i Texans (5-3) riescano ad azzerare il cronometro e vincono per 27-24 sui Raiders (3-4).

I Bucs non precipitano in fondo alla NFC South solamente per i demeriti degli Atlanta Falcons, che infilano la settima sconfitta stagionale, la sesta consecutiva, che li condanna al record di 1-7. Difficile aspettarsi un altro risultato vista l’assenza di Matt Ryan, comunque ben sostituito dal veterano Matt Schaub (460 yard e 1 TD), che soprattutto nel secondo tempo avvicina i Falcons ad un’improbabile rimonta. Il problema per Atlanta è che nel primo tempo i Seahawks, approfittando della pessima redzone defense dei Falcons, hanno scavato un solco di 24 punti, troppo grande da colmare per Schaub e compagni. Seattle comunque ad un certo punto se l’è vista abbastanza brutta, e deve ringraziare la svista della crew arbitrale, che sul 24 a 11 ha sventolato un fumble molto dubbio a Devonta Freeman ad un passo dalla endzone, impedendo ai Falcons di farsi sotto seriamente. Nonostante qualche brivido di troppo quindi Seattle vince e si porta sul 6-2, proseguendo l’ottima stagione. Ai Falcons per questo 2019 non resta che sperare di proseguire la striscia negativa per ripartire nel 2020 con una scelta top 5 e, si spera, un coaching staff rivoluzionato.

Wilson Seahawks Falcons

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I Giants lottano, ma i Lions hanno la meglio. La bellissima sfida tra un chirurgico Matthew Stafford (25/32 per 342 yard con 3 TD pass e 1 INT) e un eccezionale Daniel Jones (28/41 per 322 yard con 4 TD pass e 1 fumble) si apre, però, con un touchdown della difesa. Devon Kennard recupera un fumble del quarterback ospite e lo riporta per 13 yard fino alla end zone avversaria. Stafford allunga, con la collaborazione di Marvin Hall, che riceve il touchdown pass per 49 yard. Poi, Jones si scatena sull’asse con Darius Slayton, che vola in end zone per 22 e 28 yard. Matt Prater allarga la forbice per Detroit con il field goal da 52 yard, prima che Stafford regali la doppia pepita a un incredibile Kenny Golladay (6 ricezioni per 123 yard e 2 TD), in touchdown per 9 e 41 yard. Jones risponde colpo su colpo, prima trovando Evan Engram per 2 yard e poi Saquon Barkley per 4 in end zone, ma il touchdown di quest’ultimo arriva troppo tardi. I Lions (3-3-1) recuperano l’onside kick decisivo e vincono per 31-26 sui Giants (2-6).

I Jaguars non hanno problemi a sbarazzarsi dei Jets. La deludente giornata di Sam Darnold (21/30 per 218 yard con 2 TD pass, 3 INT e 1 fumble) vive gioie soltanto sull’asse con Ryan Griffin, che festeggia i touchdown per 24 e 3 yard, unici punti a tabellone per la squadra ospite. Basterebbe il solo – ottimo – Gardner Minshew (22/34 per 279 yard e 3 TD pass) a regalare la vittoria a Jacksonville: il quarterback lancia in end zone nell’ordine Keenan Cole per 6 yard, Chris Conley per 70 e DJ Chark per 8. Mentre Tre Herndon (2 tackle, 2 pass deflected e 2 INT) e la strepitosa difesa dei padroni di casa tengono a bada Darnold, c’è gloria anche per Josh Lambo, che trova i field goal da 29, 43 e 24 yard. I Jaguars (4-4) vincono per 29-15 sui Jets (1-6).

Ormai l’abbiamo capito: mai dare per morti gli Eagles di Doug Pederson. Dopo aver perso partita e faccia contro i Cowboys, Philly riemerge dal baratro espugnando un campo difficile come quello di Buffalo. In una partita condizionata dal forte vento, Buffalo segna il primo touchdown ma finisce per perdere il vantaggio a causa del secondo fumble di Josh Allen. Gli Eagles ne approfittano con due touchdown a cavallo dell’halftime, uno di Goedert e l’altro di Miles Sanders, per poi mettere in ghiaccio il risultato grazie alle 218 rushing yard e ai 3 rush TD (uno per ogni RB attivo) prodotti da un gioco di corse finalmente dominante. Per Buffalo suona un piccolo campanello d’allarme per le performance di una difesa che nelle ultime due giornate è sembrata in calo rispetto ad inizio anno. Gli Eagles rimangono una squadra vulnerabile, ma grazie a questa vittoria fondamentale ritrovano qualche certezza, migliorano il record (4-4) e soprattutto restano a tiro del treno playoff. Risultato ancora alla portata dei Bills, che nonostante la sconfitta mantengono un ottimo record di 5-2.3

I Panthers completano la giornata nera della NFC South (Saints eslcusi) con una sconfitta pesantissima, un 13-51 contro i 49ers che dovrebbe chiudere l’esperienza Kyle Allen e preparare il ritorno di Cam Newton. Non che SuperCam avrebbe potuto granché, perché il povero Allen è stato tenuto in apnea tutto pomeriggio dalla pressione asfissiante della linea difensiva di San Francisco, che ha forzato 3 intercetti (i primi tre della carriera di Allen) e 7 sack. Ennesima prestazione monumentale di Nick Bosa, che diventa il primo giocatore nella storia di San Francisco a registrare tre sack e un intercetto nella stessa partita.
I 9ers hanno dominato anche sul lato offensivo, dove la squadra di Kyle Shanahan ha espresso un running game inarrestabile anche per l’ottima difesa di Carolina. Alla fine il tabellino segna 232 rush yard e 5 TD, 3 di Tevin Coleman, ai quali va aggiunto il TD ricevuto dal nuovo acquisto Emmanuel Sanders.
Solo buone notizie quindi per i 49ers, che restano l’unica squadra imbattuta della lega insieme ai Patriots e mantengono le distanze dalle agguerrite rivali divisionali. Ai Panthers non resta che leccarsi le ferite e prepararsi alla sfida con i Buccaneers di settimana prossima, un’ottima occasione per riprendersi dalla batosta di Domenica scorsa.

coleman 49ers panthers

Di ritorno dalla bye week i Buccaneers riprendono dove hanno lasciato, continuando a dilapidare possessi a ritmi storici. I cinque turnover di Tampa Bay (2 INT, 2 FUM e un turnover on downs) permettono ai Titans di limitarsi al minimo sindacale per vincere 27-23 una delle partite più assurde dell’anno, che ci ha regalato momenti di football indimenticabili, tra cui un fumble su una collisione tra Running Back e Wide Receiver dei Bucs e un fake field goal Titans andato malissimo, che è quasi costato la decapitazione al kicker dei Titans, Cody Parkey
La differenza tra le due squadre è tutta nei due quarterback: timido ma ordinato Ryan Tannehill (193 passing yard e 3 TD); vulcanico e impreciso Jameis Winston, che come al solito vanifica gli ottimi numeri (301 yard e 2 TD) con due intercetti e due fumble persi. La formula Tannehill funziona per la seconda settimana consecutiva, e i Titans giocando un football conservativo ma efficace si portano sul record di 4-4. Prosegue invece la spirale negativa dei Bucs (2-5), che a causa dei troppi errori continuano a ristagnare nei bassifondi della NFC.

Packers vs Chiefs doveva essere la partita più esaltante dell’anno, ma l’infortunio di giovedì scorso ci ha privato del primo Rodgers vs Mahomes. È stata comunque una partita piacevolissima e decisa solamente da un TD di Green Bay nell’ultimo quarto. Il buon Matt Moore ce l’ha messa tutta per non far rimpiangere Mahomes, ma la sua ottima prestazione non è bastata per tenere il passo di A Rod. A dispetto delle ottime statistiche, Rodgers è stato messo parecchio in difficoltà dalla difesa dei Chiefs, che lo ha tenuto costantemente sotto pressione, forzando diversi errori, atterrandolo cinque volte e costringendolo ad usare spesso le gambe per guadagnare primi down. Le game le ha usate ancora meglio Aaron Jones, che con le squadre appaiate a 24 punti ha spaccato la partita portando in casa uno screen pass di Rodgers a 65 yard dalla endzone dei Chiefs.
I Packers vincendo mantengono una partita di vantaggio sui Vikings nella NFC North, i Chiefs perdono la terza partita casalinga consecutivo, ma possono consolarsi pensando alla prestazione di Moore, che si è dimostrato un backup solido e in grado di traghettare senza eccessivi problemi la squadra durante l’assenza di Mahomes.

In uno dei Monday Night meno ricchi di talento a memoria d’uomo gli Steelers superano i Dolphins 27-14. Miami arriva vicina a rovinare il suo tanking chirurgico segnando due touchdown nel primo tempo. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa la difesa, che regala in modo assurdo un touchdown negli ultimi secondi del secondo quarto. Si riprende dal 14-10 per i Dolphins, che si dimenticano però di scendere in campo e concedono 17 punti consecutivi. Gli Steelers vincono con molti più patemi del previsto, si portano sul 3-4 ma perdono per infortunio il running back James Conner. Scampato pericolo per i Dolphins, che riescono a perdere la partita e a proseguire la rincorsa sui Bengals per la prima scelta assoluta al prossimo draft.

La Week 9 si apre con il Thursday Night da brividi tra i Cardinals e gli imbattuti Niners. Domenica si prosegue poi con tante interessanti sfide, su tutte tra Chiefs e Vikings e tra Ravens e Patriots. Chiude il Monday Night targato NFC East tra Giants e Cowboys. A riposo, invece, Bengals, Falcons, Rams e Saints.

Articolo a cura di Alessio Salerio e Alberto Cantù

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