Run CMC run (Jacksonville Jaguars vs Carolina Panthers 27-34)

Terzo successo consecutivo per i Carolina Panthers che grazie allo strapotere fisico del runner Christian McCaffrey piegano 34-27 i Jacksonville Jaguars, riuscendo anche nell’impresa di “espugnare” il proprio campo (i ragazzi di coach Rivera, il quale, grazie alla vittoria di domenica è diventato l’allenatore più vincente nella storia dei Panthers, erano infatti 0-2 al Bank of America in questo 2019).

Carolina e Jacksonville, le due franchigie “gemelle” nate entrambe nel 1995, arrivavano allo scontro diretto con molte cose in comune, a partire dal record, 2 vittorie e 2 sconfitte, al fatto di essere in striscia vincente da due gare, e soprattutto dal presentare in cabina di regia un quarterback rookie causa infortunio del titolare. E qui se si va a guardare il solo rendimento come lanciatore, la sfida è stata ampiamente vinta dal giaguaro Gardner Minshew che ha doppiato l’avversario in fatto di yard, 374 a 181, e in fatto di touchdown (2 a 1). Il problema è però stato che Minshew ha perso la bellezza di tre fumble, elemento che ha pesato non poco sull’esito finale del match. Il quarterback ex Washington State ha però mostrato maggior precisione nei lanci rispetto al rivale e una maggior propensione nel cercare i suoi receiver anche sul profondo, oltre al fatto che alle 374 yard lanciate può aggiungere una quarantina di yard guadagnate su corsa.

Kyle Allen, che ha comunque avuto il grande merito di evitare i costosi fumble che ne avevano caratterizzato le prime due uscite, ha dato invece l’impressione di svolgere il suo compitino stando molto attento soprattutto ad evitare gli intercetti. E infatti, a parte un lancio a Moore che ha fruttato 52 yard, per il resto tutti i passaggi sono stati abbondantemente entro le 20 yard “aeree” (il secondo completo più lungo è stato trasformato in meta da McCaffrey che però ha corso con la palla in mano più della metà delle 18 yard totali accreditate).

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Buon per Carolina che nel backfield in compagnia di Allen ci fosse quel fenomeno assoluto che risponde al nome di Christian McCaffrey. Il figlio d’arte (papà Ed è stato un buon ricevitore soprattutto con i Denver Broncos) ha battuto il record di franchigia per la corsa più lunga (84 yard) ed ha ammassato la bellezza di 237 yard fra corse e ricezioni, più tre mete. E se alcune di queste corse si sono sviluppate senza quasi essere ostacolato, in altre McCaffrey ha fatto impazzire i difensori dei Jaguars a forza di tagli e serpentine. L’unico, legittimo dubbio a questo punto, è quanto il fenomeno da Stanford riuscirà a reggere questa mole tremenda di lavoro. E infatti, sul finire del match con Jacksonville, McCaffrey è stato costretto ad uscire per crampi e al suo posto è entrato Bonnafon, runner rookie che in quattro gare aveva portato la palla appena 2 volte. Invece, alla prima corsa, il prodotto da Louisville ha seminato la difesa dei Jaguars con una galoppata da 59 yard che ha regalato ai Panthers la segnatura decisiva.

Naturalmente, quando un team corre per 285 yard, va dato un sacrosanto riconoscimento alla linea offensiva che pur priva dei due tackle Little e Turner ha aperto delle vere voragini soprattutto in mezzo alla difesa ospite grazie alle grandi prove del centro Paradis, del tackle Moton e dei due tight end Olsen e Thomas. In difesa Carolina ha lavorato meglio del solito sulle corse, mentre le coperture sono state spesso deficitarie. Jacksonville ha infatti messo assieme 149 yard su corsa, ma 42 le ha conquistate Minshew e 48 sono arrivate in un solo colpo grazie ad un Fournette che invece nel resto della gara ha faticato a trovare varchi (22 corse per 60 yard è infatti il totale delle altre portate del runner titolare dei Jaguars). Per il resto nel reparto di coach Eric Washington ha confermato tutto quanto di buono fatto vedere finora il linebacker rookie Burns, fresco di titolo di defensive rookie of the month per il mese di settembre, e autore di un sack con fumble e recupero dell’ovale riportato in meta. Molto bene un po’ in tutte e fasi del gioco hanno fatto anche il linebacker Thompson e la safety Reid che è sembrato essere dappertutto.       

L’attacco di Jacksonville, e soprattutto il quarterback Minshew, ha naturalmente sulla coscienza i tre fumble persi che sono sostanzialmente costati la partita al team di coach Marrone, ma ha comunque impressionato contro una ottima difesa soprattutto per via aerea sull’asse Minshew-Chark che ha fruttato 164 yard e due mete. Bene (7-82) anche un Westbrook il cui rendimento è in decisa crescita, ed il tight end O’Shaughnessy (3-57) che però purtroppo per un problema al ginocchio starà fuori per il resto della stagione.  Sul rushing game, la difesa di Carolina, appena la ventiquattresima contro la corsa della NFL, ha ben contenuto Fournette che, a parte una super corsa, ha corso a meno di tre yard a portata con una linea che, soprattutto a sinistra, ha faticato ad aprire varchi per l’ex LSU.

In difesa ottima prova nel rushing game dei tackle Dareus e Campbell che però hanno predicato nel deserto, visto che il resto del reparto è stato letteralmente calpestato da McCaffrey. Lo slot corner Hayden e soprattutto Ngakoue, autore di due sack, hanno contribuito a tenere sotto costante pressione un Allen che ha faticato terribilmente a trovare terminali liberi a cui dare il pallone, escluso naturalmente McCaffrey. E qui va dato merito a tutto il secondario ospite, dalla coppia di safety Wilson e Harrison, ai cornerback Herndon e Hayden, con questi ultimi che hanno concesso 5 ricezioni su dieci palle lanciate nella loro direzione, per la miseria di 29 yard.     

E che ci sarebbe stato da divertirsi (e da soffrire) i tifosi accorsi al Bank of America Stadium lo capivano sin dalle prime battute: grazie ad una bella serie di passaggi corti di Allen e ad un paio di penalità decisive, Carolina arrivava sulle 5 di Jacksonville, e da qui McCaffrey “volava” letteralmente in meta visto che l’ex Stanford prendeva un colpo tremendo dal cornerback Herndon che lo faceva roteare in aria, ma il numero 22 riusciva ad atterrare tenendo saldamente la palla in mano. La risposta di Jacksonville non si faceva però attendere: Minshew trovava prima Chark per 15 yard, poi Westbrook per altre 15 quindi ancora Chark per 37 yard e la meta del pareggio. Quindi, dopo due punt, arrivava il primo pasticcio di Minshew che si scontrava con l’h-back De Valve che gli stava passando di fianco dopo lo snap: fumble e palla recuperata da Carolina. I Panthers si trovavano poi a giocare un primo e dieci dalle 18 avversarie, con McCaffrey, schierato quasi in posizione di slot receiver, che dopo lo snap attendeva la palla nel cuore della difesa dei Jaguars, seminava il linebacker Jack e riportava avanti i padroni di casa, interrompendo così un digiuno in fatto di touchdown su ricezione che durava da 9 gare.

mccaffrey panthers jaguars week 5

Stavolta però non solo non c’era reazione ma anzi Jacksonville combinava un altro pasticcio: il defensive end Addison superava facilmente la guardia Norwell, ex della partita, ed andava a placcare Minshew. L’impatto faceva nuovamente perdere il possesso dell’ovale al regista ospite, e stavolta la palla veniva recuperata dal linebacker Burns che la riportava direttamente in meta per il 21-7. A metà del secondo quarto finalmente l’attacco di Jacksonville si risvegliava: un super blocco di Fournette permetteva a Minshew di pescare O’Shaughnessy per 35 yard poi un tracciante a Westbrook ne fruttava altre 30. Quindi, dalla linea delle 11 yard avversarie, Minshew si confermava letale in end zone con l’ottimo passaggio ancora a Chark: meta e Jaguars a -7. Il primo tempo si chiudeva con un field goal da lontanissimo bloccato a Slye dall’eterno Calais Campbell mentre sull’altro fronte Lambo non sbagliava dalle 17 e si andava così al riposo con Carolina avanti 21-17.

Anche il secondo tempo si apriva però in maniera scoppiettante: su un primo e dieci dalle 16 di Carolina, la difesa di Jacksonville commetteva il clamoroso errore di schiacciarsi tutta sulla linea di scrimmage, con McCaffrey che sfruttava il blocco del centro Paradis per bucare al centro la linea avversaria ed involarsi in meta dopo una entusiasmante corsa da 84 yard. Il vantaggio in doppia cifra dei padroni di casa durava però appena 200 secondi: Minshew trovava prima O’Shaughnessy per 18 yard, poi ancora Chark per 31. Quindi il regista ospite cercava ancora Chark sulla linea laterale ed il numero 17 metteva a segno un ricezione da circo prima di uscire dal campo. Grazie alla palla catturata da Chark l’ovale era posizionato sulla 1 di Carolina da dove Fournette segnava facilmente la meta del 24-28. Sul drive seguente Slye sbagliava un altro field goal, stavolta dalle 46 yard, poi già oltre metà nel quarto finale Jacksonville accorciava ancora le distanze. Il drive era impreziosito dalla grande corsa di Fournette da 48 yard, poi però una grande difesa di Bradberry su Chark ed un incompleto a Fournette costringevano gli ospiti al calcio, che Lambo metteva fra i pali per il -1. Sul rovesciamento di fronte McCaffrey correva per due yard, poi era costretto ad uscire per crampi. Ma i Jaguars non facevano a tempo a tirare un sospiro di sollievo che venivano nuovamente colpiti: Bonnefon, riserva di McCaffrey, imitava il titolare e grazie ad una fulminante corsa da 59 yard segnava la meta del 34-27, perché Slye si confermava in giornata no e sbagliava il punto addizionale.

All’interno dei due minuti Jacksonville aveva ancora una chance anche perché Minshew trascinava gli ospiti fin sulle 24 dei Panthers con 10 secondi da giocare. E qui succedeva di tutto: prima un lancio del regista ospite veniva intercettato dall’ottimo Reid, ma la giocata era resa vana da una penalità per uso illegale delle mani contro Addison. Poi a 2 secondi dal termine altro lancio di Minshew che cadeva incompleto ma arrivava una nuova penalità contro il linebacker Burns. Così a tempo scaduto c’era un’ultima possibilità per i Jaguars ma stavolta la grande pressione della difesa di casa costringeva Minshew a sparacchiare una palla corta che veniva deviata a terra da Kuechly che faceva così scendere i titoli di coda sul match.

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