Ohio State c’è!

Ohio State c’è. Ci sono i suoi giocatori migliori. Ci sono i suoi tifosi.
In quella che fino a sette giorni prima doveva essere una super sfida, declassata a partitona dopo l’inattesa sconfitta di Wisconsin contro Illinois, i Buckeyes sistemano la pratica Badgers in tre quarti.

Un sabato da lupi a Columbus, con un muro grigio al posto del cielo, vento tagliente e pioggia a scrosci intensi, rallenta l’avvio di Justin Fields. Ma quello che poteva diventare un copione perfetto per una recita da Oscar di Jonathan Taylor, corse corse corse e ancora corse, si rivela un festival difensivo in cui l’attore protagonista che si porta a casa l’ideale statuetta è Chase Young.
La tradizione di grandissimi pass rusher di The Ohio State University è in ottime mani.

Tutte e due le difese però cominciano nel modo migliore. In attacco i Buckeyes ingranano man mano che vento e pioggia stancano i difensori di Wisconsin. Elementi atmosferici che non scalfiscono Young.
Dopo lo 0-0 dei primi 15 minuti, un field goal e il primo TD del pomeriggio di Chris Olave (ottimo nel liberarsi durante tutta la gara), imbeccato da Fields, fanno temere un monologo inframmezzato solo dal meraviglioso spettacolo dedicato a Sponge Bob della banda di Ohio State.

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A.J. Taylor, pescato da Jack Coan, invece, illude. Il 7-10 è effimero come i momenti in cui le nubi offrono clemenza. Taylor (Jonathan) è intrappolato e le sue 20 portate garantiscono appena 52 yard. Troppo poco per aprire il gioco aereo. Troppo poco per riscattare il ko contro Illinois.
La fame dei Buckeyes si legge nei 4 sack di pura strapotenza di Young, conditi da 6 tackle. Sul fronte opposto J.K. Dobbins strappa il palcoscenico al collega-rivale e corre per 163 yard e due TD, ornati da 58 yard di ricezione. Perché Fields nel mentre si è abituato alle intemperie. Il finale è per le seconde linee. Il monologo diventa realtà: 38-7.

Ma sugli spalti non si muove nessuno. Vogliono tutto ringraziare la squadra a fine gara. E “Carmen Ohio” è da brividi, un pieno di emozioni con i giocatori a cantare abbracciati di fronte alla banda.

Ci credono i tifosi. Esultano nei bus verso il parcheggio quando sugli smartphone arriva la sconfitta di Oklahoma. Perché Ohio State c’è, mentre Wisconsin si mangerà le mani fino al prossimo anno per quell’inopinato ko con i Fighting Illini.

Qualche foto dell’incontro (clicca per ingrandire)

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