[NFL] Week 4: Vittoria di difesa (Dallas Cowboys vs New Orleans Saints 10-12)

La notizia dell’infortunio di Drew Brees in Week 2 è stata un duro colpo per i New Orleans Saints. Il futuro hall of famer sarà costretto a saltare almeno altre cinque settimane costringendo coach Payton ad affidarsi a Teddy Bridgewater. La prima uscita per l’ex Minnesota Vikings è stata contornata da luci ed ombre ma comunque vittoriosa, su un campo per altro molto difficile come quello dei Seahawks. Molto del merito va sicuramente ad una difesa che sembra aver raccolto la sfida di traghettare la squadra fino al rientro del QB titolare. Dopo la trasferta di Seattle, i Saints tornano a New Orleans per ospitare gli imbattuti Dallas Cowboys di un miglioratissimo Dak Prescott: nelle prime tre uscite stagionali il QB prodotto di Mississippi State viaggia a numeri da career high, anche se manca ancora la sfida ad una squadra di livello. Per questo la trasferta nella “Big Easy” è un banco di prova importante per verificare le ambizioni della franchigia ad ora favorita per il titolo nella NFC East.

I primi a scendere in campo sono proprio gli ospiti con un attacco a pieno regime vista l’assenza di limitazione di snap ad Ezekiel Elliott, dopo che il RB era stato centellinato nelle prime giornate a seguito del suo holdout e della sua mancata presenza al training camp. Il drive parte bene grazie alle ricezioni di Amari Cooper e di Jason Witten, ma viene fermato dall’ottima giocata di Williams che legge lo screen pass per Elliott e costringe gli ospiti al punt. Anche il drive dei Saints subisce la stessa sorte: perfetta connessione tra Bridgewater e Michael Thomas per una ricezione da 20 yard, poi però Ted Ginn non riesce a controllare l’ovale e “regala” l’intercetto ad Awuzie con annessa ottima posizione di campo all’attacco ospite. Prescott sfrutta a metà il dono, non riuscendo a centrare l’obiettivo più corposo ma portando a casa i primi punti del match. Maher realizza il field goal da 28 yard che vale il 3-0, dopo un drive metodico che si arena però nella red zone avversaria.

Dopo una partenza a rilento, il secondo quarto è terra di conquista per i padroni di casa. I Saints riescono a muovere la palla a piacimento lungo tutto il campo ma non riescono mai a varcare la linea della end zone, tenendo a galla dei Cowboys in evidente difficoltà. Tre dei quattro drive di New Orleans si concludono comunque con un field goal di Lutz che realizza dalle 40, 42 e 19 yard. Per l’attacco di Dallas invece si spegne completamente la luce: i texani guadagnano 49 yard in tutto il quarto collezionando un punt e due fumble su tre possessi. Prima è Jason Witten a perdere l’ovale dopo l’unica bella ricezione del periodo, poi è il turno di Ezekiel Elliott che nel tentativo di conquistare un quarto down non riesce a trattenere la palla sul placcaggio di Bell. Il primo tempo si chiude dunque sul 9-3 per i Saints, con i Cowboys fortunati ad essere ancora in partita.

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Dopo l’intervallo Dallas rientra in campo con un piglio decisamente diverso: la difesa, con un’energia di gran lunga superiore a quella della prima mezz’ora, costringe i padroni di casa al three and out, mentre l’attacco ordisce un drive perfetto da 84 yard che li conduce a varcare l’end zone per la prima volta nel match. Con un’alternanza corsa – lanci – play action che confonde la difesa, Prescott e compagni risalgono il campo metodicamente fino allo strike per Jarwin da 35 yard che porta i Cowboys a due yard dal touchdown. E’ Ezekiel Elliott a chiudere il drive con la prima marcatura pesante di giornata che vale il sorpasso dopo l’extra-point di Maher. 10-9 ed inerzia capovolta. L’attacco di casa però, dopo il pessimo rientro dagli spogliatoi, si risveglia costruendo un drive da ben nove minuti che porta via metà terzo quarto e buona parte dell’ultimo periodo addormentando la partita. Ancora una volta, tuttavia, i padroni di casa non riescono a varcare la soglia della end zone avversaria e si devono accontentare dell’ennesimo field goal di Lutz che opera il controsorpasso e porta i suoi sul 12-10.

Il drive da touchdown dei Cowboys è evidentemente un fuoco di paglia, poiché nell’ultimo periodo l’attacco ospite torna a faticare tremendamente contro la pressione asfissiante del front seven di casa. Elliott viene annullato completamente: New Orleans schiera sempre 8 o 9 difensori all’interno del “tackle box” sfidando in questo modo Prescott a lanciare. La connessione solitamente perfetta con Amari Cooper però non è quella delle migliori giornate, anche grazie allo splendido lavoro di Lattimore sul 19 ospite. Con le due armi migliori con le polveri bagnate, l’attacco non riesce più a far male alla difesa di casa. I Cowboys non superano neanche una volta la linea di metà campo e si affacciano in territorio avversario solo con l’Hail Mary a tempo scaduto che finisce però intercettato da Marcus Williams.

Vincono dunque i Saints 12-10 in una partita dominata dalle due difese. La mossa vincente di New Orleans è quella di annullare Elliott e costringere Prescott ad orchestrare un attacco monotematico molto più facile da difendere. Due partite e due vittorie per Bridgewater che, lungi dall’essere perfetto, riesce comunque ad amministrare la partita dall’alto della sua esperienza. Passo indietro per i Cowboys che perdono la prima partita della stagione al primo vero avversario affrontato.

Bridgewater chiude la sua prestazione con sole 193 yard lanciate (76% di completi) e 1 intercetto ma è bravo a capire di dover puntare su un Kamara da 4 yard a portata. Il RB conquista 89 scrimmage yard e, insieme a Michael Thomas (9 ricezioni per 95 yard), guida l’attacco dei Saints. Dall’altra parte Prescott lancia per 223 yard e un intercetto, ma il grande assente è proprio Elliott che conquista appena 35 yard su 18 portate alla pessima media di 1,9 yard.

La prossima settimana i Saints continueranno lo stint casalingo ospitando i Tampa Bay Buccanners in un importante scontro divisionale, mentre i Cowboys torneranno a Dallas per affrontare i Green Bay Packers.

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