It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 6

Russell Wilson domina la classifica settimanale dei quarterback grazie ad una superba prestazione in trasferta, presenti tra i migliori anche Deshaun Watson e Kirk Cousins. Ancora deludente Baker Mayfield, mentre Jameis Winston si è fatto notare con ben 6 turnover.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Russell Wilson, Seattle Seahawks (23-33, 295 yds, 2 TD, 0 INT, 9 carries, 31 yds, 1 TD)

Per Russell Wilson la corsa al possibile premio di MVP non si è fermata nemmeno in Ohio, in quella che è stata una partita più ostica del previsto. Il quarterback dei Seahawks ha messo a segno una prestazione estremamente efficiente, caratterizzata da tre touchdown totali e nessun turnover. Proprio questo fattore si sta rivelando fondamentale per Seattle, squadra che ora vanta un bilancio di 5-1, in quanto Wilson ha commesso un solo turnover in sei partite, ed è ancora a zero per quanto riguarda gli intercetti. I Seahawks si sono trovati in difficoltà a tratti contro i Browns e sono stati costretti ad inseguire per il primo tempo, in seguito i turnover commessi da Mayfield e la forza offensiva di Seattle hanno messo al tappeto Cleveland. Wilson ha aperto le marcature con il suo terzo touchdown stagionale su corsa per poi sfornare ben due touchdown per Jaron Brown. Nel terzo quarto inoltre, la radiolina nel casco di Wilson si è rotta, dunque, non potendo sentire le giocate chiamate dal play caller Brian Schottenheimer, ha gestito in proprio le giocate, portando avanti un prolifico drive terminato con il secondo touchdown di giornata di Brown. Nonostante sia ancora decisamente presto, il duello per il premio di MVP sembra essere almeno per il momento tra Deshaun Watson e Russell Wilson, con Patrick Mahomes leggermente distanziato a causa delle due sconfitte consecutive. Il quarterback di Seattle nonostante un pacchetto ricevitori decisamente sotto la media, è in linea per realizzare quella che sarebbe la sua stagione più produttiva sotto ogni punto di vista. I Seahawks cercheranno ora di far proseguire l’ottimo momento con una vittoria casalinga contro dei temibili ma vulnerabili Baltimore Ravens.

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Deshaun Watson, Houston Texans (30-42, 280 yds, 1 TD, 2 INT, 10 carries, 42 yds, 2 TD)

Il quarterback dei Texans è riuscito a trascinare i suoi ad una difficile vittoria sul campo di Arrowhead Stadium, terreno molto complicato per le squadre ospiti. Il padrone di casa Patrick Mahomes è stato superiore alla stella di Houston nel passing game, ma Watson è riuscito a strappare la vittoria finale grazie ad un’altra prestazione decisiva. L’ex giocatore di Clemson ha subito due intercetti per la prima volta in questa stagione ed ha confermato i problemi che Houston sta incontrando nel passing game. DeAndre Hopkins infatti è stato perennemente raddoppiato e Will Fuller si è rivelato invece la brutta copia di quello visto settimana scorsa, con due drop che sarebbero stati molto probabilmente dei touchdown. Le manovre offensive dei Texans si sono dunque articolate principalmente tramite il running game, grazie anche ad un Carlos Hype galvanizzato dal confronto con la sua ex franchigia ed autore di 130 yards totali ed un touchdown. Come già detto, Watson ha deciso la partita con ben due touchdown su corsa, portando cosi il suo totale a cinque dopo sole sei partite. Mahomes nonostante i tre passaggi da touchdown, ha commesso due turnover, dato insolito causato soprattutto da una mediocre linea offensiva, dunque tutto ciò è stato un incentivo per Watson per essere decisivo ancora una volta nell’ultima porzione della partita. Grazie all’ennesima prestazione clutch del loro quarterback, i Texans viaggiano ora con un bilancio di 4-2 ed affronteranno i Colts in Indiana nella week 7.

Kirk Cousins, Minnesota Vikings (22-29, 333 yds, 4 TD, 1 INT)

Dopo la solida prestazione realizzata contro i Giants, Cousins si è superato con un eccellente prova contro gli Eagles. Il quarterback dei Vikings ha approfittato della debole secondaria di Philadelphia per rispolverare la sua connessione con Stefon Diggs, ricevitore che dopo diverse scaramucce, si è sbloccato con tre touchdown degni di nota. Il primo touchdown del leader di Minnesota è stato indirizzato al fidato Adam Thielen, il quale ha concluso con 57 yards e 6 ricezioni, ma da quel punto in poi si è scatenato il Diggs-show, con tre touchdown dei quali uno da 62 ed uno da 51 yards, mentre il terzo è arrivato in seguito ad un “toe tap” nel fondo della endzone. Il ricevitore di Minnesota è tornato ai suoi vecchi standard con una prestazione da 7 ricezioni e 167 yards, aiutando cosi il suo quarterback in una partita nella quale il running game è stato tremendamente difficile da impostare a causa della temibile front seven degli Eagles. La coppia composta da Dalvin Cook ed Alexander Mattison ha infatti messo a referto soltanto 100 yards su ben 30 portate totali. Dopo un avvio a rilento provocato anche dall’abuso del running game, Kirk Cousins sembra esser tornato ad avere un ruolo preciso in quello che, almeno sulla carta, può essere uno degli attacchi più pericolosi della lega. Nella week 7 i Vikings cercheranno di far proseguire il buon momento in quel di Detroit, dove affronteranno i Lions in una sfida divisionale.

Lamar Jackson, Baltimore Ravens (21-33, 236 yds, 0 TD, 0 INT, 19 carries, 150 yds, 1 TD)

Lamar Jackson è diventato il primo quarterback della “Super Bowl Era” a lanciare per almeno 200 yards e correre per altre 150 yards in una partita ed inoltre si è fermato a 23 lunghezze dal record di tutti i tempi di yards corse in una partita da un quarterback, realizzato da Michael Vick. In una partita particolarmente bloccata, almeno per quanto riguarda il passing game, Jackson ha messo in mostra tutte le sue abilità per aggiudicarsi la vittoria finale, dimostrando di essere estremamente più maturo rispetto alla sua stagione da rookie. L’ex stella di Louisville ha sfruttato le lacune difensive dei Bengals per attaccare ripetutamente sul terreno e mettere a segno una linea statistica da running back d’elitè. Dopo cinque turnover nelle ultime due partite, Jackson è riuscito anche a non commettere errori, nonostante i Bengals non abbiano ancora vinto una partita e la difesa sia pienamente nella media, le partite divisionali non sono mai da sottovalutare sotto questo punto di vista. Ora il quarterback è in linea per terminare con circa 1200 yards di corsa, numeri mai raggiunti nella storia della NFL, ma il suo focus principale deve essere quello di mantenere i miglioramenti che ha già messo in mostra nel passing game e ridurre al minimo il numero di intercetti. I Ravens voleranno a Seattle per un match che si prospetta molto interessante.

Il quinto: Questa settimana, a differenza della scorsa, abbiamo assistito a numerose prestazioni degne di nota. Kyler Murray ha guidato i suoi alla seconda vittoria stagionale con un pirotecnico 34-33 inflitto agli Atlanta Falcons. L’ex Heisman ha realizzato una linea statistica da 27 passaggi completati, 340 yards, 3 TD e 0 turnover.

E’ stato decisamente sorprendente anche il ritorno di Sam Darnold dal malessere che lo aveva messo al tappeto per le scorse quattro settimane. Il quarterback di New York ha trascinato i suoi alla prima vittoria della stagione contro i Dallas Cowboys con 338 yards, 2 TD ed un intercetto.

Continua a sorprendere anche Kyle Allen, il quale è diventato il primo quarterback della “Super Bowl Era” ad esordire con quattro vittorie consecutive senza subire intercetti. La sua prestazione da 227 yards e 2 TD ha aiutato i Panthers a battere i Buccaneers in terra londinese. Carolina nel corso della settimana ha anche ventilato l’ipotesi di lasciare il posto da titolare ad Allen anche al ritorno dall’infortunio di Newton, l’ex MVP sembra dunque poter essere una pedina scambiabile.

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Jameis Winston, Tampa Bay Buccaneers (30-54, 400 yds, 1 TD, 5 INT, 1 fumble)

Nonostante un numero scandaloso di turnover, Winston ha comunque tenuto “a galla” i suoi Buccaneers nella sfida londinese terminata con il punteggio di 37-26 a favore di Carolina. La giornata dell’ex Heisman è cominciata con un intercetto al primo lancio e certamente non è migliorata visti i sei turnover totali. L’head coach Bruce Arians ha strigliato Winston e gli evidenziato il fatto che giocando in stile “hero-ball”, né lui né Tampa Bay, riusciranno ad arrivare agli obiettivi prestabiliti. Winston arrivava da tre partite decisamente positive, ma questa prestazione lo ha fatto tornare sulla terra molto velocemente. Oltre ai sei turnover commessi da Winston, ci ha pensato anche Bobo Wilson a contribuire con un fumble, portando dunque la partita totalmente fuori portata. Nonostante il disastro combinato dal quarterback dei Buccaneers, le 400 yards lanciate hanno giovato a Chris Godwin, autore di 10 ricezioni e 151 yards e Mike Evans, il quale dopo le 0 yards di settimana scorsa si è rilanciato con 9 ricezioni e 96 yards. L’unico touchdown su lancio è stato invece indirizzato al tight end Cameron Brate. I Buccaneers, sempre più indietro nella division con un record di 2-4, si potranno godere una settimana di riposo prima di affrontare i Titans in trasferta.

Jared Goff, Los Angeles Rams (13-24, 78 yds, 0 TD, 0 INT, 1 fumble)

Jared Goff è stato autore della sua peggiore performance in carriera, l’ex quarterback di California Berkeley ha infatti chiuso con soltanto 78 yards la sua partita contro i 49ers. San Francisco ha dominato in difesa ed ha messo al tappeto i Rams in quel di Los Angeles, mantenendo l’imbattibilità. Il fumble è stato causato da uno sfortunato scambio con Henderson, ma anche senza quel turnover la sua prova non sarebbe stata migliore. Goff ha messo a segno soltanto 3.3 yards per lancio ed ha mancato il tight end Gerald Everett per quello che sarebbe potuto essere un facile touchdown da 54 yards. Il quarterback dei Rams sembra la controfigura del candidato al premio di MVP che aveva portato la sua squadra al Super Bowl dello scorso anno, in queste prime sei partite infatti Goff ha totalizzato 7 touchdown e 11 turnover, pessimi numeri che giustificano il povero bilancio di 3-3 che attualmente possiede Los Angeles. Questi numeri potrebbero anche essere causati dai piccoli cambi effettuati al sistema offensivo in seguito al ruolo di Todd Gurley, running back che non è più un workhorse da 25 touches a partita a causa dell’artrite e che ha anche saltato la partita di domenica per colpa di un infortunio. I Rams potranno ora cercare riscatto contro una delle difese più vulnerabili della lega, i Falcons infatti ospiteranno Goff e compagni la prossima settimana.

Baker Mayfield, Cleveland Browns (22-37, 249 yds, 1 TD, 3 INT, 4 carries, 35 yds, 1 TD)

Ormai Mayfield all’alba della week 7 sta diventando una presenza fissa in questa sezione della rubrica. Ancora una volta i Browns sono usciti sconfitti da un match casalingo (0-3 tra le mura amiche in questa stagione), ed ancora una volta a trascinare l’attacco e tenere Cleveland in partita ci ha pensato Nick Chubb. Il running back ex Georgia ha totalizzato 139 yards e due touchdown con 25 touches ed ha permesso costantemente ai Browns di tenere in vita i drive. Baker Mayfield invece è partito bene con un touchdown su corsa ed un’altra meta sfornata per Ricky Seals-Jones, ma in seguito è affondato nuovamente con tre intercetti, problema che il giovane quarterback non riesce a superare in alcun modo. L’ex Heisman ha faticato ad entrare in ritmo ed ha forzato una quantità immensa di lanci per Odell Beckham Jr, giocatore che sta faticando parecchio a trovare una dimensione in quello che è uno dei sistemi offensivi più traballanti al momento. Beckham si è fatto vedere a tratti dopo aver realizzato soltanto 103 yards nelle ultime tre partite, ma ciò non è comunque bastato per dare continuità ad un sistema pieno di problematiche. Dal terzo quarto in poi, Mayfield ha anche effettuato diversi controlli medici a bordocampo a causa di un problema all’inguine riscontrato nel corso del match e che lo ha perseguitato per il resto della giornata. Baker Mayfield ora è il leader della lega in intercetti subiti, ben 11 in 6 partite, e non ha completato nemmeno una partita senza subire turnover, anche se certamente tutte le colpe non ricadono su di lui, in quanto la linea offensiva è mediocre ed anche il play calling è stato a tratti discutibile. Ora i Browns avranno una settimana di riposo, nella quale potranno recuperare in vista della sfida più difficile della loro stagione. Nella week 8 infatti Cleveland volerà a Foxborough per affrontare dei Patriots ancora imbattuti.

Marcus Mariota, Tennessee Titans (13-22, 183 yds, 0 TD, 2 INT)

Il match di Marcus Mariota contro i Broncos è stato a dir poco disastroso, l’ex stella di Oregon ha completato la sua prestazione con due intercetti e zero touchdown prima di lasciare il posto al backup Ryan Tannehill. Il 16-0 finale in favore di Denver parla chiaro riguardo alle manovre offensive dei Titans, i quali sono stati sabotati per tutta la durata del match, sia nel passing game, che nel running game. La situazione per Mariota sembrava essere già ben delineata da settimana scorsa, quando la sconfitta con i Bills aveva lasciato presagire ad un possibile cambiamento, infatti nei piani di Tennessee per la week 7 sembra esserci Ryan Tannehill, ex quarterback dei Dolphins. Mariota ad ora è da considerare un bust viste le aspettative in uscita dal college, ma allo stesso tempo è da evidenziare il fatto che i Titans non si siano mai impegnati a sufficienza per fornire a quello che sarebbe dovuto essere il loro franchise quarterback, un supporting cast all’altezza. Anche lo stesso Derrick Henry, running back con caratteristiche sostanzialmente uniche, non è quasi mai stato utilizzato nel modo giusto nel corso degli anni. Mariota invece è stato perennemente inconsistente, ha dimostrato numerose volte il suo potenziale, senza mai confermarlo, dunque è probabile che i Titans cerchino delle nuove opzioni per il futuro soprattutto nel prossimo Draft. Se questo fosse il caso, Mariota sarebbe costretto a trovare una nuova franchigia, sfida che sembra comunque totalmente alla sua portata. Un cambio di ambiente a fine anno potrebbe giovare senza dubbio all’ex Heisman, nel frattempo i Titans affronteranno i Chargers nella week 7.

Josh Rosen, Miami Dolphins (15-25, 85 yds, 0 TD, 2 INT)

Josh Rosen è riuscito a farsi sostituire anche in quella che è stata probabilmente l’ultima occasione dei Dolphins di vincere una partita in questa stagione. Il famigerato “Tank Bowl” o “Tua Bowl” è infatti andato ai Redskins, ed ancora una volta Miami ha messo in scena una partita ai limiti del professionismo terminata con due intercetti per Rosen. Fitzpatrick ha preso il suo posto a partita in corso ed ha quasi pareggiato i conti con un touchdown lanciato a DeVante Parker, ma il lancio che avrebbe fatto realizzare la two-point conversion per la vittoria finale è stato clamorosamente droppato da Kenyan Drake. I Dolphins restano ancora a secco con un bilancio di 0-5 ed hanno annunciato che molto probabilmente il quarterback titolare della week 7 sarà ancora Rosen, la sfida divisionale contro i Bills potrebbe rivelarsi un vero massacro.

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