It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 4

La week 4 è stata decisamente particolare, nella top 5 infatti fanno il loro esordio i due rookie Mason Rudolph e Gardner Minshew e nè Patrick Mahomes nè Deshaun Watson sono presenti. Per la seconda settimana consecutiva invece, un quarterback perdente è presente nella selezione dei migliori.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Jameis Winston, Tampa Bay Buccaneers (28-41, 385 yds, 4 TD, 1 INT)

La mano del guru offensivo Bruce Arians è decisamente saltata all’occhio nella vittoria per 55-40 ai danni dei Los Angeles Rams. L’attacco di Tampa Bay ha funzionato alla perfezione, il running game è stato efficace grazie alla coppia Barber-Jones, ma il fattore che ha deciso la partita è stato senza dubbio Jameis Winston. L’ex quarterback di Florida State si è messo alle spalle le difficoltà di inizio stagione e si è sbloccato con quattro touchdown ed una fluidità nei lanci probabilmente mai espressa sin ora. Chris Godwin e Mike Evans sono stati i suoi bersagli primari, lo slot receiver ha concluso con 172 yards di ricezione e due touchdown, il prodotto di Texas A&M invece si è messo in mostra con 89 yards ed una meta. Alla festa ha partecipato anche Cameron Brate, il quale nonostante i soli tre target ricevuti è riuscito a trovare la end zone. Questo potrebbe essere stato il vero “breakout game” per il sistema offensivo dei Buccaneers, squadra che fino ad ora sembrava avere un grande potenziale inespresso. Questa situazione giova certamente a Jameis Winston, giocatore che necessita una stagione convincente in vista di un nuovo contratto al termine di quest’anno, per il quarterback però è fondamentale limare al minimo i turnover, un problema che lo tormenta sin dal suo approdo nella lega. I Buccaneers voleranno a New Orleans per la week 5 ed affronteranno una difesa che ha appena messo in ginocchio i Dallas Cowboys. Per Winston e compagni sarà un test significativo.

Pubblicità

Marcus Mariota, Tennessee Titans (18-27, 227 yds, 3 TD, 0 INT)

Fino ad ora è stata una stagione “tipica” di Marcus Mariota, il quarterback alterna sempre numerosi alti e bassi senza mai trovare una vera dimensione all’interno dell’attacco dei Titans. L’ex Heisman però possiede un gran talento e nella sfida di domenica contro i Falcons l’ha dimostrato. La difesa certamente gli ha dato una mano mettendo alle corde Matt Ryan, ma il prodotto di Oregon ha colpito sin dall’inizio della partita pescando per ben due volte il rookie A.J. Brown, autore di due touchdown dei quali uno arrivato dopo una corsa di 55 yards e Corey Davis, ricevitore molto discontinuo ma altrettanto talentuoso. I touchdown di Tennessee, arrivati tutti nel primo tempo, sono bastati per mettere k.o. i Falcons, squadra che è stata sottotono per tutta la partita. Mariota in seguito si è spento nel secondo tempo ed ha lasciato il palcoscenico a Derrick Henry, il quale con il game script a favore è riuscito a totalizzare ben 27 portate. Nonostante il fattore discontinuità, l’attacco dei Titans ad ora sembra molto più produttivo dello scorso anno e nella week 5 la franchigia di Nashville affronterà i Bills tra le mura amiche. Buffalo è reduce dalla prima sconfitta stagionale e potrebbe essere senza il quarterback Josh Allen a causa infortunio, ma la difesa della franchigia di Buffalo resta una delle più solide della lega. Mariota dovrà cercare di ripetere la precisione e l’efficacia fatta vedere contro Atlanta per aggiudicarsi la vittoria finale.

Mason Rudolph, Pittsburgh Steelers (24-28, 229 yds, 2 TD, 0 INT)

Gli Steelers hanno dominato in lungo e in largo il Monday Night con un 27-3 inflitto ai danni dei Bengals. Mason Rudolph ha certamente confermato ciò che di buono aveva fatto vedere contro i 49ers, tagliando al minimo il numero dei turnover. Il sostituto di Roethlisberger è stato estremamente preciso (solo quattro errori su 23 lanci) e si è affidato spesso ai suoi due running back nel passing game, sia Conner che Samuels infatti sono stati autori di 8 ricezioni. Il quarterback ha dimostrato una buona chimica con il ricevitore Diontae Johnson, autore di 77 yards ed un touchdown, mentre la stella Juju Smith-Schuster ha concluso con soltanto 15 yards all’attivo. Rudolph ha realizzato sei touchdown e soli due turnover in tre partite, dunque si sta inserendo molto bene nel sistema offensivo degli Steelers e per quanto fatto vedere potrebbe anche diventare la soluzione a lungo termine per la franchigia di Pittsburgh. Al momento il sophomore non sembra aver sviluppato una grande connessione con Smith-Schuster, ma allo stesso tempo sta coinvolgendo sempre di più Samuels e Johnson nel sistema offensivo. Nella week 5 per Rudolph ci sarà una prova molto importante, la sfida casalinga contro i Ravens infatti sarà molto difficile.

Gardner Minshew, Jacksonville Jaguars (19-33, 213 yds, 2 TD, 0 INT)

Il rookie dei Jaguars continua ad essere soggetto a molto “hype” e la prestazione realizzata a Denver in buona parte lo giustifica. Minshew è stato in grado di mettere in atto una rimonta in un campo molto difficile, nonostante i Broncos abbiano un bilancio di 0-4, aggiudicandosi cosi la seconda vittoria stagionale. La forza principale dell’attacco è stata però Leonard Fournette, il running back ha aiutato l’ex quarterback di Washington State a tenere in vita i drive grazie ad una sontuosa prestazione da 31 touches e 245 yards totali (career high per lui). Minshew nonostante le sole quattro partite giocate, ha stabilito un ottimo rapporto con DJ Chark e Dede Westbrook, i due ricevitori principali della squadra, ma nella endzone si è affidato ancora una volta al tight end James O’Shaughnessy. Sempre nel terzo quarto, periodo terminato con un parziale di 14-0 in favore della franchigia della Florida, è arrivato anche il touchdown di Ryquell Armstead, alla sua prima catch stagionale. L’impatto di Minshew ad ora è stato molto significativo e la squadra sembra girare bene nonostante l’infortunio di Nick Foles. I Jaguars affronteranno i Panthers nella week 5, i quali hanno faticato in attacco nella scorsa partita ma hanno anche messo a segno una convincente prova difensiva.

Matthew Stafford, Detroit Lions (21-34, 291 yds, 3 TD, 0 INT)

Dopo Russell Wilson, per la seconda settimana consecutiva finisce nella top 5 un quarterback che non si è aggiudicato la vittoria finale. Stafford è stato strabiliante nonostante l’infortunio all’inguine ed è andato vicino ad una vittoria casalinga che avrebbe potuto mettere fine all’imbattibilità dei Chiefs. A livello produttivo è stato certamente superiore a Patrick Mahomes, il quale ha concluso la partita senza touchdown realizzati. Stafford ha reso le manovre offensive dei suoi Lions sempre più fluide, ha pescato per ben due volte Kenny Golladay nella end zone ed ha sfornato un altro touchdown per TJ Hockenson, il tight end ha dovuto però lasciare il campo in anticipo a causa infortunio. Per la prima volta è entrato in ritmo anche Kerryon Johnson, il quale ha reso l’attacco di Detroit meno prevedibile, lasciando dunque a Stafford più opportunità. A penalizzare i Lions nel punteggio c’è stato il fumble recuperato e ritornato da Breeland per 100 yards, principalmente perché Detroit era riuscita a fermare ripetutamente Mahomes nonostante l’assenza di Darius Slay. Questa prestazione fa dunque ben sperare in casa Lions in vista della sfida divisionale contro i Packers che la squadra affronterà subito dopo la settimana di bye.

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Andy Dalton, Cincinnati Bengals (21-37, 171 yds, 0 TD, 1 INT)

Pubblicità

L’attacco dei Bengals è stato totalmente sterile contro i Pittsburgh Steelers ed il 27-3 finale ne è la prova. Dalton ha commesso due turnover nella red zone ma allo stesso tempo è stato costantemente sotto pressione, subendo un career high in sack. L’assenza di A.J. Green è certamente un peso, cosi come il basso livello della linea offensiva, ciò nonostan in pochi si aspettavano una prestazione del genere contro una difesa che sin ora non era stata irresistibile. Joe Mixon è stato inefficace nel running game, mentre John Ross e Tyler Boyd non sono riusciti ad entrare in partita. La situazione dei Bengals per questa stagione sembra segnata, ma Dalton e compagni cercheranno la prima vittoria stagionale nella week 5 contro gli Arizona Cardinals.

Case Keenum e Dwayne Haskins, Washington Redskins (6-11, 37 yds, 0 TD, 1 INT) (9-17, 107 yds, 0 TD, 3 INT)

L’assenza della nuova stella Terry McLaurin toglieva una grande opzione per l’attacco dei Redskins, ma allo stesso tempo prima Case Keenum e poi Dwayne Haskins, al suo esordio in NFL, hanno messo in scena un disastro. L’ex QB dei Vikings è stato sostituito molto presto in seguito ad un intercetto ed al termine del match Jay Gruden ha affermato che la sua non era stata una decisione tecnica, ma bensi Keenum aveva subito un infortunio al piede che aveva compromesso la sua gara. L’esordio di Haskins è stato tutt’altro che roseo, la difesa dei Giants aveva giocato decisamente sottotono fino a domenica, ma l’ex prodotto di Ohio State ha subito tre intercetti in sei drive totali. Nella week 5 è probabile che il veterano Colt McCoy prenda il posto da titolare, Haskins deve ancora maturare e non era evidentemente pronto per giocare. Per il rookie sarà necessario del tempo prima di prendere le redini della squadra, ma il talento ed il potenziale della scelta al primo giro non sono in discussione. Nella week 5 i Redskins ospiteranno i Patriots, squadra che nella prime quattro partite ha subito un solo touchdown.

Kirk Cousins, Minnesota Vikings (27-36, 233 yds, 0 TD, 0 INT, 1 fumble)

Per l’ennesima volta i Vikings e Kirk Cousins sono stati schiacciati in un contesto che sarebbe potuto diventare un “turning point” per la franchigia di Minneapolis. Vincere a Soldier Field è estremamente difficile, ma l’attacco di Minnesota è stato letteralmente sterile. Cousins è riuscito a completare diversi passaggi ma le manovre offensive non sono state fluide. Dalvin Cook è stato ripetutamente stoppato dalla dominante front seven dei Bears e Cousins ha faticato a mettere in ritmo i suoi ricevitori. In questa partita il bersaglio numero uno è stato Stefon Diggs, autore di 108 yards di ricezione, dietro di lui però c’è stato il buio più totale con Thielen che ha addirittura concluso con 6 yards. I Vikings avevano una bella occasione vista l’uscita dal campo dopo pochi minuti di Mitchell Trubisky, ma Chase Daniel ed una grande prova difensiva sono riusciti a mettere alle corde Minnesota. I Vikings continuano ad essere un “run-first team”, e ciò spiega le povere prestazioni a livello statistico di Cousins sin ora, ma in situazioni come queste è necessario un “piano b”, perché una volta fermato Cook, Minnesota è stata totalmente dominata. I Vikings affronteranno i Giants in New Jersey nella week 5, con l’intento di essere ben più produttivi dal punto di vista difensivo.

Il resto dei peggiori: La giornata di Josh Allen non è stata certamente delle migliori, il quarterback dei Bills prima di abbandonare il campo con una commozione cerebrale, vantava 153 yds, 0 TD e 3 intercetti, ma allo stesso tempo era riuscito a tenere in gara i suoi Bills con un touchdown su corsa, il primo subito da New England in questa stagione. Il problema dei turnover è stato evidente, ma i Patriots al momento hanno la miglior difesa della lega. Dak Prescott ha terminato la partita a secco di touchdown nella sconfitta contro i Saints, subendo anche un intercetto. Il match è stato dominato dalle difese e nemmeno Teddy Bridgewater è stato produttivo dal punto di vista offensivo. Nonostante la vittoria e l’imbattibilità, Tom Brady ha realizzato la prima prestazione deludente della stagione (150 yds, 0 TD, 1 INT), ma ciò è bastato per la quarta vittoria stagionale grazie al dominio messo in atto dalla difesa.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.