Il Riassunto di Week 9 NCAA

Che spettacolo in week 9 NCAA! E’ successo l’imponderabile in questo weekend di college football tra super sfide, scivoloni impronosticabili e la fine dei sogni di gloria di alcune squadre che penalizzate da un sistema assurdo abbandonano prematuramente la corsa ai college football playoff.

Iniziamo come di consueto dalle vittorie in costume da bagno ed infradito. Nessun problema per App State che regola la modesta South Alabama e conquista l’ottava vittoria stagionale grazie anche alla buona prova di Zach Thomas, originario proprio dello stato più navigabile degli Stati Uniti (certe cose ragazzi bisogna conoscerle). Resta imbattuta anche Minnesota che domina contro Maryland mentre Rodney Smith, grazie alle 103 yard corse, diventa il leader ogni tempo per l’ateneo. Tutto facile per Clemson e Alabama che rullano rispettivamente Boston College e Arkansas. Per i Tigers buona prova del duo Etienne-Overton, tre TD a testa, mentre per i Crimson Tide, privi di Tagovailoa, si sono messi in evidenza Harris e Jeudy con 5 segnature combinate. Continua l’aggiornamento del libro dei record degli Utes da parte di Zach Moss che questa settimana grazie ai 2 TD nella non competitiva con Cal, diventa il giocatore con più TD su corsa della storia dell’ateneo (33), superando i 31 di Del Rodgers (1978-1981),  postando contemporaneamente la 15° partita da oltre 100 yard, altro primato che prima di sabato condivideva con Devontae Booker e John Withe IV. Magari non proprio in infradito ma comunque mai in discussione la sfida tra Hawkeys e Wildcats con i ragazzi di Ferentz che tengono a zero i padroni di casa e trascinati dalle 176 yard di Stanley mettono a tabellone 20 punti,  più che sufficienti per vincere e restare nella top 25.

Vittoria importantissima per Penn State a East Leansing. Ottimo ancora una volta Clifford, che chiude con 4 TD pass, mentre i padroni di casa riescono a mettere a segno l’unico TD della partita quando mancano 7 minuti alla fine certificando i problemi mai risolti di un attacco sinceramente imbarazzante.

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Penn State: talento e tradizione

Due parole di più sulle (teoricamente super) sfide tra OSU-Wisconsin e Michigan-Notre Dame.

I Buckeyes soffrono per un tempo, il primo, che chiudono in vantaggio di 10 punti, per poi esplodere nel secondo trascinati dalle corse di Dobbins che chiude con 163 yard e 2 TD. A fare la differenza è però Chase Young, DE di Ohio State che dimostra in una delle partite più importanti dell’anno, conto il miglior RB della nazione ed una OL di altissimo livello perché sarà tra i primissimi chiamati al prossimo draft NFL. Per lui alla fine della partita 6 takle (4 sack e 5 TFL) e 2 fumble forzati.

Michigan sorprende tutti, inclusa Nortre Dame, e fa aumentare ulteriormente i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere. Sfida con gli Irish che non è mai in discussione per i ragazzi di Harbough che dopo un primo quarto di studio alzano il volume della radio fino al 45-7 con cui si arriva a quattro minuti dalla fine, prima del TD di Javon McKinley che vale il 45-14 finale. Si chiude così la striscia di otto sconfitte contro top-10 team che non servirà ai Wolverines per rientrare nella corsa ai playoff ma rende meno nebuloso il futuro di Harbough alla guida dell’università che ha sede ad Ann Arbor. Finisce il sogno degli Irish di ripetere la semifinale della scorsa stagione nella peggior serata del 2019 con uno Ian book da 8/25 per 73 yard, Tony Jones Jr tenuto a 14 yard ed uno sconfortante 180 yard di total offense: “Clearly a very disappointing Night for ND”  il riassunto perfetto di Brian Kelly nella conferenza stampa del dopo partita e undicesima sconfitta consecutiva in trasferta contro team nella top-20 per gli Irish.

Parlavamo in apertura di alcuni upset che oltre al clamore del risultato in sé si portano dietro anche importanti risvolti di “classifica”.

E’ il caso della sconfitta di Oklahoma che con Kansas State non perde solo la leadership della BIG12, in questo momento nelle mani dell’imbattuta Baylor, ma fa precipitare le chance di postseason dal 50 al 5% (Espn stats). La rimonta di OU, sorpresa dall’esuberanza di Skylar Thompson che nel terzo quarto guida i suoi fino al +25, si ferma ad una yard, quella sull’onside kick decisivo che costa il possesso ai Sooners che pure avevano recuperato lo sferoide prolato in modo però irregolare. Battuta d’arresto letale quindi per i ragazzi di Lincon riley a cui probabilmente non basterà vincere la conference per rientrare tra le migliori quattro della nazione.

Fuori dalle 25, e dalla corsa al BIG12 Championship, Iowa State che dopo i segnali incoraggianti delle ultime uscite si fa sorprendere, a domicilio, dal Gandone nazionale e dai suoi Cowboys trascinati dalla super prestazione del freshman Spencer Sanders e che con il pick-6 di Malcom Rodriguez a sei minuti dalla fine conquistano una delle W più importanti della stagione.

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Restiamo nella BIG12 per segnalare un altro upset quello di TCU su Texas con i Longhornes che pagano la pessima giornata di Ehlinger, 4 intercetti per lui, e abbandonano momentaneamente l’obbiettivo principale della stagione: giocare il championaship della conference. Per gli Horned Frogs buonissima prova da parte del freshman Max Duggan che chiude con 273 yard e 2 TD e vaporizza il tentativo di rimonta di Texas con una corsa da 11 yard a due minuti dalla fine per il 37-27 con cui si chiude la sfida. Horns Down

Citazione obbligatoria anche per UCLA che infligge la seconda sconfitta consecutiva a Arizona State con i Sun Devils dopo aver cullato sogni di gloria nella Pac12 South tornano bruscamente alla realtà.

Chi invece ha evitato la sorpresa è stata Oregon che nell’insidioso match con Wazzu trova il calcio allo scadere dopo aver subito il TD del sorpasso ad un minuto dalla fine. Vittoria fondamentale per i Ducks che con la contemporanea sconfitta di Oklahoma diventano una delle alternative più credibil alle solite note per i playoff anche se la Pac12 rimane la conference con le minori possibilità di accedere alle “Final Four”

https://www.youtube.com/watch?v=x3XbmtCHWiw

Chiudiamo il riassunto della nona settimana di college football con il big match di giornata tra LSU e Auburn che rispettano attese e pronostici. Alla fine di una partita tiratissima sono i Tigers della Louisiana ad avere la meglio grazie al solito Joe Burrow che nonostante si trovi ad affrontare una delle migliori DL della nazione, brava a limitare la super offense di LSU, trova le giocate decisive confermando prepotentemente la sua candidatura per l’Heisman 2019. Ottima la partita Edwards-Helaire e quella di Ja’Marr Chase. Confortante la prestazione difensiva dei ragazzi di Orgenon che riescono a limitare Bo Nix, apparso più preparato rispetto alla sfida con Florida, concedendo meno di 300 yard di total offense ad Auburn. Con questa vittoria LSU si prende la prima posizione “virtuale” del ranking arrivando imbattuta alla supa-dupa sfida con Alabama, decisiva per le sorti nella West division della SEC. Sconfitta pesante, in termini di classifica, per Auburn che però non esce ridimensionata e avrà l’Iron Bowl all’ultima di regular Season per provare a chiudere bene una stagione comunque positiva e che ci ha permesso di iniziare ad ammirare il percorso di crescita di un giocatore speciale con Bo Nix che sta dimostrando di avere tutto quello che serve per diventare un assoluto protagonista (e dominatore) delle prossime stagioni di college football.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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