Il riassunto di Week 8 NCAA

Avevamo anticipato di come week 8 avrebbe potuto raccontarci qualcosa di più sui rapporti di forza all’interno delle varie Conference visti i tanti scontri diretti. Per una volta non siamo stati smentiti e finalmente, quando stiamo entrando nell’ultimo terzo di stagione, possiamo affermare di esserci fatti una idea più precisa sui valori delle singole squadre… almeno fino al prossimo weekend!

Partiamo il riassunto di week 8 dalle vittorie annunciate, quelle in cui la favorita non ci ha messo in imbarazzo…

Nel rematch dello scorso B1G Championship Ohio State non ha avuto problemi a sbarazzarsi di Northwestern trascinata dal solito Justin Fields e dalle corse di JK Dobbins. Vittoria ordinaria per Clemson che si è imposta con punteggio di 45-10 su Louisville anche se continuano a preoccupare le prestazioni di Trevor Lawrence, due intercetti per lui contro i Cardinals. 16/17, 316 yard e 3 TD pass per Jalen Hurts (75 e 2 TD su corsa) nella non competitiva con West Virginia che ha retto un tempo, il primo, per poi venir travolta dal maggior talento dei Sooners. Unico spavento del pomeriggio la carrozza ribaltata nell’intervallo, situazione in cui fortunatamente non si è fatto male nessuno. Facile Auburn su Arkansas con i Razorback che ci hanno regalato l’highlights dell’anno con il fake punt “a due mani” di surrattiana memoria. CAPOLAVORO!

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327 yard e 29° passaggio da TD della stagione per Joe Burrow, record dell’ateneo, nella comoda vittoria di LSU con Mississipi State arrivata con una impressionante accelerazione tra secondo e terzo quarto in cui i Tigers hanno postato un parziale da 23-7 archiviando sostanzialmente la pratica. Settima vittoria stagionale per SMU che trascinata dalle 457 yard e 6 TD dell’ex Longhornes Shane Buchel schiva il trappolone Temple. Analogo destino per i Ghopers che gestiscono senza affanni la pratica Rutgers (Morganb 245 yard 2TD, Smith 112 yard 2TD). Continua il momento di difficoltà per Georgia che dopo la sconfitta a sorpresa con South Carolina soffre per oltre 40 minuti prima di trovare la corsa da 39 yard di DeAndre Swift nel terzo quarto che dà il là alla vittoria per 21-0 dei Bulldogs. Restiamo nella SEC per registrare la 7a vittoria stagionale dei Crimson Tide che nonostante l’infortunio di Tua Tagovailoa portano a casa la parte buona del referto senza troppe difficolta trascinati, per una volta, dalla propria difesa (clamoroso il fumble riportato per 100 yard da Trevon Diggs per il 35-13 finale) Chiudiamo la prima carrellata di risultati con le vittoria di Appalachian State, 52-7 su LA Monroe, e di Cincinnati che contro Tulsa perde Michael Warren II ma trova la l’uomo partita in Gerrid Doaks che chiude con 92 yard e 3 TD, l’ultimo dei quali regala l’allungo decisivo per i Bearcats ancora imbattuti nella AAC.

Upset sfiorato da Kansas in una partita folle e risolta dal calcio allo scadere di Dicker the Kicker che tiene in linea di galleggiamento i Longhornes all’interno della BIG12. Vittoria inaspettata di Vanderbilt che sorprende la numero 22 del ranking Mizzou grazie al TD pass da 21 yard di McNeil per Cam Johnson buono per la prima vittoria ai Commodores contro un ranked team dal 2017. Terzo quarto decisivo nella sfida tra BYU e Boise State con i Cougars, in campo con il terzo QB, che mettono a tabellone 21 punti non risposti e prendono il controllo delle operazioni. Si interrompe a 3 la striscia di sconfitte dei mormoni mentre per i Broncos è  la prima L dopo una prima parte di stagione al di sopra delle aspettative.

Il super upset di week 8 arriva però nella sfida tra Illinois e Wisconsin con gli Illini capaci di rimontare 9 punti di svantaggio nell’ultimo quarto e trovare il calcio della vittoria allo scadere. Wisconsin, nonostante una partita sottotono, controlla la sfida portandosi prima sul 20-7 e poi su 23-14 a 9 minuti dalla fine. Una fumble di Taylor e una chiamata sconsiderata a 2:33 dalla fine, un lancio invece della corsa che avrebbe mandato i titoli di coda, consegnano di fatto il destino del match nelle mani dei padroni di casa bravi poi a tradurre in punti le occasioni avute. Sconfitta devastante quella dei Badgers, probabilmente già con la testa a Columbus, che con questo passo falso rischiano di essere tagliati fuori da qualsivoglia chiacchiera playoff.

Torna a vincere Iowa che dopo aver faticato a muovere la catena con Michigan e Penn State ne fa 26 a Purdue, sufficienti per la 5° vittoria della stagione. Prestazione convincente di Baylor che dopo un primo tempo combattuto mette la freccia e batte Oklahoma State a domicilio confermandosi seconda forza all’interno della BIG12. Dominio degli Utes nella sfida al vertice della South Division con i Sun Devils di Arizona State. Protagonista dell’incontro il solito Zach Moss (99 yard 2 TD) che durante il match domina, e ritocca il record di yard guadagnate su corsa dell’ateneo superando le 3219 corse da Eddi Johnson tra l’84 e l’88. Siamo a 3264 e manca ancora un quarto di stagione.

Arriviamo finalmente ai due Big Match di week 8.

Non bastata una buona prima parte di gara agli Huskies, ed il TD del +14 nel drive d’apertura del secondo tempo, per affondare Oregon che con le spalle al muro trova la forza di reagire segnando a poco più di 5 minuti dalla fine i 7 punti decisivi sull’asse Herbert-Redd. Sconfitta sanguinosa per i padroni di casa a cui non basta una grande prova di Eason e che salvo miracoli sono ormai fuori dai giochi nella Pac12. Ennesima dimostrazione di forza per i ragazzi di Cristobal che nella difficoltà si appoggiano al proprio leader, e ad una difesa che nella seconda parte ha mostrato tutto il potenziale, vincendo una partita importantissima non solo per la corsa alla conference ma anche in ottica playoff (difficile ma non impossibile).

In week 8 gli occhi della nazione erano però tutti puntati sul Beaver Stadium dove sabato andava in scena una delle rivalità più sentite del college football. La differenza, alla fine, come spesso capita in queste partite, l’ha fatta un gioco, il drop sul 4&2 dalle 3 di Penn State che avrebbe dato il pareggio ai Wolverines dopo che i Nittany Lions avevano condotto le danze per l’intero incontro trascinati da un sontuoso Clifford e dalla velocità insensata di KJ Hamler.

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Rispetto alle precedenti uscite (con team di buon livello) l’attacco dei Michigan ha prodotto oltre 400 yard e nell’ultimo periodo la sensazione era che i ragazzi di Harbough ne avessero di più. Quel drop, ed una partenza deficitaria, con i padroni di casa sul 21-0 a metà del secondo periodo, si sono però dimostrati una vetta troppo alta da scalare nonostante l’evidente calo di Penn State, incapace nel secondo tempo di muovere il pallone fatta eccezione per il bombolone da 53 yard di Clifford per Hamler risultato poi decisivo.

Stagione finita per i Wolverines. Continuano a sognare i Nittany Lions anche se Ohio State, almeno per il momento, continua a sembrare qualcosa di irraggiungibile.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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