Il peso dell’esperienza (Philadelphia Eagles vs Buffalo Bills 31-13)

In un New Era Field già in veste autunnale (vento forte e pioggerella fastidiosa), i Philadelphia Eagles piegano 31-13 i Buffalo Bills e tornano in corsa per l’accesso alla post season. Le due squadre arrivavano alla sfida di domenica con tante motivazioni, seppur molto diverse fra loro: gli ospiti erano reduci dalla disfatta di Dallas, consci che un altro passo falso avrebbe portato il loro record a 3 vinte e 5 perse, dunque con un piede e mezzo fuori dai playoff. Buffalo, protagonista in questo 2019 della miglior partenza dell’ultimo decennio, sperava invece di proseguire nell’inseguimento degli indiavolati New England Patriots con un record quasi immacolato (dove il quasi deriva dall’unica sconfitta stagionale, proprio ad opera della truppa di Belichick).

E alla fine l’hanno spuntata gli ospiti, più disperati ma sicuramente anche più esperti di questo tipo di partite. Philadelphia, con molti tifosi al seguito, ha faticato ad entrare in partita come spesso le succede (quest’anno in 6 gare su 8 le Aquile sono andate sotto di oltre 10 punti) con un passing game in evidente difficoltà fra le assenze del tackle Peters, del recever “a lunga gittata” DeSean Jackson e la notevole pressione del temibilissimo front four di Buffalo. Poi però coach Pederson ha cambiato strategia, facendo leva su un rushing game che ha travolto la difesa di casa soprattutto grazie ai blocchi della guardia Brooks e del tackle Lane Johnson. Sfruttando inoltre l’aggressività dei difensori in blu con schemi di corsa ad hoc, Jordan Howard e Miles Sanders hanno trascinato l’attacco ospite che alla fine metterà a referto 218 yard e tre mete su corsa, equamente divise fra Howard, Sanders e Scott.  Proprio Howard ha ormai il ruolo di runner principale con l’esplosivo rookie Sanders a fargli da spalla preziosa, come dimostra la bellissima cavalcata da 65 yard di quest’ultimo che ha dato il là al successo di domenica.

Il passing game invece è stato limitato dalle condizioni climatiche e dalla difesa avversaria, ma tutto sommato Wentz non ha demeritato. Qualche dubbio sul gioco aereo dei biancoverdi della Pennsylvania però rimane perché se è vero che il regista ex North Dakota è chiamato quest’anno ad una distribuzione più equilibrata dei suoi bersagli, dall’altro ad esempio la quasi esclusione di un atleta fortissimo come il tight end Ertz lascia un po’ perplessi, ancor di più in un pomeriggio in cui fra vento e difesa in blu, il passaggio lungo era una chimera. E delle 172 yard passate da Wentz spiccano le 64 ricevute dal sempre positivo Jeffery e le 44 di un Sanders che prima di uscire per un problema alla spalla ha fatto ammattire la difesa di casa.    

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La difesa Eagles, dopo essere stata maltrattata a Dallas, ha offerto una prestazione incoraggiante nonostante alcune assenze importanti come i tackle Malik Jackson e Jernigan ed il linebacker Bradham. Il regista di casa Allen è stato messo sotto costante pressione dai vari Graham, Cox, Curry e Barnett, col il reparto di coach Schwartz che ha totalizzato ben 5 sack e 18 hurries.  La difesa sul rushing game ha ben contenuto sia Gore che Singletary ancora con la coppia Graham e Cox sugli scudi. La giornata inclemente non ha sicuramente aiutato il passing game ma stavolta il secondario degli Eagles, spesso messo sotto accusa, si è disimpegnato a dovere soprattutto grazie alla safety Jenkins ed ai cornerback Sidney Jones e Jalen Mills che hanno contribuito a tenere Allen sotto il 50% di completi.

Buffalo invece ha dato ragione al suo head coach Sean McDermott che alla vigilia aveva dichiarato che la squadra doveva imparare a trovare continuità nelle prestazioni vincenti. Domenica, soprattutto in attacco, Buffalo ha recitato sempre lo stesso copione anche se ad un certo punto era chiaro che la partita stava sfuggendo di mano.  La linea offensiva ha faticato a contenere la pressione degli ospiti, ma anche Allen non ha certo impressionato, chiudendo con un insufficiente 16 su 34 per 169 yard e due mete. Il prodotto da Wyoming è invece piaciuto quando è uscito dalla tasca sia per passare l’ovale che per correre, risultando alla fine il leading rusher con 45 yard guadagnate. Il miglior receiver è stato ancora una volta John Brown con 5 palle catturate per 54 yard, seguito dall’ex Cowboys Beasley (3-54) che ha anche segnato una delle due mete dei locali. Bene anche il rookie Singletary (4-30) più utilizzato come receiver che nel suo ruolo naturale di runner. Ma a differenza di quello di Philadelphia, il rushing game è stato soffocato dalla difesa ospite con un Gore quasi impalpabile.

La difesa di casa, una delle migliori della NFL (è terza per yard concesse), ha iniziato bene, mettendo sotto pressione Wentz soprattutto grazie agli end Hughes e Lawson poi però non è riuscita a contenere il running game molto fisico degli ospiti ed ha perso lo scontro diretto in trincea, per altro contro una delle linee offensive più valide del torneo. Anche In copertura la difesa Bills ha faticato, con il linebacker Milano messo in crisi dalla coppia Sanders e Goedert mentre i due cornerback White e Wallace hanno spesso patito la fisicità di Jeffery.                

Josh Allen Bills Eagles  

E nella bufera di Buffalo i due team impiegavano un po’ ad orientarsi, con i primi tre drive che terminavano con altrettanti punt senza che le due squadre riuscissero ad avvicinarsi alla metà campo. La seconda serie  degli Eagles si apriva con un sack impressionante di Lawson, che con il tackle Dillard addosso, riusciva lo stesso ad agguantare Wentz, ma la bella giocata dell’end veniva vanificata poco dopo da un pass interference di White che tratteneva Ertz. Philadelphia superava poi la metà campo grazie ad una bella corsa del receiver Agholor poi uno screen di Sanders fruttava agli ospiti 25 yard grazie ai blocchi del centro Kelce e della guardia Seumalo. Sul terzo down e cinque in red zone i difensori di Buffalo facevano però ottima guardia sul tight end Goedert e Philadelphia era costretta al field goal. Buffalo rispondeva però prontamente: una pregevole ricezione di John Brown ed un netto “roughing the passer” contro Jenkins portavano i Bills sulle 35 ospiti ed una bella corsa di Josh Allen li trascinava fino in red zone. Qui gli uomini di McDermott riuscivano a commettere in rapida successione due penalità ma sul terzo e 14, Allen usciva dalla tasca e trovava Beasley assolutamente libero per il primo touchdown della giornata. Nel resto del secondo quarto succedeva onestamente poco fino al two minutes warning e alla decisione, onestamente cervellotica, di far correre un Josh Allen che ha una certa propensione al fumble su un terzo e due abbondantemente nella metà campo di Buffalo. Risultato: fumble (il settimo in stagione per il regista dei Bills) causato da Graham e palla agli Eagles sulle 24 dei Bills.

E gli ospiti impiegavano poco a sfruttare il regalo, con Wentz che cinque giochi dopo pescava in end zone Goedert dopo una finta di passaggio sulla destra al receiver Jeffery. Gli Eagles però non si fidavano a calciare controvento ed andavano per la trasformazione da due che riusciva grazie a Sanders. Il secondo tempo iniziava in modo trionfale per gli ospiti: al secondo gioco Sanders sfruttava i blocchi di Seumalo, Kelce e del collega Howard per involarsi in meta dopo una galoppata di 65 yards, con Philadelphia che saliva a +10, perché Elliott sbagliava la trasformazione.

Sul rovesciamento di fronte Buffalo costruiva il miglior drive della sua giornata: su un terzo e 14 Allen usciva nuovamente dalla tasca e serviva un ottimo pallone ancora a John Brown per 19 yard. Poi il prodotto di Wyoming si ripeteva con il tight end Kroft e quindi arrivavano altre 21 yard con Beasley che correva una traiettoria a uscire verso la sideline. Dopo un sack del linebacker  Gerry, Allen si trovava a fronteggiare un terzo e 13 sulle 28 avversarie e qui Buffalo sfruttava alla grande l’aggressività degli Eagles: pass corto da Allen al rookie Singletary che scappava in meta senza grande opposizione.

Ma Philadelphia non si scomponeva di un millimetro: Wentz apriva la serie successiva con un gran lancio sulla sideline a Jeffery per 38 yard. Poi su un secondo e 17 uno screen a Sanders faceva guadagnare agli ospiti 15 yard. Sul terzo e due arrivava la chiusura del down sull’asse Wentz-Jeffery con i Bills che però giocavano un terzo down cruciale praticamente con soli 10 uomini perché l’end Hughes entrava in campo ad azione praticamente iniziata. Grazie a due belle corse di Sanders e Howard gli Eagles arrivavano poi fin sulle 4 di Buffalo, dove il terzo runner, Boston Scott perforava la difesa in blu per il 24-13. Ed il match in pratica si chiudeva qui, con Buffalo che sprecava una ghiotta occasione ancora nel terzo quarto allorchè su un ritorno di punt, Scott perdeva l’ovale preda del linebacker Neal.

Buffalo partiva dalle 43 ospiti ma già dopo 14 yard la serie si bloccava: Allen provava allora a giocare un quarto down ma l’ottimo intervento di Darby su John Brown ridava palla ai ragazzi di Pederson.  In avvio di ultimo quarto Buffalo si produceva in un three and out mentre Philadelphia metteva a segno la meta della sicurezza. Il drive iniziava con due belle corse di Wentz che chiudeva altrettanti terzi down, poi una pregevole portata di Howard regalava 20 yard agli ospiti. Su un terzo e 7 sulle 21 si faceva finalmente vedere anche Ertz che riceveva l’ovale e lo portava fin sulle 3 dei Bills da dove Howard segnata la metà del 31-13 finale, con una Buffalo ormai scoraggiata che negli ultimi due drive non chiudeva neppure un down.  

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