Brees is back (Arizona Cardinals vs New Orleans Saints 9-31)

Quando in week 2 Drew Brees uscì dal campo per un infortunio al pollice della mano destra, quella con cui lancia, i tifosi di New Orleans si ritrovarono con l’incognita Teddy Bridgewater, che aveva il non facile compito di no far rimpiangere il futuro Hall of Famer; quello che però nessuno si aspettava, nemmeno nelle più rosee previsioni era che in week 8, quando era previsto il ritorno di Brees, i Saints avrebbero avuto un record di 6-1, con un Bridgewater che sarebbe quindi riuscito a rimanere imbattuto. Domenica invece abbiamo avuto il ritorno di Brees, contro gli Arizona Cardinals di un ottimo Kyler Murray, che aveva fatto vedere ottime cose nelle settimane precedenti.

La partita inizia subito bene per i Saints, con il QB originario del Texas che dimostra di essersi ripreso ottimamente dall’infortunio, e che mette su un drive senza sì big play, ma riuscendo a macinare yard su yard con ottimi passaggi per tutto il suo parco ricevitori; i Saints devono però accontentarsi di un tentativo di field goal, quando i Cardinals, grazie ad una buona difesa su corsa, costringono New Orleans al 4° down: è Lutz però a sbagliare il calcio, lasciando il punteggio in parità.

Kyler Murray inizia la propria partita nel migliore dei modi possibili, lanciando sul profondo per Clay, che riceve il passaggio per un guadagno di 49 yard, portando i Cardinals subito in redzone; da qui Arizona non riesce però a trovare il TD, con Gonzalez che segna i primi punti della partita con un field goal dalle 31 Yard, e che porta i Cardinals avanti per 3-0. Brees non perde tempo, e trova Hill per 20 yard di guadagno e grazie soprattutto ad una corsa di Latavius Murray riesce nuovamente ad entrare in redzone; la difesa dei Cardinals non demorde e costringe nuovamente al field goal i Saints, con Lutz che questa volta non sbaglia da 26 yard e porta la partita nuovamente in parità, a secondo quarto iniziato.

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Dopo aver costretto i Cardinals ad un 3 & out sono i Saints a segnare il primo TD della partita: Brees si mette in proprio e lancia per due volte verso Thomas, per 28 e 16 yard, ed è poi Latavius Murray a concludere il drive in TD con una corsa da 10 yard per avvicinarsi all’endzone ed una da 8 yard per segnare, portando il punteggio sul 10-3 dopo l’extra point. Nonostante un altro ottimo drive che li porta nuovamente in redzone i Cardinals devono invece accontentarsi di altri tre punti, con Murray che sembra “sciogliersi” davanti alla difesa dei Saints una volta arrivato vicino al TD, non riuscendo a trovare il pass decisivo, e lanciando due incompleti verso Edmonds uscito dal backfield a ricevere e verso Larry Fitzgerald, e vedendo Gonzalez segnare il field goal del 10-6 che mantiene aperta la partita.

Dopo un punt a testa Brees si ritrova il pallone in mano con poco meno di due minuti da giocare prima dell’halftime; insieme al suo HC Payton mette su un drive magistrale, in cui spiccano il pass per Arnold da 19 yard e quello da 14 yard verso Tedd Ginn, con i Saints che vedono però togliersi il TD quando gli arbitri fischiano un holding contro un uomo di linea di New Orleans, rendendo vano il TD pass da 20 yard di Brees per Arnold, e mandando le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 10-6.

Tornati dall’intervallo lungo i Saints commettono il primo errore della partita: Brees lancia sul profondo per Zach Line, facendosi però intercettare da Peterson, che nega il big play al QB e restituisce la palla in mano a Murray. Se Brees sbaglia, Murray ed i suoi non fanno meglio: nel primo play il QB subisce un sack per la perdita di 7 yard, e dopo aver trovato Kirk per 16 yard lancia un incompleto verso Edmonds, costringendo i Card’s a giocarsi un 4° & 1 dalle proprie 30 yard; Edmonds non riesce a guadagnare la yard necessaria per chiudere il down e regala la palla in mano a Brees sulle 30 yard difensive di Arizona.

I Saints impiegano poco più di due minuti per trovare il TD, con Brees che lancia verso Murray, uscito a ricevere, e che completa per 15 yard, trovando il TD del 17-6. A TD di New Orleans risponde field goal di Arizona, con Murray che non riesce nuovamente a trovare il TD, dopo il big play da 22 yard con il pass verso Clay, e vede Gonzalez segnare il terzo field goal di giornata, questa volta da 50 yard, portando il punteggio sul 17-9 per i Saints. A differenza di Murray, Brees dimostra perché dopo tanto anni è ancora “nell’Olimpo” della NFL: pesca prima Tedd Ginn sul profondo per 28 yard, e poi Hill per altre 29 yard, portando i suoi nuovamente in redzone. Dopo una corsa da tre yard di Murray è Hill a segnare il TD, su pass del veterano Brees, portando il punteggio sul 24-9 e mettendo una seria ipoteca sulla vittoria della partita, quando mancano poco più di 12 minuti alla fine della partita.

È la difesa di New Orleans a mettere la parola fine sulla partita, quando ferma per due volte i Cardinals, prima costringendoli ad un punt e poi ad un turnover on Downs, con la franchigia dell’Arizona che non riesce. sfruttare due ottimi pass di Murray da 13 e 12 yard ed una corsa di Kirk per 19 yard. Brees risolve definitivamente la questione quando a 5 minuti dalla fine trova Hill con un lancio sul profondo per 36 yard e connettendo poi con Thomas per 9 yard, per il TD del definitivo 31-9. Prima della fine della partita la difesa dei Saints riesce a trovare un altro sack, con Tuttle che placca Hundley, entrato per preservare Murray, facendogli perdere 4 yard. La corsa di Murray da 31 yard è utile solamente per ritoccare le statistiche, con i Saints che trovano la 7° vittoria in stagione.

Bene Drew Brees al rientro dall’infortunio, aiutato anche da una situazione ottima dopo le cinque vittorie consecutive di Teddy Bridgewater. Non bene invece Murray che riesce si a far muovere l’attacco ma non riesce a trovare nemmeno un TD, togliendo forse le speranze ai Cardinals per un accesso ai playoff; esame importante giovedì sera, quando in Arizona arriveranno gli imbattuti 49ers.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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