Una stagione con i Titans di Montgomery: l’esordio

Riccardo Foglio passerà il quarto anno di liceo a Montgomery (Minnesota) e oltre allo studio farà parte del Varsity Team della sua high school. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua avventura negli States, ecco la seconda puntata (qui la prima).

Eccomi qua, dopo uno stage di orientamento di 3 giorni a New York, sono arrivato finalmente a Montgomery, dove e vengo accolto benissimo dalla mia nuova famiglia. Sono ancora frastornato dal fuso orario (-7 ore sull’ora italiana) ma non vedo l’ora di cominciare la mia avventura in terra americana.
L’avventura sportiva comincia lunedì 18 agosto. Questa settimana ci alleneremo sempre alla mattina. Si arriva prestissimo a scuola, gli allenamenti si svolgono dalle 8.30 alle 12.30, ma per il primo giorno io devo essere a scuola alle 7:30, perché devo ritirare il materiale (casco, paraspalle, protezioni, divisa) che poi, diversamente da come sono abituato a fare in Italia, potrò lasciare nell’armadietto dello spogliatoio.

Si comincia con un esame clinico che serve a testare la reattività cerebrale, un protocollo a cui tutti gli atleti che vogliono giocare a Football devono sottoporsi. Fa parte del “concussion protocol” e serve in caso di un possibile trauma cranico, per verificare eventuali danni subiti dal cervello sulla base di una serie di parametri raccolti come standard iniziale.
E poi, finalmente, il campo.

Il mio primo allenamento in America: ancora non ci credo, sto allenandomi in America, sono emozionatissimo.

Cominciamo la corsa di riscaldamento, alla fine della quale coach Helland mi presenta alla squadra. “Questo è Riccardo, viene dall’Italia ed ha già giocato a Football, quindi non dovremo spiegargli tutte le regole, per fortuna”
Gli allenamenti nella mia High School sono molto diversi da quelli a cui ero abituato. Ogni mattina su una bacheca negli spogliatoi viene affisso il programma della giornata e i roster delle tre squadre: Varsity (i migliori giocatori compresi nei grade 10-12, dal secondo al quarto anno di High School), JV, Junior Varsity, (il resto dei giocatori che non gioca in Varsity, per la maggior parte Sophomores, cioè ragazzi al secondo anno) e Freshmen (squadra composta esclusivamente da giocatori al primo anno).

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Solitamente la prima mezz’ora di allenamento è dedicata alla visione di filmati degli avversari o pesistica nella sala pesi della scuola. Una volta sul campo si comincia con il “Morning stretch” composto da esercizi di stretching e di rinforzo per il collo, insieme ad alcune andature come carioca e allunghi. Successivamente la squadra viene divisa in reparti e si lavora sugli individuali offensivi e difensivi, con 20 minuti di scrimmage per parte. Finita la parte tecnica tocca alla preparazione atletica divisa in 4 stazioni e agli sprint di fine allenamento. Inutile dire che, non essendo abituato ad allenamenti di 4 ore tutti i giorni dopo la prima settimana non sentivo più le gambe.

Alla fine dell’allenamento alcuni dei miei nuovi compagni mi avvicinano e mi chiedono stupiti: “Ma davvero si gioca a football americano in Italia?”. Ed io “certo ed io ho la fortuna di giocare in una squadra che ha festeggiato quest’anno 40 anni di attività. Io sono un Giaguaro!

La prima partita di campionato si avvicina e scopro, così, come sono organizzate le tre squadre.
La Varsity gioca ogni venerdì sera verso le 7. Durante le partite di Varsity anche i JV sono in sideline. JV e Freshman solitamente giocano il lunedì una dopo l’altra.
Ogni giocatore deve saper giocare sia in attacco che in difesa sia per sviluppare la visione di gioco ma anche perché il numero di giocatori non abbonda. Inoltre, ogni atleta può giocare fino a 6 quarti in una settimana, quindi un giocatore può partecipare all’intera partita in JV e 2 quarti in Varsity o viceversa.
Solitamente, quando la Varsity gioca in casa i JV e i Freshman giocano in trasferta e viceversa.

La mattina di sabato 24 agosto partecipiamo ad uno scrimmage contro Glencoe-Silver Lake e Sibley East. Sia la Varsity che i JV giocano 4 scrimmage da 30 azioni: 15 in attacco e 15 in difesa, per provare alcuni schemi e vedere chi merita il posto di titolare per la prima partita di campionato. Io gioco con i JV e mi ritengo abbastanza soddisfatto della mia prestazione, ho fatto alcuni errori su dei blocchi ma nulla che non possa essere perfezionato in allenamento.
Al momento sono un ricevitore di riserva per la Varsity, mentre in JV sono sia ricevitore che cornerback. Durante la settimana prima dell’esordio contro Waseca, molto tempo viene dedicato agli special team per definire i ruoli e gli assegnamenti.

riccardo foglio montgomery

LA MIA PRIMA PARTITA

Siamo in trasferta con la Varsity (avete presente i mitici bus gialli, quelli che si vedono in tutte le serie TV e film? Esatto andiamo proprio con quelli!) per giocare contro Waseca, sono in sideline nel momento dell’inno Americano. Che dire: spalti pieni di tifosi, Marching band e cheerleader che guidano il tifo del pubblico, l’inno americano. Sono emozionatissimo!
Nonostante il grande impegno di tutti i miei compagni, la partita non volge in nostro favore e perdiamo 57-8. Facciamo qualche errore e fumble di troppo, e Waseca è la squadra più forte, assieme a Marshall, che incontreremo in campionato. Io entro nell’ultimo drive quando mancano 3 minuti alla fine della partita e faccio un paio di blocchi.

Una delle cose che ho notato ed apprezzato è il fatto che il coaching staff non ci abbia mai gridato contro, ma ci abbia sempre spiegato i nostri errori con calma una volta tornati in sideline.
Appena il tempo di riposare ed il giorno dopo si gioca di nuovo. Questa volta sono in B squad (altro nome della Junior Varsity) sempre contro Waseca ma giochiamo in casa alle 13.30. Qui i quarti durano 10 minuti e ci sono solo 3 referee.
Abbiamo installato gli special team 20 minuti prima del kickoff (solo i ruoli, gli schemi già li sapevamo), ed alla fine posso dire di essere soddisfatto: sono venuto negli States per giocare ed infatti in questa partita mi ritrovo Wide Receiver, Cornerback, R3 (terzo uomo a destra del kicker nei K.O.), Linebacker nel kickoff return (seconda linea), Gunner nel Punt e Cornerback nel Punt return. Ho fatto dei bei blocchi ed un paio di bei placcaggi in difesa, come WR non ho avuto occasione di ricevere dei palloni ma la cosa non mi ha stupito, il nostro gioco si basa molto sulle corse. Ho fatto un bel blocco in controflusso ad una linea grossa il doppio di me durante una reverse. La partita è molto equilibrata, e dopo essere andati sul 6-6 sembra che nessuno riesca più a segnare. Arriviamo ai due minuti finali, e finalmente, con una serie di QB sneak e screen, riusciamo a segnare il 14-6.

Abbiamo vinto e gli allenatori mi dicono che sono contenti di come ho giocato. Cavolo, sono in America, e sto giocando, cosa posso volere di più?
Ci pensa la mia host family a darmi una nuova ispirazione. Mi portano ad una meravigliosa fiera: la famosa Minnesota State Fair, un festival di cibo e spettacolo. Con la fiera l’estate finisce, da martedì si comincia la scuola, e ci saranno tantissime novità da aggiungersi ad un campionato che è appena iniziato. Già ci aspettano nuove sfide, questa sera trasferta a Kenyon-Wanamingo con la B Squad e venerdì 6, in trasferta, con la Varsity contro Marshall.

Di questo parleremo nel prossimo capitolo

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Thanks to Devin Anne Reyes and Lisa Berdan for the pictures

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