Scusate l’accento: Kirk Cousins, una serie di sfortunati eventi

Più di una volta su Twitter ho discusso con altri appassionati di football americano di Kirk Cousins e più di una volta ho cercato di andare oltre il “è strapagato, non vince mai nelle partite importanti”.
E’ vero, gli 84 milioni in 3 anni per un quarterback che l’anno scorso ha avuto un record di 1-6 contro squadre che sono andate ai playoff possono risultare tanti e quelle sconfitte possono essere imputabili a lui. Se uno poi a va a vedere le statistiche, vede: Kirk Cousins 2 intercetti nel quarto quarto —> che QB di merda.

Io ho la tendenza a non credere nelle statistiche, o meglio ci credo solo se contestualizzate, se narrate, perché nel football ogni partita è diversa e a sé.
Parliamoci chiaro, ho avuto anche io i miei dubbi sui soldi garantiti che prende e il suo record 5-25 contro squadre vincenti mi fa sempre storcere il naso, ma devo ammettere che non ho mai preso il telecomando della smart tv e dire di essermele viste e quantomeno analizzate.
Sono andato quindi a riprendere un paio delle sconfitte contro winning team nel 2018 (perche’ tutta sta voglia di vedermi Vikings vs Bills non l’avevo), soprattutto in notturna dove “notoriamente” perde, per rispondere alla domanda: è tutta colpa di Cousins?

Partiamo dalle basi: Kirk Cousins è un buon QB. Non è Brady, non è Brees, non è Mahomes, non è Rodgers, non è Wilson. Ma personalmente lo metto nel gruppo successivo. E’ buono, ma non élite. Onestamente ci sono troppi lanci buoni per dire che non sia un buon QB. La meccanica è ottima, il braccio c’è. Sta calmo quando intuisce il blitz, ed è uno dei QB più pericolosi quando si tratta di copertura uomo a uomo ed è un maestro nello spostare le difese con lo sguardo.
Per esempio, qui contro i Rams in un 3&5 dalle proprie 41, guarda a destra tutto il tempo, si gira di scatto sulla sinistra e lancia su Diggs a colpo sicuro.

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Seguiamo la traccia Diggs, se vedete prova a convincere il CB che stia facendo una Shallow Cross attraverso tutto il campo, mentre dopo 5 passi si gira e va verso l’esterno, avendo uno spazio dal CB che in NFL significa: Uomo libero.
Kirk Cousins sa perfettamente come andrà lo schema e che se funziona avrà a sinistra tutto lo spazio libero. Ma questo concept richiede tempo, e guarda appositamente a destra per evitare che la Safety scenda a dare manforte. Perfetta esecuzione e primo down meritato.

Fa delle cose notevoli, ma delle volte fa delle cose incomprensibili, tipo questa:

 

What was that???

Oppure questo pick six, contro i rivali divisionali in Week 11 mi ha fatto urlare contro il televisore in diretta. In basso a destra c’è uno smash concept con un corner route dietro. Qui anche i principianti di Madden sanno che si legge il CB, se sale vai sul ricevitore esterno nella flat, se il CB scende vai sullo slot. 1&10, ti prendi queste 5 yards e vai per il down successivo.
Per qualche assurdo motivo Cousins fa questo:

 

Inspiegabile.

E potrei citare un paio di Bust Coverage contro Green Bay e Bears (che però su YouTube non si trovano, quindi niente gif) completamente mancati che sarebbero stati dei sicuri TD o altri lanci che fanno uscire i punti interrogativi alla Metal Gear Solid.
Ma quindi, la colpa è sua? Qui la risposta inizia a diventare articolata. La risposta breve è NO, anzi, è stato un miracolo avere 30 touchdown e solo 10 intercetti.
Possiamo partire da, la sua OL l’anno scorso faceva abbondantemente schifo. Qualunque situazione con 4-man rush la OL ha sofferto, permettendo pressioni al QB che sicuramente hanno influito sul risultato finale della stagione. E ha sofferto tantissimo nelle corse: i Vikings non sono mai riusciti a correre con convinzione in presenza di Box con 6-7 giocatori.
Un caso eclatante è questo contro i Seahawks, 4th quarto e Minnesota è al 3rd&goal quando il punteggio è 0-6 per Seattle. Devono segnare.

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6 uomini nel box per Seattle, 5 uomini di linea più il TE per Minnesota, e non riescono a correre per 2 yard. In una situazione dove il TD avrebbe cambiato completamente le sorti della partita e nessuno della OL dei Vikings ha avuto infortuni da stoppare una stagione. Quello che ha giocato di meno dei titolari è Riley Reiff con 13 partite giocate, che fanno più del 75% degli snap. Prendete una qualunque corsa dei Rams o dei Cowboys e vedrete che anche quando la OL ha meno giocatori rispetto al box della difesa riescono a correre tranquillamente. E’ quindi un problema di elementi della OL e di Coach.

Per non parlare poi della pass protection, quando vediamo le statistiche notiamo: fumble di Cousins nell’ultimo quarto. In questo fumble, recuperato e riportato in endzone, l’errore è di Cook e del tackle di destra che non proteggono affatto Cousins.

 

Quella partita è stata strana, tatticamente sbagliata dal coaching staff e con dubbie decisioni arbitrali, vedasi il field goal bloccato da Bobby Wagner, super illegale, ma trascuriamo questo e vediamo altre occasioni dove non è stato Cousins il problema ma la OL attorno a lui.

Un lampante esempio è stato in Week 4 contro i Rams (che vinceranno poi 38-31). Lasciando stare che una delle difese più forti dell’anno prima sia è fatta segnare 38 punti, concedendo a Goff 5 TD di cui 3 sempre puntando il matchup su Anthony Barr prima di fare dire al DC: “forse è meglio cambiare strategia”, ma Cousins ha fatto un partitone: 3 TD e 422 yards.

 

E’ stata una bella partita, tirata, i primi 3 quarti combattutissimi con continui cambi al vertice. Fino a 8 minuti dalla fine, nonostante le praterie lasciate dalla difesa di Minnesota, i Vikings erano a soli 10 punti dagli imbattuti Rams, palla in mano a Cousins che si fa un drive fino ad arrivare alla Red Zone dei Rams con un 3&6 da convertire: quando il Right Tackle ha dimenticato perché ha una casa così grande e quale sia il lavoro che gli permette di mantenerla.

 

Suh entra come il coltello caldo nel burro e in due secondi ha le mani su Kirk Cousins. Calcio di Minnesota e +7 Rams. La difesa dei Vikings riesce per la seconda volta in giornata a dare un 3&out a Goff e Cousins ha la possibilità con 2 minuti e 20 di pareggiare e andare OT nel migliore dei casi o rischiare con una conversione da due punti (riuscita poco prima con Murray)
Se non fosse che anche nell’altro lato della OL dei Vikings la guardia sinistra dimentica anche lui come ci siano quei soldi nei suoi fondi pensione e che davanti ha un certo Aaron Donald. 1&10 Cousins subisce un sack che lo porta sul 2&18. Ottimo modo di iniziare il drive.

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Miracolosamente Cousins riesce a convertire il down con 2 passaggi su Treadwell e muovere ancora la catena quando il tackle sinistro non contiene il pass rusher che strappa la palla dalle mani di Cousins, Rams coprono e fine della partita.

 

3 sack, quando Cousins aveva maggiormente bisogno dell’aiuto della OL. Qui la colpa è di Cousins? Semmai l’opposto. E’ merito di Cousins se la partita è stata viva fino all’ultimo minuto e mezzo nonostante quella OL.
Io non credo quindi che vadano dati a Cousins tutti i (de)meriti della sconfitta, i Vikings in qualche modo si sono “autosabotati” e hanno peccato di abilità di esecuzione.

Chiaro esempio di “Lack of execution” è in Week 8 contro i Saints. Mancano 1:11 alla fine del secondo quarto: Saints 10 Vikings 13, palla ai Vikings in Red Zone Saints. Se i Vikings segnano un TD e PAT vanno a 10 punti di vantaggio, male che vada un Field Goal da molto vicino regalerebbe 6 punti di vantaggio prima di tornare negli spogliatoi.
Thielen perde palla in uno screenplay che dire di routine sarebbe banale, i Saints si fanno 70 yard (con l’aiuto anche di 15 yard di penalità) e pochi down dopo Kamara corre in end zone. Saints 17 – Vikings 13. Da provare ad essere 10 punti sopra ad essere a 4 sotto in meno di un minuto. Roba che spezza il morale.
Ci metti che quando tornano in campo, l’offensive coordinator dei Vikings va per il 4&1 dalle proprie 45 yards, nel tentativo disperato di dire: “questa partita la vinciamo, avete avuto culo poco fa”,
Kirk Cousins passa una ottima palla a Treadwell, che gli scappa dalle mani e i Saints sono nuovamente in territorio Vikings e mettono altri 3 punti dopo che la difesa ha fatto un miracolo considerata la posizione del campo.
Drive successivo, 2&8 Vikings, Diggs non continua la traccia che dovrebbe seguire, ma si ferma cercando forse di fregare il cornerback e arriva l’intercetto e pick six di P.J. Williams. Fosse stato Madden avrei lanciato la console fuori dalla finestra urlando ai bug di EA. Non oso immaginare per i giocatori e per Cousins. Forse Cousins poteva fare di più, ma sono comunque due eventi che sono costati 10 punti alla partita finita poi 30-20 per i Saints.

Quello che mi ha impressionato più di tutto è stata la mancanza delle corse nei terzi e corto, quindi sotto 3rd&3 o meno. Prendendo le statistiche i Vikings sono stati sesti per azioni in situazioni da terzo e corto, ma 29° per corse in quelle azioni (e primi per tentativi di passaggi). Non correvano, vuoi per la linea d’attacco, vuoi per l’Offensive Coach.
De Filippo, licenziato dopo una pessima partita contro i Seahawks, è stato criticato proprio dal suo HC per le mancanze delle corse e per il playcalling discutibile.

Quindi abbiamo Cousins spesso abbandonato dalla OL, con la sfiga di Thielen che fa fumble e Diggs che non comprende bene quale dovrebbe essere la traccia, aggiungiamo un paio di calci mancati dal kicker ed il gioco è fatto. Non cito le partite in cui sono stati completamente outcoached dai Patriots, perché quello è uno standard NFL.

In conclusione, si possono dare le colpe a Kirk Cousins di avere perso queste partite? No. Forse quellla contro Chicago in week 11, ma tutte? No.
La OL ha fatto schifo, i ricevitori hanno commesso sbagli, errori di comunicazione, l’OC si è rifiutato di correre in situazioni di 3&corto. Devo dare le colpe a lui per i lanci in ritardo? O qualche lettura sbagliata? Solo se voglio vedere le cose in maniera semplicistica.
Questo attacco è stato deludente, mentre Cousins no. Sono state a mio modo di vedere “solo una serie di sfortunati eventi”. Considerato tutto, secondo me lui ha avuto una ottima stagione, il vero Minnesota Miracle del 2018.

Vedremo questa sera (quando scrivo questo pezzo è il sabato precedente week 1) come andrà la partita contro i Falcons, e se la cura in offseason fatta di un ottimo centro come Bradbury preso al primo giro, un’altra ottima guardia Josh Kline in pass protection e di Gary Kubiak, uno delle migliori offensive mind degli ultimi 30 anni, come Assistant Head Coach/Offensive Advisor, possa dare i suoi frutti e a Kirk l’opportunità di dimostrare quanto davvero vale e di redimersi da tutte le critiche.

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Emanuele Sortino

Doctor in Material Science and Engineering at University of Colorado Boulder. Titolo preso solo col scusa di avere una copertura per la sua smania di football. SKO Buffs e GO Broncos!

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