[NFL] Week 4: Preview tattico di Philadelphia Eagles vs Green Bay Packers

Philadelphia Eagles vs Green Bay Packers: Lambeau Field, Green Bay, 20.20 locali, 2.20 italiane

Statistica Packers: Aaron Rodgers ha un record perfetto contro i Philadelphia Eagles: quattro vittorie su quattro incontri.
Statistica Eagles: Gli Eagles hanno un record di sei vittorie e cinque sconfitte negli undici Thursday Night giocati.

Introduzione

Nell’ultimo periodo la lotta per i playoff nella NFC si è confermata un bagno di sangue. Ogni stagione almeno una decina di squadre forti e ben allenate si azzuffano per accaparrarsi uno dei sei posti disponibili, in una lotta all’ultimo drive che spesso viene decisa dal sommarsi dei dettagli. Un infortunio qui, un errore decisivo là, qualche chiamata arbitrale a sfavore e una squadra che a settembre partiva per spaccare il mondo si ritrova, cinque mesi più tardi, a guardare il turno di wildcard dal divano. Lo sanno bene i Packers, che hanno mancato il treno playoff nelle ultime due stagioni. Rischiano di scoprirlo gli Eagles, che dopo il primo inizio 1-2 dell’era Pederson hanno un disperato bisogno di mettere vittorie in cascina per tenere il passo delle concorrenti. I Packers arrivano invece lanciatissimi, forti del record di 3-0, ma visto il rendimento della NFC North non possono permettersi di rallentare la corsa.

Come arrivano le due squadre

Giusto due settimane fa avevo elogiato l’attacco degli Eagles. Lo avevo fatto anche in offseason e resto della stessa idea anche a fronte di due sconfitte consecutive: questo reparto a pieno organico fa paura. Il problema è che, fatta eccezione per la prima giornata, a pieno organico l’attacco degli Eagles non lo è mai stato. 

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Eagles DeSean Jackson e Alshon Jeffery
DeSean Jackson e Alshon Jeffery hanno saltato le ultime due partite per infortunio

Nelle ultime due giornate gli infortuni di Alshon Jeffery e DeSean Jackson hanno lasciato un vuoto che il resto dei ricevitori non è riuscito a colmare. In particolare, la mancanza di Jackson ha tolto all’attacco una deep treath fondamentale per dilatare verticalmente la copertura difensiva avversaria.
Probabilmente Jeffery e Jackson non ci saranno nemmeno questa sera. Le armi restanti, al di fuori del sempre ottimo Zach Ertz, sono Nelson Agholor e il rookie JJ Arcega-Whiteside, che insieme a Dallas Goedert si sono resi protagonisti dei tre drop sanguinosi che hanno impedito agli Eagles di rimontare i Lions la scorsa settimana.
Dei tre errori, quello di Arcega-Whiteside è il più interessante, perché esprime sia il potenziale degli Eagles sia i motivi per i quali Philly fatica a raggiungerlo.

lions eagles
Meno di un minuto alla fine della partita, 4th&15 disperato per gli Eagles. I Lions sono disposti in cover 2 man, con 3 uomini ad attaccare il QB e un raddoppio di marcatura su Ertz.

 

Gli Eagles attaccano sulla sinistra con un Mills Concept eseguito alla perfezione. Il receiver più interno, Hollins, corre una dig route che attira la safety Justin Coleman in avanti. Questo permette a JJ Arcega Whiteside di attaccare lo spazio profondo lasciato sguarnito dal movimento di Coleman.

Tolta di mezzo la safety, ora Arcega-Whiteside può giocarsi l’1vs1 in profondità contro il proprio marcatore. La palla di Wentz è leggermente corta, ma comunque abbastanza precisa da permettere la ricezione. Nonostante sia stato scelto al secondo giro proprio per la sua abilità nei contested catch, questa volta il rookie non riesce ad agguantare il pallone.

https://twitter.com/RobHodge/status/1175912892601909249?s=20

Con un attacco decimato, gli Eagles avranno meno big play sulle quali contare. Proprio per questo non possono permettersi di sprecare le occasioni che avranno per colpire i Packers.
Come se non bastasse, questa partita arriva nel peggior momento possibile per l’attacco di Philly. Infatti, trattandosi di un Thursday Night, Doug Pederson ha avuto soli quattro giorni per prepararsi alla sfida contro una delle difese più calde della lega.

packers defense
La difesa di Green Bay è la prima nella lega per turnover generati, otto in tre giornate.

Dopo un decennio deprimente, la difesa dei Packers è finalmente tornata ad essere dominante su tutti i livelli del campo, a partire dalla secondaria, dove Jaire Alexander sta giocando su livelli da all-pro, fino alla strepitosa linea difensiva, che ha beneficiato enormemente dell’arrivo in free Agency dei due Smith, Za’darius e Preston. Ad architettare il tutto c’è Mike Pettine, che alla seconda stagione come defensive coordinator sta raccogliendo i frutti del lavoro iniziato lo scorso anno.
Pur concedendo yard su corsa a Philip Lindsay e passaggi medio-corti a Joe Flacco, nei momenti chiave della partita contro i Broncos la difesa ha saputo alzare il livello, forzando 3 turnover fondamentali.

La difesa di Pettine è veramente diabolica. Il DC dei Packers è fenomenale nel nascondere al quarterback e alla linea offensiva la provenienza della pressione, che spesso arriva da linebacker e defensive back, il cui movimento in avanti è compensato dagli uomini di linea che si abbassano in coverage.

packers defense

Aspettiamoci spesso situazioni del genere. Particolarmente nei terzi down, Pettine adora confondere il quarterback avversario intasando la linea di scrimmage con potenziali pass rushers. In questo terzo down contro i Broncos ad esempio ce ne sono sette Starà a Wentz decifrare lo schieramento per capire chi attacca e chi invece si abbassa in pass coverage.

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I Packers sono imbattuti dopo tre giornate e l’attacco non ha ancora ingranato del tutto. Può sembrare un controsenso, ma è la migliore notizia che Green Bay potesse aspettarsi da questo inizio di stagione. Per una volta, Aaron Rodgers non è costretto a fare i salti mortali per tenere a galla i Packers in partite dai punteggi esorbitanti. Grazie ai miglioramenti della difesa, ill numero 12 ha potuto limitarsi al compitino, adattandosi gradualmente al nuovo stile offensivo introdotto dal rookie HC Matt LaFleur.

aaron rodgers packers

L’impressione è che se Rodgers dovesse scaldarsi, questi Packers potrebbero seriamente candidarsi al primo seed della NFC. Per il momento, però, c’è ancora parecchio da sistemare, perché l’outside zone di LaFleur è ancora lontana anni luce dal suo modello, i Rams di Sean McVay. Detti ciò, alcuni principi della filosofia di McVay stanno iniziando a funzionare nell’attacco dei Packers.

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packers
Nel primo quarto LaFleur chiama un bootleg, marchio di fabbrica della scuola Shanahan-McVay. È una finta di corsa (play-action) che prevede di minacciare la difesa con una corsa verso l’esterno. La linea offensiva e il running back si muovono lateralmente, come se dovessero correre verso destra, Ma anziché consegnare la palla al RB Rodgers la tiene e “rolla” verso sinistra, in direzione opposta a quella della finta corsa.

 

packers
L’obiettivo del bootleg è proprio sbilanciare la difesa fingendo di attaccare un lato- quello della finta di corsa- e colpirla da quello opposto. In questo caso, il TE Jimmy Graham corre una flat route, mentre Davante Adams corre una crossing route più profonda. In base all’altezza del cornerback di destra, Rodgers decide di lanciare la traccia più profonda, quella per Adams, che riceve e guadagna il primo down.

Al netto di questi timidi miglioramenti, il playcalling offensivo resta ancora troppo meccanico e prevedibile, in generale privo di quell’armonia che abbiamo ammirato negli attacchi di McVay.
Per ora sembra che LaFleur si sita limitando a copiare il sistema Rams, anziché prendervi spunto per cucire l’attacco attorno ai punti di forza del roster di Green Bay. Detto questo, lo stesso Rodgers, che non ha ancora raggiunto 250 yard in una partita, non è esente da colpe, ed è chiamato ad alzare il livello nelle prossime giornate.
Questa sera però l’attacco dei Packers avrà un’ottima occasione per fare un passo in avanti. Dopo essersi misurati con le ottime difese di Chicago, Minnesota e Denver, Rodgers e LaFleur si troveranno di fronte un reparto pieno di punti di domanda.

Le incognite degli Eagles non arrivano tanto dalla linea difensiva, che pure non ha registrato nemmeno un sack in week 3, quanto da una secondaria che è stata perforata a ripetizione nelle prime tre partite. Si sapeva che il reparto cornerback era una liability, ma era difficile immaginarsi un rendimento così scadente. Visto che Ronald Darby sarà assente (forse meglio così), gli Eagles dovranno cavarsela con i soli Rasul Douglas, Avonte Maddox e Sidney Jones.
Peraltro, le soluzioni di Jim Schwartz per porre rimedio ai problemi della secondaria hanno finito per peggiorare la situazione. Le chiamate pessime del defensive coordinator in diversi momenti chiave sono infatti costate carissimo nelle sconfitte con Falcons e Lions. In particolare, Schwartz sta facendo un uso sconsiderato e controproducente della Cover 0.
Cover 0 è il blitz più rischioso che si possa effettuare. In sostanza, qualunque difensore che non ha compiti di marcatura a uomo si fionda verso il quarterback avversario. È un blitz devastante, ma incredibilmente rischioso: se l’attacco lo sente arrivare, può sfruttare la mancanza di copertura profonda, come nel caso del TD decisivo di Julio Jones in Week 2.

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Lascio la parola a quell’uomo stupendo di Brian Baldinger

Jim Schwartz ci è ricascato due volte contro i Lions. La prima in occasione di un 3rd&4 verso la metà campo.

eagles lions

È ancora cover 0. Cinque difensori marcano a uomo i cinque receivers dei Lions. Ciò significa che gli Eagles hanno sei rusher contro cinque bloccanti. Il vantaggio numerico fa sì che Sendejo abbia la strada spianata per arrivare a Stafford. Ma la copertura di Maddox è talmente fragile che Marvin Jones riesce a liberarsi in tempo per fornire un bersaglio a Stafford un attimo prima del sack. Primo down Lions.
Pochi minuti più tardi, con i Lions nella redzone, Schwartz si è ostinato a chiamare un altro Cover 0 Blitz. Ancora una volta Stafford ha punito l’aggressività di Philly pescando Marvin Jones nella endzone per il touchdown.

Per quanto mi riguarda, il giudizio sull’attacco di Green Bay è ancora sospeso. Ma se Rodgers non dovesse riuscire ad abusare di una difesa così in difficoltà, sarà il caso di iniziare a preoccuparsi.

Conclusione

Difficile immaginare ad inizio stagione una Philly con un piede fuori dai playoff così presto. Me è anche vero che questi Eagles hanno sempre dato il loro meglio quando si sono sentiti con le spalle al muro, quando potevano indossare la maschera da underdog e giocare per smentire il pronostico. Per espugnare Lambeau Field, però, servirà un’impresa degna degli Eagles 2017, l’anno del Superbowl.
A proposito di Super Bowl, l’ultima volta che ha potuto contare su una difesa nella top 10 per punti concessi, Aaron Rodgers ha sollevato il suo primo e unico Lombardi Trophy. Partite come quella di stasera ci diranno se questo può essere l’anno buono per vincere il secondo.

Gli Eagles vincono se: la secondaria non fa danni eccessivi e i giocatori offensivi eliminano gli errori più gravi.
I Packers vincono se: la difesa mette la museruola ad un attacco decimato come quello degli Eagles, mentre Rodgers e l’attacco salgono di colpi.

Consigli Fantasy Packers: Andate a vedere la partita che ha fatto Terry McLaurin dei Redskins contro Rasul Douglas in Week 1. Poi considerate che Marquez Valdez-Scantling ha un tempo quasi identico a quello di McLaurin sulla 40 Yard Dash (4.37 secondi), ma riceve i lanci di Aaron Rodgers, non quelli di Case Keenum. Potrebbe pagare la scommessa su Jamaal Williams come running back. Williams, non ha messo a referto touchdown in week 2, ma rispetto ad Aaron Jones ha corso di più e meglio (4.9 yards per portata contro 1.3 per Jones)

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Consigli Fantasy Eagles: Se i Packers dovessero avere lo stesso approccio difensivo visto contro i Broncos, Miles Sanders avrà la possibilità di superare per la prima volta in carriera le 100 yard su corsa. L’unico pass-catcher che val la pena di schierare è Ertz: quando Wentz è in difficoltà, le ricezioni del numero 86 aumentano a dismisura.

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Alberto Cantù

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