Super Bowl LVI: La Top 10

Poteva mancare la conclusione della nostra stagione 2022 senza la Top 10 del Super Bowl?! Assolutamente no! Ecco quindi il meglio ed il peggio visto la scorsa domenica. Come sempre in calce le menzioni d’onore dove siete chiamati voi a valutare con un punteggio ciò che non ha trovato spazio all’interno della classifica.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number11″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

Vernon Hargreaves: non ha particolarmente pesato sull’economia della partita, ma che un giocatore del livello di Hargreaves – undicesima scelta al draft 2016 – commetta una penalità talmente stupida entrando in campo per festeggiare con i compagni un touchdown in endzone, tanto più che era pure in borghese perché infortunato, è proprio da pirla…

https://twitter.com/NFL_DovKleiman/status/1493025247326617604?s=20&t=WqTpXSnZMH9Ih6BpLhwipQ

Pubblicità
[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number12″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

I sack subiti dai Bengals: io mi auguro che a Cincinnati abbiano capito quello che c’è da fare in offseason, ma dopo quella passata ancora non ne sono sicuro. Dopo il record di sack subiti in una partita di playoff abbiamo anche il record di sack subiti in una partita del Super Bowl al pari di Roger Staubach. E’ anche su queste cose che si vincono gli anelli.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number13″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

Tyler Boyd: nel Super Bowl commette quello che è il suo primo drop stagionale. Pessimo momento amico mio…

Pubblicità
[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number14″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

L’america si ferma ma non per Euphoria: puoi battere tutto, ma non la epica sfida tra Cassie e Maddy. Shame Shame Shame.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number15″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

The Rock: non è Michael Buffer. A Los Angeles ci avevano abituati bene durante i playoff, ma se lo schiaffo più in basso nella TOP 10 mi randella di botta. E già cosi sto rischiando…

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number16″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

Evan McPherson: Lui è il mio uomo. Non ha il minimo senso. Quest’anno mi ha regalato l’esultanza della vittoria su un field goal sbagliato con partita poi persa contro i Packers ed ora all’intervallo del Super Bowl anziché essere nello spogliatoio è sulla sideline a vedere l’half time show. Sembro io in gita scolastica alle superiori dopo la quarta media con i professori che mi dicono di fare basta.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number17″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

50 cent: durante l’esibizione dell’halftime abbia visto la trasformazione di 50 cent in 150 cent. Totalmente fuori forma eppure nettamente più atletico di quanto potrò esserlo io in tutta la mia vita.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number18″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

Odell Beckham Jr.: quella di stasera è la sua rivincita. Trattato come reietto in quel dei Browns, scelto dai Rams di cui è stato uno degli assoluti protagonisti in questo finale di stagione. Triste l’abbia terminata con la rottura del crociato, felice che mentre lo opereranno avrà al dito l’anello da campione del Super Bowl.

[icon type=”vector” icon=”brankic-icon-number19″ align=”center” size=”32″ hover_animation=”border_increase” ]

Il No Look di Matthew Stafford: che fosse un giocatore di assoluto livello non l’aveva mai messo in dubbio nessuno né che stesse sprecando le sue potenzialità a Detroit. L’unico dubbio era su quanto avrebbe potuto realmente dare fuori dal contesto Detroit. Il no look nel Super Bowl è di una qualità altissima e penso abbia dipanato qualsiasi dubbio.

10 top 10

Aaron Donald: avrei potuto dire a mani basse Cooper Kupp, però lui ha già vinto il titolo di MVP del Super Bowl. Donald è stato letteralmente, come sempre, mostruoso e la sua giocata sul 3rd&1 sontuosa. La sua esultanza in cui urla di mettergli l’anello è l’emblema della sua carriera fatta di altissimo livello atta ad arrivare a questa conclusione.

Menzioni d’onore della TOP 10

Carson “Prince Harry” Wentz: cosa ci fa il quarterback dei Colts con un Lombardi Trophy in mano?

Joe Burrow: l’ultimo ad abbandonare la barca affondata è stato il quarterback da LSU, sempre meglio di quanto fatto Schettino in tempi meno sospetti ed in contesti più tragici. La sua faccia dice tutto. La faccia di chi si è già posto l’obiettivo da raggiungere nei prossimi anni.

Van Jeffenson: vinci un Super Bowl e già è una delle giornate più belle della tua vita. Poi a fine partita ti chiamano in fretta e furia perché durante l’intervallo della partita la moglie entra in travaglio e nasce tuo figlio. Che giornata per il ricevitore dei Rams!

https://twitter.com/NFL_DovKleiman/status/1493101911213580291?s=20&t=WqTpXSnZMH9Ih6BpLhwipQ

Antonio Brown: sempre sottile l’ex Buccaneers quando si presenta. Questa volta al Super Bowl ovviamente con l’anello vinto lo scorso anno.

Baker Mayfield: due sottili rappresentazioni del quarterback dei Brown vedendo Beckham Jr segnare al Super Bowl.

Il mio eroe: ogni altro mio commento sarebbe superfluo.

Quinton Spain: solita gag nella intro dei giocatori in cui Quinton Spain dice di venire dell’università della sua gang.

Taylor Rapp: come rendere memorabile la vittoria se non con una richiesta di matrimonio sul campo di gioco? Ora… Io la futura signora Rapp non la conosco, però credo che a scatola chiusa gli avrei fatto la stessa proposta. Sensazione eh…

Merchandising Merchandising

Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.