[NFL] Week 2: Il crollo e la ripresa (Cleveland Browns – New York Jets 23-3)

Una sfida che agli occhi dell’America sportiva appare un pò come quella di Fantozzi tra “scapoli e ammogliati”, perchè Browns e Jets, tralasciando la storia, negli ultimi anni rientrano nel profondo tunnel dell’eterna delusione e tutto quello che potrebbe andare storto, effettivamente va storto. Un team a differenza dell’altro ha però cercato quantomeno di ricostruire un progetto con basi solide e tirando fuori molto del meglio disponibile nei draft pagandolo col sangue dei record peggiori mai visti in NFL.

La staffetta dei QB Jets è una sciagura dietro l’altra: Trevor Siemian sostituisce Darnold, e a sua volta lascia il campo per un infortunio che obbliga New York a schierare Luke Falk che con 20/25 e 198 yard si comporta anche meglio rispetto a certi starter NFL. Al 24enne prodotto di Washington St. (pick 199 al 6° round 2018) non si può chiedere di più.
L’altro lato del campo cerca invece il riscatto dopo la prestazione imbarazzante di week 1 che ha fatto apparire i Titans come uno dei team più forti nella lega, prima di rendersi conto che i Titans sono pur sempre i Titans (vedi risultato di Tennessee in week 2).

Mayfield (19/35 con 325 yard, 1TD e 1 Int) torna ad essere Mayfield e crea una giocata al limite degli effetti speciali che porta la funambolica presa ad una mano di Odell Beckham Jr., il quale non finirà mai di stupirci. Il fenomeno giunto a Cleveland dalla sponda blu del MetLife Stadium porta a casa la bellezza di 161Yds con 1 touchdown che brucia il terreno: falcata impressionante da 89 yard che semina il panico nella secondaria newyorchese. Beckham protagonista in ricezione, Chubb poco prima segna invece un TD da 19 yard su corsa con uno slalom tra i difensori spaesati.

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Cleveland sempre in controllo mentre a New York, a parte le nuove divise nere, non c’è niente di bello, o di Bell…

Il RB è la sola arma che i Jets possono utilizzare, e se pur Le’Veon guadagna un down dopo l’altro, il suo sforzo da solo non è abbastanza; Bell si fa anche scappare un fumble a pochi passi da quello che sarebbe potuto essere l’unico touchdown di giornata per i Jets. Palla persa non del tutto usuale per l’ex campione di Pittsburgh che probabilmente deve ritrovare la forma mentale giusta sul campo dopo l’anno di pausa.
Adam Gase non è la persona giusta per risollevare i tristi destini dei Jets, lo sapevamo dal primo istante e queste prime due prestazioni non hanno fatto altro che confermare le nostre idee. C’è da dire che in tutto questo la O-Line non aiuta e Myles Garrett si scatena colpendo con ben 3 sackPrestazione superlativa del difensore, anche se stiamo sempre parlando di una partita che è più simile ad un episodio di bullismo adolescenziale perchè la disparità sul campo è fin troppo evidente.
Se ai Browns serviva una vittoria per risollevare il morale, ai Jets non basta nemmeno una serie di miracoli. Gli amici che vestono verde possono già appendere le scarpette al chiodo per il 2019 e farsi passeggiare addosso inermi dai rivali di New England che, come da ormai 11 anni a questa parte, giocano contro il nulla cosmico perchè anche Buffalo e Miami non sono avversari probanti.

Cleveland è attesa da una prova complicatissima nel prossimo Sunday Night Football perchè la corazzata Rams arriverà nell’Ohio forte del 2-0 in classifica: primo vero test di livello per Mayfield che deve salire in cattedra se vuole portare il suo team ai playoffs e non perdere il passo sui Ravens.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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Un Commento

  1. “…e se pur Le’Veon guadagna un down dopo l’altro..”
    Insomma 21 att x 68 yds mi sembra che sia in linea con il resto dei Jets..
    Naturalmente con l’OL di ieri notte anche Thurman Thomas avrebbe avuto qualche problemino.

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