[NFL] Tutta week 1 in un solo articolo

Torna il football NFL, per una regular season 2019 che si preannuncia a dir poco esaltante. In week 1 apre le danze la vittoria dei Packers, mentre nella caldissima domenica piovono conferme da Chiefs, Rams e Patriots, oltre alle splendide vittorie di Cowboys, Ravens, Titans e Vikings in particolare. Nel Monday Night, i Saints vincono allo scadere, mentre i Raiders fanno il colpaccio.

Il kick-off sulla regular season 2019 è affidato al caldissimo derby di NFC North tra Bears e Packers. La partita, però, è tutt’altro che spettacolare. La difesa di Green Bay, guidata da un ottimo Blake Martinez (7 tackle, 1 sack, 1 tacle for loss), tiene Mitchell Trubisky sotto scacco e il quarterback delude le attese (26/45 per 228 yard e 1 INT). Chicago in tutta la partita mette a tabellone soltanto un field goal da 38 yard grazie al rookie Eddy Pineiro. Aaron Rodgers, di fronte all’eccezionale difesa dei padroni di casa, non brilla (18/30 per 203 yard e 1 TD pass), ma gli basta il touchdown pass per 8 yard tra le mani di Jimmy Graham per decidere la sfida. Mason Crosby aggiunge un field goal da 39 yard e i Packers (1-0) vincono per 10-3 sui Bears (0-1).

Rischiano grosso i Rams, ma non mancano l’appuntamento con la vittoria in casa degli ostici Panthers. Dopo un primo quarto in sordina, Los Angeles accelera grazie ai field goal di Greg Zuerlein, a segno da 49, 56 e 27 yard, e ai rushing touchdown di Malcom Brown, che divide le proprie corse con un Todd Gurley a mezzo servizio (14 portate per 97 yard). Brown trova la end zone da 5 e 1 yard, ma Carolina risponde colpo su colpo grazie a Joey Slye, che centra i pali da 46 e 52 yard, e ai touchdown del pazzesco Christian McCaffrey. Il runningback altena 128 yard su corsa in 19 portate, con viaggi in end zone da 8 e 2 yard, ad altre 81 extra in 10 ricezioni. Cam Newton (25/38 per 239 yard con 1 INT e 1 fumble) viene tenuto a bada dalla difesa ospite, guidata dallo straordinario Cory Littleton (14 tackle, 1 INT, 1 FF e 1 FR), e un modesto Jared Goff (23/39 per 186 yard con 1 TD pass, 1 INT e 1 fumble) guida i suoi alla vittoria con il touchdown pass per 5 yard verso Tyler Higbee. I Panthers (0-1) replicano con la corsa vincente da 1 yard di Alex Amah, ma non basta a ultimare la rimonta. Vincono i Rams (1-0) per 30-27.

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I Redskins restano negli spogliatoi all’intervallo e gli Eagles ne approfittano per volare verso una meritata vittoria. Un fenomenale Case Keenum (30/44 per 380 yard e 3 TD pass) viaggia sulle ali dell’entusiasmo nel primo tempo e trova la collaborazione di Vernon Davis, straordinario in occasione del touchdown per 48 yard, e del rookie Terry McLaurin (5 ricezioni per 125 yard e 1 TD), che trova la end zone per la prima volta in carriera per 69 yard. Dustin Hopkins aggiunge i field goal da 41 e 48 yard, ma in casa Philadelphia, nel frattempo, si è svegliato DeSean Jackson. Il wide receiver colleziona una prestazione incredibile (8 ricezioni per 154 yard e 2 TD) e aggiunge i touchdown per 51 e 53 yard su lancio dello scatenato Carson Wentz (28/39 per 313 yard e 3 TD pass). Alla festa partecipa anche Alshon Jeffery, che buca la end zone su ricezione per 5 yard e, insolitamente, anche con una corsa vincente da 2 yard. I padroni di casa segnano 25 punti consecutivi, considerando anche il field goal da 22 yard di Jake Elliott, e chiudono la partita. A nulla serve il touchdown finale di Trey Quinn, su ricezione per 4 yard, se non a fissare il punteggio sul 32-27 in favore degli Eagles (1-0) sui Redskins (0-1).

Pazzesca rimonta dei Bills in casa dei Jets. New York domina i primi tre quarti, mettendo subito in mostra due dei grandi “acquisti” dell’estate. Le’Veon Bell alterna 60 rushing yard in 17 portate ad altre 32 extra in 6 ricezioni, con un touchdown per 9 yard su lancio di un mediocre Sam Darnold (28/41 per 175 yard con 1 TD pass e 1 fumble). C.J. Mosley (5 tackle, 2 pass deflected e 1 INT), invece, spacca la partita con l’intercetto riportato nella end zone avversaria per 17 yard. Jordan Jenkins mette a segno una safety ai danni di Frank Gore e, non fosse per il field goal da 43 yard di Stephen Hauschka, sarebbe predominio assoluto dopo 45 minuti di gioco. Un altalenante Josh Allen (24/37 per 254 yard con 1 TD pass e 2 INT), però, si desta di colpo nel quarto periodo. Dapprima con la corsa vincente da 3 yard e poi con il decisivo touchdown pass per John Brown per 38 yard, il quarterback mette a segno l’inaspettata rimonta. Vincono i Bills (1-0) per 17-16 sui Jets (0-1).

Bastano tre quarti di magia ai Vikings per aver ragione dei deludenti Falcons. I padroni di casa dominano grazie a un Dalvin Cook indiavolato (21 portate per 111 yard e 2 TD), che colleziona i touchdown su corsa da 19 e 7 yard, in aiuto a un Kirk Cousins preciso, seppur ai minimi termini (8/10 per 98 yard e 1 TD pass). Il quarterback, oltre a lanciare in end zone il solito Adam Thielen per 23 yard, trova anche una corsa vincente da 1 yard a suggellare il 28-0 di dominio al termine del terzo quarto. A poco serve la tardiva riscossa di un Matt Ryan sottotono (33/46 per 304 yard con 2 TD pass e 2 INT), oscurato dalla difesa di Anthony Harris (5 tackle e 2 INT) e compagni. I touchdown di Calvin Ridley, per 20 yard, e Julio Jones, per 2, servono soltanto a fissare il punteggio finale sul 28-12 per i Vikings (1-0) sui Falcons (0-1).

Clamorosa sconfitta casalinga per i Dolphins, distrutti dai Ravens di un Lamar Jackson stellare. Il quarterback demolisce gli avversari (17/20 per 324 yard e 5 TD pass) grazie all’aiuto di uno strepitoso Marquise Brown (4 ricezioni per 147 yard e 2 TD), a segno per 47 e 83 yard, ma anche di Willie Snead, Miles Boykin e Patrick Ricard, che nell’ordine trovano la end zone per 33, 5 e 1 yard. Non bastasse, Mark Ingram vive un esordio da sogno con Baltimore (14 portate per 107 yard e 2 TD), regalando alla causa i rushing touchdown da 1 e 2 yard. Al resto pensano il field goal da 34 yard di un Justin Tucker senza errori e il touchdown pass di Robert Griffin (6/6 per 55 yard e 1 TD pass), che sostituisce Jackson nel finale e trova Mark Andrews in end zone per 3 yard. Il totale di punti, da record per la franchigia, dice 59 al fischio finale. E Miami? Al field goal da 54 yard di Jason Sanders segue il touchdown di Preston Williams, su lancio per 6 yard di Ryan Fitzpatrick, e nulla più. Il quarterback diventa il primo nella storia NFL a lancia un touchdown pass (e un intercetto) in almeno otto squadre diverse, prima di lasciare spazio all’inguardabile Josh Rosen (1/3 per 5 yard e 1 INT). I Ravens (1-0) dominano i Dolphins (0-1) per 59-10.

baltimore ravens

I Chiefs impongono la legge del più forte contro i Jaguars. Merito di un Patrick Mahomes ancora in formato MVP (25/33 per 378 yard e 3 TD pass), aiutato nella propria splendida giornata da un Sammy Watkins paradisiaco (9 ricezioni per 198 yard e 3 TD), a segno con i touchdown su ricezione per 68, 49 e 3 yard. I Jaguars, almeno inizialmente, riescono a tenere il passo grazie a Nick Foles (5/8 per 75 yard e 1 TD pass). Poco dopo il touchdown pass per 35 yard per DJ Clark, però, il quarterback, però, si infortuna alla clavicola sinistra ed è costretto a lasciare il campo. Harrison Butker aggiunge i field goal da 28, 25, 46 e 35 yard, mentre Josh Lambo centra i pali soltanto da 37 e 23 yard. Aggiungete un touchdown su corsa da 1 yard di Damien Williams e il gioco è fatto in favore di Kansas City. A subentrare a Foles è un convincente Garnder Minshew (22/25 per 275 yard con 2 TD pass e 1 INT), che però trova la end zone soltanto in garbage time, lanciandovi Dede Westbrook per 15 yard e Chris Conley per 21. Il punteggio finale recita 40-26 per i convincenti Chiefs (1-0). I Jaguars (0-1) escono sconfitti e sono in ansia per Foles, che potrebbe addirittura restare fuori per il resto della stagione.

Inizia al meglio l’esordio dei Browns, ma ben presto si trasforma in un incubo per merito dei Titans. Dontrell Hilliard fa subito esultare il FirstEnergy Stadium con la corsa vincente da 4 yard. I field goal di Cairo Santos da 37 e 53 yard e il primo dei touchdown di giornata di un magistrale Derrick Henry (19 portate per 84 yard e 1 TD), su corsa da 1 yard, uniti a una safety opera di Cameron Wake, però, portano Tennessee avanti di nove lunghezze. L’unico scossone di giornata di un pessimo Baker Mayfield (25/38 per 285 yard con 1 TD pass e 3 INT), non particolarmente aiutato dal nuovo arrivato Odell Beckham (7 ricezioni per 71 yard), trova pronto David Njoku per il touchdown su ricezione per 3 yard. Poi, il buio cala su Cleveland. Henry fa il fenomeno con il receiving touchdown per 75 yard, mentre Marcus Mariota distribuisce pepite (14/24 per 248 yard e 3 TD pass), con l’aiuto del solito Delanie Walker, in touchdown per 11 e 7 yard. A completare l’esaltante giornata dei Titans (1-0) è Malcom Butler, che riporta per 38 yard un intercetto a Mayfield fino alla end zone dei Browns (0-1), sconfitti addirittura per 13-43.

I Seahawks riescono ad avere la meglio sui Bengals 21 a 20 in una partita molto combattuta e con la squadra di Cincinnati che, nonostante i pronostici decisamente sfavorevoli, hanno venduto cara la pelle. Il primo quarto è avaro di emozioni, i punti segnati sono pochi (3 per un field goal dei Bengals) e le difese sono quindi diventate le protagoniste. La partita però esplode letteralmente nel periodo successivo: Seattle riesce ad arrivare nella red zone grazie ad un ottimo Metcalf (4 ricezioni per 89 yard) che permette a Carson di correre in end zone e mettere a segno i primi 7 punti; la risposta di Andy Dalton, che fornisce una prestazione ben al di sopra delle aspettative (35/51 per 418 yards e 2 TD pass), è un flea flicker per Ross (7 ricezioni per 158 yards e 2 TD) che riporta in vantaggio la squadra di Cincinnati. Non sono concesse distrazioni nell’ultimo minuto prima della pausa, il copione si ripete, Wilson (14/20 per 196 yards e 2 TD pass) a 0:58 trova Carson (15 corse per 46 yards e 1 TD, 6 ricezioni per 35 yards e 1 TD) che mette a segno il suo secondo touchdown di giornata, ma Ross risponde ancora grazie ad un big pass di Dalton e il primo tempo si chiude sul 14 a 17. Il ritorno in campo dei Seahawks è pessimo, fumble alla prima azione e palla recuperata dai Bengals, che avrebbero anche la possibilità di allungare ma Dalton pasticcia in un lancio e regala, senza troppi giri di parole, la palla a Seattle; la difesa di Cincinnati continua bene e porta a casa 2 sacks ma un field goal sbagliato da 45 yards tiene fermo il tabellone. Metcalf risolve uno scomodo 3° e 5 con una ricezione spettacolare che chiude il penultimo quarto. Wilson questa volta inizia perfettamente e con un lancio di 44 yards manda Lockett in touchdown; il drive successivo dei Bengals dura quasi 8 minuti che però si chiude solo con un field goal. L’attacco di Pete Carroll si affida alla difesa che riesce a congelare il risultato.

Nella prima partita da orfani di Luck, i Colts escono sconfitti ma costringono i Chargers a lottare fino all’overtime. L’attacco di Indianapolis ha bisogno di tempo per carburare e dopo un sack viene costretto al punt; viceversa quello dei Chargers è carico e dopo un ottimo drive di corse e lanci riesce ad entrare in end zone proprio con una ricezione del running back Ekeler (12 corse per 58 yards e 1 TD, 6 ricezioni per 96 yards e 2 TD). Alla fine del primo quarto inizia a giocare, e con pochissimi errori, anche Brisset (21/27 per 190 yards e 2 TD pass) che pareggia, quasi, i conti con un lancio per Hilton ma Vinatieri fallisce il primo calcio della stagione. Lancia bene, anzi molto bene, pure Rivers (25/34 per 333 yards, 3 TD e 1 intercetto) che una volta arrivato sulle 20 dei Colts subisce un sack e con un 3° e 13 trova Allen (8 ricezioni per 123 yards e 1 TD) mettendo il risultato sul 14-6, che diventa 17-6 ad un minuto dalla pausa grazie all’unico field goal di Long; prima del rientro negli spogliatoi i Colts avrebbero l’occasione di ridurre il passivo, Vinatieri però sbaglia anche il primo field goal da 46 yards. Evidentemente doveva solo cambiarsi le scarpe perché al ritorno in campo, il kicker dei Colts, riesce a portare a casa 3 punti da 44 yards; i Chargers però rimangono sul pezzo, soprattutto Ekeler che riceve uno screen pass e dalle sue 40 si invola in end zone rompendo anche 2 placcaggi. La risposta del suo diretto avversario Mack (25 corse per174 yards e 1 TD) non si fa attendere e con una fuga di 63 yards porta i Colts a 16 punti contro i 24 dei Chargers; negli ultimi minuti del quarto è la difesa dei Colts ad essere protagonista, mettendo a segno 2 sacks provocando un fumble ricoperto però dai Chargers. L’opera viene conclusa dallo special team che recupera palla in un punt di Sanchez che permette a Brisset di partire dalle 27 di Los Angeles: il finale del drive è abbastanza thrilling perché i Colts avrebbero segnato un touchdown con un lancio su Ebron, che però non viene ritenuto in pieno possesso del pallone e Vinatieri rincara la dose sbagliando il secondo field goal da 29 yards. La giocata difensiva migliore viene ancora dalla difesa dei Colts: dopo essere stati spinti nella propria red zone da un ottimo drive dei Chargers, Hooker realizza un intercetto ad una mano che sarebbe valso il secondo touchdown di Allen. A 0:46 dal termine Hilton riceve, rompe un placcaggio e si tuffa per guadagnare il 24-22 che diventerà 24 pari grazie alla conversione di Mack con una corsa centrale. I Colts riescono a portare la partita all’overtime ma l’ennesimo buon drive dell’attacco dei Chargers porta Ekeler a chiudere la partita con una corsa in end zone. 30-24, per i Colts non tutto il male viene per nuocere.

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Nella classica sfida da “Little Giants” sono i Cowboys ad uscire vincitori per 35 a 17; sono però gli ospiti a passare in vantaggio in un drive caratterizzato dalla corsa di 59 yards di Barkley ed infine dal lancio per 1 yard in end zone per Engram (11 ricezioni per 116 yards e 1 TD). Dallas però risponde subito al fuoco e uno strepitoso Prescott (25/32 per 405 yards, 4 TD e un rating di 158,3) dalle 35 offensive trova Jarwin tutto solo che riporta la parità. Il secondo quarto si apre ancora nel segno del quarterback dei Cowboys, arriva nella red zone, serve Witten che deve correre solo 4 yards prima di varcare la meta: ben tornato. Un Manning troppo altalenante (30/44 per 306 yards e 1 TD) viene costretto al punt; il dirve successivo di Dallas dura quasi 7 minuti e il TD pass di 21 yards per Cooper chiude virtualmente il primo tempo. Eli aggiusta il tiro negli spogliatoi e uno stupendo lancio per 43 yards su Latimer permette a Rosas di segnare 3 punti e portare il punteggio sul 21-10; oggi però con Prescott non si può discutere, prima lancia un ottimo Cooper (6 ricezioni per 106 yards e 1 TD) per 45 yards e poi altre 25 per Cobb che aumenta ancora il parziale. New York reagisce, riesce ad arrivare nella red zone, ma un Manning indeciso se correre o lanciare sul 4° e 1 viene placcato perdendo il pallone; l’attacco dei Cowboys si dimostra molto cinico e non perdona: Gallup (7 ricezioni per 158 yards) viene servito e porta a casa 62 yards, Elliott conclude l’opera correndo dalle 10 di NY fino in fondo. Nell’ultimo quarto, forse con la difesa di Dallas concentrata già sulla trasferta a Washington, Barkley (11 corse per 120 yards) trova gli spazi giusti per portare l’attacco dei Giants a punto, anche se l’ultimo touchdown della partita viene segnato da Gallman con la sua corsa di 2 yards.

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Esordio casalingo indigesto per i Buccaneers che vengono battuti 17-31 dal team di San Francisco. Inizia la partita e la difesa dei 49ers concede pochissimo, lo special team riesce a bloccare il punt consegnando la palla a Garoppolo in ottima posizione: il TD pass per Kittle viene annullato per una pass interference dell’attacco quindi ci deve pensare Gould a mettere 3 punti da 29 yards. Nel secondo quarto viene annullato un TD pass anche alla squadra di Tampa Bay, stavolta per un holding che toglie a Brate il sorriso della prima segnatura dell’anno e nell’azione successiva un fumble di Howard regala il possesso ai 49ers; poco male perché nel drive successivo un pick-six di Hargreaves porta in vantaggio i Buccaneers. Altri 2 touchdowns annullati agli ospiti, il primo per un holding sulla corsa di Mostert e il secondo per una illegal formation sulla ricezione dello sfortunato Kittle, ancora Gould per altri 3 punti. Arriva anche il primo intercetto su Winston, nella prima azione del drive, realizzato da Nzeocha, l’attacco di San Francisco non riesce a capitalizzare l’occasione e un fumble di Samuel fa tornare la palla in mano ai Buccaneers che chiudono il primo tempo. Garoppolo (18/27 per 166 yards, 1 TD e 1 intercetto) ritorna in campo più concentrato e lancia in end zone James, unica ricezione della partita, che porta la squadra in vantaggio; un Winston disastroso (20/36 per 194 yards, 1 TD e 3 intercetti) prima fa un fumble e poi subisce un pick-six da Sherman. Il quarterback di Tampa prova a riprendersi, stavolta centra Godwin che riduce il passivo a -6. Al termine del penultimo periodo Gould fallisce il primo field goal della partita da 57 yards. Ottima la difesa dei 49ers che blocca un 4° tentativo sulle proprie 2; il ristretto spazio di manovra costringe l’attacco ad un punt, le corse di Jones però non bastano ad arrivare in end zone e quindi tocca a Gay portare a casa 3 punti da 31 yards. Gould riporta subito la lunghezza a 6 punti. La partita di Winston si chiude anche peggio perché stavolta è Witherspoon ad intercettare e portare in touchdown il suo ennesimo lancio; Gould viene lasciato a riposare e la conversione da 2 punti di Samuel termina formalmente la partita.

Il primo pareggio della stagione ha come protagonisti i Cardinals e i Lions che hanno combattuto fino al 27-27 finale. Primo quarto abbastanza anonimo per entrambe le compagini: degno di nota solo l’intercetto subito da Murray, prima scelta assoluta, da parte di Walker. Il punteggio si sblocca nel secondo periodo grazie ad un field goal da 55 yards di Prater che porta in vantaggio i Lions; 3 punti che diventano 10 dopo la ricezione per 47 yards di Amendola in end zone. L’attacco dei Cardinals non trova la quadra e la difesa di Detroit concede pochissimo, Stafford (27/45 per 385 yards e 3 TD) ringrazia e manda a segno anche Golladay; a mettere i primi 3 punti sul tabellone per Arizona ci pensa Gonzalez che sfrutta un punt recuperato dopo un pasticcio di Agnew. Il terzo quarto si apre ancora con un field goal del kicker dei Cardinals realizzato da 42 yards; ci pensa Hockenson (6 ricezioni per 131 yards e 1 TD) nel drive successivo ad aumentare il distacco, prima riceve per 24 yards, poi da un 3° e 14 sulle 23 di Arizona viene pescato in end zone e all’inizio dell’ultima frazione di gioco il punteggio recita 24 – 6 per i Lions. È in questo momento che la connessione tra il rookie Murray (29/54 per 308 yards, 2 TD e 1 intercetto) e il veterano Fitzgerald (8 ricezioni per 113 yards e 1 TD) si esprime al meglio: una ricezione di 41 yards permette a Gonzalez di fare altri 3 punti poi, dopo un ottimo drive senza sbavature guidato dal quarterback che manda a segno Johnson, è lo stesso ricevitore a mettere a tabellone i 6 punti, che diventeranno 8 con la conversione di Kirk, che valgono il pareggio a 43 secondi dal termine. Nell’overtime è ancora Fitzgerald a comandare il gioco, un’altra sua ricezione per 45 yards aiuta il solito Gonzalez (4/4 per 13 punti) a realizzare il quarto field goal della partita; la palla passa quindi ai Lions che si trovano a giocare un 3° e 7 sulle 15 di Arizona, ma il lancio è incompleto e tocca a Prater segnare i 3 punti per il definitivo 27 – 27.

In una partita mai in discussione, i Patriots demoliscono gli Steelers 33 – 3. La parità resiste fino al minuto 4:46 quando Brady, in un drive dove anche Edelman ha ricoperto il ruolo di quarterback, trova Gordon smarcato, il tempo di resistere a 2 placcaggi ed è già 6-0. Appena iniziato il secondo quarto, i Patriots avrebbero la possibilità di arrivare a 14 ma, complici due incompleti di Brady sulle 7 di Pittsburgh, devono accontentarsi dei 3 punti guadagnati da Gostkowski; i tifosi di casa devono aspettare poco per festeggiare di nuovo perché, grazie ad un drive in cui Edelman ha fatto la differenza con due ricezioni consecutive da 16 e 24 yards, Brady (24/36 per 341 yards e 3 TD) questa volta lancia in end zone Dorsett. Un altro field goal di Gostkowski da 41 yards chiude il primo tempo sul 20 – 0. Al rientro in campo abbandonano lo zero anche gli Steelers: il drive vede protagonista Roethlisberger (27/47 per 276 e 1 intercetto) che prima disegna un big pass da 45 yards per Washington, subisce un sack sulle 6 di New England in cui perde la palla e infine non riesce a completare un lancio quando manca una yard al touchdown; il risultato sono i 3 punti di Boswell. Ancora Patriots, ancora Edelman e ancora Dorsett (4 ricezioni per 95 yards e 2 TD): il primo porta a casa un’altra preziosa ricezione da 17 yards, il secondo viene pescato da 58 yards praticamente in end zone e porta il punteggio della squadra di casa sul 27. I 27 punti diventano 33 a cavallo del terzo e del quarto periodo sempre per merito del kicker della squadra di Boston: nel drive che ha portato i primi 3 punti bisogna sottolineare la ricezione per 44 yards di Gordon. Chiude la partita, anche se probabilmente non è stata mai aperta, un intercetto in end zone da parte di McCourty sul lancio di Roethlisberger per Washington.

È un calcio di Lutz dei Saints all’ultimo secondo a sconfiggere i Texans 30 – 28, ma bisogna ringraziare entrambe le squadre per averci regalato una bellissima partita. Nel primo quarto alcuni sacks subiti da Watson ci dicono che forse la linea offensiva ha bisogno ancora di qualche giorno di allenamento, la difesa invece funziona bene e con Mercilus riesce ad intercettare un lancio di Brees che era arrivato pericolosamente sulle 11 yards di Houston: inizia il secondo periodo e l’attacco fa buon uso della palla recuperata, Fuller riceve un big pass da 54 yards, viene chiamato un challenge per un 1° down su una ricezione di Hopkins ma la misurazione dice 4°, Watson non si fa scoraggiare e corre 21 yards fino in end zone per il primo TD della giornata. Brees lavora bene sulle lunghe distanze, 31 yards per Cook e 15 per Thomas, ma arrivato sulle 14 2 incompleti obbligano il calcio per i 3 punti che Lutz non sbaglia. Il drive successivo dei Texans dura 7 minuti e mezzo ed è un bel mix di corse di Hyde e lanci per Hopkins (8 ricezioni per 111 yards e 2 TD) che realizza il touchdown del 3 – 14. I Saints avrebbero la possibilità di accorciare le distanze prima della pausa, ma il poco tempo rimasto costringe Lutz a tentare un field goal da 56 yards che sbaglia. Il terzo quarto è letteralmente scoppiettante: i primi a segnare sono i Saints che con una corsa di Murray, dopo 41 yards guadagnate da Kamara, portano il passivo a 4; risposta immediata dei Texans che nel drive successivo riportano il vantaggio a 11 punti grazie a Watson (20/30 per 268 yards, 3 TD e 1 intercetto) che risolve un 3° e 10 con una corsa da 18 yards e poi trova Hopkins in end zone con un lancio di 16. Ma non è ancora finita perché i Saints che alternano bene corse, lanci e anche l’utilizzo di Hill come quarterback, ed è proprio per lui il lancio di Brees (32/43 per 370 yards, 2 TD e 1 intercetto) direttamente in end zone. Questo touchdown è un colpo forte per i Texans tanto che nelle 3 azioni successive Watson viene intercettato da Williams, azione che chiude il penultimo quarto. Al cambio di campo l’inerzia è dalla parte dei Saints, Brees vede Smith smarcato e per la prima volta nella partita i Texans si trovano ad inseguire; gli attacchi di entrambe le squadre sembrano essere in riserva di energia, il quarterback dei Saints però guida un ottimo drive che brucia molto tempo e che permette anche di allungare ancora con i 3 punti di Lutz. 0:50 al termine; Watson compie la magia: Hopkins prende 38 yards e Stills invece 37 che sono sufficienti ad andare in vantaggio 28 – 27 a 37 secondi dal termine. Secondi che sono più che sufficienti se sei Drew Brees e le tue frecce sono Ginn e Thomas, dalle 40 yards di Houston potrebbe sembrare una distanza proibitiva ma non per Lutz che rimedia all’errore del secondo quarto e fa esplodere il Mercedes-Benz Superdome.

Buona la prima per i Raiders che, davanti al proprio pubblico, si impongono per 24 – 16 sui Broncos. Parte subito forte l’attacco casalingo che mette a segno 7 punti grazie ad un touchdown di Williams che riceve in end zone; la difesa non è da meno e blocca tutte le iniziative di Flacco. Il secondo periodo si apre ancora nel segno dei Raiders che, in un drive iniziato dalle proprie 5, con una ricezione per 43 yards ancora di Williams, arrivano a 14 per una corsa di 2 yards di Jacobs (23 corse per 85 yards e 2 TD). L’attacco dei Broncos non riesce ancora ad incidere, ha la possibilità di ridurre il passivo alla fine del primo tempo ma la distanza da cui calcia McManus è davvero proibitiva, 64 yards. Si fa perdonare al ritorno sul campo perché in 2 drive guidati prima dalle ricezioni di Sutton e Fant, poi dalle corse di Freeman, mette a segno 6 punti entrambe le volte da 26 yards. Carr (22/26 per 259 yards e 1 TD) sveglia l’attacco che nel penultimo periodo non è riuscito a portare punti e nel 4° quarto mette il risultato al sicuro, o quasi, sul 21 – 6: l’artefice è senza dubbio Jacobs (23 corse per 85 yards e 2 TD) che prima riceve e poi corre per il suo secondo touchdown di giornata. I Broncos provano a ridurre il passivo ma riescono a portare a casa solo 3 punti sempre con McManus; 3 punti pure per Carlson che ringrazia l’ottimo kick return di Harris di 72 yards; chiude la partita Flacco (21/31 per 268 yards e 1 TD) che trova per due volte un ottimo Sutton che guadagna 25 e 15 yards, poi Sanders che riceve direttamente in end zone.

jacobs raiders

Apre la Week 2 il derby di NFC South tra Panthers e Buccaneers, mentre la domenica è, al solito, carica di grandi sfide: su tutte quelle tra Steelers e Seahawks, tra Packers e Vikings e tra Rams e Saints. Chiude il weekend l’interessante Monday Night tra due grandi deluse di questa prima settimana: Jets e Browns.

Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimiliano Poli

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