It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 2

Dopo le partite di week 2 ecco per voi l’appuntamento settimanale con la classifica che illustra i migliori e peggiori quarterback della settimana. Patrick Mahomes in testa alla nostra TOP 5 con Dak Prescott e Lamar Jackson che si confermano nel gruppo dei migliori.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (30-44, 443 yds, 4 TD, 0 INT)

L’MVP sembra non fermarsi mai ed anche nella week 2 ha dimostrato di essere il giocatore offensivo più pericoloso della NFL. Mahomes è stato in grado di addormentare completamente la partita disputatasi ad Oakland realizzando 4 touchdown nel secondo quarto. Con Tyreek Hill ai box a causa infortunio, sono stati molti i ricevitori coinvolti nel passing game: DeMarcus Robinson ha preso il ruolo che nella prima settimana è toccato a Sammy Watkins ed ha concluso con 172 yards di ricezione e 2 touchdown. Andy Reid inoltre ha ritagliato un ruolo importante anche al rookie Mecole Hardman, il quale ha concluso con 61 yards all’attivo ed un touchdown. Solida come sempre anche la prestazione di Travis Kelce, giocatore che ormai detiene saldamente il titolo di miglior tight end della lega (107 yds e TD per lui). Mahomes dunque sembra poter ripetere l’annata da MVP, il QB dei Chiefs è estremamente mobile ed ha il talento di trasformare qualsiasi wide receiver in un’arma letale per le difese avversarie, la sua capacità di distribuire i lanci ed essere decisivo è sicuramente fuori dalla norma. Con la vittoria per 28-10 ai danni dei Raiders, i Chiefs restano imbattuti dopo due partite, ma settimana prossima dovranno ospitare i Baltimore Ravens, squadra che sta vivendo un avvio decisamente positivo.

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Lamar Jackson, Baltimore Ravens (24-37, 272 yds, 2 TD, 16 carries, 120 yds)

Lamar Jackson è uscito vincitore dalla sfida tra ex Heisman contro Kyler Murray, quarterback che nonostante la sconfitta non ha sfigurato. Per Jackson invece continua quella che potrebbe essere a tutti gli effetti una “breakout season”. Il QB dei Ravens ha fatto miglioramenti esponenziali nel passing game, è molto più preciso sia nella lunga che nella media distanza ed inoltre resta uno dei pericoli numero uno nel running game. Se nella prima partita della stagione gli era servito correre solo 2 volte, questa volta è stato ben diverso, infatti Jackson si è preso un carico da vero running back, trasformando 16 portate in 120 yards. I due touchdown di giornata sono stati distribuiti a due tight end, ovvero Mark Andrews ed Hayden Hurst, con il primo che ormai sta diventando sempre di più il suo target di fiducia. Molto positiva è stata anche la prestazione di Marquise Brown, il quale ha riproposto le buone cose fatte vedere nella week 1 ed ha concluso con 8 ricezioni e 86 yards. Per i Ravens che ora possono contare su un bilancio immacolato di 2-0, arriva il test più importante, domenica prossima infatti Baltimore verrà ospitata da Kansas City per quello che almeno sulla carta sarà un match scoppiettante.

Dak Prescott, Dallas Cowboys (26-30, 269 yds, 3 TD, 1 INT)

E’ stata una partenza con il botto per Dak Prescott ed i Dallas Cowboys, la franchigia del Texas infatti è ancora imbattuta e può già contare su due vittorie divisionali. Con Kellen Moore nel ruolo di offensive coordinator, Dak Prescott sembra aver fatto il salto di qualità decisivo, il QB di Dallas infatti è estremamente più preciso e nelle prime due partite è stato capace di gestire alla perfezione il passing game in ogni sua sfaccettatura, aspetto nel quale faticava le scorse stagioni. Prescott contro i Redskins ha sbagliato soltanto quattro passaggi ed ha sfornato 3 touchdown rispettivamente per Devin Smith, Amari Cooper e Jason Witten. Nel frattempo nel sistema offensivo è stato reintegrato a tempo pieno anche Ezekiel Elliott, il quale dopo l’esordio giocato sotto snap count, è passato ad avere il suo solito workload di 25 touches. Dallas sembra avere le carte in regola per mettere a segno una stagione positiva e settimana prossima i Cowboys potranno volare comodamente a 3-0 nella sfida casalinga contro i disastrati Miami Dolphins, i quali si affideranno nuovamente a Ryan Fitzpatrick.

Jimmy Garoppolo, San Francisco 49ers (17-25, 297 yds, 3 TD, 1 INT)

Dopo un esordio mediocre, Jimmy Garoppolo si è rialzato insieme ai suoi 49ers infilando una pesante vittoria in trasferta con il punteggio di 41 a 17 ai danni dei Bengals. Senza un vero wide receiver di spicco, Garoppolo ha trovato nel rookie Deebo Samuel una possibile macchina da target per il futuro. Samuel ha caratteristiche molto interessanti ed ha messo in ginocchio la difesa dei Bengals con 5 ricezioni, 87 yards ed un touchdown. Le altre due mete di Garoppolo sono terminate tra le mani di Marquise Goodwin e Raheem Mostert. Con Tevin Coleman e Jerick McKinnon infortunati, il trio composto da Matt Breida, Jeff Wilson e Raheem Mostert ha aiutato in modo eccellente Garoppolo a tenere in vita i drive. Il primo ha concluso con 121 yards di corsa, il secondo con due touchdown ed il terzo con più di 100 scrimmage yards ed una meta. I 49ers cercheranno di far proseguire il buon momento nella week 3 quando ospiteranno dei Pittsburgh Steelers ancora secco di vittorie e martoriati dagli infortuni.

Russell Wilson, Seattle Seahawks (29-35, 300 yds, 3 TD, 0 INT)

Dopo la vittoria contro Cincinnati, Wilson ha confermato la partenza positiva mettendo a referto una buona prestazione e la vittoria in trasferta contro gli Steelers. Il running game ha supportato Wilson alla perfezione, Rashaad Penny e Chris Carson hanno totalizzato 25 portate totali, 122 yards ed un touchdown. Nel passing game invece sono stati parecchi i protagonisti, ciò conferma il fatto che Wilson quest’anno potrà contare su un pacchetto ricevitori di tutto rispetto. Il rookie D.K. Metcalf si è reso protagonista di 3 ricezioni, 61 yards ed un touchdown, il tight end Will Dissly ha ricevuto invece due mete, mentre il solito Tyler Lockett ha realizzato 79 yards in 10 ricezioni. Settimana prossima Seattle ospiterà i Saints, ma New Orleans non potrà contare su Drew Brees, dunque la presenza di Teddy Bridgewater fa abbassare decisamente l’overall di un attacco che comprende Alvin Kamara e Michael Thomas.

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Kirk Cousins, Minnesota Vikings (14-32, 230 yds, 1 TD, 2 INT)

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Come sempre nel momento decisivo, Kirk Cousins ha dimostrato di non esserci mai. Il QB dei Vikings non è stato in grado di spingere Minnesota alla vittoria contro Green Bay a causa di due intercetti ed un fumble perso, turnover non accettabili in una partita di questo calibro. Cousins sembra non aver superato i problemi delle scorse stagioni e sembra galleggiare perennemente nelle stesse acque. L’unico lampo è stato un touchdown da 45 yards per Stefon Diggs, altrimenti l’unico vero pericolo dell’attacco dei Vikings sarebbe stato Dalvin Cook. Se i Vikings hanno aspirazioni da playoff, dovranno sicuramente sistemare questa situazione. Minnesota potrà puntare a tornare ad un bilancio positivo nella prossima settimana, quando ospiterà gli Oakland Raiders.

Eli Manning, New York Giants (26-45, 250 yds, 1 TD, 2 INT)

L’era Manning sembra poter essere giunta al termine. Nella giornata di ieri i Giants hanno ufficializzato che contro Tampa Bay farà l’esordio il rookie Daniel Jones. Manning si è reso protagonista di un’altra settimana sterile dal punto di vista offensivo, i due turnover hanno spezzato le iniziative dei Giants e come al solito l’unico pericolo dei Giants è stato Saquon Barkley. I Giants hanno bisogno di un cambio radicale e Daniel Jones starter nella partita di domenica prossima è una scelta necessaria per la franchigia di New York.

Derek Carr, Oakland Raiders (23-38, 198 yds, 1 TD, 2 INT)

Dopo un avvio positivo nella week 1, Carr ed i Raiders si sono spenti contro i Kansas City Chiefs. La pressione di dover recuperare i 28 punti subiti nel secondo quarto ha giocato contro Derek Carr, il quale ha forzato troppi lanci terminando con due intercetti. Il QB di Oakland aveva iniziato bene lanciando un TD per Tyrell Williams in avvio di gara, ma poi Mahomes e compagni hanno preso in mano la partita. Per Oakland c’è un buon margine di miglioramento e la trasferta di settimana prossima contro i Vikings sarà un buon test per la squadra guidata da Gruden.

Philip Rivers, Los Angeles Chargers (21-36, 293 yds, 0 TD, 1 INT)

I Chargers non sono riusciti a mettere K.O. dei modesti Detroit Lions. Rivers non ha realizzato touchdown ed il suo lancio dell’ultimo secondo per Keenan Allen che sarebbe potuto risultare decisivo, si è trasformato in un intercetto che di fatto ha concluso la partita. Ai Chargers mancano pezzi importanti sia in difesa che in attacco e questo sicuramente è un fattore difficile da superare. Los Angeles infatti non può contare su Hunter Henry e Melvin Gordon ed inoltre Mike Williams ha giocato sotto snap count a causa di un problema al ginocchio. La partita di domenica però era senza dubbio alla portata di Rivers e compagni, i quali cercheranno di rialzarsi nella week 3 quando ospiteranno i Texans.

Cam Newton, Carolina Panthers (25-51, 333 yds, 0 TD, 0 INT)

I Panthers hanno perso tra le mura amiche contro i Buccaneers ed il bilancio di 0-2 parla per sé. Carolina sta cercando di trasformare Newton in un quarterback da tasca per preservare il suo fisico, ma ciò non è assolutamente conforme alle caratteristiche dell’ex QB di Auburn. Newton è risultato altamente impreciso ed incapace di dare vita a drive pericolosi, tutti i punti di Carolina sono arrivati tramite il kicker. Questa prestazione ha penalizzato in modo significativo anche Christian McCaffrey, il vero punto focale dell’attacco. I Panthers hanno bisogno di cambi radicali negli schemi offensivi, altrimenti sarà una stagione da dimenticare. Carolina giocherà in Arizona nella week 3.

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