It’s QB time, i migliori e peggiori quarterback di week 1

Dopo un lungo stop, la rubrica settimanale che illustra i migliori e peggiori quarterback della settimana è tornata. E’ stato un avvio di stagione ricco di sorprese, con i sorprendenti Dak Prescott e Lamar Jackson a guidare il gruppo dei migliori.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Dak Prescott, Dallas Cowboys (25-32, 405 yds, 4 TD, 0 INT)

L’ex stella di Mississippi State, sempre più prossimo alla firma di un nuovo ed ingente contratto, ha guidato i suoi Cowboys ad una schiacciante vittoria ai danni dei Giants. La vera chiave interpretativa di questa prestazione dominante è rappresentata da Kellen Moore, nuovo offensive coordinator della franchigia texana. Moore ha diretto le manovre offensive di Dallas in modo magistrale, valorizzando al massimo le caratteristiche di Michael Gallup, Amari Cooper e Randall Cobb. Tuttavia sarà interessante seguire quali modifiche apporterà all’attacco il nuovo OC già dalla prossima partita, quando Ezekiel Elliott non sarà più sotto snap count e tornerà a diventare il workhorse al quale i Cowboys sono sempre stati abituati. Prescott ha terminato la sua prestazione con un rating perfetto di 158.3 punti e 4 passaggi da touchdown indirizzati rispettivamente ai tight end Blake Jarwin e Jason Witten ed in seguito ai ricevitori Randall Cobb ed Amari Cooper. Un’altra grande sorpresa di giornata è stata il sophomore Michael Gallup, autore di 7 ricezioni e 158 yards che potrebbero essere un’ottima base di partenza per una stagione da breakout già predetta da molti nel corso del Training Camp. I New York Giants non hanno opposto particolare resistenza, la confusione difensiva dei “Men in Blue” ha spianato la strada per una prolifica prestazione offensiva da parte di Dallas. Dopo una partenza con i fiocchi, i Cowboys voleranno a Washington per un’altra sfida divisionale, con l’obiettivo di ripetere ciò che di buono hanno messo in mostra nella prima partita.

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Lamar Jackson, Baltimore Ravens (17-20, 324 yds, 5 TD, 0 INT)

Seppur realizzata contro una squadra totalmente allo sbaraglio, la prestazione di Lamar Jackson è stata sostanzialmente surreale. Il quarterback dei Ravens sembra aver fatto dei miglioramenti radicali nel corso della offseason e nella prima partita di questa stagione ha corso soltanto 3 volte, a discapito delle 9.2 di media a partita dello scorso anno. Jackson è stato uno dei giocatori più criticati della passata stagione a causa della sua inefficienza nel passing game, ma il prodotto di Louisville ha sin da subito mostrato i frutti degli allenamenti realizzando un rating di 158.3. Oltre a Boykin, Ricard ed il veterano Snead, tutti autori di un touchdown, è da evidenziare la prestazione del rookie Marquise “Hollywood” Brown, profilo descritto da molti come possibile erede di Tyreek Hill. Brown infatti si è distinto per una velocità altamente sopra la media ed in soli 12 snap ha realizzato 4 ricezioni, 147 yards e 2 TD, dei quali uno da 47 yards ed uno da 87. Grazie ai 59 punti inflitti ai Dolphins, i Ravens hanno stabilito un nuovo record di franchigia e visto l’ingente vantaggio Baltimore si è potuta anche permettere di far riposare Lamar Jackson per lasciar spazio a Robert Griffin III, il quale ha subito messo a referto un touchdown per il tight end Mark Andrews. Un nuovo record è stato stabilito anche da Jackson, il 22enne infatti è diventato il più giovane QB della storia a realizzare un rating perfetto. Da segnalare è anche l’impatto del nuovo arrivato Mark Ingram, l’ex Heisman si è fatto notare per la grande dinamicità conferita al running game. Se l’attacco dei Ravens continuasse a girare per questi versi, ne vedremo delle belle. Nel frattempo settimana prossima ci sarà un test molto importante, nel Maryland infatti sbarcheranno gli Arizona Cardinals.

Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (25-33, 378 yds, 3 TD, 0 INT)

L’MVP in carica ha ripreso esattamente dove aveva lasciato lo scorso anno. Per i Chiefs non è stata una partita facile, la squadra guidata da Andy Reid ha infatti perso Tyreek Hill per un infortunio alla spalla e tutta la panchina è rimasta con il fiato sospeso quando Mahomes è caduto a terra con una caviglia malconcia nel corso del secondo quarto. La botta però si è rivelata irrilevante ed il quarterback non ha saltato nemmeno uno snap. Tutti e tre i touchdown di giornata sono terminati tra le mani del veterano Sammy Watkins, ricevitore che si è messo in mostra con 9 ricezioni, 198 yards e 3 touchdown, prestazione assolutamente sorprendente da parte dell’ex giocatore di Bills e Rams. Il ricevitore ha aperto le danze con un bellissimo touchdown da 68 yards causato da un errore di Jalen Ramsey ed in seguito Kansas City è stata in grado di comandare il match senza troppi problemi. L’infortunio di Nick Foles ha certamente fatto cambiare i piani dei Jaguars, ma il suo sostituto Gardner Minshew non ha sfigurato. Mahomes ha trovato come al solito in Travis Kelce un target affidabile ed una volta in vantaggio ha approfittato dell’efficienza di LeSean McCoy e Damien Williams per dar vita ad un vivace running game. Con Hill ai box sarà il rookie Mecole Hardman a ritagliarsi un ruolo significativo in attacco e nella week 2 i Chiefs voleranno in California per affrontare i Raiders in quello che dovrebbe essere sulla carta un matchup non proibitivo.

Tom Brady, New England Patriots (24-36, 341 yds, 3 TD, 0 INT)

Seppur senza il nuovo arrivato Antonio Brown, i campioni in carica hanno aperto la stagione con un dominante 33-3 inflitto agli Steelers tra le mura amiche. Brady e compagni hanno realizzato uno show approfittando della situazione confusionaria di Pittsburgh, franchigia che è risultata completamente persa dal punto di vista offensivo. A causa di un Sony Michel evidentemente sottotono (14 yards in 15 portate), le manovre più pericolose sono passate dalle mani di Tom Brady, il quale ha pescato per ben due volte Philip Dorsett nella endzone, per poi sfornare un passaggio da touchdown anche per Josh Gordon. Julian Edelman si è reso protagonista di un’ottima prestazione nella slot (6 ricezioni ed 83 yards) e sono stati coinvolti parecchio nel passing game anche i due running back Rex Burkhead e James White. Il dilemma più interessante però riguarda il ruolo di Antonio Brown, il quale dovrà trovare un modo per inserirsi in punta dei piedi in un sistema già ben rodato e risultare efficace. Molto probabilmente l’ex giocatore dei Raiders sarà sottoposto ad uno snap count nel corso della prossima partita, ma tuttavia i Patriots affronteranno in trasferta i Dolphins, squadra che si è dimostrata tutt’altro che pericolosa nella week 1.

Marcus Mariota, Tennessee Titans (14-24, 248 yds, 3 TD, 0 INT)

L’ex Heisman ha guidato i suoi Titans a quello che probabilmente è stato l’upset più grande di giornata, ovvero il 43 a 13 che Tennessee ha inflitto a Cleveland. Molti meriti vanno dati al reparto difensivo, la difesa dei Titans è stata infatti in grado di mettere sotto pressione per tutta la partita Baker Mayfield, il quale ha concluso con 3 intercetti, risultati poi decisivi per l’attacco della franchigia di Nashville. I protagonisti di giornata in casa Titans sono stati parecchi: Derrick Henry si è dimostrato un’arma fondamentale per Mike Vrabel, il workhorse infatti ha totalizzato 84 yards ed un touchdown in 19 portate, numeri conditi anche da una meta su ricezione da 75 yards dopo aver ricevuto uno screen pass da Marcus Mariota. L’ex QB di Oregon ha regalato anche due passaggi da touchdown al veterano Delanie Walker, tight end molto affidabile al rientro da un infortunio. Da segnalare è anche il significativo esordio di A.J. Brown, rookie che si è messo in mostra con 3 ricezioni e 100 yards. In casa Tennessee tutto è funzionato alla perfezione ed i Titans proveranno a ripetere questa prestazione nella week 2 contro i Colts.

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore della settimana
Cam Newton, Carolina Panthers (25-38, 239 yds, 0 TD, 1 INT)

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Il rientro di Newton dopo l’intervento alla spalla al quale si è sottoposto nel finale della scorsa stagione non è stato dei migliori. Newton è risultato gravemente insufficiente dopo il match nel quale i Rams hanno espugnato Charlotte. L’attacco dei Panthers è stato rappresentato in tutto e per tutto da Christian McCaffrey, autore di oltre 200 yards e 2 touchdown con 29 touches all’attivo. Newton non è stato un fattore né nel passing game, né tantomeno nel running game (-2 yards in 3 corse per quello che una volta era il QB più dinamico della lega). Allo stesso tempo è necessario sottolineare il fatto che la difesa dei Rams sia una delle migliori della NFL, ma doversi affidare a McCaffrey per più di 25 volte in ogni partita rischierebbe di rendere l’attacco di Carolina unidimensionale e prevedibile. Di certo non sarà una partita a compromettere una stagione intera, Newton dovrà cercare di cambiare le cose rapidamente già dal prossimo Thursday Night, match nel quale sarà fondamentale costruire intorno alla duttilità dei due ricevitori D.J. Moore e Curtis Samuel.

Mitchell Trubisky, Chicago Bears (26-45, 228 yds, 0 TD, 1 INT)

La partita che ha avviato la stagione numero 100 della NFL è stata dominata dalle difese, i Bears tuttavia sono stati capaci di segnare soltanto 3 punti a Soldier Field contro i Green Bay Packers. Il modo nel quale è stato gestito l’attacco di Chicago ha fatto discutere molto, la committee tra Davis, Cohen e Montgomery ha lasciato molto a desiderare, con quest’ultimo chiaramente una spanna sopra gli altri, nel passing game invece, a parte un sorprendente Allen Robinson, Trubisky non è stato in grado di coinvolgere nessun’altro, rendendo cosi l’attacco dei Bears totalmente inoffensivo. Matt Nagy dovrà trovare nuove strategie, la difesa resta probabilmente la migliore della lega, ma per essere una vera contender, l’attacco ha bisogno di miglioramenti esponenziali. Nella week 2 i Bears voleranno nella “Mile High City” per affrontare i Denver Broncos.

Jameis Winston, Tampa Bay Buccaneers (20-36, 194 yds, 1 TD, 3 INT)

La nuova stagione della squadra guidata da Bruce Arians non è iniziata nel migliore dei modi ed il condottiero della squadra, ovvero Jameis Winston, sembra non aver risolto il problema che lo perseguita sin dal suo arrivo in NFL, i turnover. La partita contro i 49ers è stata ricca di intercetti e fumble e di conseguenza l’attacco di Tampa Bay è stato tutt’altro che pericoloso. Godwin, Howard ed Evans formano un pacchetto ricevitori di tutto rispetto, ma solo il primo si è messo in mostra con una prestazione sufficiente, Howard ed Evans invece, autori rispettivamente di 32 yards ed un fumble e di 28 yards, sono apparsi tagliati fuori da un attacco ancora confusionario. Winston ha bisogno di trovare continuità, altrimenti con ogni probabilità i Buccaneers cercheranno un nuovo quarterback al termine di questa stagione, ma se c’è un coach capace di poter cambiare le cose, quello è certamente Bruce Arians.

Baker Mayfield, Cleveland Browns (25-38, 285 yds, 1 TD, 3 INT)

Per i Cleveland Browns l’avvio di stagione è stato a dir poco deludente, sulla franchigia dell’Ohio c’erano enormi aspettative dopo i numerosi movimenti della offseason, ma la sconfitta casalinga contro i Titans ha fatto aprire gli occhi a Freddy Kitchens. La linea offensiva ha reso la partita di Mayfield un totale incubo, il quarterback ha avuto molte difficoltà ed ha forzato tre turnover. Il grosso gap nel punteggio non ha permesso ai Browns di dare continuità ad un running game che può contare su uno dei running back con più upside nella lega, ovvero Nick Chubb. Il target più affidabile di Mayfield è stato sicuramente Odell Beckham Jr, ricevitore che si è distinto con 7 ricezioni e 71 yards, tuttavia i Browns sono ben lontani dall’essere un prodotto finito. Cleveland ora avrà una settimana per sistemare le cose visto che scenderà in campo nel prossimo Monday Night contro i New York Jets.

Ben Roethlisberger, Pittsburgh Steelers (27-47, 276 yds, 0 TD, 1 INT)

Il 33-3 finale è stato un risultato che ha descritto alla perfezione la week 1 degli Steelers. I Patriots hanno dominato in lungo ed in largo e gli Steelers hanno dato l’idea di essere completamente persi dal punto di vista offensivo. La stella James Conner ha potuto contare soltanto su 14 touches visto lo svantaggio e JuJu Smith-Schuster, senza Antonio Brown, si è attirato tutte le attenzioni della difesa avversaria, prima di lasciare il campo con un infortunio al dito. A Pittsburgh è probabilmente iniziata una nuova era senza le due stelle che hanno caratterizzato la franchigia per diversi anni e Tomlin dovrà fare di tutto per dare una nuova forma a questo attacco. Roethlisberger ha a disposizione un pacchetto ricevitori rispettabile, con McDonald, Moncrief e Washington oltre a Smith-Schuster. Gli Steelers dovranno mettere in mostra grandi miglioramenti già dalla week 2, settimana nella quale ospiteranno Seattle.

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