AREA 54: Green Bay Packers – Chicago Bears Preview

L’attesa eterna dopo quel fastidioso doppio rumore metallico è finalmente giunta al termine.
Chicago è pronta ad aprire la stagione NFL numero 100 proprio contro i grandi rivali del Wisconsin; la lega stessa ha riconosciuto questa storica disputa quale la più importante nel panorama del football americano, e la decisione di non cominciare la stagione sportiva con la tradizionale cerimonia che vede i campioni in carica scendere in campo il giovedì sera è stata accolta universalmente con entusiasmo.

La tradizione lascia spazio alla storia, ed al contempo lascia spazio ad altre tradizioni, quelle antiche del Midwest americano che ci riportano agli albori della National Football League, e quelle che ci fanno respirare l’inconfondibile profumo di tensione che si crea intorno allo sport più bello del mondo.

Tutto riassunto in Green Bay Packers contro Chicago Bears.

La cornice del Soldier Field diventa prima prestigiosa vetrina, poi si trasforma in campo di battaglia e come ben sappiamo, tra teste di formaggio e orsi non si fanno prigionieri.
La week 1, come l’anno passato, rivede in campo le stesse squadre nel primetime, ma a campi invertiti.

Pubblicità

Parlando di tradizione, quello che succede quando i Bears cominciano una stagione dopo aver raggiunto i playoff in quella precedente, è che le aspettative schizzano alle stelle senza tralasciare cospicue dosi di ottimismo (guardare le scommesse di Vegas sui Bears vincenti al Super Bowl per comprendere meglio).
A differenza però di qualche annata dove quanto affermato poco fa era solo legato al fattore ‘ottimismo’, qui ci troviamo davanti ad un team che non scenderà in campo a giocare a football, bensì vedremo un plotone di esecuzione pronto a comportarsi come uno schiacciasassi, e a prescindere da quanto questi siano grossi, il motore è stato collaudato per metterli sotto.
Primo su tutti il nemico Aaron Rodgers che ha già assaggiato la furiosa potenza di Khalil Mack, ma senza che il super eroe della città del vento abbia avuto alle spalle un defensive coordinator votato al blitz sanguinario come quello di Chuck Pagano.
A tormentare le notti del signore del Wisconsin ci si metterà anche un altro Monster of the Midway: Roquan Smith, che identifico senza preoccuparmi troppo come l’erede naturale di Brian Urlacher, perché mentre Mack recita la parte della stella più splendente sopra lo skyline di Chicago, Smith si carica sulle spalle il lascito dei grandi linebacker che generazionalmente hanno difeso il Soldier Field negli ultimi 60 anni (ma facciamo anche 100) passando da Dick Butkus a Mike Singletary e via discorrendo.

Poi arriva l’estro di Matt Nagy che ha volutamente tenuto fuori i titolari durante la pre-season per due semplici motivi: per precauzione e per non svelare il suo playbook che sarà più fantasioso dei capolavori cinematografici di Walt Disney. Mai sottovalutare Rodgers però, perché nonostante il QB stia attraversando una fase di declino, il suo braccio resta uno dei più temibili in assoluto e quanto sia pericoloso lo abbiamo imparato sulla nostra pelle.
C’è da dire che dopo la sfida dello scorso dicembre, i Chicago Bears hanno chiaramente dimostrato di poterlo contenere e con quel sack di schiena da parte di Mack, di poterlo addirittura bullizzare; la secondaria sarà focalizzata su Devante Adams e sulle sue incursioni devastanti perché il target numero 1 di Rodgers promette scintille.

Green Bay Packers vs Chicago Bears non è mai una sfida con pronostico certo, è una sfida di football vero dove solo chi è in grado di rimanere con la testa in campo per 60 minuti può spuntarla.

Il Grande Football è tornato amici, allacciate le cinture e godetevi il viaggio!

#BEARDOWN

Alex-Cavatton

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.