Antonio Brown, grazie di niente e buona sfortuna

Sono 37 anni che seguo il football NFL e, se anche fino all’arrivo di internet le notizie arrivavano con un eco e una frequenza differente, non credo di aver mai assistito a una situazione come quella che si è venuta a creare tra i Raiders ed Antonio Brown.

Antonio Brown passa dai Raiders ai Patriots

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Premetto che non ho letto in dettaglio il contratto nè ovviamente posso sapere cosa è accaduto in realtà dietro le quinte (come la stragrande maggioranza delle persone che leggete in questi giorni su siti e social), però mi sono domandato: perchè?
Perchè Antonio Brown ad un certo punto ha iniziato ad agire in maniera francamente strana ed anomala anche per un cavallo pazzo come lui?

Una prima avvisaglia leggera è stato il congelamento dei piedi nella camera criogenica, vabbè un episodio che fa parte del folklore e che in sostanza gli ha fatto perdere qualche allenamento.
Poi è venuto il casco e lì ho iniziato a sentire puzza di bruciato e quando Mayock ha detto a Brown pubblicamente “o dentro o fuori” evidentemente qualcosa ha iniziato a incrinarsi.
Poi la prima multa per mancata partecipazione alle attività di squadra, che Brown non ha mandato giù pubblicandola addirittura su Instagram.
Poi la lite pesante con Mayock.
Poi la minaccia di venire sospeso.
Poi le scuse lacrimevoli con la squadra.
Poi il video con la telefonata con Gruden a sua insaputa.
Poi la seconda multa che in pratica annulla i 29 milioni garantiti.
Poi Brown che chiede di essere cacciato.
Poi la cacciata.

La cronologia ormai l’avete già letta e riletta, ma vedere tutto insieme fa abbastanza impressione e io continuo a chiedermi perchè ad un certo punto il tutto è crollato.
All’inizio pensavo che il ragazzo avesse qualche problema mentale serio, usare i social compulsivamente, cambiare idea ed atteggiamento con velocità incredibile, mi dava l’impressione che non sapesse nemmeno lui cosa volesse e se effettivamente aveva ancora il fuoco dentro per giocare a football.
Ma poi, quando ormai l’inizio della stagione era imminente, la sequenza alterco-scusa-multa-cacciatemi-cacciata è stata così rapida che ho pensato che forse il tutto è stato fatto con chirurgica lucidità.
Tenete presente che l’agente di Brown è Drew Rosenhaus, uno degli agenti più influenti e più scaltri sulla piazza.

I contratti non sono scritti di due righe, sono pagine e pagine e le clausole sono viste, riviste, concordate e infine firmate, difficile si preparino e confermino nel giro di poco tempo, Antonio Bown con il suo “Cacciatemi” ha messo i Raiders in una posizione complicatissima con il poco tempo a disposizione per vagliare tutte le ipotesi e le conseguenze di determinate azioni, soprattutto a livello giuridico e nei confronti di lega e associazione giocatori:

  1. Non lo cacci, con Week 1 gli devi dare almeno il garantito salariale di questa stagione, ti tieni in squadra un potenziale, se non sicuro, cancro da qui fino a fine stagione, col rischio di far deflagrare tutta la squadra
  2. Lo cacci, non gli dai i suoi 29 milioni, il cap non sarà intaccato, perdi uno dei migliori WR della NFL, perdi una terza e una quinta scelta, ci fai la figura del fesso e lo lasci libero di firmare dove vuole

I Raiders hanno scelto la seconda, però ho letto diverse opinioni su, appunto, la gestione del contratto.
Chi diceva che Brown poteva essere messo in una nonricordoilnome lista previa lettera dei “5 giorni”, una specie di ultimatum che se scaduto poteva fermare Brown per un anno senza che potesse svincolarsi, senza andare in altre squadre e senza salario garantito.
Chi diceva che poteva essere sospeso per n giornate.
Chi diceva che il garantito dopo Week 1 era dovuto.
Chi diceva che l’Italia stava vincendo 20-0 ed aveva segnato anche Zoff di testa (cit. per gli anziani)…

Sono propenso a pensare che il front office non sia composto totalmente da inetti ed incapaci, per lo meno lo spero; col contratto sono stati senz’altro bravi a cautelarsi e immagino che se ci fosse stata anche solo una possibilità di evitare il taglio senza poi doversi svenare, l’avrebbero fatto.
Inoltre dovevano pensare alla squadra, alle ripercussioni, all’influenza negativa di Antonio Brown, al continuo nascere di problemi, alla continua esposizione mediatica per motivi esterni al football giocato, al dover costantemente gestire una situazione sul filo del rasoio.
E poi, circa 5 ore dopo la cacciata, ci ritroviamo un contratto di quelli comunque complessi, pronto, di un anno, in un’altra squadra e la firma prossima ad avvenire.

Allora qualche dubbio mi viene, che forse l’escalation delle ultime due settimane non era solo “pazzia”, ma che ci fosse altro dietro, ovvero la possibilità di farsi mandare via, anche senza guadagnare un centesimo, ma finendo poi con la concreta possibilità di portare a casa un anello.
Dal suo punto di vista una mossa “astuta”.
Dal punto di vista di chi l’ha preso anche, un anno solo, se va bene va bene e hanno una superstar, se non va bene si portano anche a casa una scelta compensatoria l’anno prossimo.

Però, sebbene le mie siano solo supposizioni, ovviamente non confortate da informazioni certe (che comunque non si troveranno mai, se anche ci fossero), non credo sia una cosa dell’ultimo momento, un’occasione che si è presentata e che si è colta al volo, il tempismo è troppo sospetto e alla fine chi ne ha subito le conseguenze peggiori sono stati i Raiders. Per ora.

Sono convinto che da oggi i toni dei suoi tweet, video su YouTube, post su Instagram, saranno da perfetto cittadino e impiegato, sono sicuro che non dirà più nulla fuori luogo, non criticherà il suo nuovo QB, il suo allenatore, i suoi compagni, si impegnerà col casco nuovo, coi piedi scongelati, farà 30 TD e vincerà l’anello.
Magari mi sbaglio e riuscirà nell’impresa di fare danni anche in casa dei migliori, ma sinceramente non vedo come.

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I Raiders sicuramente si sono indeboliti a livello di talento, ma sicuramente non lo sono a livello caratteriale e di unità di squadra. Non sarebbero comunque stati competitivi per la vittoria finale, hanno risparmiato un bel po’ di soldi e sicuramente hanno risparmiato un sacco di problemi e disturbi, sinceramente non me la sento di dare più di tanta responsabilità (ad esempio ne diedi di più per Mack) alla franchigia.

Certamente Mayock e Gruden avrebbero potuto gestire la situazione differentemente sin dall’inizio, non sono esenti da colpe, però quando inaspettatamente ti trovi un gigantesco grattacapo in casa come ti muovi, dovendo pensare ad altri 89 giocatori?

Quello che rimarrà per me è il giudizio su un uomo piccolo piccolo, un traditore che è stato accolto da squadra e tifosi con “amore” incondizionato, che però ha saltato parecchie attività con i compagni e allenamenti, che con la storia ridicola del casco ha irritato più di un componente del management, che nonostante allenatore e compagni sono rimasti al suo fianco nonostante tutto a un certo punto ha deciso che basta, voleva farsi cacciare per andare a giocare da un’altra parte per vincere l’anello.
Antonio Brown, non ti meriti niente di buono, magari diventerai Campione del mondo, ma per tanti sarai solo non un uomo, non un omuncolo, ma solo un quaqquaraqquà.

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3 Commenti

  1. complimenti per l’articolo. posso solo aggiungere che e vero,i tempi e i modi sono molto sospetti. e a pensare male,che il dubbio che il contratto era già pronto e che Brown dovesse solo fare la testa matta.(cosa che gli riesce benissimo) per farsi cacciare. certo però che da questa situazione nessuno ne esce bene.

    1. …tutto vero, ma al film manca un finale e da quanto visto in precedenza anche pirotecnico: A.B. accusato di stupro!

      Non è che i Raider conoscevano già questa notiziuola e prima che fosse di dominio pubblico hanno pensato bene di trasferire il problema a qualcun altro ? *

      In pratica AB (che comunque rimane un povero idiota) non è stato altro che una marionetta pilotata da Mayock e Gruden.

      Senza considerare che NE, convinti di aver il miglior WR per la stagione, cedono Demaryius Thomas ai Jets.

      Titolo del film? La stangata

      Titoli di coda? forse ma non è detta l’ultima: forse ci sarà anche un sequel (e in questo caso sembra propiro una minaccia).

      * dalle mie parti c’è un gioco di carte che si chiama “pigugnino” e la carta da far “ingoiare” agli avversari è il fante di spade…e si, le carte sono come la vita!

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