NCAA Preview 2019: ACC – Atlantic Division

Così come l’anno scorso oltre ai preview delle squadre NFL vi proponiamo anche quelli delle maggiori conference NCAA. Sesta puntata dedicata alla ACC e più precisamente alla Atlantic Division della Conference (qui la Cosatal Division

Per ogni College della ACC – Atlantic Division indichiamo ranking di preseason (Athlon Sport), Head Coach, record del 2018, le partite più interessanti, punti di forza e deboli, analisi dell’attacco, della difesa e i migliori prospetti.

Clemson Tigers

Clemson

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Preseason ranking: 2

Head Coach: Dabo Swinney (12° stagione; 116-30)

Record 2018: 15-0 (National Champions)

Match da non perdere: Texas A&M (7 Settembre); Florida State (12 Ottobre); at South Carolina (30 Novembre)

Punti di forza: Da dove cominciare? La cultura. Clemson ha la migliore cultura sportiva in tutto il college football, non ci sono dubbi. I risultati di questa caratteristica sono molteplici – e tutti positivi: coaching staff praticamente intatto da anni ormai (al contrario del resto della nazione dove il coaching carousel è passato da giostra a montagne russe negli ultimi anni); i junior che rifiutano la NFL – e tanti soldi – per restare l’ultimo anno in South Carolina e – da ultimo ma non certo per importanza – i risultati sportivi. Nessuno come Clemson (e Alabama) negli ultimi 10 anni. Ah sì, e poi c’è Trevor Lawrence.

Punti deboli: Siamo nel bel mezzo del pagliaio a cercare un ago. Vista la partenza per NFL e graduation di praticamente tutto il front 7 titolare, sarà compito di Venables far arrivare pronti i nuovi starters ma la qualità del recruiting e la – conseguente- profondità a roster non può che far pensare che il ricambio generazionale reggerà il confronto con i propri predecessori.

Attacco: Trevor Lawrence è un QB generazionale, lo ha dimostrato al suo primo anno e continuerà a farlo per il resto della sua carriera a Clemson (ovvero i prossimi due anni). Ad affiancarlo un papabile Heisman candidate come Travis Etienne Jr, il RB titolare e una unit di WR che è considerata – e probabilmente lo è – la migliore della nazione: Tee Higgins e Justyn Ross assomigliano molto a due future 1° scelte. La linea offensiva è piena di talento e molto profonda, su tutti la RG Gage Cervenka Sr, un freak atletico e Jackson Carman come LT.

Difesa: Il DC Brett Venables è uno dei molti assistenti di Dabo che – ad oggi – avrebbe potuto essere un head coach altrove da almeno 4 anni. Detto della defensive line e del suo ricambio generazionale (attenzione al sophomore DE Xavier Thomas e al freshmen DE KJ Henry), il corpo dei LB è guidato da Isaiah Simmons, che può giocare anche safety e nickelback. La secondaria è impressionante, su tutti AJ Terrell, cresciuto di anno in anno dopo essere stato un top recruit e Derion Kendrick, un ex wide receiver che sembra aver trovato la sua dimensione dopo il cambio di ruolo. La coppia di safety è K’von Wallace e Tanner Muse, entrambi senior di fronte alla stagione della consacrazione.

Prospetti: Seriamente, si fa prima a dire chi non lo è soprattutto fra i titolari. Se il trend di riuscire a trattenere i junior per l’ultimo anno rimane intatto, la stagione 2020 potrebbe essere molto simile a quella passata, dove Clemson ha trovato pochi ostacoli, finale compresa. Parlando del 2019 i senior più interessanti: sono Cervenka per la offensive line e le due safety Wallace e Muse.

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Florida State Seminoles

Florida State

Preseason ranking: 33

Head Coach: Willie Taggart (2° stagione; 5-7)

Record 2018: 5-7

Match da non perdere: Miami (2 Novembre); at Florida (30 Novembre)

Punti di forza: Talento. Quando recluti per diversi anni al livello di squadre come Florida State il tuo ultimo problema è il talento in tutti i ruoli della squadra, difesa – forse un po’ di più – e attacco – forse un po’ di meno. L’edizione 2018 dei Seminoles è la fotografia di ciò che succede quando tutto questo talento viene mal sfruttato – o non sfruttato – da un coaching staff non esente da colpe ma che, sulla base di questo,  dovrebbe fare meglio nel 2019.

Punti deboli: La linea offensiva. Un disastro nel 2018, non sembra avere ancora trovato un equilibrio in questo reparto anche perché l’unico titolare in tutte le partite della scorsa stagione – il centro Alec Eberle – si trasferirà ad altra università. Sarà cruciale per Taggart evitare un altro 2018 da tutti i punti di vista, ma soprattutto per quanto riguarda le prestazioni della sua linea offensiva.

Attacco: Per risolvere l’impellente problema in attacco, Willie Taggart ha abbandonato il play calling in favore del nuovo OC e figlio d’arte Kendal Briles. Averlo strappato a Houston ed alla concorrenza (si vocifera abbia rifiutato anche qualche offerta come HC) rappresenta il vero colpo della offseason per i Seminoles principalmente per due motivi: Briles è un genio dell’attacco e, inoltre, si porta in dote un discreto OL coach come Randy Clements. Nel ruolo di QB troviamo James Blackman che dovrebbe essere il QB1 più per demeriti di Taggart (gestione di Francois e recruiting) che per meriti suoi, ma attenzione: non pecca certo di talento. Dietro di lui il transfer da Wisconsin Alex Hornibrook tenterà di toglierli il posto da titolare. Skill positions decisamente talentuose con il RB Cam Akers, i WR Tamorrion Terry e DJ Matthews ed il TE Tre McKitty su tutti.

Difesa: La spina dorsale della difesa è onestamente impressionante. Marvin Wilson sulla linea difensiva, Hamsah Nasirldeen e Jaiden Lars-Woodbey intercambiabili nel ruolo di linebacker/safety, rappresentano un lusso quasi impossibile da sprecare. A fare da contorno una unit di cornerback profondissima: Levonta Taylor e Stanford Samuels III dovrebbero partire titolari ma attenzione al figlio d’arte Asante Samuel Jr, un sophomore forse un po’ undersized ma con potenziale illimitato.

Prospetti: Non manca – mai – la qualità NFL nel roster di Florida State. Marvin Wilson è forse il giocatore più interessante sotto questo punto di vista. Oltre a lui: il cornerback Levonta Taylor è ritornato per il suo anno da senior nonostante avesse qualche chance di essere scelto già nello scorso Draft e si aspettano grandissime cose dal RB Cam Akers nel nuovo attacco disegnato da Kendal Briles.

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Syracuse Orange

syracuse

Preseason ranking: 21

Head Coach: Dino Babers (4° stagione; 18-19)

Record 2018: 10-3

Match da non perdere: Clemson (14 Settembre); at Florida State (26 Ottobre)

Punti di forza: Il duo dei defensive end – Alton Robinson e Kendall Coleman – è tra i migliori della nazione (20 sacks e 29 TFL in coppia nel 2018). Il fatto che siano tornati a Syracuse dopo la grande stagione dello scorso anno, la dice lunga sul grado di fiducia che questa squadra ha in Dino Babers e nella direzione in cui il programma sta andando.

Punti deboli: Rimpiazzare un QB forte e tosto come Eric Dungy non sarà facile. Dungy rispecchiava benissimo lo spirito della squadra e per questo ne era leader e ispirazione. Il punto di forza di questo QB nell’attacco di Babers della sorsa stagione era sicuramente la capacità di poter correre senza problemi, vista la mole (un simil Tebow per certi versi). Con DeVito – il successore – gli Orange mancheranno di questo aspetto e saranno costretti a puntare più sui passaggi che sulle corse.

Attacco: L’attacco di Syracuse è sempre andato a “folate”, tant’è che i numeri non sono eccellenti e ci raccontano di un attacco troppo spesso inefficiente. I RB saranno chiamare a sostituire nei numeri le corse di Dungy: un’impresa più facile a dirsi che a farsi. Rimane invariata invece la depth chart dei WR che perdono “solo” il miglior WR ma mantengono praticamente tutti gli altri (attenzione a Sean Riley e Nykeim Johnson).

Difesa: Detto della linea difensiva, il reparto dei LB è quello che lascia più a desiderare con i tre titolari del 2018 che hanno terminato la loro carriera collegiale. Si ripartirà dal senior Andrew Armstrong che – fino ad ora – ha fatto numeri solo negli special teams. La secondaria invece è veramente di tutto rispetto: punto di riferimento del reparto a Chris Fredrick che viene da tre anni di titolarità assoluta nella difesa di Syracuse. Andre Cisco è stata una rivelazione lo scorso anno (All-ACC first team e 7 intercetti), il salto di qualità è dietro l’angolo per questo ragazzo al secondo anno.

Prospetti: Da seguire – e anche molto attentamente – i due DE, Alton Robinson e Kendall Coleman.

Louisville Cardinals

Louisville

Preseason ranking: 81

Head Coach: Scott Satterfield (1° stagione; 0-0)

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Record 2018: 2-10

Match da non perdere: Boston College (5 Ottobre); at Wake Forest (12 Ottobre)

Punti di forza: Il passaggio dall’era Petrino – finita malissimo – all’era Satterfield ha portato una ventata d’aria nuova. I problemi che hanno colpito l’athletic department dei Cardinals (leggasi Pitino-gate) hanno costretto i nuovi dirigenti a ripartire da zero e questo è davvero motivo di speranza, ma magari non da subito. Ciò che ha fatto Satterfield ad Appalachian State è -a tuti gli effetti- un capolavoro di gestione sportiva difficilmente replicabile.

Punti deboli: Se la stagione 2018 fosse indicativa per il futuro dovremmo dire: TUTTO. Louisville non è riuscita a passare, a correre e a difendere. Ma, come abbiamo detto, siamo nel momento successivo della tabula rasa: quello del nuovo inizio. Louisville non ha ancora trovato a chi affidare il compito di non far rimpiangere Lamar Jackson. Il QB Jawon Pass – nonostante il cognome – non è sembrato all’altezza di tale compito (54% di passaggi completati, 8 TD e 12 intercetti). Però, a quanto pare, questo ragazzo ha impressionato il nuovo staff soprattutto dal punto di vista della personalità. Resta da vedere quanto saprà essere produttivo sul campo.

Attacco: Nelle ultime stagioni, il gioco di corse dei Cardinals è stato principalmente sulle spalle del QB. Con Satterfield al comando questa cosa è destinata a cambiare, e in fretta: ad App State ha prodotto almeno un RB da 1000 yds stagionali in 3 anni alla guida dei Mountaineers. Buone notizie quindi per Javian Hawkins e Hassan Hall. I WR sono una delle poche cose buone lasciate dalla precedente gestione: Dez Fitzpatrick – il più produttivo – ma anche Seth Dawkins e lo slot receiver l’elettrico Tutu Atwell. Per la linea offensiva sarà fondamentale stare lontani da infortuni dal momento che la forbice tra titolari e riserve è abbastanza ampia.

Difesa: Praticamente ultima in tutte le voci statistiche nel 2018, la difesa di Louisville non può che migliorare. Il nuovo DC Brown – arrivato anch’esso da App State – metterà in campo una 3-4 guidata dal DT senior GG Robinson e dai middle linebackers, ancora da vedere chi si imporrà nel ruolo di outside linebacker. Tipicamente la difesa di Brown è molto produttiva in termini statistici e la gran parte di questi numeri sono fatti dai defensive back. In questo ruolo Brown potrà contare su Cornelius Sturghill, PJ Mbanasor (ex Oklahoma), Marlon Character come cornerbacks e Khane Pass (il fratello del QB) e Russ yeast come safety.

Prospetti: Mekhi Becton, il LT titolare, ha potenziale NFL ed è già un nome ben conosciuto tra gli scout.

North Carolina State Wolfpack

north carolina acc

Preseason ranking: 38

Head Coach: Dave Doeren (7° stagione; 43-34)

Record 2018: 9-4

Match da non perdere: at Florida State (28 settembre); Clemson (9 Novembre)

Punti di forza: Seppur passata inosservata ai più, la continuità di NC State negli ultimi anni è qualcosa su cui fare affidamento: solo 13 squadre di Power 5 hanno concluso le ultime due stagioni con 9 o più vittorie. Il fatto che gli Wolfpack siano una scuola principalmente votata alla pallacanestro non fa altro che aumentare la portata e il valore del lavoro di Coach Doeren. Il recruiting va sempre meglio anche perché non vendono più un sogno: ora hanno i fatti che – di seguito alle parole – le avvalorano.

Punti deboli: Ryan Finley se n’è andato e lascia un’eredità pesante. Ha giocato 6 anni al college tra Boise State e Raleigh ricevendo una laurea da entrambe. Titolare nelle ultime tre stagioni e All ACC nell’ultima, anno in cui ha guidato la conference in passing yards (3928) e percentuale di completi (67,4 %). Non sarà facile rimpiazzare la sua produzione e la sua leadership.

Attacco: Il backup di Finley, redshirt sophomore, Matthew McKay sembra essere in vantaggio per il posto da titolare sul meno esperto Devin Leary. Da Florida State è arrivato Bailey Hockman che – dopo un anno di stop- adesso risulta eleggibile. La caccia al posto di QB1 resta comunque aperta. Negli ultimi anni NC state ha prodotto diversi RB da NFL, Ricky Person e Zonovan “Bam” Knight cercheranno di far proseguire questa tendenza. Discorso simile per i WR: con l’addio ad Harmon e Meyers, gli Wolfpack perdono tanto in termini di produzione offensiva ma lo staff sembra essere molto ottimista sui progressi dei junior Emeka Emezie e CJ Riley e del sophomore Thayer Thomas. Dubbi di natura fisica sulla linea offensiva: tutti e cinque i titolari hanno saltato – per infortunio – parte degli allenamenti primaverili. Se si presenteranno al completo saranno una unit decisamente da seguire: due anni di fila nella top 6 per sacks concessi.

Difesa: Dovrebbe invece ritornare la gran parte della produzione difensiva dello scorso anno. La linea è guidata da Larrell Murchison (tackle) e James Smith Williams (defensive end), entrambi all’alba dell’ultima campagna con gli Wolfpack. Sui linebackers, Doeren è stato molto chiaro dichiarando che questa unit è la migliore che abbia mai allenato. Isaiah Moore, partito titolare in 12 match, è il leader assieme al junior Louis Acceus. La secondaria è solida ma forse meno talentuosa di altre, una delle certezze saranno le safety Tanner Ingle e Jarius Morehead.

Prospetti: Il DE James Smith- Williams – a cui è stata assegnata la maglia numero 1, simbolo di etica del lavoro, carattere e leadership eccelsi – ha chiuso la scorsa stagione in testa a quasi tutte le statistiche difensive. Essendo all’ultimo anno, un’altra stagione di pari livello e potrebbe vedere il suo nome collegato a qualche squadra NFL.

Boston College Eagles

Boston College acc

Preseason ranking: 61

Head Coach: Steve Addazio (7° stagione; 38-38)

Record 2018: 7-5

Match da non perdere: NC State (19 Ottobre); at Notre Dame (23 Novembre)

Punti di forza: AJ Dillon, running back al terzo – e probabilmente ultimo – anno con gli Eagles. Senza dubbio il punto focale dell’attacco di Boston College. E’ il primo giocatore dell’Università a raggiungere le 1000 yards corse in ognuna delle due stagioni in cui è sceso in campo. First team All-ACC lo scorso anno e ACC Rookie of the year nel 2017, ha una media di 5.1 yards per portata. Se dovesse evitare infortuni (due partite saltate lo scorso anno) non ci sono motivi per non ripetere – e migliorare – tali statistiche.

Punti deboli: Aver perso – per la NFL – due giocatori tanto dominanti nella linea difensiva come Zach Allen e Wyatt Ray non è l’ideale per una difesa che punta molto sulla pressione della linea come quella di Steve Addazio. Gli Eagles si ritrovano molto giovani in un reparto fondamentale che è stato il marchio di fabbrica non solo della difesa ma dell’intera identità della squadra nelle passate stagioni.

Attacco: Il redshirt junior Anthony Brown è reduce da una stagione da perenne titolare nel ruolo di QB. Ha lanciato per 2.121 yards con 20 touchdown e 9 intercetti, cifre tutt’altro che orrende a dire la verità. A questo ragazzo gli viene imputata la tendenza ad andare e venire – anche nell’arco della stessa partita – con giocate buone e altre molto meno. La consapevolezza di essere il titolare indiscusso potrebbe fargli trovare la giusta stabilità anche in campo, al fine di raggiungere il potenziale che tutti vedono in lui. Il redshirt junior Kobay White ha guidato gli Eagles in molte delle statistiche offensive e sarà ancora un giocatore sul quale fare affidamento. In un anno in cui la difesa appare più inesperta del solito, probabilmente Boston College dovrà fare più affidamento sui playmaker offensivi ed il trio Brown-Dillon-White è sicuramente una buonissima base da cui partire.

Difesa: Sarà compito di Joey Lucchetti e Brandon Barlow non far rimpiangere i talenti persi per la NFL, assieme all’unico titolare della linea che ritorna per la stagione da senior: Tanner Karafa. Molta più esperienza nel reparto linebackers con due starter ancora al loro posto come Isaiah McDuffie e Max Richardson. La battaglia per il ruolo di middle linebacker titolare è apertissima fra John Lamot e Vinny DePalma. Secondaria inesperta al pari della linea difensiva con Il cornerback Brandon Sebastian unico titolare superstite.

Prospetti: AJ Dillon -vedi a “Punti di forza”- è un junior ma questa, al netto di infortuni, dovrebbe essere la sua ultima stagione al college prima del grande salto.

Wake Forest Demon Deacons

wake forest acc

Preseason ranking: 60

Head Coach: Dave Clawson (6° stagione; 28-35)

Record 2018: 7-6

Match da non perdere: Louisville (12 Ottobre); NC State (2 Novembre); at Syracuse (30 Novembre)

Punti di forza: Fondamenta. Le prime due stagioni di Dave Clawson alla guida dei Demon Deacons hanno raggiunto un record complessivo di 6-18. Wake Forest è 22-17 nelle ultime tre stagioni. Il lavoro certosino dell’ex head coach di Bowling Green sta cominciando a portare i propri frutti. Chiaramente stiamo parlando di una realtà abbastanza lontana dalle elite del college football, per questo il lavoro di Clawson va giudicato nella lunga gittata. “So far so good”.

Punti deboli: La poca profondità della linea difensiva e della unit delle safety è preoccupante poiché colpisce la squadra in ruoli abbastanza importanti.

Attacco: La sfida per il ruolo di QB1 sta andando per le lunghe, anche secondo Clawson che avrebbe preferito scegliere il titolare molto prima dell’inizio della stagione. Se la giocano Jamie Newman e Sam Hartman. Newman ha giocato 9 partite da titolare la scorsa stagione prima di essere fermato per un infortunio alla gamba mentre Hartman lo ha sostituito nelle ultime 4. Il senior running back Cade Carney ritorna al suo posto dopo una stagione in cui ha superato le 1000 yards corse (primo Demon Deacon a fare ciò dal 2005). La unit dei WR sembra molto profonda nonostante abbia perso una bella dose di talento, è il segno che anche le strategie di recruiting sono sane. Lo stesso si può dire della offensive line, in cui i senior Jake Benzinger, Nathan Gilliam e Justin Herron sono anima e cuore del reparto.

Difesa: Le difficoltà nel raggiungere il QB durante la passata stagione devono diminuire per far sì che le possibilità di una buona stagione aumentino. Per fare questo si fa affidamento a Carlos “Boogie” Basham Jr che dovrebbe avere le carte in regola dopo una stagione da 11 tackle for loss e 4.5 sacks. Due posti su tre già decisi nel reparto linebacker grazie al senior Justin Strnad e al sophomore Ryan Smenda Jr. La secondaria è guidata dal capitano e produttivissimo Essang Bassey (2nd team All-ACC), e dai cornerback Amari Henderson e Ja’Sir Taylor.

Prospetti: Sicuramente la linea offensiva è composta da senior che potrebbero fare al caso della NFL. Su tutti: Justin Herron che, al netto di infortuni, ha la chance di essere tra i migliori della ACC nel ruolo di offensive tackle.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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