NFL Preview 2019: Tampa Bay Buccaneers

Per i Buccaneers ogni offseason è colma di buoni propositi e grandi speranze, che negli ultimi anni si infrangono puntualmente appena la stagione inizia. L’ultima apparizione ai playoffs della franchigia della Florida risale al 2007, e l’ultima vittoria addirittura al 2002, stagione conclusa con la vittoria nel Super Bowl di San Diego.

La mossa principale per invertire questa tendenza è stata la scelta come Head Coach di Bruce Arians, nel cui palmares figurano 2 vittorie al Super Bowl, come coach dei ricevitori a Pittsburgh, e 2 premi come migliore allenatore nel 2012 e nel 2014, rispettivamente con Indianapolis Colts e Arizona Cardinals.

Il 2019 sarà anche l’anno decisivo per il QB Jameis Winston, prima scelta assoluta nel draft 2015, che non ha mai mantenuto le aspettative dopo un’importante carriera al college con Florida State.

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OFFENSE

winston buccaneers panthers

L’offense dei Buccaneers anche quest’anno dipenderà molto dalle prestazione del QB, Jameis Winston (2992 yard, 19 TD e 14 int) , che arriva da una stagione in cui è stato squalificato per le prime 3 giornate e nel resto della stagione non ha convinto, venendo sostituito dal veterano Ryan Fitzpatrick, che nelle prime 3 partite al timone ha dimostrato che il talento in offense, soprattutto nel corpo ricevitori, non manca, anche se nell’ offseason sono partiti DeSean Jackson e Adam Humpries.

La linea d’attacco non ha grandi individualità, ma ha giocato in modo decente, meglio nella pass protection piuttosto che nell’aprire buchi per i running back. E qui veniamo alla nota dolente del reparto offensivo; quando il top rusher (Peyton Barber) guadagna 871 yard (media 3,7 per portata) e totalizza 5 TDs su corsa, si capiscono molte cose su come sia andato l’attacco su terra. La seconda scelta del 2018, Ronald Jones da USC, non ha inciso assolutamente nel gioco, al termine della stagione le sue statistiche parlano chiaro: 44 rushing yard e 1 TD!! Al momento ci sono diverse voci di trade che Tampa potrebbe fare, per potenziare il backfield offensivo, si fanno i nomi di Duke Johnson, dei Browns e, ultimamente, di Melvin Gordon, dei Chargers. Entrambi sarebbero un notevole upgrade rispetto ai RBs disponibili oggi a roster. Da segnalare, come possibile positiva sorpresa, l’undrafted rookie, Bruce Anderson, da North Dakota State, che potrebbe guadagnare un posto nel roster finale.

Come detto, il reparto WR è sicuramente quello messo meglio, con la stella Mike Evans. (86 ricezioni, 1524 yard e 8 TD) Non ci saranno più DeSean Jackson, soluzione sul gioco profondo, e Adam Humphries, slot dalle mani sicure e non timoroso nei contatti con i difensori. SI farà affidamento su Chris Godwin, al terzo anno, in continuo miglioramento (842 yard e 7 TD) e su Scott Miller, rookie da Bowling Green, che dovrà sostituire Adam Humphries nella non facile posizione di slot interno. Il reparto è stato rinforzato anche con l’arrivo di Breshad Perriman, proveniente dai Browns.

 DEFENSE

buccaneers panthers

Anche la difesa Buccaneers ha avuto i suoi alti e bassi, finendo nella metà inferiore praticamente in tutte le statistiche difensive.

La linea di difesa ha subito due grosse perdite, il DT Geral McCoy, icona a Tampa non solo in campo e nello spogliatoio, che si è accasato a Carolina, diretta avversaria nell’agguerrita NFC South Division, e il DE Jason Pierre-Paul, vittima di un incidente d’auto a maggio, in cui ha subito un serio infortunio al collo, e il cui futuro al momento è in forte dubbio. Il probabile passaggio allo schema 3-4 potrebbe venire in aiuto ai Bucs, che possono contare sulla prima scelta dello scorso anno Vita Vea, ad un rigenerato Carl Nassib, e all’arrivo di Ndamukong Suh (in sostituzione di McCoy); da non sottovalutare il DE rookie Anthony Nelson da Iowa.

Anche il corpo Linebacker ha accusato una perdita importante, Kwon Alexander (andato ai 49ers) e un infortunio senza certezza dei tempi di recupero per Kendell Beckwih, sui cui Tampa aveva riposto molte speranze per ancorare il reparto. Il rinforzo potrebbe però venire da Devin White, quinta scelta assoluta da Louisiana State (curiosamente anche i due LBs citati provengono dallo stesso college), vera forza della natura e possibile perno della difesa per gli anni venturi.

La secondaria è il reparto sicuramente con meno talento, anche se rispetto all’anno scorso nei primi 3 giri del draft sono arrivati tre defensive back , nell’ordine Sean Bunting, Jamel Dean e Mike Edwards, che insieme a Davis e Stewart, al secondo anno, e a Hargreaves III dovranno migliorare un reparto sempre in difficoltà.

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COACHING STAFF

bruce arians buccaneers

Probabilmente la novità più importante nel team della Florida è la scelta di Bruce Arians come Head Coach.

Il motivo principale che ha fatto di Arians il dodicesimo allenatore nella storia di Tampa, dal suo ingresso nella NFL nel 1976, è la sua dote di allenare e di ottenere il massimo dai quarterbacks che ha allenato nella sua pluriennale carriera; ha lavorato con QB del calibro di Ben Roethlisbeger, Peyton Manning e Carson Palmer. La speranza della dirigenza è quella di far fare il salto di qualità a Jameis Winston, Quarterback che non ha mai convinto in pieno e che è capace di alternare prestazioni eccezionali a risultati mediocri, non degni di una prima scelta assoluta.

Anche il coaching staff dei Buccaneers è quasi tutto nuovo, l’Offensive Coordinator sarà Byron Leftwich, una vecchia conoscenza nella baia della Florida, avendo militato come QB dei Bucs nel 2009. Ha già lavorato con Arians nel coaching staff degli Arizona Cardinals, come coach dei QBs e nell’ultima stagione come OC. Il dubbio è quello della poca esperienza (carriera iniziata nel 2016), soprattutto come OC, ma anche in assoluto come coach.

Anche come coordinatore della difesa Arians ha scelto un suo uomo di fiducia, Todd Bowles con cui ha lavorato insieme negli Arizona Cardinals, sempre come DC. Nelle ultime quattro stagioni è stato l’Head Coach dei New York Jets, la cui difesa, soprattutto contro le corse, ha eccelso nelle statistiche.

Da segnalare la curiosità che i Buccaneers annoverano nel loro coaching staff ben 2 donne: Maral Javadifar, Assistant Strenght and Conditiong Coach e Lori Locust, Assistant Defensive Line Coach.

Record previsto: 8-8

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching staff

Troppi punti interrogativi per puntare ad una stagione vincente; solo avendo buone prestazioni dalle corse in attacco (e con gli attuali giocatori non è così probabile) si potrà togliere pressione da Winston, QB sotto esame, a maggior ragione questa stagione con un coach come Arians. Anche la difesa deve dimostrare netti miglioramenti, sia contro le corse che contro i passaggi. E’ auspicabile che il 2019 sia un anno di rilancio per diversi giocatori, con la prospettiva che il 2020 sia la stagione in cui verrà rotto il digiuno ultra decennale.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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