NFL Preview 2019: New York Giants

Dopo la promettente stagione 2016, in cui i Giants sono tornati ai playoff dopo quattro anni di assenza dal Super Bowl XLVI vinto contro i Patriots, New York è ripiombata nell’oblio. Ben più evidente e doloroso rispetto alle precedenti stagioni di passaggio e fatto di appena otto vittorie in due stagioni messe insieme. Dalle clamorose tre del 2017 si è saliti almeno a cinque nella scorsa regular season, ma il bilancio resta pessimo. E in offseason è esplosa la rivoluzione tra i Big Blue: via Odell Beckham, il talento più cristallino a roster, via Olivier Vernon, leader del front seven, e Landon Collins, elemento di spicco in secondaria. Tre elementi pazzeschi, persi per strada e sostituiti più o meno a dovere, prima di un pazzo Draft.

OFFENSE

Saquon Barkley Giants

La partenza di Beckham priva l’attacco dei Giants del proprio elemento di maggior valore e lascia Eli Manning senza un ricevitore da 1.307 yard e 11 touchdown nella sola scorsa stagione. Sempre che il quarterback titolare resti Manning, reduce da una regular season non eccezionale con le sue 4.299 yard con il 66% al lancio, cui ha aggiunto appena 21 TD pass, pur a fronte di soli 11 intercetti. La scelta più clamorosa della offseason di New York, anche più dell’addio a OBJ, è stata la chiamata di Daniel Jones da Duke con la sesta scelta assoluta al Draft. Prospetto considerato non valevole di una scelta così immediata, Jones avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di Manning, forse addirittura dalla prossima Week 1, e di dimostrare a tifosi e addetti ai lavori di essere valso un tale azzardo. Di certo, non potrà avere la scusa di un’offensive line fallimentare, visto che i Giants hanno lavorato duramente per rinforzarla ancora in offseason: al fianco di Nate Solder e Will Hernandez sono arrivati due ottimi uomini di linea come Kevin Zeitler dai Browns, scambiato alla pari con Vernon, e Mike Remmers dai Vikings in free agency. Per sostituire Beckham, invece, ci si affiderà a un talento non più così giovane come Golden Tate, che ha firmato un quadriennale da 37.5 milioni di dollari a quasi 31 anni. Al suo fianco la prima scelta sarà però Sterling Shepard, un grande prospetto in attesa della definitiva esplosione. Evan Engram cerca pronto riscatto dopo una stagione sottotono, mentre la conferma più importante dovrà arrivare da Saquon Barkley. La seconda scelta assoluta nel Draft del 2018 ha vinto meritatamente il titolo di Rookie of the Year grazie a 1.307 rushing e 721 receiving yard, oltre a 11 touchdown su corsa e 4 su ricezione.

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DEFENSE

New York Giants

Dopo aver perso Damon Harrison in una trade con i Lions, i New York Giants hanno rinunciato a Collins in free agency e dalla prossima stagione l’avranno di fronte almeno due volte a stagione nei Redskins. Lo scambio tra Vernon e Zeitler è senza dubbio sensato, ma priva New York dei suoi 7 sack in appena 11 partite giocate lo scorso anno, il massimo numero nella seconda peggior squadra in NFL in questo senso, con appena 30 sack in tutto. La perdita dell’ex Dolphins, dunque, si farà sentire eccome. Il front seven è stato rinforzato, in particolare, con la scelta numero 17 dello scorso Draft, quel Dexter Lawrence che appare, in tutto e per tutto, una giovane copia di Harrison. L’arrivo di Markus Golden dai Cardinals può essere importante tra i linebacker, ormai guidati da un Alec Olegtree decisivo fin dalla prima stagione in Blue: 93 tackle, 8 tackle for loss, 8 pass deflected e 5 intercetti, di cui ben due riportati in touchdown. Senza Collins, Curtis Riley e B.W. Webb la secondaria ha perso pezzi importanti, ma potrebbe aver trovato due gemme nascoste nello scorso Draft: alla numero 30 è arrivato Deandre Baker, considerato da alcuni addirittura il miglior cornerback a disposizione, mentre alla numero 108 la steal potrebbe chiamarsi Julian Love. L’arrivo di Antoine Bethea dai Cardinals e di Jabrill Peppers dai Browns rappresentano un innesto di esperienza e uno di talento nel reparto. Una difesa di qualità, soprattutto in ottica futura, ma composta più di scommmesse che di certezze al momento.

COACHING STAFF

Pat Shurmur Giants

L’esordio di Pat Shurmur da head coach dei New York Giants è stato tutt’altro che promettente: un 5-11 deludente, anche se ben 12 partite su 16 (4-8) si sono decise con meno di un touchdown di scarto tra le due squadre. L’ex Vikings non ha impressionato, ma è giusto concedergli una seconda stagione prima di pensare a un eventuale sostituto per il futuro. L’offensive coordinator Mike Shula ha garantito ai Giants una crescita di 123 punti a tabellone rispetto alla stagione precedente, da 246 a 369, e ha curato al meglio l’ambientamento di Barkley con i palcoscenici NFL. Ora, la decisione più difficile: Manning o Jones titolare in Week 1? La difesa, invece, ha deluso le attese e James Bettcher, coordinator del reparto, non ha garantito ai Giants la svolta sperata con il suo arrivo dai Cardinals.

Record previsto: 5-11

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

La rivoluzione in offseason non raccoglie consensi e preoccupa i Giants, tra presente e futuro. Se Jones si confermasse meritevole della sesta scelta, Dave Gettleman diventerà un visionario. Altrimenti, per il momento, la squadra è in mano all'estro di Barkley e a una difesa composta di scommesse, più o meno azzardate.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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