Il Preview di Buffalo Bills vs Baltimore Ravens

Entrambe con un record di 2-1, entrambe uscite sconfitte (forse immeritatamente) dalla rispettiva sfida contro i Miami Dolphins, Baltimore Ravens e Buffalo Bills si troveranno di fronte per l’11esima volta nella loro storia (postseason compresa), in una serie che vede primeggiare i padroni di casa, forti di 6 vittorie a fronte di solamente 4 sconfitte.
Dall’avvento di Sean McDermott in panchina, i Bills hanno ottenuto solamente un successo nei 3 incontri disputati, il 17-3 maturato nel Divisional Round Game dei playoffs del 2020, piacevolmente ricordato da tutti per il pick 6 da 101 yard del Nickelback Taron Johnson, azione che aveva sancito la fine della cavalcata di Lamar Jackson & Co.

Il primo incontro, l’Opening Game della stagione 2018 per le due squadre, terminato con un netto ed inappellabile 47-3 in favore dei Ravens, aveva segnato l’esordio in NFL del QB Josh Allen, subentrato ad un disastroso Nathan Peterman, autore fino a quel momento di una prestazione da 5/18 lanci completati, 24 passing yards e 2 intercetti, numeri valevoli di un QB Rating di 0.
Il risultato della partita di domenica potrebbe rivelarsi di vitale importanza nell’economia della postseason, essendo i Ravens dei seri candidati non solamente per un posto ai playoffs ma anche per la conquista della combattutissima AFC North, ragion per cui ottenere il Tiebraker nei loro confornti potrebbe far tutta la differenza del mondo nell’ottenimento di un seed piuttosto che un altro.

Come arrivano i Buffalo Bills

La squadra ospite, apparsa a tratti letteralmente infermabile nel corso delle prime due uscite stagionali, si avvicina a questa sfida non solo reduce dalla prima sconfitta stagionale, quella patita per 19-21 sul campo dei rivali divisionali dei Miami Dolphins, ma con un roster ridotto all’osso a causa della lunghissima serie di infortuni che sembra non aver intenzione di placarsi. Ad un certo punto, nel corso della sfida di domenica scorsa, i Bills risultavano privi di addirittura 11 starter/regolari contributori rispetto alla depth chart che aveva cominciato l’incontro di week 1 sul campo dei Rams.
L’injury report, atteso con la stessa smania con cui un bimbo aspetta Babbo Natale la notte del 25 dicembre, non lascia dormire tranquilli tifosi e coaching staff: Tommy Doyle si è aggiunto a Micah Hyde nella lista dei giocatori “out for season”, il rookie CB Christian Benford, a causa della rottura della mano, rimarrà assente per alcune settimane ed il WR Jake Kumerow difficilmente potrà prender parte alla contesa, complice una fastidiosissima distorsione della caviglia.
Con Benford Out, Tre White ancora in PUP list e Dane Jackson in dubbio, il GM Brandon Beane, nella serata di martedì, ha firmato il CB veterano Xavier Rhodes, lo scorso anno tra le fila dei Colts e vecchia conoscenza del DC Leslie Frazier al tempo dei suoi trascorsi come HC dei Minnesota Vikings. Quest’ultimo, inserito in practice squad, non sarà tuttavia disponibile a causa di un fastidio fisico.
La guardia Ryan Bates ha superato il “concussion protocol” e dovrebbe prender parte al match, così come il ricevitore Gabriel Davis, rallentato dalle solite noie alla caviglia ma dichiaratosi abile ed arruolabile per la sfida di domani sera.

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Come arrivano i Baltimore Ravens

I padroni di casa, reduci dalla roboante vittoria per 37-26 sul campo dei New England Patriots, si apprestano ad affrontare il 4° ed ultimo team della AFC East in altrettante partite disputate in questo primo assaggio di stagione.
La squadra di Lamar Jackson, in scadenza di contratto ed alla strenua ricerca di una valanga di quattrini, si trova al primo posto nella lega per quanto riguarda i punti segnati a partita, ben 33.0, piazzandosi invece al 24esimo posto nel computo di quelli incassati (25.7), a dimostrazione di come quella di domenica potrebbe trasformarsi un’autentica “sparatoria” senza esclusione di colpi.
Nell’ultima giornata il coaching staff ha potuto finalmente ritrovare in campo il RB J.K. Dobbins, ristabilitosi dal grave infortunio che lo aveva tenuto ai box per tutta la passata stagione, apparendo, tuttavia, ancora ben lontano dalla miglior condizione. Ronnie Stanley, il fortissimo LT in grado da solo di elevare notevolmente il livello di performance dell’intero reparto, ha ricominciato regolarmente ad allenarsi dopo un ultimo anno e mezzo particolarmente travagliato, lasciando al coaching staff una flebile speranza riguardo ad un suo possibile utilizzo.

Matchup chiave

Lamar Jackson Vs Bills Front 7

Il QB n°8, scelto con la pick n°32 al draft del 2018 ed MVP della stagione seguente, rappresenta, da solo, gran parte della pericolosità del reparto offensivo, a maggior ragione in seguito ad un inizio di stagione così scoppiettante e ben oltre le aspettative.
L’ex Louisville Cardinals guida la NFL con 10 TD lanciati e si trova al 5° posto (running back compresi) per quanto riguarda le rushing yard, avendone già macinate ben 243.
Contro i Patriots ha corso per 107 yard, segnando un TD, lanciando per 218 e mettendone a referto altri 4, diventando solamente il 2° giocatore nella storia della NFL a lanciare almeno 4 TD, correre 100 yard e segnare un TD su corsa in una singola partita. Il primo fu Randall Cunningham degli Eagles nel lontano 1990.
Il front 7 dei Bills rivestirà un ruolo chiave nell’economia della sfida, dovendo cercare di contenere le sempre pericolosissime ed imprevedibili scorribande del n°8, apparso pressochè infermabile in queste prime uscite, tentando di portare un’efficace e tambureggiante pressione organica (4 uomini soltanto), evitando in qualsiasi modo i blitz e facendo tutto quanto possibile per serrare ogni possibile varco pronto ad essere imboccato dalle sue quanto mai esplosive gambe. Quest’anno, quando blitzato, non ha minimamente lasciato scampo ai propri avversari, facendoli a fette completando addirittura l’81.3% (26/32) dei passaggi in queste situazioni, tramutatisi in 368 yard (11.5 Y/A), 6 TD e zero intercetti, numeri eccezionali valevoli di un rating di 154.2, a dimostrazione di un netto miglioramento come puro passatore.
Altro aspetto chiave sarà il “contenimento” della minaccia della play action, azione che i Bills continuano a patire parecchio e nella quale Lamar è un autentico killer. In queste prime 3 partite in addirittura il 41.4% dei dropback è stata utilizzata la play action, risultato? 28/37 passaggi completati (75.7%), 385 yard (10.4 Y/A), 4 TD, zero intercetti ed un rating di 144.5, una vera e propria mattanza nei confronti delle difese avversarie, apparse impotenti contro questo concept.

Mark Andrews Vs Matt Milano

Se è vero che i Ravens non dispongono di un Receiving Corp degno di questo nome, lo è altrettanto anche il fatto che possono contare su uno dei top-3 Tight End dell’intera lega, quel Mark Andrews reduce da una stagione da 1.361 yard e 9 TD, numeri valevoli della convocazione per il suo 2° Pro Bowl e l’inserimento nel 1st Team All Pro, rilegando addirittura un mostro sacro come Travis Kelce nel 2nd Team.
Il TE ex Oklahoma Sooners pare essere legato in maniera indissolubile al QB Lamar Jackson, essendo stati draftati nello stesso anno, il 2018 e divenuti ben presto una delle coppie QB-TE più pericolose e produttive dell’intera lega.
Il n°89, arrivato già a quota 245 receiving yard e 3 TD, rappresenta il bersaglio preferito per Jackson, la valvola di sfogo nei momenti clutch dei drive e spetterà a Matt Milano il compito di arginare questa connection quanto mai oliata e ben funzionante. Il LB ex Boston College è da sempre conosciuto per le sue eccelse doti in coverage e l’estrema affidabilità nello schermare i TE avversari.
In queste prime 3 apparizioni Milano ha limitato Higbee a solamente 14 yard, Gesicki a 6 e Hooper addirittura a zero, forzando l’incompleto nell’unico pallone a lui destinato.
Mark Andrews deve necessariamente essere considerato un avversario di tutt’altra caratura e riuscire ad arginare quella connection potrebbe risultare decisivo nell’ottenimento di un risultato piuttosto che un altro.

Von Miller Vs Daniel Faalele

A causa della serie di infortuni che hanno attanagliato il lato sinistro dell’Offensive Line (per il momento ancora orfano del fortissimo Ronnie Stanley) privandola prima di Ja’Wuan James e poi del suo sostituto Patrick Mekari, i Ravens hanno dovuto necessariamente affidarsi (per la quanto mai dura legge del “next man up” al 4° LT della propria depth chart, il mastodontico rookie Daniel Faalele, nato in Australia e scelto nel corso del 4th round dell’ultimo draft.
L’ex Minnesota Gophers, “battuto” a ripetizione dai pass rusher dei Patriots e reo di aver concesso 2 sack ed ulteriori 3 pressure nei soli 29 snap disputati in pass protection, si troverà di fronte un certo Von Miller, ormai costantemente posizionato sul lato destro della DL dei Bills e pass rusher di tutt’altra caratura rispetto ai vari Deatrich Wise o Matt Judon.
Dai tape si evince chiaramente come Faalele patisca enormemente le “inside move” degli edge avversari, materia nella quale il fortissimo n°40 potrebbe scrivere un libro. Miller rivestirà un ruolo vitale anche nel contenimento del rushing game, potendo sfruttare la sua ancora immensa agilità nel settare l’edge e chiudere tutti gli eventuali varchi venutisi a creare.

Josh Allen Vs Marcus Williams

Il QB n°17 si è dimostrato praticamente chirurgico in queste prime partite, finendo per essere intercettato solamente 2 volte nella partita contro i Rams.
Sebbene la secondaria dei Ravens sia tutt’altro che imperforabile, è infatti rilegata all’ultimo posto della classifica per quanto riguarda le passing yard concesse ai propri avversari (addirittura 353.3), può disporre della presenza della safety Marcus Williams, acquisito nel corso dell’ultima free agency a fronte di un contratto da 5 anni del valore di $70 milioni.
L’ex New Orleans Saints, forte della sua fama di “BallHawk”, costituirà forse il pericolo n°1 per Josh Allen, avendo già messo a referto 3 intercetti in altrettante partite stagionali.
I Ravens sono soliti utilizzare una difesa fondata essenzialmente su due pilastri: Heavy Blitz e Man Coverage, nella quale Williams riveste un ruolo cardine nella protezione dell’ultimo 4° di campo.

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Stefon Diggs Vs Marlon Humphrey

Una delle pochissime note liete all’interno della disastrosa secondaria messasi in mostra in questo primo scampolo di regular season è senza dubbio Marlon Humphrey, capace di concedere solamente 92 yard e nemmeno un TD ai ricevitori avversari, a fronte di un passaggio deviato e l’intercetto messo a referto nell’ultima partita contro i Patriots.
Il CB ex Alabama, solidissimo ed estremamente istintivo tackler, specialista nel forzare fumble, dovrà dar fondo a tutta la sua immensa fisicità per cercare di contenere uno Stefon Diggs, che seppur limitato a solo 7 ricezioni per 74 yard sull’assolato campo dei Miami Dolphins, guida la NFL nel computo delle yard ricevute (344) ed in quello dei TD (4), rappresentando il pericolo n°1 per le secondarie avversarie.

James Cook Vs Patrick Queen

Questa di domenica, come non mai, potrebbe davvero essere la partita che più si adatta alle caratteristiche di James Cook, finalmente maggiormente coinvolto in ricezione fuori dal backfield nel match contro i Dolphins, nel quale si è fatto beffa dei linebacker avversari, completando 4 ricezioni per 37 yard di guadagno, levando molto spesso le castagne dal fuoco al proprio QB. Domani dovrebbe essere in grado di mettere in seria difficoltà Patrick Queen, l’atletico LB in uscita da LSU scelto con la 28esima pick assoluta al draft 2020, abilissimo blitzatore ma estremamente zoppicante tanto in coverage quanto nel completare efficacemente i tackle.
A riprova di quanto appena detto, seppure con un campione ridotto a sole 3 partite, Queen ha già concesso a TE e RB avversari addirittura 209 yard, mancando inoltre 6 tackle. Se non sarà Cook, dovranno necessariamente essere Singletary e Knox a dover trarre il massimo vantaggio possibile da questo favorevole mismatch.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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