Uno sguardo al 2018: Atlanta Falcons

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2018 dellle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno degli Atlanta Falcons.

COME DOVEVA ANDARE…

La season after il clamoroso quanto doloroso Super Bowl LI perso in overtime contro i Patriots ha regalato i Falcons cui siamo stati abituati in questi ultimi anni. Dopo un solido 10-6 in regular season, playoff da protagonisti: esclusi gli acerbi Rams al Wild Card Game, è arrivata poi la sconfitta contro gli Eagles in un arcigno Divisional Round. Ai blocchi di partenza della stagione, dunque, c’era un’Atlanta pronta a essere di nuovo tra le protagoniste in NFC. Soprattutto dopo che, il 3 maggio del 2018, Matt Ryan ha firmato un pazzesco contratto da 150 milioni di dollari per i prossimi cinque anni, rendendolo il giocatore più pagato nella NFL attuale.

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E COME È ANDATA

Male, malissimo. I Falcons hanno perso addirittura quattro delle prime cinque partite giocate in stagione, di cui tre al di sotto del touchdown di scarto. Dopo tre vittorie consecutive, che hanno ridato speranza ad Atlanta, sono arrivate ben cinque débacle consecutive a sbattere la porta in faccia alle speranze di poter tornare ai playoff. A nulla sono serviti, se non a migliorare leggermente il record finale (7-9), i tre successi consecutivi con cui la squadra di Dan Quinn ha chiuso la regular season. Addio post-season dopo due stagioni di gloria e un incredibile passo indietro, tanto in attacco quanto in difesa, rispetto a quanto visto soprattutto nel 2017.

COSA HA FUNZIONATO…

Matt Ryan, almeno dal punto di vista statistico, è stato eccezionale: 422/608 (69.4%) per 4.924 yard con 35 touchdown pass e appena 7 intercetti. Numeri da 108.1 di quarterback rating, che mal si accompagnano, però, con un record negativo. Due gli incredibili alfieri di Ryan nella scorsa regular season. Non fa notizia Julio Jones, che ha ricevuto 113 lanci (su 170 target in totale) collezionando la bellezza di 1.677 yard (104.8 a partita) e 8 touchdown. Ne fa eccome, invece, il rookie Calvin Ridley, che ha dominato la scena con 821 yard e, soprattutto, con ben 10 touchdown nella stagione d’esordio in NFL. Ben pochi sono, invece, i dettagli da ricordare nel reparto difensivo. Ha sorpreso e non poco il rendimento di Damontae Kazee, tra le migliori safety della Lega con 82 tackle, 10 pass deflected e 7 intercetti. Importanti anche i 13 sack e 17.5 tackle for loss dell’accoppiata composta da Jack Crawford e Takkarist McKinkley in linea difensiva, ma poco altro.

Ryan Panthers atlanta Falcons Football

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Tanti, troppi infortuni hanno messo in ginocchio la difesa dei Falcons, che è crollata tra le peggiori nel complesso della NFL. Atlanta ha occupato la posizione numero 28 per yard lasciate agli avversari (384.5) e la numero 25 per punti subiti (26.4) a partita. Deludente il front seven, che ha concesso ben 124.9 rushing yard di media ai runningback fronteggiati, disastrosa la difesa sui lanci dei quarterback avversari, che hanno banchettato con ben 259.6 yard a partita. Appena 37 i sack e, non a caso, i Falcons hanno forzato appena 8 fumble in tutta la stagione, recuperandone 4: tutti e tre sono tra i numeri più bassi in stagione. Vero è che l’apporto decisivo di Ryan è mancato in alcuni momenti decisivi della stagione, ma il quarterback non è stato supportato a dovere dal proprio backfield. Il miglior runningback è stato Tevin Coleman, con appena 800 yard e 4 toucdhown, seguito dalle 315 yard e 4 touchdown del rookie Ito Smith. Grande assente Devonta Freeman: per lui la miseria di due partite, 14 portate e 68 yard in totale in stagione.

E ADESSO?

Dopo aver utilizzato il franchise tag per bloccare il forte tackle difensivo Grady Jarrett, i Falcons hanno rinforzato la linea d’attacco con gli innesti di Jamon Brown e James Carpenter. Dolorosa la partenza di Coleman, che si è legato ai Niners a partire dalla prossima stagione, al cui posto è arrivato Kenjon Barner dai Patriots a dare man forte tra i runningback. Decisive, però, saranno le prossime scelte al Draft. Sono assolutamente necessari i rinforzi in entrambe le linee, in particolare quella difensiva, con tanti prospetti di valore in possibile uscita tra la scelta numero 14 e la successiva numero 45. Con le restanti, probabile un innesto anche in secondaria, soprattutto dopo la partenza di Robert Alford, legatosi ai Cardinals in questa offseason.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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