AREA 54 Speciale Draft: David Montgomery

NFL Draft 2019, Day 2, il messaggio è chiaro in casa Bears: vincere ora.

Via Jordan Howard sapevamo che Chicago doveva rinforzare il reparto perchè Cohen non avrebbe potuto tenere in piedi il running game da solo, e Mike Davis non avrebbe potuto improvvisarsi secondo violino dal momento che i suoi numeri sono lontani anni luce rispetto a quelli lasciati sul tavolo dal Bulldozer.

All’inizio del terzo round i Bears non erano in una cattiva posizione in ottica running game: il primo giro ha avuto una sola selezione per i RB coi Raiders che sfruttano proprio il pick 24 arrivato a Oakland via trade dai Bears per Khalil Mack garantendosi Josh Jacobs, apparentemente il back migliore nel draft, poi nel secondo round esce Miles Sanders che raggiunge proprio Jordan Howard a Philadelphia con la 56.

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Siamo alla chiamata numero 70 e con il trade up dei Los Angeles Rams suona la sirena alla Halas Hall; i Rams selezionano Derrell Henderson, secondo alcuni esperti il miglior running back del draft, e Pace aveva questo nome nella lista dei desideri. Così si innesca il meccanismo di corsa ai ripari, il prossimo RB selezionato deve arrivare ai Bears che per ottenerlo devono correre!

Ryan Pace è certo del fatto che Broncos e Bengals non spenderanno le loro chiamate per un RB alla 71 e 72, tanto quanto è certo dei rapporti di scambio consolidati coi Patriots e con Bill Belichick, plenipotenziario a New England. Pace chiama e Belichick risponde assistito da Nick Caserio: trade up per Chicago che anticipa di 14 chiamate la sua selezione!
A New England sanno che le relazioni contano, dal 1° al 7° round e oltre, e quelle recenti con Chicago hanno in qualche maniera fruttato ad entrambe le squadre vedi ad esempio lo scambio Martellus Bennett-Anthony Miller.
C’è di più, ai Buffalo Bills che possiedono la 74 serve un running back e New England favorisce il proprio gioco cedendo la scelta numero 73 ai Bears che precederanno così la chiamata dei rivali nella AFC East.
Ai Patriots vanno il pick 87, il pick 162 del nostro 5° giro ed il 4° pick Bears del 2020; di contro a Chicago arriva David Montgomery e la chiamata 205 del 6° round dei Pats.
I Bills selezioneranno così Devin Singletary che era anch’esso nel raggio Bears, ma solo dopo Montgomery.

David Montgomery

Chi è David Montgomery?

David Montgomery, 5-11, 216 lb (180 cm, 97 kg), ha più o meno la stessa stazza di Jordan Howard, running back da Iowa State che ha militato per 3 anni nella BIG 12.

I suoi numeri dicono questo:

2016: 12 partite, 563 Yds su corsa con 5.2 di media e 2 TD, 129 Yds su ricezione.
2017: 13 partite, 1.146 Yds su corsa con 4.4 di media e 11 TD, 296 Yds su ricezione.
2018: 12 partite, 1.216 Yds su corsa con 4.7 di media e 13 TD, 157 Yds su ricezione.

I numeri sono eccezionali, ma ancor più lo sono quelli sui fumble, solo 3 palle perse in 3 anni, uno all’anno che vuol dire mani sicure!

David è un bestione che può correre nel traffico in mezzo ai tackle garantendo un pò più di velocità rispetto a Howard, può sfondare e può ricevere in modo abbastanza dinamico. Non c’è da aspettarsi innumerevoli big play da parte sua, anche se su questo speriamo di poterci ricredere, Montgomery è un faticatore, uno che macina yard e mangia il terreno avversario con costanza. Consistente nel pass-blocking, corre con invidiabile determinazione, ed è un solido punto di appoggio per il nostro attacco che non vuole dare punti di riferimento agli avversari.

Mettiamola così: David Montgomery è il running back che ci serviva non solo per colmare il vuoto che lascia il gioco di Howard, ma soprattutto per migliorarlo.

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Parla Ryan Pace:

“Montgomery era il giocatore che avevamo sulla nostra lavagna, avevamo identificato in lui l’atleta che ci serviva e c’era una calamita fissata sul suo nome, e così siamo andati a colpo sicuro senza ripensamenti. Non volevamo farcelo scappare, per noi era davvero il caso in cui bisognava selezionare il miglior giocatore rimasto sulla piazza prima che lo facesse un altro team. Il ragazzo ha riempito tutte le nostre caselle di valutazione con segni positivi, non solo come giocatore, ma anche come persona. Il draft è andato veramente a nostro favore questa notte.”

Con Pace in agguato sappiamo che tutto può succedere in qualsiasi momento, usciamo soddisfatti da questa prima selezione che arriva puntuale, anzi, in anticipo sulla tabella di marcia, silenziando le critiche mosse per la cessione di Howard.

BEARDOWN

Chicago Bears Alex

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