Uno sguardo al 2019: Green Bay Packers

Vi proponiamo la review della stagione 2018 delle trentadue squadre NFL: aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei Green Bay Packers.

COME DOVEVA ANDARE…

Dalle parti di Lombardi Avenue, dove possiamo trovare la sede dei Green Bay Packers, ogni stagione inizia con il “peso” di essere una Super Bowl Bound, vuoi per la storia che hai alle spalle, vuoi per la squadra ed i tifosi che hai, vuoi soprattutto perché in squadra hai un certo Aaron Rodgers, da anni ormai pienamente dentro le discussioni che interessano il GOAT del football. Nel corso della offseason i Packers erano riusciti a firmare il forte TE Jimmy Graham, ex Seattle Seahawks, che si pensava avrebbe fatto faville con un QB come Rodgers; allo stesso tempo era stato rilasciato però il veterano WR Jordy Nelson, che invece con il QB ex Cal aveva un’intesa delle più ferree. La star dei Packers aveva poi rinnovato il contratto con una four year extension che lo aveva reso il giocatore più pagato della NFL. C’erano tutte le premesse per quella che sarebbe dovuta essere un’ottima stagione.

…E COME È ANDATA

Nel peggiore dei modi. Seriamente parlando era difficile riuscire a concludere una stagione peggio di come si è conclusa la stagione dei Packers: record 6-9-1 e per il secondo anno di fila niente accesso ai playoff per una franchigia che invece era riuscita ad ottenere l’accesso alla Post Season consecutivamente dal 2008. Dopo la week 13 ed una sconfitta senza appello contro gli Arizona Cardinals i Packers hanno poi esonerato Mike McCarthy, sostituito fino alla fine della stagione dall’Offensive Coordinator Joe Philbin. 

Pubblicità

COSA HA FUNZIONATO…

Trovare cosa ha funzionato in questa stagione della franchigia del Wisconsin è veramente difficile, ma qualcosa di buono, in questo oceano di fallimenti lo possiamo trovare: in attacco Aaron Jones, pur nel suo scarso utilizzo, ha dimostrato di poter essere un futuro crac, con 728 yards su 133 portate, arrivando ad una media di 5,5 yds per portata; altra pedina importante per i Packers del futuro sarà Davante Adams, autore di una stagione da top WR (111 catches per 1386 yards) che gli è valsa la convocazione al Pro Bowl; il fatto che Adams abbia solo 26 anni è un altro fattore positivo per i Packers, che hanno già in casa il loro WR #1.

Per quanto riguarda la difesa la sorpresa più grande è stata sicuramente Jaire Alexander: il CB cookie ha fatto una stagione dominante, dimostrando le sue potenzialità nelle partite giocate; sarà interessante vederlo in coppia con un Kevin King finalmente sano. Altro elemento portante della difesa è stato Blake Martinez, con il LB che ha registrato la bellezza di 144 placcaggi e 5 sacco, dimostrando di essere la star della franchigia Green & Gold.

Aaron Jones Packers Dolphins

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Si può rispondere “everything”?

I Packers hanno fallito per il secondo anno consecutivo l’accesso ai playoff, e questa volta a rimetterci è stato il loro head coach Mike McCarthy, in carica da dodici anni e mezzo. Già nel training camp si era capito che qualcosa non andava, con la stella della squadra, Aaron Rodgers che predicava alla stampa il fatto che i suoi WR non fossero all’altezza. Nel corso della stagione, dopo una vittoria contro i Buffalo Bills, Rodgers era poi arrivato a criticare il playcalling dei Packers, dimostrando a tutti che ormai il rapporto tra lui ed il suo Head Coach era ormai agli sgoccioli.

 E ADESSO?

La parola d’ordine in Wisconsin per questa stagione deve essere “remare nella stessa direzione”; i Packers hanno ora un nuovo HC, Matt LeFleur, che porterà sicuramente una ventata di novità con il suo playcalling. Necessario sarà però che Aaron Rodgers accetti il suo gamebook ed inizi a giocare per la squadra, rispettando le scelte dell’allenatore, riuscendo così a ritrovare l’accesso ai playoff; l’obiettivo come sempre rimane il Super Bowl.

It’s not you whether knocked down, it’s whether you get up; Vince Lombardi

[clear]
Pubblicità
Merchandising Merchandising

Luca Belli

Nonostante la giovane età, tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers. Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta. Aspetta con ansia il secondo anello personale. Go Packs Go!

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.