Uno sguardo al 2018: New York Giants

Vi proponiamo la review della stagione 2018 delle trentadue squadre NFL: aspettative, risultati, futuro. Iniziamo con i New York Giants.

COME DOVEVA ANDARE…

Il disastroso 3-13 del 2017 ha fatto vittime illustri. A partire dal general manager Jerry Reese, sostituito dal brillante Dave Gettleman, e passando per head coach, con Pat Shurmur chiamato dai Vikings, offensive coordinator, con Mike Shula in arrivo dai Panthers, e defensive coordinator, con James Bettcher accolto dai Cardinals. La seconda scelta assoluta al Draft ha portato Saquon Barkley nel backfield in Blue e, tra un attacco di estremo talento e una solida difesa, ci si poteva attendere la stagione del riscatto. Mina vagante in una NFC East di grande qualità, New York puntava dritto a un posto da Wild Card per i playoff.

…E COME E’ ANDATA

Non tanto meglio del 2017, con appena cinque vittorie e ben undici sconfitte a carico. Ben presto abbandonato il treno che portava ai playoff, complici sette sconfitte nelle prime otto uscite stagionali, i Giants hanno raccolto quattro vittorie nelle successive cinque partite, provando a credere in una miracolosa rimonta dagli abissi. La débacle senza punti contro i Titans, però, ha chiuso loro le porte del sogno e New York ha chiuso la stagione con due meste sconfitte, utili almeno per raccogliere la sesta scelta assoluta al prossimo Draft. L’unico a mantenere le attese è stato proprio Barkley, laureatosi Offensive Rookie of the Year grazie alla bellezza di 2.028 yard from scrimmage, di cui 1.307 su corsa in 261 portate (5.0 yard di media) e altre 721 extra in 91 ricezioni (7.9 di media), con ben 15 touchdown in totale (11+4).

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COSA HA FUNZIONATO…

Se si esclude lo straordinario Barkley descritto qui sopra, poco o nulla ha funzionato, per il secondo anno di fila, in casa Giants. Il gioco di corse ha ritrovato linfa e produttività grazie al proprio rookie delle meraviglie, mentre il parco ricevitori resta Odell Beckham dipendente. Pur avendo giocando 12 partite su 16, comunque, il prodotto di LSU ha colezionato ben 1.052 yard in 77 ricezioni (13.7 di media), aggiungendo 6 touchdown, un numero non eccezionale considerando gli standard in carriera e i 35 nelle prime tre stagioni in NFL. Fondamentali le 872 yard di Sterling Shepard, che però manca il proprio career-high in termini di touchdown (4). Nonostante i troppi problemi fisici vissuti a New York, Olivier Vernon ha alzato l’asticella in difesa con i suoi 7 sack in 11 partite giocate. A stupire tutti nella difesa dei Giants, però, è stato soprattutto il nuovo arrivato, Alec Olegtree: 93 tackle, 7.5 tackle for loss, 8 pass deflected, 7 pass deflected e ben 5 intercetti, di cui 2 riportati in touchdown.

New York Giants

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Otto delle undici sconfitte stagionali dei Giants sono arrivate entro il possesso di distacco, ben cinque addirittura per meno di tre punti di scarto. Facile capire come, soprattutto sotto pressione, New York non sia riuscita a essere efficace. Eli Manning è tornato saldamente sopra le 4.000 yard (4.299), ma non ha cambiato marcia in termini di touchdown pass, appena 21 contro i 19 della scorsa stagione. Pur riducendo ancora gli intercetti (11), il minor numero addirittura dal 2008, Manning non è riuscito a essere costantemente decisivo, anche e soprattutto per i ben 47 sack subiti nel corso della regular season. Restano ancora gravi mancanze in offensive line, dunque. Va sottolineato, poi, l’evidente passo indietro di Evan Engram rispetto alla stagione da rookie, con 155 yard e 3 touchdown in meno e molti problemi fisici in più. In difesa, Vernon a parte, sono mancati i sack: appena 30 in totale, penultimo numero in NFL davanti soltanto ai miseri 13 dei Raiders.

E ADESSO?

Si riparte nuovamente da un’ottima posizione di scelta al Draft, da sfruttare senza indugi per portare a New York il quarterback del futuro, che possa crescere nella prossima stagione con la saggia guida di Eli Manning di fronte a sé. Che sia Dwayne Haskins, Daniel Jones o Kyler Murray è qui che i Giants devono puntare in primis per rinforzare la squadra. Tanto la linea offensiva quanto quella difensiva, poi, necessitano di upgrade importanti, tra free agency e Draft. Due anni di inferno e svariati di limbo, dopo il titolo del 2011, possono bastare: ora i Giants attendono la riscossa.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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