Uno sguardo al 2018: New York Jets

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2018 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei New York Jets.

COME DOVEVA ANDARE…

La stagione appena conclusa della franchigia bianco verde di New York sarebbe dovuta essere l’ennesima annata di transizione, cosa a cui sono oramai drammaticamente abituati i suoi tifosi, e così effettivamente è stato. L’importante per i Jets, che non avevano alcuna ambizione di play off, era sviluppare Sam Darnold, scelto con la terza pick, e costato molto alla franchigia di New York nel trade up necessario per accaparrarselo.

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E COME È ANDATA

I Jets hanno chiuso la stagione con un record di quattro vittorie e dodici sconfitte, alcune molto sfortunate, dimostrando però carenze in numerosi ruoli chiave, e ritrovandosi già dopo cinque giornate con una sola vittoria, quella all’esordio in casa dei Detroit Lions. Con questo record negativo, la Gang Green si è “assicurata” l’ultimo posto nella AFC East  e la terza scelta al draft prossimo venturo.

COSA HA FUNZIONATO…

Le note liete sono state,come è ben facile immaginare ben poche, e sono riassumibili in tre nomi: Sam Darnold,Chris Herndon e Jamal Adams.

Il Qb proveniente da USC  ha chiuso la stagione con 17 touchdown e 15 intercetti, ed un pass rating pari a 77.5.  Di per se non sarebbero grandi numeri, ma l’evoluzione dimostrata nelle ultime quattro partite, dove ha portato a referto un solo intercetto a fronte di sei passaggi da touchdown, ha dimostrato come i Jets abbiano trovato il Qb del futuro, colmando un vuoto presente nel roster dall’addio di Chad Pennington, a condizione che gli mettano a disposizione una O-Line degna di questo nome.
Lo sviluppo definitivo del giovane quarterback passerà ora da due fattori determinanti, ovvero la presenza di un vero mentore offensivo e poter usufruire di una maggior quantità di talento per migliorare un reparto che in sei delle ultime sette stagioni è rimasto invischiato nella parte bassa delle graduatorie Nfl per punti segnati e yard prodotte.

La prima necessità è stata coperta con l’assunzione da parte del front office di Adam Gase come nuovo head coach, che al contrario di Todd Bowles predilige una mentalità offensiva e con i Qb ha sempre lavorato bene sia da head coach che da coordinatore dell’attacco o da allenatore del ruolo.
Il secondo need  è stato invece colmato con l’ingaggio del running back ex Steelers Le’Veon Bell, probabilmente il migliore nel ruolo. Si tratta di un giocatore molto versatile che con le sue corse potrà dare respiro al giovane Darnold ma contestualmente rivelarsi un’ulteriore ghiotto target per il suo braccio.

La seconda nota positiva stagionale è stato invece Chris Herndon, TE proveniente da Miami. Anche Herndon era alla sua prima stagione Nfl, era stato scelto al quarto round, ed ha chiuso l’annata stagione con 4 touchdown, 39 recezioni e 502 yard ricevute. Oggettivamente una bella scoperta.
Jamal Adams invece, alla sua seconda stagione NFl, si è confermato su altissimi livelli, rivelandosi come uno dei safeties più affidali e forti della lega sia in termini di copertura nel pass, sia nei blitz per mettere pressione al Qb avversario.

darnold new york jets bears

…E COSA NON HA FUNZIONATO

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Le note negative invece sono state molte, a cominciare da una O-line fragile sia nel proteggere il proprio Qb e sia nell’aprire varchi per le corse. Occorrerà un notevole potenziamento nel corso della Free Agency e del Draft per poter mettere a frutto completamente il talento di Darnold che durante la regular season è stato letteralmente surclassato dalle difese avversarie. Altra nota stonata è stata la pass rush, praticamente inesistente, con statistiche per quanto riguarda i sack e la pressione portata al Qb avversario che definire impietose è dire poco. Anche in questo caso tra il mercato degli svincolati ed il draft le ottime scelte non mancano di certo, ma il GM Maccagnan non potrà sbagliare questa volta forte pure del secondo cap space della lega.

Grande delusione è stato, a livello di singoli, il Cb ex Rams Trumaine Johnson, arrivato l’anno scorso con un contratto ricchissimo, ma artefice di una stagione decisamente sottotono che non ha permesso alla secondaria dei Jets di compiere il salto di qualita.

E ADESSO?

Messa alle spalle questa deludente, ma pronosticabile stagione, i Jets possono aprire un nuovo ciclo. Todd Bowles è stato licenziato, ed al suo posto, un po’ a sorpresa è arrivato come detto l’ex Head Coach dei Miami Dolphins Adam Gase.  Come DC è arrivato invece da Cleveland Gregg Williams, un vero guru della difesa, vincitore pure di un Superbowl con i Saints. Dalla free agency sono arrivati grandi colpi come Bell, di cui abbiamo già parlato, e Crowder. Il Wr proveniente da Washington è un ottimo ricevitore slot e Darnold potrà quindi contare su un’ottima freccia al proprio arco.

Per la Oline è arrivato invece da Oakland Kelechi Osemele, una delle migliori guardie NFL, mentre per puntellare la difesa si è puntato su Cj Mosley, Ottimo linebacker proveniente da Baltimora.
Le due pecche ad ora sono state il mancato ingaggio di Matt Paradis, il migliore tra i center disponibili, ed il non aver colmato il need della pass rush, cosa che però probabilmente verrà tamponata col draft, data l’enorme quantità di talenti nel ruolo.
Sicuramente i Jets sono ancora un cantiere aperto, ma le premesse, ad ora, sono notevolmente superiori, specie contando nella propria division come Dolphins e Bills siano completamente inattivi. Il tempo,ed il campo, diranno se il front Office avrà fatto scelte oculate e giuste o meno.

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