La Strada verso il Draft: Andraez Greedy Williams

Età: 21 – Ruolo: Cornerback – College: LSU
Classe: Sophomore – Altezza: 6’3″ (1.91 m) – Peso: 184 lbs (83 kg)

Il nome di Andraez “Greedy” Williams circola nelle penne degli esperti da ormai quasi due anni. Non a caso: Williams era considerato da molti un cornerback dal futuro assicurato e, per ciò che è di nostro interesse, destinato a essere scelto entro la Top 10 del prossimo Draft.

Anche se ora non sembra più così in alto nei big board dei vari GM, “Greedy” non è certo un prospetto da sottovalutare.
Arrivato a Baton Rouge nel 2016 con l’etichetta di prospetto con potenziale ma ancora acerbo, ha beneficiato della prima stagione passata sotto il regime della “redshirt”.  Infatti, nella stagione 2017, ottiene già un ruolo importante concretizzando il potenziale sul campo e partendo titolare in 13 partite.

Alla fine del suo secondo anno a LSU, ma di fatto all’esordio sul campo, Williams finisce con 6 intercetti (primo a pari merito nella SEC) e viene selezionato per il FIRST TEAM ALL-SEC. Da qui il suo nome inzia a circolare, da qui si è capito che LSU era pronta a regalare alla NFL l’ennesimo elite defensive back.

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Se guardiamo la produzione, la stagione 2018 è stata inferiore (solo 2 intercetti), quasi una delusione per coloro che si aspettavano il salto di qualità definitivo. Il motivo è molto semplice: i QB avversari si sono guardati bene dal lanciare nei suoi dintorni. Delle poche azioni giocate verso di lui solo il 40,3% sono andate a buon fine (fonte PFF). Un dato molto lontano dall’essere deludente.

A inizio dicembre si dichiara per il Draft 2019.

Senza dubbio Williams possiede una delle caratteristiche più ricercata in un cornerback: la capacità di localizzare e trovare la palla con una certa costanza. Sia in aria (intercetti e passaggi deviati) che una volta arrivata nelle mani dei WR. Questo grazie alla fluidità con la quale riesce a “gestire” il WR senza perdere ne velocità ne contatto visivo con il passaggio del QB. Molto paziente fin dalla linea di scrimmage, riesce a non farsi influenzare troppo dai movimenti dei ricevitori avversari e, di conseguenza, a non partire in svantaggio al momento dello snap. Questo pregio non mi meraviglia: Dave Aranda, il DC di LSU, è una delle menti più brillanti di tutta la NCAA e giocare per lui è una garanzia a livello di Football IQ.

Andraez Greedy Williams

La struttura fisica non esattamente robusta non gli permette di essere utile in run-support. Se questo limite è facilmente correggibile con un adeguato strenght program, dove invece dovrà lavorare maggiormente e dimostrare una diversa attitudine è sulla tecnica di placcaggio e sulla capacità di “slegarsi” dai blocchi. Senza un deciso miglioramento in questo senso, rischia di essere preso di mira dagli attacchi avversari e risultare una liability per la propria squadra in determinate situazioni. Inoltre, le poche volte che perde contatto visivo con la palla tende a andare nel panico e ad “aggrapparsi” al ricevitore provocando penalties di ogni genere. Date le circostanze, è probabile che inizialmente necessiti di un po’ di tempo di adattamento.

Anche se non siamo sicuri sarà il primo cornerback chiamato, Williams ha tutti gli elementi identificativi più ricercati dai defensive coordinator della NFL in un man-coverage defensive back: braccia lunghe, altezza, fluidità, atletismo, tecnica e potenziale.

Potenziale: di nuovo la parola chiave nella carriera di questo ragazzo; se saprà concretizzarlo come ha già fatto nel salto dalla high school al College Football, la squadra che lo drafterà si ritroverà in casa un lockdown cornerback con i fiocchi.

Best team fit: i Detroit Lions, oltre a Darius Slay, hanno una secondaria che necessiterebbe di nuova linfa e potrebbero innamorarsi di Williams; così come i Tampa Bay Buccaneers del nuovo DC Todd Bowles: il loro miglior cornerback (Brent Grimes) ha 36 anni, quindi scegliere un potenziale sostituto avrebbe senso. Come già detto in precedenza, è probabile che la scarsa propensione al placcaggio spaventi alcuni GM ma, a meno di red-flags improvvise, difficilmente andrà oltre al primo giro del Draft 2019 con un range di possibili destinazioni abbastanza ampio.

https://www.youtube.com/watch?v=6pJqwdk09JQ

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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