[NFL] Week 17: Passaggio del testimone (Jacksonville Jaguars vs Houston Texans 3-20)

Quante cose possono cambiare in un anno… La regular season 2017 si era conclusa con i Jacksonville Jaguars vincitori della AFC South e i Texans a leccarsi le ferite dopo una sfortunata stagione, zeppa di infortuni, che li aveva visti vincere appena 4 partite su 16. Dodici mesi dopo le parti si sono clamorosamente invertite, con Houston che grazie al successo nell’ultima giornata proprio contro Jacksonville centra il titolo divisionale mentre i Jaguars chiudono una stagione fallimentare da 5 vittorie e 11 sconfitte e relativo ultimo posto nella division.

A Houston non è riuscito il gran colpo, il finire cioè col secondo miglior record della AFC e dunque evitare gli wild card, per il contemporaneo agevole successo dei Patriots contro i Jets, ma l’aver portato a casa il titolo divisionale dopo un 2017 da dimenticare e dopo essere partiti in questo 2018 con tre sconfitte consecutive, è un risultato clamoroso.

La gara con i Jaguars è stata in realtà quasi un monologo per i Texans, che hanno faticato in avvio perché Jacksonville pur in una stagione deficitaria si ritrova sempre una gran difesa, ma appena il team di casa ha trovato un minimo di ritmo in attacco, non c’è più stata partita, vista l’impressionante pochezza offensiva degli ospiti. Deshaun Watson ha chiuso con un buon 25 su 35 per 234 yard, risultando anche il leading rusher del team rossoblù con 66 yard in 13 portate, più un touchdown.  E qui c’è però da muovere un appunto al coaching staff di Houston che in una gara già virtualmente indirizzata nel terzo quarto, ha continuato a far correre o comunque a tenere in campo Watson fino alla fine con, naturalmente, i relativi rischi di infortunio. Anche perché la difesa dei Jaguars ha dominato la line of scrimmage atterrando il quarterback avversario la bellezza di 6 volte, il che porta il totale dei sack subiti da Watson a 62, la quinta peggior prestazione nella storia della NFL (almeno da quando i sack vengono ufficialmente conteggiati).

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Fra i terminali di Watson la parte del leone l’ha fatta naturalmente Deandre Hopkins, cercato ben 16 volte dal regista di casa, che ha portato a casa 12 ricezioni per 147 yard. Dietro di lui il vuoto, con il rookie DeAndre Carter (4-33) e l’altro ricever Vyncint Smith (3-28) che hanno dato un contributo minimo. E qui c’è naturalmente da aprire un interessante inciso poiché con l’infortunio che ha messo fuori causa Demarryius Thomas, se Houston non dovesse recuperare Keke Coutee, fuori da 6 giornate per un problema muscolare, rischia di arrivare alla gara di playoff contro Indianapolis con una sola arma nel passing game, seppur formidabile come Hopkins, e la cosa potrebbe rivelarsi decisamente pericolosa.  

Nel rushing game giornata assolutamente tranquilla per Lamar Miller (17 portate per 56 yard) che ha sì segnato una meta ma per il resto è stato contenuto senza troppi patemi dalla difesa ospite. La difesa dei Texans non era attesa da un compito per così dire titanico, ma ha sistematicamente respinto ogni minimo tentativo dei Jaguars, limitando Jacksonville a 137 yard totali, di cui 107 su passaggio e 30 su corsa. C’è l’imbarazzo della scelta nel decidere l’mvp del reparto di coach Crennel, ma andrei sul sicuro indicando J.J.Watt, che con due sack, tre hurries ed un fumble forzato ha fatto impazzire la rabberciata linea offensiva dei Jaguars. Da segnalare anche le buone prestazioni di Clowney e del linebacker Cunningham, quest’ultimo leading tackler del team con 5 placcaggi nel fermare il rushing game ospite, mentre lo stesso Cunningham e il cornerback Kareem Jackson sono stati i migliori nel contenere il passing game ospite.

texans defense jaguars

Jacksonville ha invece terminato una stagione deludente nel peggiore dei modi, con l’attacco che ancora una volta ha confermato la sua inettitudine, mentre sulla panchina, l’infortunato runner titolare Fournette e la sua riserva Yeldon, che invece pur essendo utilizzabile non ha toccato palla, chiacchieravano tranquillamente, come notato dal general manager Coughlin in un pesante post dopo la fine del match che potrebbe sancire l’addio di entrambi a Jacksonville. In campo invece Bortles ha confermato ancora una volta tutti i suoi limiti completando poco più del 50% dei lanci tentati per 107 yard e un intercetto, per un rating di 47,8. E riguardo il rushing game bastano due statistiche: Bortles è risultato il leader in fatto di yard con 15, mentre le statistiche di Hyde, runner titolare contro Houston, parlano di dieci portate per 13 yard.

Vero, la linea offensiva ha patito una stagione da incubo in fatto di infortuni, tanto è vero che di fronte al terribile J.J. Watt ha giocato Corey Robinson, settima scelta nel draft del 2015 del Lions, tagliato da Carolina a fine settembre e messo sotto contratto dai Jaguars il 19 novembre, però anche tutti questi infortuni non possono spiegare da soli la povertà della prestazione degli ospiti. E un altro dato a conferma delle difficoltà offensive dei Jaguars è che l’attacco ha segnato la miseria di due touchdown nelle ultime 5 gare di campionato.

La difesa di coach Todd Wash ha invece orgogliosamente tenuto in partita i Jaguars per tre quarti valutando anche il fatto che uno dei due touchdown di Houston è arrivato dopo che lo special team aveva lasciato palla ai Texans già praticamente a metà campo. Il veterano end Calais Campbell ed i tackle Abry Jones e Taven Bryan hanno limitato il rushing game di casa mentre Ngakoue è stato devastante a livello di pass rush con due sack, due hurries e due hit su Watson, più un lancio deviato, mentre il tackle Malik Jackson ha contribuito con altri due sack e tre hurries. Meno bene è andata per la difesa sul passaggio, con Jalen Ramsey che ha perso la sfida diretta con Hopkins cui ha concesso 8 ricezioni per 122 yards, ma anche gli altri due cornerback, Herndon e Hayden non hanno fatto molto meglio nel senso che hanno concesso meno yard ma avevano di fronte clienti decisamente meno temibili di Hopkins.

E che non sarebbe stato un festival di punti lo si era capito già dai primi due drive, terminati con un “three and out”, anche se sul punt di Cooke, il returner di Houston Carter veniva placcato senza aver completato la presa, per cui fumble recuperato da Blair Brown e palla nuovamente ai Jaguars sulle 10 avversarie. Anche questo regalo però non serviva a svegliare l’attacco dei Jaguars che in tre giochi guadagnava tre yard e alla fine gli ospiti dovevano accontentarsi del field goal di Forbath. Sul rovesciamento di fronte invece Houston costruiva un buon drive con Watson che chiudeva un down su corsa, poi due completi a Griffin e Hopkins annullavano l’effetto del sack di Ngakoue e facevano arrivare i Texans in territorio avversario. Sull’azione seguente Ramsey “dimenticava” la copertura su Hopkins ed arrivavano 26 yard, quindi altre 14 su corsa di Miller. Sulle 2 dei Jaguars, Watson sembrava portare personalmente il pallone oltre la linea di meta, ma il replay dimostrava che il quarterback aveva toccato terra con un ginocchio prima di far oltrepassare al pallone la linea di meta. Lo stesso Watson veniva poi nuovamente respinto da una grande azione del duo Ngakoue-Telvin Smith e quindi una penalità di Miller per false start costringeva al field goal anche Houston e si era sul 3-3.

Sul finire del primo quarto però lo special team di Jacksonville restituiva il favore a quello di Houston: Dede Westbrook cercava di ritornare il punt di Daniel in un’area molto “trafficata” ma sbagliava la presa e la palla veniva recuperata da Zach Cunningham dei Texans. E i padroni di casa non si lasciavano sfuggire l’occasione: due corse di Watson e Blue fruttavano 14 yard poi un pass interference di Herndon, in campo al posto dell’infortunato Bouye, su Mitchell regalava ai Texans altre 27 yard. E sul secondo down and goal Watson evitava il placcaggio di Telvin Smith e segnava il quinto touchdown dell’anno su corsa. Dopo altri due “three and out”, i Jaguars finalmente riuscivano a chiudere due primi down però poi, nonostante una buona protezione della linea, Bortles non riusciva a trovare due volte Cole ed era nuovamente punt.

hopkins texans jaguars

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Houston aveva così il possesso dell’ovale a metà del secondo quarto ed i Texans andavano nuovamente a segno. Due passaggi corti a Hopkins e Carter servivano a chiudere altrettanti down poi Watson grazie alle sue gambe guadagnava altre 16 yard. I Texans erano anche fortunati perché un brutto lancio di Watson che sembrava preda del linebacker Myles Jack veniva invece solo deviato dal difensore dei Jaguars per finire poi nelle mani di Hopkins, e sulle 7 degli ospiti Miller di pura potenza siglava il 17-3.

Nel resto del secondo tempo e per tutto il terzo quarto succedeva veramente poco  con i sack di Jackson e Campbell ed una penalità contro il tight end Griffin che bloccavano due drive dei Texans mentre in casa Jaguars Bortles chiudeva un paio di primi down grazie a due completi su Cole ma anche quando il regista ex Central Florida trovava una gran palla, come col lancio profondo a Westbrook proprio sul finire del quarto, non era aiutato dai suoi receiver visto che lo stesso Westbrook lasciava cadere un ovale che il regista ospite gli aveva recapitato in mano.

In avvio di ultimo quarto i Texans chiudevano quindi definitivamente la pratica: Hopkins batteva Ramsey e Watson gli serviva una gran palla per un guadagno totale di 46 yard che portava i Texans nella red zone avversaria. Qui, complice anche un sack di Bryan, il drive andava in stallo e Fairbairn calciava il field goal del 20-3, ma a fine azione c’era una flag sul terreno: fallo di Ngakoue e palla nuovamente per l’attacco dei Texans sulle 5 avversarie. Da qui però Houston non conquistava un millimetro e dunque alla fine Fairbairn era nuovamente chiamato in causa e stavolta il 20-3 era ufficiale. Nel finale arrivavano il quindicesimo sack di J.J.Watt, facendo della stagione 2018 la quarta in cui il numero 99 ha totalizzato almeno 15 sack, e l’ultimo sforzo dei Jaguars che terminava con un intercetto di Hal nella sua end zone su lancio profondo di Bortles per Westbrook.  Nel finale Houston congelava il possesso dell’ovale per un successo che consacra i Texans 2018 come unico team, insieme ai Chargers del 1992, a vincere un titolo divisionale dopo essere partiti 0-3.     

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