[NFL] Divisional: Super Difesa (Indianapolis Colts vs Kansas City Chiefs 13-31)

Abbiamo passato tutta la stagione ad incensare, giustamente, il super attacco di Kansas City ma la vittoria di sabato nel Divisional con i Colts è arrivata soprattutto grazie ad una prestazione devastante della difesa che ha annullato Luck&Co lasciando poi il compito al trio delle meraviglie Mahomes-Hill-Kelce di fare il necessario per conquistare la prima W nei playoff dal 1994.

I Chiefs hanno segnato 17 punti nei primi tre drive della partita ma, come detto, è stata la difesa dei padroni di casa a fare la differenza concedendo il primo completo a Luck nel secondo quarto ed il primo primo down a pochi minuti dall’intervallo lungo. Indianapolis, nonostante le difficoltà offensive, è riuscita a mettere punti sul tabellone grazie ad un punt bloccato e ricoperto poi in endzone a metà della seconda frazione ma i Chiefs non hanno perso tempo rimettendo immediatamente tre possessi di distanza tra se e gli avversari con la corsa di Mahomes per il 24-7.

Il palo di Vinatieri in chiusura di frazione, un calcio da 23 yard, distanza da cui non aveva mai sbagliato in 22 anni di postseason, ha definitivamente certificato la giornata no degli ospiti. Nel terzo quarto anche la difesa dei Colts ha iniziato ad ingranare riuscendo a fermare l’attacco dei padroni di casa e regalando qualche extra possesso a Luck ma il primo TD offensivo degli ospiti è arrivato quando mancavano 5 minuti alla fine della partita (TY Hilton l’autore), troppo tardi per poter sperare anche solo di impensierire i ragazzi di Andy Reid.

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ANGOLO COLTS

rogers colts chiefs

Finisce con una non competitiva la stagione dei Colts che dopo aver conquistato i playoff, nonostante l’1-5 con cui avevano iniziato il campionato, ed aver asfaltato i lanciatissimi Texans nel wild card, non sono riusciti a fare l’ennesimo miracolo perdendo contro una squadra che si è semplicemente dimostrata più forte. Contro i Chiefs non ha infatti funzionato nulla: la difesa, la cui velocità doveva in teoria poter contenere l’esplosivo attacco dei Chifes, ha iniziato a giocare nel terzo periodo quando ormai la partita era compromessa mentre l’attacco, guidato dal ritrovato Luck e che aveva necessariamente bisogno di una super prestazione da parte di Mack in condizioni fisiche discutibili, non è mai riuscito a muovere la catena.

Come ha ammesso candidamente Frank Reich a fine partita: “They outcoached us, they outplayed us, we just gave them too many opportunities” e contro i Chiefs di Mahomes è un lusso che non ti puoi concedere. Non c’è molto altro da dire sulla partita, va però sottolineato come questa sconfitta non tolga nulla alla stagione irreale dei Colts che hanno ritrovato Luck, hanno costruito una delle migliori OL della lega, per quanto mi riguarda la migliore, dietro la quale Mack, un RB dal potenziale devastante e che dopo il rientro dall’infortunio che lo aveva tenuto ai box ad inizio stagione, ha fatto una stagione di altissimo livello. Aggiungete una difesa fortissima di cui Darrius Leonard, autentico fenomeno, è il leader indiscusso, 100 milioni di cap space ed una serie infinita di scelte, e capirete come la franchigia dell’Indiana possa tranquillamente diventare una contender per i prossimi 5-6 anni. Auguri

ANGOLO CHIEFS

hill chiefs colts

25 anni di frustrazione cancellati in un pomeriggio, quello che ci ha confermato, dopo la travolgente regular season, che i Chiefs sono una squadra vera e che ha tutto per arrivare fino in fondo, Pats permettendo. Dell’attacco sapevamo già molto ed il divisional non ha fatto altro che confermare l’enorme potenziale di una offense che, con il talento a disposizione, può fare male in tanti modi e senza necessariamente aver bisogno che Mahomes chiuda con 4 td pass ogni singola partita. Quello che nessuno poteva immaginare era che la difesa più bistrattata della lega mettesse in scena un autentico clinic contro una squadra solida come i Colts, costringendo Luck ad un pomeriggio da incubo. In particolare la DL ha vinto la battaglia in trincea contro quella che è stata la linea offensiva più dominante della RS riuscendo a mettere tantissima pressione sull’ex Stanford e limitando Mack a 46 yard dopo le oltre 140 della wild-card con i Texans. Il resto lo ha fatto una secondaria che ha avuto gioco facile, grazie al clamoroso lavoro della linea difensiva, ma che allo stesso tempo non si è mai fatta sorprendere anche nelle rare occasioni in cui Luck ha avuto il tempo necessario per lanciare.

La storia, che vedeva i Chiefs 1-11 nelle ultime 12 partite in casa nei playoff, i timori e le frustrazioni di un quarto di secolo sono quindi state spazzate via e anche chi come il sottoscritto dubitava della solidità di questo team si è dovuto ricredere. Mahomes è un fenomeno, e già lo sapevamo, l’attacco non ha subito i classici rallentamenti alla Andy Reid versione postseason, e se la difesa riuscirà a mantenere l’intensità mostrata nel divisional questi Chiefs hanno tutto quello che serve per arrivare fino al SB e giocarselo alla pari sia con i Rams che con i Sanits.

Prima però ci saranno da affrontare nella bolgia dell’Arrowhead i Patriots con tutta la loro esperienza e forti della W in RS dove Brady e compagni hanno dimostrato di poter giocare ai 40 e vincere. Al di là dei 30 punti che ci aspettiamo Mahomes&co possano mettere anche nel sonno a fare la differenza ancora una volta sarà il lavoro della DL che non solo cercherà di mettere pressione su Brady, sempre meno propenso al contatto, ma dovrà riuscire nel non semplicissimo compito di limitare il duo Michel-White che con i Chargers ha chiuso con 226 yard e 3TD aprendo voragini ad Edelman (151 yard per lui), l’altro grande protagonista della passeggiata su LA. Diversamente, come la RS ci ha insegnato, anche 40 potrebbero non bastare.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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